<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ma alla Cgil non | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

ma alla Cgil non

arhat ha scritto:
Pik39 ha scritto:
arhat ha scritto:
qui si parla di politica ?

Non mi sembra. L'ipotesi è solo nelle intenzioni di chi vuol far chiudere questo topic.

bene perchè mi sento di dire che CISL UIL e tutti gli altri pateracchi non sono sindacati di chi lavora, ma di chi comanda e tutti le azioni che le rispettive segreterie nazionali promuovono portano alla disgiunzione del concetto di rappresentanza da quello di sindacato. CISL UIL e gli altri NON sottopongono mai ai loro iscritti l'approvazione degli accordi che firmano, non sopportano la partecipazione di chi lavora, non sono uomini, sono caporali.

Secondo me esageri. Non è tutto bianco o nero. Le relazioni associative sono una cosa complessa da gestire, non si gestisce bene ne quando i vertici si arrogano ogni potere ne quando rendi la partecipazione diffusa ed estesa ad ogni livello.
Una buona associazione ha il dovere di sentire il parere di tutti ma ha anche il compito di decidere in maniera diversa se il quadro che ne diviene, per forza contraddittorio, deve essere deciso e risolto.
La CGIL avrà anche come metodo la partecipazione ampia e diffusa (onestamente ne dubito) ma il dato che resta è quello di una associazione che in ogni epoca della sua storia non è mai scesa al confronto costruttivo. Sono quelli che hanno sempre preteso senza dare. In Italia una formula del genere è stata sorretta da una buona economia, ma ora che le vacche sono magre (direi defunte ma l'encefalogramma non è proprio piatto) anche loro dovrebbero cambiare pelle e capire quale è il male minore. Certo, potrebbe chiedere degli adeguati contrappesi ma non lo fa. La CGIL non si mette mai in gioco, non si responsabilizza nei confronti del lavoro (impresa+lavoratori) ma erige muri che separano quello che in realtà dovrebbe essere un interesse comune.
In altri stati i sindacati sono azionisti delle aziende e partecipano agli utili ed alle perdite. In Italia una simile situazione, secondo me auspicabile, in questo momento sarebbe accettabile solo dalle altre sigle. Guarda caso quelle che tu indichi come sindacati di chi comanda.
 
Pik39 ha scritto:
Mauro, come al solito ti quoto alla grande! :D Molti non hanno capito - o non vogliono capire - che i tempi sono cambiati.

P.S. Ho il fondato sospetto che il coglione monostellatore sia un dipendente Fiat del NO... :lol:

E purtroppo stanno ancora cambiando! Ai "tuoi tempi" si facevano ponti d'oro alle imprese perchè tenessero il lavoro da noi, perchè c'era fame ( non solo di lavoro, fame vera e propria). Adesso forse la pancia è ancora piena per capire che se un'impresa si trasferisce altrove ci perdiamo tutti, mica solo quelli che ci lavorano direttamente. Che non vuol dire genuflettersi di fronte ad ogni imprenditore, ma capire, come dici tu, che i tempi sono cambiati, e che a volte i diritti acquisiti non possono diventare un dogma religioso.

Ciao Raf!
 
G5, dissento totalmente, non ho tempo per scrivere. Brevemente penso, e vedo il contrario di quello che hai scritto.
 
Mah, nessuno si aspettava tanti NO, a mio avviso il sindacato ha perso fino ad un certo punto.
Marchionne ormai sarà costretto a dare il via libera agli investimenti promessi ma ci penserà bene prima di forzare la mano sulle parti più controverse dell'accordo(si pensi ai turni di 10 ore, alla questione della rappresentanza e via dicendo). Dubito inoltre vorrà intraprendere ulteriori scontri simili in futuro visto che l'esito è tutt'altro che scontato e che la FIOM ha dimostrato di non essere certo una sparuta minoranza.
E' andata proprio come doveva andare per il bene di tutti(a mio avviso), vittoria del si ma risicata.
 
