<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ma...esistono ancora donne che si accontenterebbero di fare le casalinghe? | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

ma...esistono ancora donne che si accontenterebbero di fare le casalinghe?

elancia ha scritto:
kanarino ha scritto:
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".

Il problema è che il lavoro mina l'esistenza stessa delle famiglie ed allo stesso tempo è necessario, non si può negare l'evidenza.

Non a caso la quasi totalità delle famiglie di lavoratori si appoggia a strutture esterne o ai famosi "nonni" per tenere i figli e vanno a mangiare dalla suocera o dalla mamma perchè non hanno tempo.
Quando fare la casalinga/o non è possibile, perchè non è possibile avere un reddito solo, diventa quasi impossibile imho mandare avanti una famiglia da soli.

Risultato: non esistono più famiglie e, diciamolo, non è nemmeno colpa delle donne.
Io non credo che il problema delle famiglie sia il lavoro, quanto l'evoluzione del mondo e di conseguenza delle (de)generazioni attuali... Bambini, ma anche genitori, con stress psicologici di ogni tipo.

Ricordo che le mie nonne hanno sempre lavorato, una era segretaria comunale, separata e con due figli. L'altra lavorava nei frutteti e spesso e volentieri si portava con sè i figli. Mai avuti problemi.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
elancia ha scritto:
kanarino ha scritto:
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".

Il problema è che il lavoro mina l'esistenza stessa delle famiglie ed allo stesso tempo è necessario, non si può negare l'evidenza.

Non a caso la quasi totalità delle famiglie di lavoratori si appoggia a strutture esterne o ai famosi "nonni" per tenere i figli e vanno a mangiare dalla suocera o dalla mamma perchè non hanno tempo.
Quando fare la casalinga/o non è possibile, perchè non è possibile avere un reddito solo, diventa quasi impossibile imho mandare avanti una famiglia da soli.

Risultato: non esistono più famiglie e, diciamolo, non è nemmeno colpa delle donne.

No, le famiglie esistono ancora, anche se non c'è più Nonno 'Ntoni, stai tranquillo.

Preferisco Nonno 'Ntoni a Nonno Euro.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
vanguart ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.
E non lo farei mai, come non farei la "mantenuta", da non confondersi con la "viziata/coccolata".
Sono dell'idea che tutti debbano avere un'occupazione, un nuovo stimolo ogni giorno, degli obbiettivi...

La puoi pensare come la vuoi tu, ma la natura detta la " legge".
Guarda caso nei paesi evoluti industrializzati la popolazione sta diminuendo di brutto.
La "natura " non guarda in faccia a nessuno, non se ne frega di vizii, mantenuta si o no, stimoli e robe varie...
Una "specie" che non procrea abbastanza e destinata prima o poi da scomparire dalla faccia della terra.

Poi non ve ne accorgete che ci prendono per il culo, prima lavorava solo un membro della famiglia e si stava bene, se poi lavoravano tutti e due si stava benissimo ma adesso siamo arrivati che si lavora in due e si sta maluccio... :rolleyes:
pero certo piu ne lavorano piu tasse intascano i nostri politici.

Guarda un po' come si vive nell'Europa del nord e poi ne riparliamo: il tenore di vita è alto, le coppie hanno 2-3 figli e marito e moglie lavorano tutti e due.
Se poi l'italietta arranca, è un altro discorso.

Ma dove ?? Anche in GB FranciaGermania ecc. la popolazione locale va diminuendo, si salvono solo con dei stranieri che vanno a vivere li.

Non voglio creare polemiche mascho VS femmina, queste non sono le mie intenzioni, ma la storia ci fa vedere che quando una civilta é arrivato al punto massimo ci sara una decadenza.
Secondo me questa decadenza é in atto.
Con la natura non si gioca, se si fa carriera e non si hanno piu figli la nazione muore, prima o poi ho detto in pratica si puo sostenere che in 3 generazioni di 4 persone ne rimane solo una.
 
vanguart ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
vanguart ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.
E non lo farei mai, come non farei la "mantenuta", da non confondersi con la "viziata/coccolata".
Sono dell'idea che tutti debbano avere un'occupazione, un nuovo stimolo ogni giorno, degli obbiettivi...

