<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> licei + 3% | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

licei + 3%

alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
personalmente se uno vuole diventare uno sviluppatore consiglio di fare l'itis poi studiare l'informatica da autodidatta (come hanno fatto tutti i più grandi programmatori)

Azzz......adesso capisco perchè ogni volta che prendi in mano un software ci trovi più buchi che in una grattugia!
bella battuta ma è offensiva verso gli altri! nn su di me..
xke se io prendo in mano un sw fatto da altri e ci trovo tanti buchi, è implicito che i buchi nn li ho fatti io!
:D

Era una battuta, ma con un fondo di verità. La matematica è fondamentale, ne so qualcosa anch'io che pur avendo fatto lo scientifico mi toccò in sorte una prof che di matematica non sapeva un cazzo, di fisica qualcosa di meno e mi ha lasciato lacune che all'università ho dovuto prendere un bulldozer per tapparle, e ancora adesso la cosa mi rompe i gioielli di famiglia.
Per il resto del discorso, mi accodo a chi suggerisce che ogni ragazzo va indirizzato secondo inclinazione e capacità. Non è giusto nè pretendere che una rapa faccia per forza medicina o giurisprudenza o ingegneria perchè figlio e nipote di medico/avvocato/ingegnere, nè parimenti che un ragazzo che invece tiene cabeza impari per forza a fare l'idraulico perchè il padre ha la filiera e il nastro di teflon pronti (che poi magari questo gira col SUV e il laureato con la Matiz è un altro film). Il liceo è una buona scuola perchè prepara la forma mentale adatta a prendere in mano un problema anche nuovo e affrontarlo e risolverlo.
Poi, anche lì, dipende da persona a persona e da famiglia a famiglia: un giovane ingegnere può anche fare il carrellista in un magazzino fino a che trova un posto da ingegnere (basta che ci si adattino lui e la famiglia, il che non è così scontato), ma difficilmente un carrellista va oltre i comandi del muletto.....
 
kirchhoff ha scritto:
scusa agri, una volta si chiamavano bachi e le release erano bacate.

Deformazione culturale, per me i bachi sono larve di Bombyx mori prima dell'incrisalidamento....

kirchhoff ha scritto:
A proposito di grattuge, la sai quella di quel cieco che, per caso, appoggiando le dita sulla grattugia lasciata in giro dalla moglie esclama: ma chi è che scrive ste ca22ate!?

Tutti possono sbagliare, disse il riccio scendendo dalla spazzola.....
 
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
 
a_gricolo ha scritto:
Era una battuta, ma con un fondo di verità. La matematica è fondamentale, ne so qualcosa anch'io che pur avendo fatto lo scientifico mi toccò in sorte una prof che di matematica non sapeva un cazzo, di fisica qualcosa di meno e mi ha lasciato lacune che all'università ho dovuto prendere un bulldozer per tapparle, e ancora adesso la cosa mi rompe i gioielli di famiglia.
Per il resto del discorso, mi accodo a chi suggerisce che ogni ragazzo va indirizzato secondo inclinazione e capacità. Non è giusto nè pretendere che una rapa faccia per forza medicina o giurisprudenza o ingegneria perchè figlio e nipote di medico/avvocato/ingegnere, nè parimenti che un ragazzo che invece tiene cabeza impari per forza a fare l'idraulico perchè il padre ha la filiera e il nastro di teflon pronti (che poi magari questo gira col SUV e il laureato con la Matiz è un altro film). Il liceo è una buona scuola perchè prepara la forma mentale adatta a prendere in mano un problema anche nuovo e affrontarlo e risolverlo.
Poi, anche lì, dipende da persona a persona e da famiglia a famiglia: un giovane ingegnere può anche fare il carrellista in un magazzino fino a che trova un posto da ingegnere (basta che ci si adattino lui e la famiglia, il che non è così scontato), ma difficilmente un carrellista va oltre i comandi del muletto.....
Ecco, quello in grassetto è il punto fondamentale...
 