Cometa Rossa ha scritto:
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
Da quanto si apprende, l'eventuale ricorso alla magistratura potrebbe essere relativo al diritto di sciopero od alla rappresentanza sindacale. Ma, ammesso e non concesso che le causali del contenzioso fossero queste e che la Fiat venisse condannata in giudizio, non potrebbe essere questo un motivo tale da indurre l'Azienda torinese a rinunciare all'investimento ed alla conseguente delocalizzazione di Mirafiori? Forse sarebbe opportuno riflettere attentamente sulle eventuali conseguenze di questa possibile azione.
Se e solo se i giudici dessero ragione alla fiom, se ne prenda atto. La costituzione non è calpestabile, nemmeno per la fiat.

Certamente. Nessun dubbio in proposito, ma nemmeno la libertà della Fiat di prendere decisioni favorevoli ai propri interessi.
Certo. Quando avrà restituito tutti gli aiuti di stato sarò liberissima di andarsene... :twisted:

perchè, la blocchi tu, in caso? Ragazzi, Fiat va a produrre dove le conviene, non è un ente benefico; ovvero va a produrre dove il mix costo del lavoro-infrastrutture-libertà d'impresa le è più congeniale: se qui si tira troppo la corda, sposta tutto in nordAmerica e buonanotte a tutti.
Comodo vero?
Per decenni si è tenuta gli utili ed ha distribuito le perdite ed ora che le cose girano per il verso giusto sputa sul piatto da cui a avidamente mangiato per così lungo tempo.
Quale azienda sarebbe così fessa da non fare altrettanto?
Il problema non è la fiat, è lo stato, senza il quale fiat sarebbe già morta e sepolta da un bel pezzo... ma si sa, sono affari... :evil:
 
arhat ha scritto:
Pik39 ha scritto:
arhat ha scritto:
qui si parla di politica ?

Non mi sembra. L'ipotesi è solo nelle intenzioni di chi vuol far chiudere questo topic.

. CISL UIL e gli altri NON sottopongono mai ai loro iscritti l'approvazione degli accordi che firmano, non sopportano la partecipazione di chi lavora, non sono uomini, sono caporali.

hai ragione

a Pomigliano e a Mirafiori hanno tirato a sorte.

:rolleyes:
 
Pik39 ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
Da quanto si apprende, l'eventuale ricorso alla magistratura potrebbe essere relativo al diritto di sciopero od alla rappresentanza sindacale. Ma, ammesso e non concesso che le causali del contenzioso fossero queste e che la Fiat venisse condannata in giudizio, non potrebbe essere questo un motivo tale da indurre l'Azienda torinese a rinunciare all'investimento ed alla conseguente delocalizzazione di Mirafiori? Forse sarebbe opportuno riflettere attentamente sulle eventuali conseguenze di questa possibile azione.
Se e solo se i giudici dessero ragione alla fiom, se ne prenda atto. La costituzione non è calpestabile, nemmeno per la fiat.

Certamente. Nessun dubbio in proposito, ma nemmeno la libertà della Fiat di prendere decisioni favorevoli ai propri interessi.
Certo. Quando avrà restituito tutti gli aiuti di stato sarò liberissima di andarsene... :twisted:

perchè, la blocchi tu, in caso? Ragazzi, Fiat va a produrre dove le conviene, non è un ente benefico; ovvero va a produrre dove il mix costo del lavoro-infrastrutture-libertà d'impresa le è più congeniale: se qui si tira troppo la corda, sposta tutto in nordAmerica e buonanotte a tutti.

Mauro, come al solito ti quoto alla grande! :D Molti non hanno capito - o non vogliono capire - che i tempi sono cambiati.

P.S. Ho il fondato sospetto che il coglione monostellatore sia un dipendente Fiat del NO... :lol:
Sempre la solita storia, "bisogna modernizzare il paese" "i tempi son cambiati" "serve più flessibilità".
Evidentemente la storia (recentissima, parlo di poco più di un decennio) non ha insegnato proprio nulla di nulla... :rolleyes:
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Mah, nessuno si aspettava tanti NO, a mio avviso il sindacato ha perso fino ad un certo punto.
Marchionne ormai sarà costretto a dare il via libera agli investimenti promessi ma ci penserà bene prima di forzare la mano sulle parti più controverse dell'accordo(si pensi ai turni di 10 ore, alla questione della rappresentanza e via dicendo). Dubito inoltre vorrà intraprendere ulteriori scontri simili in futuro visto che l'esito è tutt'altro che scontato e che la FIOM ha dimostrato di non essere certo una sparuta minoranza.
E' andata proprio come doveva andare per il bene di tutti(a mio avviso), vittoria del si ma risicata.

