<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Lettera venditore su 4r di febbraio | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Lettera venditore su 4r di febbraio

99octane ha scritto:
hewie ha scritto:
duke79 ha scritto:
mikuni ha scritto:
Vai in un'agenzia di lavoro interinale e vedi cosa ti propongono

non ne ho bisogno.basta solo che scelga tra le varie proposte.devi sapere che un buon venditore in città lo conoscono tutti e i vari concessionari fanno a gara per accaparrarselo.proprio come un bravo operaio,un bravo meccanico o un bravo impiegato.io sono sempre stato un grande lavoratore (parlano i miei numeri,non i miei avvocati...) e la mia professione la pratico (egreggiamente) con il massimo impegno.io non ho bisogno dei sindacati...

Lo so, lo immagino...solo che cambiando concessionario non credo ti migliorino le condizioni...vero?
La soluzione sarebbe cambiare proprio lavoro, ma so benissimo che l'utomotive è un mondo dal quale è difficile uscirne in quanto ti agglomera a tal punto da metterti nelle condizioni di non sapere quale altro mestiere fare...
Io ti capisco e ti do ragione!

Ma pensa... Poverini... Il mio cuore e' gonfio di lacrime... :rolleyes:

Ma hai presente cosa vuol dire lavorare oggi, per esempio, nell'informatica? In uno dei paesi primi in Europa per analfabetismo informatico dove il cliente non sa distinguere un lavoro professionale efficiente, ben fatto e affidabile da un accrocchio messo assieme improvvisando da uno di mille ragazzini tanto smanettoni quanto privi di competenza vera, dove l'unica differenza che il cliente guarda e' chi fa il prezzo piu' basso?
E faccio giusto un esempio... :rolleyes:
Il lavoro, specie in italia, specie oggi, e' duro per tutti, e i soldi non li ha mai regalati nessuno. Ma qui qualcuno vorebbe proprio che gli venissero regalati, quando tutti (gli altri) devono sudare bulloni per guadagnarseli.

Guarda che sono d'accordo anche con te: io non discrimino nessuna categoria e penso che la professionalità vada pagata...per me il lavoro è un rapporto di scambio: io ti do, tu mi dai! Quando il rapporto di scambio non è equo ed adeguato, mi fa i.....e!!!
Lascia stare le cifre, ma convieni con me che uno che è obbligato a stare 10 ore al giorno 6/7 giorni su 7 in un salone a vendere a condizioni impostagli dall'alto, abbia tutto il diritto ad essere trattato e stipendiato, almeno, come un commesso?
E invece, lo si fa passare per agente di commercio con l'unico scopo di pagarlo meno e toglierli ogni tutela!
E, ribadisco, io l'agente di commercio l'ho fatto e so cosa vuol dire! E, ti assicuro, non ha niente a che vedere coi venditori d'auto...
Questa è una classica porcata all'Italiana e mi sembra ovvio che qualcuno se ne lamenti...
Questo è svilire il lavoro e la professionalità!
 
99octane ha scritto:
Ma pensa... Poverini... Il mio cuore e' gonfio di lacrime... :rolleyes:

Ma hai presente cosa vuol dire lavorare oggi, per esempio, nell'informatica? In uno dei paesi primi in Europa per analfabetismo informatico dove il cliente non sa distinguere un lavoro professionale efficiente, ben fatto e affidabile da un accrocchio messo assieme improvvisando da uno di mille ragazzini tanto smanettoni quanto privi di competenza vera, dove l'unica differenza che il cliente guarda e' chi fa il prezzo piu' basso?
E faccio giusto un esempio... :rolleyes:
Il lavoro, specie in italia, specie oggi, e' duro per tutti, e i soldi non li ha mai regalati nessuno. Ma qui qualcuno vorebbe proprio che gli venissero regalati, quando tutti (gli altri) devono sudare bulloni per guadagnarseli.

guarda nessun venditore intervenuto in questa discussione si è permesso di dire che il loro è il lavoro peggiore del mondo.

però alla setssa maniera nessun venditore intervenuto a questa discussione tollera l'assoluta mancanza di rispetto per la figura professionale che taluni elementi hanno.
 
duke79 ha scritto:
99octane ha scritto:
No: tu sei quello che nell'altro thread (ed e' tutto la', nero su bianco) proclamava di essere un martire che si sacrifica per i clienti che, di conseguenza, sarebbero pregati di dargli i loro soldi firmando senza tante storie, senza pretendere di informarsi, senza farsi fare piu' preventivi da concessionari diversi e, anzi, auspicavi un prezzo uguale prtaticato da tutte le concessionarie (cartello) per eliminare la possibilita' di scelta.
:rolleyes:

:shock:

mi fai perc ortesia un copia incolla di quando ho scritto ciò?