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
apparentemente è una castroneria!
seguimi poi dimmi se è ancora una cavolata!
la selezione dovrebbe essere fatta per meriti sul campo che siano di curriculum oppure su "cose fatte"
faccio un esempio sul campo informatico (non parlo di quello che nn conosco):
immaginiamo un imprenditore-programmatore con istruzione di scuole superiori che da 0 ha fondato un azienda che magari dopo 10 anni è arrivata a 100 dipendenti e che esporta sw.. be io gli darei la possibilità se vuole di fare didattica o ricerca!
prendiamo un programmatore che collabora con la free software fondation(anche lui senza laurea) che ha sviluppato un pezzo rilevante del kernel linux gli darei la possibilità di fare ricerca o didattica...

cosi facendo la laurea nn diventerà il mezzo per accedere alla didattica o alla ricerca ma solo un modo per avere un insegnamento per la vita!

se l'insegnamento sarà buono allora chi la fa riuscirà cmq ad accederci, se fa schifo e sulle statistiche risulta che solo una piccola parte dei laureati riesce ad accedere alla ricerca si licenziano i prof.
 
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
personalmente se uno vuole diventare uno sviluppatore consiglio di fare l'itis poi studiare l'informatica da autodidatta (come hanno fatto tutti i più grandi programmatori)

Azzz......adesso capisco perchè ogni volta che prendi in mano un software ci trovi più buchi che in una grattugia!
bella battuta ma è offensiva verso gli altri! nn su di me..
xke se io prendo in mano un sw fatto da altri e ci trovo tanti buchi, è implicito che i buchi nn li ho fatti io!
:D

Era una battuta, ma con un fondo di verità. La matematica è fondamentale, ne so qualcosa anch'io che pur avendo fatto lo scientifico mi toccò in sorte una prof che di matematica non sapeva un cazzo, di fisica qualcosa di meno e mi ha lasciato lacune che all'università ho dovuto prendere un bulldozer per tapparle, e ancora adesso la cosa mi rompe i gioielli di famiglia.
Per il resto del discorso, mi accodo a chi suggerisce che ogni ragazzo va indirizzato secondo inclinazione e capacità. Non è giusto nè pretendere che una rapa faccia per forza medicina o giurisprudenza o ingegneria perchè figlio e nipote di medico/avvocato/ingegnere, nè parimenti che un ragazzo che invece tiene cabeza impari per forza a fare l'idraulico perchè il padre ha la filiera e il nastro di teflon pronti (che poi magari questo gira col SUV e il laureato con la Matiz è un altro film). Il liceo è una buona scuola perchè prepara la forma mentale adatta a prendere in mano un problema anche nuovo e affrontarlo e risolverlo.
Poi, anche lì, dipende da persona a persona e da famiglia a famiglia: un giovane ingegnere può anche fare il carrellista in un magazzino fino a che trova un posto da ingegnere (basta che ci si adattino lui e la famiglia, il che non è così scontato), ma difficilmente un carrellista va oltre i comandi del muletto.....

mi accodo in buon ordine
 
alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
apparentemente è una castroneria!
seguimi poi dimmi se è ancora una cavolata!
la selezione dovrebbe essere fatta per meriti sul campo che siano di curriculum oppure su "cose fatte"
faccio un esempio sul campo informatico (non parlo di quello che nn conosco):
immaginiamo un imprenditore-programmatore con istruzione di scuole superiori che da 0 ha fondato un azienda che magari dopo 10 anni è arrivata a 100 dipendenti e che esporta sw.. be io gli darei la possibilità se vuole di fare didattica o ricerca!
prendiamo un programmatore che collabora con la free software fondation(anche lui senza laurea) che ha sviluppato un pezzo rilevante del kernel linux gli darei la possibilità di fare ricerca o didattica...

cosi facendo la laurea nn diventerà il mezzo per accedere alla didattica o alla ricerca ma solo un modo per avere un insegnamento per la vita!

se l'insegnamento sarà buono allora chi la fa riuscirà cmq ad accederci, se fa schifo e sulle statistiche risulta che solo una piccola parte dei laureati riesce ad accedere alla ricerca si licenziano i prof.

ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito è un conto, ma uno che accede alla docenza universitaria non è per forzza uno di successo, ma uno che ha pubblicato ricerca e sulle riviste certificate, che sa cosa sia un croso universitario per averlo frequentato e per aver interagito con altri docenti per coordinare propedeuticità ed evitare sovrapposizioni, insomma il gran praticone, pur se imprenditore di successo al massimo può andare bene per profassionali non convenzionali stile scuole professionali confessionali, o di impostastazione corporativistica (stile scuola edilizia) o di origine sindacalistica stile IAL, tanto per intenderci

per insegnare all'università occorre REGOLARE concorso e la legge concorsuale parla chiaro
 
pi_greco ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
apparentemente è una castroneria!
seguimi poi dimmi se è ancora una cavolata!
la selezione dovrebbe essere fatta per meriti sul campo che siano di curriculum oppure su "cose fatte"
faccio un esempio sul campo informatico (non parlo di quello che nn conosco):
immaginiamo un imprenditore-programmatore con istruzione di scuole superiori che da 0 ha fondato un azienda che magari dopo 10 anni è arrivata a 100 dipendenti e che esporta sw.. be io gli darei la possibilità se vuole di fare didattica o ricerca!
prendiamo un programmatore che collabora con la free software fondation(anche lui senza laurea) che ha sviluppato un pezzo rilevante del kernel linux gli darei la possibilità di fare ricerca o didattica...

cosi facendo la laurea nn diventerà il mezzo per accedere alla didattica o alla ricerca ma solo un modo per avere un insegnamento per la vita!

se l'insegnamento sarà buono allora chi la fa riuscirà cmq ad accederci, se fa schifo e sulle statistiche risulta che solo una piccola parte dei laureati riesce ad accedere alla ricerca si licenziano i prof.

ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito è un conto, ma uno che accede alla docenza universitaria non è per forzza uno di successo, ma uno che ha pubblicato ricerca e sulle riviste certificate, che sa cosa sia un croso universitario per averlo frequentato e per aver interagito con altri docenti per coordinare propedeuticità ed evitare sovrapposizioni, insomma il gran praticone, pur se imprenditore di successo al massimo può andare bene per profassionali non convenzionali stile scuole professionali confessionali, o di impostastazione corporativistica (stile scuola edilizia) o di origine sindacalistica stile IAL, tanto per intenderci

per insegnare all'università occorre REGOLARE concorso e la legge concorsuale parla chiaro
Concordo...
 
pi_greco ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
apparentemente è una castroneria!
seguimi poi dimmi se è ancora una cavolata!
la selezione dovrebbe essere fatta per meriti sul campo che siano di curriculum oppure su "cose fatte"
faccio un esempio sul campo informatico (non parlo di quello che nn conosco):
immaginiamo un imprenditore-programmatore con istruzione di scuole superiori che da 0 ha fondato un azienda che magari dopo 10 anni è arrivata a 100 dipendenti e che esporta sw.. be io gli darei la possibilità se vuole di fare didattica o ricerca!
prendiamo un programmatore che collabora con la free software fondation(anche lui senza laurea) che ha sviluppato un pezzo rilevante del kernel linux gli darei la possibilità di fare ricerca o didattica...

cosi facendo la laurea nn diventerà il mezzo per accedere alla didattica o alla ricerca ma solo un modo per avere un insegnamento per la vita!

se l'insegnamento sarà buono allora chi la fa riuscirà cmq ad accederci, se fa schifo e sulle statistiche risulta che solo una piccola parte dei laureati riesce ad accedere alla ricerca si licenziano i prof.

ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito è un conto, ma uno che accede alla docenza universitaria non è per forzza uno di successo, ma uno che ha pubblicato ricerca e sulle riviste certificate, che sa cosa sia un croso universitario per averlo frequentato e per aver interagito con altri docenti per coordinare propedeuticità ed evitare sovrapposizioni, insomma il gran praticone, pur se imprenditore di successo al massimo può andare bene per profassionali non convenzionali stile scuole professionali confessionali, o di impostastazione corporativistica (stile scuola edilizia) o di origine sindacalistica stile IAL, tanto per intenderci

per insegnare all'università occorre REGOLARE concorso e la legge concorsuale parla chiaro
quindi guglielmo marconi o thomas edison oppure nikola tesla secondo te nn sono in grado di tenere una lezione di fisica universitaria?
 
