<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ma...esistono ancora donne che si accontenterebbero di fare le casalinghe? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

ma...esistono ancora donne che si accontenterebbero di fare le casalinghe?

LUISELLA1972 ha scritto:
a proposito, per la cronaca....mia madre lavorava 10-12 ore al giorno (era una artigiana) ed ha cresciuto due figlie oneste e per bene, che non ciondolavano per le strade e con la testa perfettamente a posto.

guarda che mica intendevo obbligare le donne per legge (figuriamoci un liberale come me...) però conosco molte donne che lo farebbero volentieri piuttosto che passare 8 ore in fabbrica o in uffici con colleghi cafoni, strafottenti ecc. (e poi comunque devono fare le casalinghe in extended time...)
e per la cronaca il mestiere casalingo è mooolto importante, più che andare in un ufficio a passare carte spesso inutili ..... (riferito agli uffici in generale non alle donne ;) )

PS: io faccio già il casalingo, tutti i lavori pesanti di casa li faccio sempre (quasi) io.... :D
 
Gunsite ha scritto:
PS: io faccio già il casalingo, tutti i lavori pesanti di casa li faccio sempre (quasi) io.... :D

ekkime quà, in casa/ufficio....netto, pulisco , faccio le faccende domestiche,
(col grembiulino e tacco a spillo ahahahahahahahahahahahaah)

cameriera%20sexy.jpg

la spesa , e commissioni, e quando ho tempo.....lavoro pure.
se avessi potuto fare l'antica professione al maschile.... :D :D :D

ps citofonare giusy...

buahahahahaahahahahahahahahahahahahaha :D :D :D

oggi il caldo picchi a pesante..
 
daitegas ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
sacrificarsi per la casa e i figli: e lo dico proprio perchè sono una donna.
Strano che lo dici tu che sei una donna, e il senso materno ??? dove l'ho metti, io che sono padre di 2 figli, benche' uno abbia 21 anni e una femmina di 14 mi spezzerei in 10 se potessi aiutarli, e mia mogli è uguale e dice una cosa, oggi come oggi se non fai i sacrifici per i figli per chi li fai ??????? :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Vediamo un attimino di intenderci sul benedetto concetto di sacrificio, sull'istinto materno/paterno e su che cosa implichi in concreto.
Partendo dal presupposto che l'aver figli è un diritto, e non un dovere, io non ritengo che l'avere un figlio significhi annullare alcune proprie potenzialità, passioni, capacità: questi doni li si condividono con la prole e con il coniuge, per un "arricchirsi" vicendevole.
Quando un figlio -così come è stato nella mia esperienza familiare - vede i genitori soddisfatti della loro vita, del loro lavoro, pieni di entusiasmo del loro piccolo orticello di voltairiana memoria, si sente partecipe a tutto ciò, lo condivide, e cresce sicuro di sè e a sua volta desideroso di coltivare un suo proprio orticello.
Io respingo l'idea di un genitore che annulla una parte di sè (lavorativa, affettiva,caratteriale) per il bene dei figli: lasciare il lavoro, non risposarsi se si rimane vedovi, ecc....Mia zia l'ha fatto per tutta la vita e ne ha pagato il fio: l'hanno calpestata, si sono bellamente approfittati del suo buon cuore, per poi ABBANDONARLA, sola e malata. Questo è stato il ringraziamento, per aver sempre anteposto i figli ad ogni cosa, pure di fronte ai suoi seri problemi di salute. Io non sapevo nulla di tutto ciò: perchè i figli sono pezz'e core (nel caso de quo, sono pezz'e m....) e vanno sempre difesi. Sono arrivata, purtroppo, troppo tardi per poterla aiutare (complice pure la lontananza): sono stata io a chiuderle gli occhi, mentre i figlioletti (di 47 e 50 anni) se ne sono sbattuti altamente. Se per sacrificio si intende il pensare al bene ed alla felicità della prole, ok, giustissimo e doveroso; se si intende annullarsi, no.
E con questo ritengo di aver risposto al topic, con vostra buona pace.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.
E non lo farei mai, come non farei la "mantenuta", da non confondersi con la "viziata/coccolata".
Sono dell'idea che tutti debbano avere un'occupazione, un nuovo stimolo ogni giorno, degli obbiettivi...
dammi un cinque, ragazza :D
cinque! :D :D
 
gratacü ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
E con questo ritengo di aver risposto al topic, con vostra buona pace.