La puoi pensare come la vuoi tu, ma la natura detta la " legge".
Guarda caso nei paesi evoluti industrializzati la popolazione sta diminuendo di brutto.
La "natura " non guarda in faccia a nessuno, non se ne frega di vizii, mantenuta si o no, stimoli e robe varie...
Una "specie" che non procrea abbastanza e destinata prima o poi da scomparire dalla faccia della terra.

Poi non ve ne accorgete che ci prendono per il culo, prima lavorava solo un membro della famiglia e si stava bene, se poi lavoravano tutti e due si stava benissimo ma adesso siamo arrivati che si lavora in due e si sta maluccio... :rolleyes:
pero certo piu ne lavorano piu tasse intascano i nostri politici.

Guarda un po' come si vive nell'Europa del nord e poi ne riparliamo: il tenore di vita è alto, le coppie hanno 2-3 figli e marito e moglie lavorano tutti e due.
Se poi l'italietta arranca, è un altro discorso.

Ma dove ?? Anche in GB FranciaGermania ecc. la popolazione locale va diminuendo, si salvono solo con dei stranieri che vanno a vivere li.

Non voglio creare polemiche mascho VS femmina, queste non sono le mie intenzioni, ma la storia ci fa vedere che quando una civilta é arrivato al punto massimo ci sara una decadenza.
Secondo me questa decadenza é in atto.
Con la natura non si gioca, se si fa carriera e non si hanno piu figli la nazione muore, prima o poi ho detto in pratica si puo sostenere che in 3 generazioni di 4 persone ne rimane solo una.
Chi parla della Germania? io mi riferisco a Svezia-Norvegia-Finlandia, non ai paesucci, compreso il nostro, sotto il giogo della CE; guarda un po' il Giappone ove le donne lavorano fino a 25-26 anni come OL (office Ladies) e stop per poi consacrarsi alla famiglia (la carriera la fanno solo gli uomini, che lavorano per 16 ore al giorno)..la crisi c'è pure lì.Lassa sta'.....
 
Deb81 ha scritto:
elancia ha scritto:
kanarino ha scritto:
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".

Il problema è che il lavoro mina l'esistenza stessa delle famiglie ed allo stesso tempo è necessario, non si può negare l'evidenza.

Non a caso la quasi totalità delle famiglie di lavoratori si appoggia a strutture esterne o ai famosi "nonni" per tenere i figli e vanno a mangiare dalla suocera o dalla mamma perchè non hanno tempo.
Quando fare la casalinga/o non è possibile, perchè non è possibile avere un reddito solo, diventa quasi impossibile imho mandare avanti una famiglia da soli.

Risultato: non esistono più famiglie e, diciamolo, non è nemmeno colpa delle donne.
Io non credo che il problema delle famiglie sia il lavoro, quanto l'evoluzione del mondo e di conseguenza delle (de)generazioni attuali... Bambini, ma anche genitori, con stress psicologici di ogni tipo.

Ricordo che le mie nonne hanno sempre lavorato, una era segretaria comunale, separata e con due figli. L'altra lavorava nei frutteti e spesso e volentieri si portava con sè i figli. Mai avuti problemi.

Quoto in buona parte ma ti chiedo:

chi non ha nè soldi nè tempo perchè lavora per 1.000 euro al mese, e non ha famigliari a cui lasciare i bambini, dove li mette i figli dalle 8.00 alle 19.00? Solo a scuola?

Diciamo allora che chi è libero professionista e con dei bei soldi e con la possibilità di gestire il suo tempo, nonchè coadiuvato dai genitori, può permettersi di fare famiglia non solo per un motivo economico... ...mentre una coppia di operai ha qualche problemino.