alfistaConvinto ha scritto:
pi_greco ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
apparentemente è una castroneria!
seguimi poi dimmi se è ancora una cavolata!
la selezione dovrebbe essere fatta per meriti sul campo che siano di curriculum oppure su "cose fatte"
faccio un esempio sul campo informatico (non parlo di quello che nn conosco):
immaginiamo un imprenditore-programmatore con istruzione di scuole superiori che da 0 ha fondato un azienda che magari dopo 10 anni è arrivata a 100 dipendenti e che esporta sw.. be io gli darei la possibilità se vuole di fare didattica o ricerca!
prendiamo un programmatore che collabora con la free software fondation(anche lui senza laurea) che ha sviluppato un pezzo rilevante del kernel linux gli darei la possibilità di fare ricerca o didattica...

cosi facendo la laurea nn diventerà il mezzo per accedere alla didattica o alla ricerca ma solo un modo per avere un insegnamento per la vita!

se l'insegnamento sarà buono allora chi la fa riuscirà cmq ad accederci, se fa schifo e sulle statistiche risulta che solo una piccola parte dei laureati riesce ad accedere alla ricerca si licenziano i prof.

ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito è un conto, ma uno che accede alla docenza universitaria non è per forzza uno di successo, ma uno che ha pubblicato ricerca e sulle riviste certificate, che sa cosa sia un croso universitario per averlo frequentato e per aver interagito con altri docenti per coordinare propedeuticità ed evitare sovrapposizioni, insomma il gran praticone, pur se imprenditore di successo al massimo può andare bene per profassionali non convenzionali stile scuole professionali confessionali, o di impostastazione corporativistica (stile scuola edilizia) o di origine sindacalistica stile IAL, tanto per intenderci

per insegnare all'università occorre REGOLARE concorso e la legge concorsuale parla chiaro
quindi guglielmo marconi o thomas edison oppure nikola tesla secondo te nn sono in grado di tenere una lezione universitaria?
neppure Archimede!
 
alfistaConvinto ha scritto:
pi_greco ha scritto:
ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito
quindi guglielmo marconi o thomas edison oppure nikola tesla secondo te nn sono in grado di tenere una lezione universitaria?

mi pare proprio che abbia scritto il contrario.
 
kirchhoff ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pi_greco ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
apparentemente è una castroneria!
seguimi poi dimmi se è ancora una cavolata!
la selezione dovrebbe essere fatta per meriti sul campo che siano di curriculum oppure su "cose fatte"
faccio un esempio sul campo informatico (non parlo di quello che nn conosco):
immaginiamo un imprenditore-programmatore con istruzione di scuole superiori che da 0 ha fondato un azienda che magari dopo 10 anni è arrivata a 100 dipendenti e che esporta sw.. be io gli darei la possibilità se vuole di fare didattica o ricerca!
prendiamo un programmatore che collabora con la free software fondation(anche lui senza laurea) che ha sviluppato un pezzo rilevante del kernel linux gli darei la possibilità di fare ricerca o didattica...

cosi facendo la laurea nn diventerà il mezzo per accedere alla didattica o alla ricerca ma solo un modo per avere un insegnamento per la vita!

se l'insegnamento sarà buono allora chi la fa riuscirà cmq ad accederci, se fa schifo e sulle statistiche risulta che solo una piccola parte dei laureati riesce ad accedere alla ricerca si licenziano i prof.

ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito è un conto, ma uno che accede alla docenza universitaria non è per forzza uno di successo, ma uno che ha pubblicato ricerca e sulle riviste certificate, che sa cosa sia un croso universitario per averlo frequentato e per aver interagito con altri docenti per coordinare propedeuticità ed evitare sovrapposizioni, insomma il gran praticone, pur se imprenditore di successo al massimo può andare bene per profassionali non convenzionali stile scuole professionali confessionali, o di impostastazione corporativistica (stile scuola edilizia) o di origine sindacalistica stile IAL, tanto per intenderci

per insegnare all'università occorre REGOLARE concorso e la legge concorsuale parla chiaro
quindi guglielmo marconi o thomas edison oppure nikola tesla secondo te nn sono in grado di tenere una lezione universitaria?
neppure Archimede!
avoja troppi ce ne stanno!
 
belpietro ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pi_greco ha scritto:
ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito
quindi guglielmo marconi o thomas edison oppure nikola tesla secondo te nn sono in grado di tenere una lezione universitaria?

mi pare proprio che abbia scritto il contrario.
ma i suddetti nn hanno la laurea! e cmq mi esprimo meglio!
i suddetti secondo te nn possono tenere un corso universitario di fisica?
secondo me si!
 