Anche io mi auguro - per la pax sociale - che si comporti con prudenza ed oculatezza nei rapporti col personale, ma è indubbio che il risultato è stato favorevole alla linea da lui portata avanti ed avrebbe tutte le prerogative per procedere in questo senso. Come dicevano i nostri nonni, "vicino non conta". :D
 
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
Se e solo se i giudici dessero ragione alla fiom ha scritto:
Certamente. Nessun dubbio in proposito, ma nemmeno la libertà della Fiat di prendere decisioni favorevoli ai propri interessi.
Certo. Quando avrà restituito tutti gli aiuti di stato sarò liberissima di andarsene... :twisted:
cambia disco dai, te lo ho già detto che sarebbe bastato che i vari governi non li avessero dati. Certo, dovevano gestire i licenziamenti. E 20 anni fa alla Fiat lavoravano 50000 persone.
 
jaccos ha scritto:
Comodo vero?
Per decenni si è tenuta gli utili ed ha distribuito le perdite ed ora che le cose girano per il verso giusto sputa sul piatto da cui a avidamente mangiato per così lungo tempo.
Quale azienda sarebbe così fessa da non fare altrettanto?
Il problema non è la fiat, è lo stato, senza il quale fiat sarebbe già morta e sepolta da un bel pezzo... ma si sa, sono affari... :evil:

Beh, non è una novità questa. Bisogna però dire, anche, che per decenni ha aperto siti produttivi in zone dove non si sarebbe dovuta aprire nemmeno una cartoleria, in cambio di questo andazzo ( utili privati, perdite socializzate). Insomma, era una situazione che faceva comodo a tutti, a Fiat ed alla politica, che poteva fornire posti di lavoro ed ottenere voti in cambio.
Comunque, ad onor del vero, Fiat stava per fallire nel 2004, arrivò Marchionne ed il governo, ostico a Montezemolo, non diede una mano che fosse una, e Fiat si salvò da sola. Insomma, l'andazzo è cambiato ed ora Fiat passa all'incasso (ovvero: mi sono salvata da sola, ora cammino con le mie gambe e se non vi vanno bene le mie condizioni, arrivederci)
 
Cometa Rossa ha scritto:
jaccos ha scritto:
Comodo vero?
Per decenni si è tenuta gli utili ed ha distribuito le perdite ed ora che le cose girano per il verso giusto sputa sul piatto da cui a avidamente mangiato per così lungo tempo.
Quale azienda sarebbe così fessa da non fare altrettanto?
Il problema non è la fiat, è lo stato, senza il quale fiat sarebbe già morta e sepolta da un bel pezzo... ma si sa, sono affari... :evil:

Beh, non è una novità questa. Bisogna però dire, anche, che per decenni ha aperto siti produttivi in zone dove non si sarebbe dovuta aprire nemmeno una cartoleria, in cambio di questo andazzo ( utili privati, perdite socializzate). Insomma, era una situazione che faceva comodo a tutti, a Fiat ed alla politica, che poteva fornire posti di lavoro ed ottenere voti in cambio.
Comunque, ad onor del vero, Fiat stava per fallire nel 2004, arrivò Marchionne ed il governo, ostico a Montezemolo, non diede una mano che fosse una, e Fiat si salvò da sola. Insomma, l'andazzo è cambiato ed ora Fiat passa all'incasso (ovvero: mi sono salvata da sola, ora cammino con le mie gambe e se non vi vanno bene le mie condizioni, arrivederci)
Oddio, gli incentivi sono terminati l'anno scorso.... ;)
E l'italia è il mercato principale (in europa) di fiat, mica della volkswagen... basta guardare i dati delle vendite.
 