E pensare che una volta esistevano famiglie monoreddito con l'uomo che portava a casa uno stipendio da operaio, pazzesco.
 
jaccos ha scritto:
La/Il casalinga/o E' un lavoro, il fatto che non sia pagato direttamente non cambia il fatto in se (altrimenti non lo è nemmeno quello dello stagista che lavora gratis). Indirettamente produce ricchezza nel bilancio famigliare sottoforma di enorme taglio dei costi, ricchezza oltretutto al netto delle tasse che altrimenti verrebbero pagate per far fare ad altri quel lavoro.
Mio fratello e sua moglie hanno fatto 4 conti e con l'arrivo del figlio piccolo hanno visto che materialmente a fine mese avevano più soldi da quando lei ha lasciato il lavoro (che non le piaceva e non è stata una perdita, anzi, le piace tantissimo fare la casalinga e le va benissimo così).
Altrettanto, il padre di una mia amica fa il casalingo da molti anni, hanno 4 figli (ormai tutti grandi) e lavora solo la madre... e sono tutti contenti. ;)
La figura del casalingo/a è rispettabilissima e se scelta liberamente equivale a qualsiasi altro lavoro.... ;)

Per quanto mi riguarda, al momento vivo solo e mi devo sobbarcare tutto il lavoro ma quando conviverò si divideranno equamente i compiti e se la mia compagna vorrà fare la casalinga, se e solo se sarà economicamente sopportabile nel contesto familiare, sarò ben lieto di venire incontro alle sue inclinazioni.
Ma come si fa a paragonare il lavoro di uno stagista a quello di una casalinga?
 
Deb81 ha scritto:
elancia ha scritto:
kanarino ha scritto:
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".

Il problema è che il lavoro mina l'esistenza stessa delle famiglie ed allo stesso tempo è necessario, non si può negare l'evidenza.

Non a caso la quasi totalità delle famiglie di lavoratori si appoggia a strutture esterne o ai famosi "nonni" per tenere i figli e vanno a mangiare dalla suocera o dalla mamma perchè non hanno tempo.
Quando fare la casalinga/o non è possibile, perchè non è possibile avere un reddito solo, diventa quasi impossibile imho mandare avanti una famiglia da soli.

Risultato: non esistono più famiglie e, diciamolo, non è nemmeno colpa delle donne.
Io non credo che il problema delle famiglie sia il lavoro, quanto l'evoluzione del mondo e di conseguenza delle (de)generazioni attuali... Bambini, ma anche genitori, con stress psicologici di ogni tipo.

Ricordo che le mie nonne hanno sempre lavorato, una era segretaria comunale, separata e con due figli. L'altra lavorava nei frutteti e spesso e volentieri si portava con sè i figli. Mai avuti problemi.
esatto: le contadine, le operaie, le filatrici, le sarte, le levatrici, le commercianti ci sono dall'alba dei tempi. Il mito dell'angelo del focolare, bel soprammobile di lusso, è nato con la borghesia dell''800...e ancora ci si pensa. Che nausea.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Deb81 ha scritto:
elancia ha scritto:
kanarino ha scritto:
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".

Il problema è che il lavoro mina l'esistenza stessa delle famiglie ed allo stesso tempo è necessario, non si può negare l'evidenza.

Non a caso la quasi totalità delle famiglie di lavoratori si appoggia a strutture esterne o ai famosi "nonni" per tenere i figli e vanno a mangiare dalla suocera o dalla mamma perchè non hanno tempo.
Quando fare la casalinga/o non è possibile, perchè non è possibile avere un reddito solo, diventa quasi impossibile imho mandare avanti una famiglia da soli.

Risultato: non esistono più famiglie e, diciamolo, non è nemmeno colpa delle donne.
Io non credo che il problema delle famiglie sia il lavoro, quanto l'evoluzione del mondo e di conseguenza delle (de)generazioni attuali... Bambini, ma anche genitori, con stress psicologici di ogni tipo.