CHIEDO SCUSISSIMAMENTE E UMILISSIMAMENTE PERDONO ALL'UTENTE
duke79.
SCRIVENDO DA UNO SMARTPHONE NON SONO ANDATO A CONTROLLARE L'ALTRO THREAD E L'HO CONFUSO CON L'UTENTE
Pixel79,
A CUI VANNO ATTRIBUITE LE COSE DI CUI SOPRA.

L'UTENTE

duke79

NON C'ENTRA ASSOLUTISSIMAMENTE NULLA
.
 
99octane ha scritto:
duke79 ha scritto:
99octane ha scritto:
No: tu sei quello che nell'altro thread (ed e' tutto la', nero su bianco) proclamava di essere un martire che si sacrifica per i clienti che, di conseguenza, sarebbero pregati di dargli i loro soldi firmando senza tante storie, senza pretendere di informarsi, senza farsi fare piu' preventivi da concessionari diversi e, anzi, auspicavi un prezzo uguale prtaticato da tutte le concessionarie (cartello) per eliminare la possibilita' di scelta.
:rolleyes:

:shock:

mi fai perc ortesia un copia incolla di quando ho scritto ciò?


CHIEDO SCUSISSIMAMENTE E UMILISSIMAMENTE PERDONO ALL'UTENTE
duke79.

SCRIVENDO DA UNO SMARTPHONE NON SONO ANDATO A CONTROLLARE L'ALTRO THREAD E L'HO CONFUSO CON L'UTENTE
Pixel79,
A CUI VANNO ATTRIBUITE LE COSE DI CUI SOPRA.

L'UTENTE

duke79

NON C'ENTRA ASSOLUTISSIMAMENTE NULLA
.

tranquillo,scuse accettate ;)
 
hewie ha scritto:
E' stata pubblicata, su 4r di questo mese, una lettera di sfogo di un venditore d'auto che denuncia la loro situazione e...caspita, sono messi davvero male! Certo che lavorare a quelle condizioni, non è il massimo...e, a questo punto, capisco il loro atteggiamento (a volte) coi clienti...
Massima solidarietà :rolleyes:

é brutto a dirsi...
Ma il lavoro del commerciante d'auto è diventato come quello del telefonista del CALL CENTER!!

Invece di piazzare pezzi di plastica piazzi dei pezzi di acciaio!!
EURO 1-2-3-4-5
con ESP SRS ABS e tutte le minchiate possibili...
basti pensare che un domani (mica tanto lontano) anche i "perditempo" se visti come una risorsa possono essere utili!!

saluti zanza
 
Inutile dire che i venditori onesti che non si lamentano e cercano di svolgere il loro lavoro al meglio sono la maggioranza . Sono i venditori furbetti per non dire peggio ...sui quali và puntato il dito ,questi signori hanno la coscienza sporca e
cercano di imbrogliare la gente , tale comportamento si ripercuote per tutta la categoria che quindi viene considerata male.
Alla lunga tutto ciò premierà i venditori onesti ma nel frattempo il cliente che non è uno sprovveduto appena si accorge di qualche imbroglio si reca da
chi lo tratta meglio .
 
Il fatto è semplice, secondo me.

Lavorare a partita IVA nel settore del commercio (ovvero figura commerciale, alias venditore) ha un senso solo ed esclusivamente se l'operato del venditore può incidere notevolmente sul volume di vendita, consentendo al migliore venditore di guadagnare cifre considerevoli e altrimenti irraggiungibili con un lavoro da dipendente.

Nel mestiere della vendita di auto, invece, il venditore non ha molto margine per fare la differenza sotto il profilo dei volumi di vendita. Nello stesso concessionario la differenza fra il miglior venditore e il peggiore è inferiore al 20% e comunque anche il miglior venditore, difficilmente può pensare di guadagnare cifre elevate, alle condizioni imposte e riportate in quella famosa lettera a quattroruote. 50 o 100 euro di commissione su un bene che ne vale almeno 10.000, 20.000 o 30.000 o più sono un insulto, non una provvigione.

(faccio un esempio, una golf da 25.000 euro la vendi uguale se per pagare una provvigione onesta al venditore la metti fuori a 25.300 euro).

Poi è ovvio che con la penuria di lavoro che c'è, uno ci pensa due volte a cambiare mestiere. E si accontenta di quel poco che è pur sempre qualcosa.