bumper-morgan ha scritto:
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
Se e solo se i giudici dessero ragione alla fiom ha scritto:
Certamente. Nessun dubbio in proposito, ma nemmeno la libertà della Fiat di prendere decisioni favorevoli ai propri interessi.
Certo. Quando avrà restituito tutti gli aiuti di stato sarò liberissima di andarsene... :twisted:
cambia disco dai, te lo ho già detto che sarebbe bastato che i vari governi non li avessero dati. Certo, dovevano gestire i licenziamenti. E 20 anni fa alla Fiat lavoravano 50000 persone.
Bhè ma scusa, sbaglia chi da, ma sbaglia chi riceve in malafede. O vuoi dire che la fiat NON SAPEVA che quei soldi erano aiuti statali, che quei stabilimenti in posti assurdi erano tutta una magnarìa (per dirla alla veneta)?
 
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Pik39 ha scritto:
Da quanto si apprende, l'eventuale ricorso alla magistratura potrebbe essere relativo al diritto di sciopero od alla rappresentanza sindacale. Ma, ammesso e non concesso che le causali del contenzioso fossero queste e che la Fiat venisse condannata in giudizio, non potrebbe essere questo un motivo tale da indurre l'Azienda torinese a rinunciare all'investimento ed alla conseguente delocalizzazione di Mirafiori? Forse sarebbe opportuno riflettere attentamente sulle eventuali conseguenze di questa possibile azione.
Se e solo se i giudici dessero ragione alla fiom, se ne prenda atto. La costituzione non è calpestabile, nemmeno per la fiat.

Certamente. Nessun dubbio in proposito, ma nemmeno la libertà della Fiat di prendere decisioni favorevoli ai propri interessi.
Certo. Quando avrà restituito tutti gli aiuti di stato sarò liberissima di andarsene... :twisted:

perchè, la blocchi tu, in caso? Ragazzi, Fiat va a produrre dove le conviene, non è un ente benefico; ovvero va a produrre dove il mix costo del lavoro-infrastrutture-libertà d'impresa le è più congeniale: se qui si tira troppo la corda, sposta tutto in nordAmerica e buonanotte a tutti.

Mauro, come al solito ti quoto alla grande! :D Molti non hanno capito - o non vogliono capire - che i tempi sono cambiati.

P.S. Ho il fondato sospetto che il coglione monostellatore sia un dipendente Fiat del NO... :lol:
Sempre la solita storia, "bisogna modernizzare il paese" "i tempi son cambiati" "serve più flessibilità".
Evidentemente la storia (recentissima, parlo di poco più di un decennio) non ha insegnato proprio nulla di nulla... :rolleyes:

Una persona non nasce e muore operaio metalmeccanico della linea cruscotti e plafoniere ...... non mi piace la flessibilità così come è intesa e vissuta oggi, ma la flessibilità intesa come ricchezza di esperienze si.
L'ho già scritto, il mio bisnonno, che certo non aveva tutele sindacali in vita sua ha fatto l'emigrante, ha fatto il gestore di bar, di trattoria, il barbiere, il facchino in albergo, l'impagliatore di sedie, il falegname da riparazione e chissà cos'altro.
Oggi, grazie alle grandi aziende ed ai sindacati, questa ricchezza è andata perduta.
 
jaccos ha scritto:
Oddio, gli incentivi sono terminati l'anno scorso.... ;)
E l'italia è il mercato principale (in europa) di fiat, mica della volkswagen... basta guardare i dati delle vendite.

Sono stati fatti anche in Germania e Francia, mica solo in Italia. Forse perchè se si ferma il mercato dell'auto, in Europa, andiamo a vivere nelle caverne? ;)
Sono d'accordo con te che in Italia ne abbia beneficiato principalmente Fiat, ma se pensi che siano stati fatti per dare un'aiuto al gruppone e non al mercato dell'auto secondo me sei sulla strada sbagliata (il prelievo fiscale sul settore automotive vale quasi il 16,5% del Pil)
 

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