e un vaffa generico nun ce lo metti?

luisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

ma va', nessun vaffa: volevo solo esprimere il mio punto di vista.
Non sempre i maschietti sanno DAVVERO cosa pensano le donne su certi argomenti 8)
 
belpietro ha scritto:
bellafobia ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.

problema tuo.
tecnicamente fare la casalinga o il casalingo non sono lavori: non lo diciamo noi. Se per una attività non si è retribuiti, non la si può chiamare lavoro
se però si pensa al fatto che si risparmia in termini di baby sitter, cuoca, badante, donna delle pulizie, allora fare la casalinga o il casalingo possono avere un senso economico

non credo che si parlasse di lavoro in termini di risultato economico, e resto convinto che comunque anche il risultato economico non sia da misurare solo in termini di corrispettivo monetario ma in termini di utilità prodotta.
sulla quale non credo che le casalinghe siano inferiori agli impiegati del catasto, che pure sono retribuiti...
Infatti non mi riferivo alla gratifica economica, anche se, parlando di lavoro, è giusto che ci sia.
Mi riferivo più che altro ad una crescita e ad una maggiore cura personale, chiamiamolo amor proprio.
Il mio lavoro mi incentiva a svegliarmi ogni mattina, ad essere curata nell'aspetto esteriore, mi impone delle regole che negli anni ho imparato ad amare (come la puntualità e le scadenze), mi fa imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, mi tiene allenata la mente, mi fa rapportare con ogni tipo di persona, mi concede dei piccoli lussi come pranzare fuori e dove mi pare, di fare la colazione al bar e di leggermi un quotidiano, di sostenere delle conversazioni, mi concede la libertà economica. E incrementa la mia autostima.

.
 
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
bellafobia ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.

problema tuo.
tecnicamente fare la casalinga o il casalingo non sono lavori: non lo diciamo noi. Se per una attività non si è retribuiti, non la si può chiamare lavoro
se però si pensa al fatto che si risparmia in termini di baby sitter, cuoca, badante, donna delle pulizie, allora fare la casalinga o il casalingo possono avere un senso economico

non credo che si parlasse di lavoro in termini di risultato economico, e resto convinto che comunque anche il risultato economico non sia da misurare solo in termini di corrispettivo monetario ma in termini di utilità prodotta.
sulla quale non credo che le casalinghe siano inferiori agli impiegati del catasto, che pure sono retribuiti...
Infatti non mi riferivo alla gratifica economica, anche se, parlando di lavoro, è giusto che ci sia.
Mi riferivo più che altro ad una crescita e ad una maggiore cura personale, chiamiamolo amor proprio.
Il mio lavoro mi incentiva a svegliarmi ogni mattina, ad essere curata nell'aspetto esteriore, mi impone delle regole che negli anni ho imparato ad amare (come la puntualità e le scadenze), mi fa imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, mi tiene allenata la mente, mi fa rapportare con ogni tipo di persona, mi concede dei piccoli lussi come pranzare fuori e dove mi pare, di fare la colazione al bar e di leggermi un quotidiano, di sostenere delle conversazioni, mi concede la libertà economica. E incrementa la mia autostima.

.

esatto: io non se tu, Deb, ti senti realizzata dopo aver lavato un pavimento. Io no..... per quanto mi riguarda, mi sento realizzata quando scrivo un atto giudiziario. Lavare i pavimenti è una necessità (solo per non dover vivere in un porcilaio), mica uno stimolo all'autorealizzazione personale.
 
rema007 ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
datemi del maschilista retrogrado ecc ecc
ma io preferirei così, ci sono pochi posti di lavoro, i figli vengono su randagi e poco seguiti (e si vede sia girando per strada che leggendo i giornali). Sono anche certo (conoscendone) che tante donne lo farebbero volentieri, ma purtroppo non si può mandare avanti la famiglia con un solo stipendio.
tutto questo detto col massimo rispetto per chi preferisce altrimenti....Luisella non re incazzà..... :D

Tranquillo, puoi pensarla come ti pare: è facile decidere sulla pelle altrui.. ;)..Non intendo buttare alle ortiche la mia laurea, il mio faticoso praticantato, la mia professione, la mia passione per il lavoro, IL MIO ESSERE, per fare le conserve.
Ho visto con i miei occhi a cosa è servito sacrificarsi una vita per tre emeriti str...(maritino e figlioletti): l'ho visto sulla pelle di mia zia, l'estate scorsa, grazie. Sono donna ma non sono fessacchiotta e di dipendere da qno pure per comprarmi un paio di calze non ci penso proprio. Se vi piace tanto, fatelo voi: nessuna legge impedisce ad un maschietto di fare il casalingo. Io piuttosto mi impicco: volevate sapere se le donne vorrebbero tornare nel '500? ecco una donna all'appello che fa

BLEAH :D

Indubbiamente ognuno la vede dal suo punto di vista, vi dico il mio.