Ricordo che le mie nonne hanno sempre lavorato, una era segretaria comunale, separata e con due figli. L'altra lavorava nei frutteti e spesso e volentieri si portava con sè i figli. Mai avuti problemi.
esatto: le contadine, le operaie, le filatrici, le sarte, le levatrici, le commercianti ci sono dall'alba dei tempi. Il mito dell'angelo del focolare, bel soprammobile di lusso, è nato con la borghesia dell''800...e ancora ci si pensa. Che nausea.

...e ci pensi solo tu! ;)
 
belpietro ha scritto:
esistono eccome.

io ne ho una in casa, che ha lasciato la vita professionale inizialmente con qualche dubbio, ma poi si è trovata strabenone e non tornerebbe indietro.

la ricerca della felicità individuale è, appunto, individuale; ogni persona ha il diritto di avere il proprio personale equilibrio e le proprie personali soddisfazioni.
Esatto. Se una donna è contenta così, nessuno può criticarla.
P.S. Mia madre ha fatto la casalinga per 2 anni e non piacendole per nulla, ha preferito, appena ha potuto, lavorare (lavoratore autonomo). Mia moglie lavora e non credo che tra le sue priorità ci sia l'abbandono del proprio impiego per starsene a casa.
 
elancia ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Deb81 ha scritto:
elancia ha scritto:
kanarino ha scritto:
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".

Il problema è che il lavoro mina l'esistenza stessa delle famiglie ed allo stesso tempo è necessario, non si può negare l'evidenza.

Non a caso la quasi totalità delle famiglie di lavoratori si appoggia a strutture esterne o ai famosi "nonni" per tenere i figli e vanno a mangiare dalla suocera o dalla mamma perchè non hanno tempo.
Quando fare la casalinga/o non è possibile, perchè non è possibile avere un reddito solo, diventa quasi impossibile imho mandare avanti una famiglia da soli.

Risultato: non esistono più famiglie e, diciamolo, non è nemmeno colpa delle donne.
Io non credo che il problema delle famiglie sia il lavoro, quanto l'evoluzione del mondo e di conseguenza delle (de)generazioni attuali... Bambini, ma anche genitori, con stress psicologici di ogni tipo.

Ricordo che le mie nonne hanno sempre lavorato, una era segretaria comunale, separata e con due figli. L'altra lavorava nei frutteti e spesso e volentieri si portava con sè i figli. Mai avuti problemi.
esatto: le contadine, le operaie, le filatrici, le sarte, le levatrici, le commercianti ci sono dall'alba dei tempi. Il mito dell'angelo del focolare, bel soprammobile di lusso, è nato con la borghesia dell''800...e ancora ci si pensa. Che nausea.

...e ci pensi solo tu! ;)

come no
 
LUISELLA1972 ha scritto:
giusto. E sicuramente sarà regolare e puntuale con il versamento degli alimenti e nessuna moglie rottamata andrà poi a piagnucolare dall'avvocato perchè "sono tre mesi che non si fa vivo e non mi passa i soldi". Come no.
Io credo che al di là della legge molto dipenda da come ci si separa e dalla serietà delle persone coinvolte: una moglie separata puà benissimo vivere spalle del marito, basta che trova un lavoro in cui non le fanno il contratto ed automaticamente lei risluta senza reddito (quando in realtà un'entrata fissa mensile ce l'ha) ed ha comunque il mantenimento del marito...così come un figlio 18enne di genitori separati, che magari lavora in nero, se vuole fare il furbo chiede comunque i soldi del mantenimento al padre...ripeto dipende dalle situazioni non tutte le mogli sono delle "succhia soldi", anzi ci sono donne che vogliono chiudere del tutto i raporti con l'ex marito e che non vogliono nessun mantenimento.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Deb81 ha scritto:
elancia ha scritto:
kanarino ha scritto:
A me le donne intraprendenti piacciono...rispetto sia le donne lavoratrici che le casalinghe...alla fine anche fare la casalinga è un lavoro: stare dietro alle faccende di casa, accudire i figli non è cosa da poco...così come non è facile svegliarsi la mattina presto per andre al lavoro e tornare la sera tardi e stanchi...va detto poi che una mamma che lavora non vuol dir che non sia presente nella vita e nell'educazione dei propri figli: l'affetto e l'aducazione sono dei valori che si possono trasmettere lo stesso...e credco che un ragzzo arrivato ad una cerat età non debba avere la mama dietro che gli dice questo non si fà e questo invece si, ma dovrebbe ragionare con la propria testa e capire dove sbaglia e quello che non và fatto.
Bne vengano le donne che lavorano, che vogliono sentirsi economicamente più autonome dal proprio marito e che possono dire "anche io in questa casa porto il mio contributo".

