<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ma...esistono ancora donne che si accontenterebbero di fare le casalinghe? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

ma...esistono ancora donne che si accontenterebbero di fare le casalinghe?

esistono eccome.

io ne ho una in casa, che ha lasciato la vita professionale inizialmente con qualche dubbio, ma poi si è trovata strabenone e non tornerebbe indietro.

la ricerca della felicità individuale è, appunto, individuale; ogni persona ha il diritto di avere il proprio personale equilibrio e le proprie personali soddisfazioni.
 
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.
E non lo farei mai, come non farei la "mantenuta", da non confondersi con la "viziata/coccolata".
Sono dell'idea che tutti debbano avere un'occupazione, un nuovo stimolo ogni giorno, degli obbiettivi...
 
Il problema delle 50enni è che son troppo vecchie (dicono i datori) per lavorare, però hanno l'enorme vantaggio che non ti rimangono incinte ;) (e il fatto che le donne procreino, ai datori sta enormemente sulle palle, come se loro fossero nati da una provetta)
 
Avete interpellato le donne del forum ed io ho detto la mia, senza peli sulla lingua, al mio solito.
Adesso mi piacerebbe sentire il parere delle altre donne del forum, che non siete voi, abbiate pazienza. :D.... E comunque sia, in risposta ad elancia evidenzio che il tema del topic verte sul lavoro casalingo in senso stretto, senza lavori extradomestici: evidenzio, altresì che il fatto che non intenda gettare la toga alle ortiche non vuol dire che non sia contenta di essermi sposata, nè che non voglio, in futuro, avere un figlio: una cosa non esclude l'altra, specialmente se si ha la possibilità di organizzarsi grazie alla libera professione e grazie ad un coniuge collaborativo (un capetto che non alza un dito in casa con me non avrebbe avuto nessuna possibilità, sorry...)
 
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.
E non lo farei mai, come non farei la "mantenuta", da non confondersi con la "viziata/coccolata".
Sono dell'idea che tutti debbano avere un'occupazione, un nuovo stimolo ogni giorno, degli obbiettivi...
dammi un cinque, ragazza :D
 
elancia ha scritto:
Il problema è che si associa il portare avanti una famiglia ed una casa con la condizione di casalinga, ovvero di disgraziata.
Finchè si pensa:
UOMO = LAVORO, DONNA = CASALINGA... ...la reazione è quella che porta le donne a realizzarsi solo attraverso il lavoro extra-domestico per sfuggire ad una logica consolidata ed ottusa, anche a costo di andare contro la loro natura di donne e, piaccia o no, anche di madri.
L'equilibrio sta nella ripartizione dei compiti della coppia, sempre considerando le attività domestico-famigliari, sia per l'uomo che per la donna, non come una gogna ma piuttosto come una nobile scelta che come tale richiede sacrifici per entrambi (e per i nonni, che se non ci fossero sarebbero dolori in molti casi).
quoto. Oggi come oggi poche donne possono permettersi di stare in casa a badare alla famiglia...e comunque il lavoro di casalinga può essere associato anche ad altri tipi di lavoro se nella coppia si dividono equamente i compiti. Conosco ragazze che si sentono realizzate a fare soltanto le casalinghe, ma ognuno è libero di fare quallo che vuole nella vita...ci sono 24 ore al giorno, e in queste 24 ore si può lavorare e badare alla famiglia ;)
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Avete interpellato le donne del forum ed io ho detto la mia, senza peli sulla lingua, al mio solito.
Adesso mi piacerebbe sentire il parere delle altre donne del forum, che non siete voi, abbiate pazienza. :D.... E comunque sia, in risposta ad elancia evidenzio che il tema del topic verte sul lavoro casalingo in senso stretto, senza lavori extradomestici: evidenzio, altresì che il fatto che non intenda gettare la toga alle ortiche non vuol dire che non sia contenta di essermi sposata, nè che non voglio, in futuro, avere un figlio: una cosa non esclude l'altra, specialmente se si ha la possibilità di organizzarsi grazie alla libera professione e grazie ad un coniuge collaborativo (un capetto che non alza un dito in casa con me non avrebbe avuto nessuna possibilità, sorry...)

Ok, ma ciò non toglie che se una donna o un uomo vogliono stare in casa non lo facciano nè per fare i mantenuti nè perchè si vogliono abbrutire.
Mia madre aveva un negozio di parrucchiera a Roma... ...mollò tutto nell'81 , con me piccolo ed incinta di mia sorella, perchè ci trasferimmo a Bologna dove mio padre aveva trovato un lavoro molto più remunerativo.
Fu una sua scelta, non penso fu costretta.
E fu una scelta coraggiosa allora e solo ora che non c'è più mi rendo conto del mazzo che si faceva per noi.
Eravamo soli infatti, non si potevano scaricare i figli a qualcuno.

Ognuno è libero di realizzarsi come meglio crede, per i miei noi figli siamo sempre stati al centro di tutto, sia per mia madre, sia per mio padre, che per guadagnare il più possibile ha lavorato come una bestia in un settore ben al di sotto del suo livello culturale. E lo ha potuto fare anche grazie a mia madre.