Io vedo che ora le casalinghe hanno una assicurazione infortuni obbligatoria, 200 diavolerie di elettrodomestici che lavorano per loro, lavatrici, lavapiatti lavapavimenti etc... se vai al supermercato se proprio non si ha la passione per la cucina, cosa che invece io adoro, ci sono tante cose già preparate l'insalata, minestrone etc.. già pronti ........ insomma non è più la gran fatica che facevano le nostre mamme.

Conosco parecchie desperate housewives che escono insieme per il gelatino al pomeriggio, fanno riunioni per profumini et simili, chattano e ,giocano al poker online, ed hanno un sacco di tempo libero.

Altre signore invece che lavorano, in negozio, nelle scuole, come professioniste le vedo molto stressate, alcune persino acide e non hanno mai tempo.

Ovvio non si può generalizzare.

Comunque potessi scegliere sarei un casalingo felice due-tre ore al giorno di lavoro organizzato, tra cui 'arte della cucina e il resto relax e spass.

Ciao
Anche le donne che lavorano quando arrivano a casa hanno a che fare con gli elettrodomestici, e corrono gli stessi identici rischi.
E vanno a fare la spesa, perchè il frigo non si riempie per magia, e possibilmente scelgono alimenti e cibi sani (almeno per quanto mi riguarda).
 
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".
 
IL DISCORSO DEL POST ERA UN ALTRO.....

volevo dire: la donna casalinga è tutelata o no?

visto che non lavora
non ha un reddito
se si separa come campa?
non ha pensione ne tutela.
e spesso in caso di divorzio
prende due soldi per andar avanti.

non me ne frega se una si sente + o - realizzata.

era un discorso concreto nel caso se una persona si sacrifica
la vita e la carriera e poi il marito le dà un calcio in culo.

realtà che accade spessissimo nelle cause di separazione e divorzio.
 
gratacü ha scritto:
IL DISCORSO DEL POST ERA UN ALTRO.....

volevo dire: la donna casalinga è tutelata o no?

visto che non lavora
non ha un reddito
se si separa come campa?
non ha pensione ne tutela.
e spesso in caso di divorzio
prende due soldi per andar avanti.

non me ne frega se una si sente + o - realizzata.

era un discorso concreto nel caso se una persona si sacrifica
la vita e la carriera e poi il marito le dà un calcio in culo.

realtà che accade spessissimo nelle cause di separazione e divorzio.
Scusa ma perchè dovrebbe avere reddito o pensione?
Ma chi gliel'ha imposto il "sacrificio"? Ma quale sacrificio poi?!
 
Deb81 ha scritto:
gratacü ha scritto:
IL DISCORSO DEL POST ERA UN ALTRO.....

volevo dire: la donna casalinga è tutelata o no?

visto che non lavora
non ha un reddito
se si separa come campa?
non ha pensione ne tutela.
e spesso in caso di divorzio
prende due soldi per andar avanti.

non me ne frega se una si sente + o - realizzata.

era un discorso concreto nel caso se una persona si sacrifica
la vita e la carriera e poi il marito le dà un calcio in culo.

realtà che accade spessissimo nelle cause di separazione e divorzio.
Scusa ma perchè dovrebbe avere reddito o pensione?
Ma chi gliel'ha imposto il "sacrificio"? Ma quale sacrificio poi?!

se una donna si separa dal marito e fà la casalinga con cosa campa?
è quello il problema...chi ti assume a 40 anni se non hai mai lavorato?
ne vale allora la pena sacrificare la vita per spazzare casa far la serva
in cambio di un calcio in culo? esistono uomini che si comportano così
purtroppo e chi ci rimette è colei che in virtù di una scelta si trova fortemente
penalizzata nei momenti critici.
 
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