Il problema è che il lavoro mina l'esistenza stessa delle famiglie ed allo stesso tempo è necessario, non si può negare l'evidenza.

Non a caso la quasi totalità delle famiglie di lavoratori si appoggia a strutture esterne o ai famosi "nonni" per tenere i figli e vanno a mangiare dalla suocera o dalla mamma perchè non hanno tempo.
Quando fare la casalinga/o non è possibile, perchè non è possibile avere un reddito solo, diventa quasi impossibile imho mandare avanti una famiglia da soli.

Risultato: non esistono più famiglie e, diciamolo, non è nemmeno colpa delle donne.
Io non credo che il problema delle famiglie sia il lavoro, quanto l'evoluzione del mondo e di conseguenza delle (de)generazioni attuali... Bambini, ma anche genitori, con stress psicologici di ogni tipo.

Ricordo che le mie nonne hanno sempre lavorato, una era segretaria comunale, separata e con due figli. L'altra lavorava nei frutteti e spesso e volentieri si portava con sè i figli. Mai avuti problemi.
esatto: le contadine, le operaie, le filatrici, le sarte, le levatrici, le commercianti ci sono dall'alba dei tempi. Il mito dell'angelo del focolare, bel soprammobile di lusso, è nato con la borghesia dell''800...e ancora ci si pensa. Che nausea.

...a me per esempio dà nausea leggere la mancanza di rispetto nel definire una donna che lavora in casa un "Soprammobile di lusso".
(Una volta peraltro quelli citati erano mestieri in buona parte domestici).

Semmai è proprio con l'affermazione della borghesia, nell'Età Industriale, che le donne sono state costrette a lavorare in fabbrica (insieme ai bambini) al posto degli uomini, a causa della loro maggiore adattabilità ai lavori di fino, e ad abbandonare i poderi e le case di campagna per andare a vivere nei tuguri dei sobborghi.
 
Guarda che non sono di certo io quella che considera le donne, sue pari, dei soprammobili ma semmai, questo è il modo di vedere - ancora oggi - di alcuni uomini (parlo in generale, non saltate su come pecchiaioli), e in certe parti del mondo in un modo particolare....altrimenti non si spiegherebbero certi eventi della cronaca nera ed altrimenti la lotta all'emancipazione femminile non avrebbe mai avuto bisogno di esserci (e di continuare ad esserci, a quanto pare...)
Quello che io penso è che la mancanza di autonomia economica è sempre un rischio, che non andrei a cercare deliberatamente per restarmene a casa. Ribadisco che sono stata interpellata come donna del presente forum da chi ha aperto il topic e che, a parte me e Deb, di altre voci femminili qui non ce ne sono; in compenso non sono mancati i soliti luoghi comuni dello sfascio delle famiglie, di cui saremmo colpevoli noi donne che non intendiamo fare la calza.
Per quanto mi riguarda, chiudo la discussione. Continuate pure.
 
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