Capisco che molti eroi vedano in ciò un quadretto ottocentesco demodé, ma per me questa esperienza ha avuto ed ha tutt'ora un valore inossidabile.
 
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.

problema tuo.
tecnicamente fare la casalinga o il casalingo non sono lavori: non lo diciamo noi. Se per una attività non si è retribuiti, non la si può chiamare lavoro
se però si pensa al fatto che si risparmia in termini di baby sitter, cuoca, badante, donna delle pulizie, allora fare la casalinga o il casalingo possono avere un senso economico
 
Se per una attività non si è retribuiti, non la si può chiamare lavoro

Infatti il sito dell'Ordine degli architetti di Milano ha cambiato la dicitura "Offerte di lavoro" in "Offerte di collaborazioni".
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Avete interpellato le donne del forum ed io ho detto la mia, senza peli sulla lingua, al mio solito.
Adesso mi piacerebbe sentire il parere delle altre donne del forum, che non siete voi, abbiate pazienza. :D.... E comunque sia, in risposta ad elancia evidenzio che il tema del topic verte sul lavoro casalingo in senso stretto, senza lavori extradomestici: evidenzio, altresì che il fatto che non intenda gettare la toga alle ortiche non vuol dire che non sia contenta di essermi sposata, nè che non voglio, in futuro, avere un figlio: una cosa non esclude l'altra, specialmente se si ha la possibilità di organizzarsi grazie alla libera professione e grazie ad un coniuge collaborativo (un capetto che non alza un dito in casa con me non avrebbe avuto nessuna possibilità, sorry...)

Faccio arrabbiare Luisella e intervengo anch'io (che non dovrei) con una precisazione: non confondiamo il concetto di casalinga con quello di casalinga nullatenente...
8)
 
bellafobia ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace, ma non considero quello della casalinga un lavoro.

problema tuo.
tecnicamente fare la casalinga o il casalingo non sono lavori: non lo diciamo noi. Se per una attività non si è retribuiti, non la si può chiamare lavoro
se però si pensa al fatto che si risparmia in termini di baby sitter, cuoca, badante, donna delle pulizie, allora fare la casalinga o il casalingo possono avere un senso economico

non credo che si parlasse di lavoro in termini di risultato economico, e resto convinto che comunque anche il risultato economico non sia da misurare solo in termini di corrispettivo monetario ma in termini di utilità prodotta.
sulla quale non credo che le casalinghe siano inferiori agli impiegati del catasto, che pure sono retribuiti...
 
A fronte di esempi di casalinghe felici (buon per loro, ci mancherebbe), vi sono pure esempi di casalighe per forza che si danno all'alcool, e di casalinghe che, in caso di divorzio, si trovano nei guai per il ritardo dei pagamenti degli alimenti...(di precetti ne fo a josa.......)
Quello che respingo non è la scelta del tipo di occupazione di vita.
Quello che respingo in toto e a priori è che se si debba sacrificare qualcuno..anzi evito la parola sacrificio (visto che disturba, anche se è la verità)...ma di fronte al "bivio" di Ercole, parrebbe automatico che la scelta debba essere fatta dalla donna, sempre e a prescindere.
Mia madre non l'ha fatto: anche lei si è trasferita da Trapani a Milano, sposata e in attesa di mia sorella. Ha ricominciato a lavorare ed è sempre stata fiera del suo lavoro, e nè io nè mia sorella ci siamo mai sentitre trascurate, poco amate, poco seguite. Anzi.
Non è quindi automatico che si debba per forza rinunciare ad un lavoro che piace: è una scelta felice solo quando, davvero, lo stare a casa piace molto di più e più di ogni altra cosa.
Ma, in risposta al topic, io, personalmente, dico di no.
 
stratoszero ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Avete interpellato le donne del forum ed io ho detto la mia, senza peli sulla lingua, al mio solito.
Adesso mi piacerebbe sentire il parere delle altre donne del forum, che non siete voi, abbiate pazienza. :D.... E comunque sia, in risposta ad elancia evidenzio che il tema del topic verte sul lavoro casalingo in senso stretto, senza lavori extradomestici: evidenzio, altresì che il fatto che non intenda gettare la toga alle ortiche non vuol dire che non sia contenta di essermi sposata, nè che non voglio, in futuro, avere un figlio: una cosa non esclude l'altra, specialmente se si ha la possibilità di organizzarsi grazie alla libera professione e grazie ad un coniuge collaborativo (un capetto che non alza un dito in casa con me non avrebbe avuto nessuna possibilità, sorry...)

Faccio arrabbiare Luisella e intervengo anch'io (che non dovrei) con una precisazione: non confondiamo il concetto di casalinga con quello di casalinga nullatenente...
8)

non mi fai arrabbiare...ti dirò: anche se fossi una riccona non passerei il tempo nelle SPA, piuttosto metterei su una bella attività e darei da lavorare e da mangiare ad altre persone.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
non mi fai arrabbiare...ti dirò: anche se fossi una riccona non passerei il tempo nelle SPA, piuttosto metterei su una bella attività e darei da lavorare e da mangiare ad altre persone.

Cosa sono le SPA (escluse le Società per Azioni, che mi sembrano OT)? :shock:
 
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