Non mi risulta che quella frase sia nata con riferimento alla legge del più forte o alla legge della giungla.hewie ha scritto:...sbagli nel non ricordarti che "la legge non ammette ignoranza"!...
Non so quanto sia opportuno usare il termine "giustificare", che lascia pensare alla presenza di una qualche colpa.... non significa che sia lecito "fregare" chi è più debole o meno informato, ma non si può neanche giustificare chi fa acquisti ... senza tutelarsi un minimo...
Proprio qui sta il punto. Perché mai colui che crede a quanto gli viene proposto dalla pubblicità e dai venditori deve essere considerato colpevole, non degno di "giustificazione"? Perché mai ci si dovrebbe tutelare se coloro che ci reclamizzano o propongono o vendono le cose agissero in stragrande maggioranza mettendo i nostri interessi di consumatori davanti ai loro interessi di pubblicitari, venditori ecc.?
Il fatto che si dia per scontata una cosa simile non mi sembra molto confortante. Se non sbaglio un discorso del genere si può tradurre così: siccome moltissime sono le probabilità di prendere una più o meno pesante fregatura, è non solo opportuno ma anche doveroso prendere svariate precauzioni, non fidandosi delle parole di chi reclamizza o vende.
Se poi addirittura i venditori stessi approvano e consigliano in tal senso, non vedo cosa ci sia da meravigliarsi se in linea di massima la figura del venditore non gode di buona reputazione e viene sempre guardata con crescente diffidenza.
Con buona pace di quei pubblicitari e venditori (che temo non siano particolarmente numerosi, ricchi e "di successo") i quali svolgono la loro professione mettendo effettivamente la correttezza, la lealtà, l'onestà di comportamento davanti ai fatturati, ai premi di produzione, alla carriera ecc.