Io mi sono diplomato allo scientifico, ma se potessi tornare indietro non penso proprio che rifarei questa scelta. Oltretutto per i primi due anni ho avuto un insegnante di matematica penoso, ho fatto due anni di cazzeggio senza imparare niente. Paradossalmente ho fatto molto bene letteratura italiana e latina.. cose che ho anche apprezzato, ma che mi servono fino a un certo punto.
Pochi giorni dopo il diploma mi sono arrivate delle proposte di lavoro da parte di alcune assicurazioni. I miei amici diplomati hanno trovato tutti subito lavoro, chi al consorzio agrario, chi in fabbrica, chi come disegnatore, come tecnico della telecom ecc
 
pi_greco ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pensa te io credo che sia giusto far accedere il personale "per fare la ricerca e didattica" nelle univ anche se nn hanno la laurea o il diploma!
credo che sia profondamente sbagliato il fatto che si accede alla ricerca laureandosi poi facendo il dottorato ecccc

Perdonami, ma questa è una castroneria colossale.
apparentemente è una castroneria!
seguimi poi dimmi se è ancora una cavolata!
la selezione dovrebbe essere fatta per meriti sul campo che siano di curriculum oppure su "cose fatte"
faccio un esempio sul campo informatico (non parlo di quello che nn conosco):
immaginiamo un imprenditore-programmatore con istruzione di scuole superiori che da 0 ha fondato un azienda che magari dopo 10 anni è arrivata a 100 dipendenti e che esporta sw.. be io gli darei la possibilità se vuole di fare didattica o ricerca!
prendiamo un programmatore che collabora con la free software fondation(anche lui senza laurea) che ha sviluppato un pezzo rilevante del kernel linux gli darei la possibilità di fare ricerca o didattica...

cosi facendo la laurea nn diventerà il mezzo per accedere alla didattica o alla ricerca ma solo un modo per avere un insegnamento per la vita!

se l'insegnamento sarà buono allora chi la fa riuscirà cmq ad accederci, se fa schifo e sulle statistiche risulta che solo una piccola parte dei laureati riesce ad accedere alla ricerca si licenziano i prof.

ho seguito, mi associo ad agricolo, poi che uno con una particolare esperienza possa tenere una lezione, un ciclo di conferenzeo o anche un seminario su invito è un conto, ma uno che accede alla docenza universitaria non è per forzza uno di successo, ma uno che ha pubblicato ricerca e sulle riviste certificate, che sa cosa sia un croso universitario per averlo frequentato e per aver interagito con altri docenti per coordinare propedeuticità ed evitare sovrapposizioni, insomma il gran praticone, pur se imprenditore di successo al massimo può andare bene per profassionali non convenzionali stile scuole professionali confessionali, o di impostastazione corporativistica (stile scuola edilizia) o di origine sindacalistica stile IAL, tanto per intenderci

per insegnare all'università occorre REGOLARE concorso e la legge concorsuale parla chiaro
cmq parli con uno contrario alle suddette riviste scientifiche..
parliamoci chiaro per me vale 100 volete un brevetto di una pubblicazione di zozzeria teorica!
rispetto le tue idee senza avere la presunzione che solo le mie siano giuste ma se guardo alla scienza-arte di cui io sono innamorato (l'informatica)!
il mondo scientifico-universitario mondiale ha dato poco e niente, in italia mi risulta niente.
invece una organizzazione praticamente anarchica (senza regole altro che pubblicazioni scientifiche) come la free software fondation e l'open source ha creato un sistema operativo che fa concorrenza alla microsoft! applicazioni a go-go e chi più ne ha più ne metta!
alla fine a parere mio la libertà premia! la burocrazia ti accoppa!
 
Back
Alto