Io credo che la formula più onesta per un venditore di auto sia un contratto subordinato del commercio, con premi di produzione legati al fatturato generato. Tipo un 1.300 / 1.500 euro netti in busta con ferie e malattie pagate, per il professionista medio, più un tot a fine anno in base al fatturato generato.

Io credo che un venditore di un buon concessionario che vende 20/25 auto al mese, rispetto ad uno che ne vende solo 12 o 15 debba guadagnare molto di più e molto bene...

ps. parlando invece delle domeniche "open day", trovo che sia assai miope giudicarle solo in base alle vendite generate in quel dato giorno, o da quei determinati visitatori. Le domeniche "open day" sono a tutti gli effetti degli happening, degli eventi, che fanno parlare del marchio, dei modelli e del concessionario. Ovvero, sono marketing. Sono una forma di pubblicità.
Non saranno gli stessi che vi visitano a compare un'auto nuova. Ma forse qualche loro amico o parente. O qualche amico di un loro amico. E voi manco lo potete sapere.
Gli open day si fanno perchè senza, le vendite nel tempo calano.
 
Come ho già scritto, il vero prezzo della vettura nuova è da dividere per tre.
Vettura nuova 9000 euro,costo industrale 3000 euro sottraendo rimangono
6000 euro bisognerebbe sapere dove vanno a finire questi soldi per poi
vedere quanto è il guadagno del concessionario e infine vedere quanto resta al venditore (Onesto) ho già richiesto molte volte di fare una indagine a 4R
ma senza esito.
 
...sono a P.IVA ma obbligati a fare orari fuori dal comune ... senza nessuna tutela legale, finanziaria e sanitaria ... vuol dire lavorare solo a provvigione. le ferie te le paghi, la malattia pure...
Con tutto il rispetto, faccio notare che si tratta delle normali condizioni di lavoro di chiunque non sia lavoratore dipendente. Oggi hai da lavorare, domani chissà. Nessuno è obbligato a chiamarti anche domani o a venire nel tuo negozio anche domani. Se ti ammali e non puoi andare a fare un certo lavoro, il lavoro verrà fatto da terzi, che ovviamente saranno pagati al posto tuo.

D'altra parte, se vogliamo essere oggettivi, le condizioni più "anormali" non sono queste, ma caso mai le altre, quelle di chi ha certe tutele e garanzie. Quanti, tra i tutelati e garantiti, sarebbero disposti, nel momento in cui vestono i panni del compratore, ad accettare gli stessi obblighi e vincoli che esigono rispettati da chi compra il loro lavoro? In altre parole, quanti dipendenti sarebbero disposti a vedersi tolta la piena libertà di scegliere i negozi dove fare i loro acquisti o l'elettricista cui rivolgersi per una riparazione e la libertà di cambiare le loro scelte in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione, ad esempio smettendo di comprare le scarpe nel tal negozio solo perché ne hanno trovato un altro dove i prezzi sono o sembrano più bassi o dove il negoziante è più simpatico?

Non voglio fare alcuna crociata, sia chiaro, ma solo sottolineare talune incoerenze della nostra attuale situazione.
 
nuvolari2 ha scritto:
Il fatto è semplice, secondo me.

Lavorare a partita IVA nel settore del commercio (ovvero figura commerciale, alias venditore) ha un senso solo ed esclusivamente se l'operato del venditore può incidere notevolmente sul volume di vendita, consentendo al migliore venditore di guadagnare cifre considerevoli e altrimenti irraggiungibili con un lavoro da dipendente.

Nel mestiere della vendita di auto, invece, il venditore non ha molto margine per fare la differenza sotto il profilo dei volumi di vendita. Nello stesso concessionario la differenza fra il miglior venditore e il peggiore è inferiore al 20% e comunque anche il miglior venditore, difficilmente può pensare di guadagnare cifre elevate, alle condizioni imposte e riportate in quella famosa lettera a quattroruote. 50 o 100 euro di commissione su un bene che ne vale almeno 10.000, 20.000 o 30.000 o più sono un insulto, non una provvigione.

(faccio un esempio, una golf da 25.000 euro la vendi uguale se per pagare una provvigione onesta al venditore la metti fuori a 25.300 euro).

Poi è ovvio che con la penuria di lavoro che c'è, uno ci pensa due volte a cambiare mestiere. E si accontenta di quel poco che è pur sempre qualcosa.

Io credo che la formula più onesta per un venditore di auto sia un contratto subordinato del commercio, con premi di produzione legati al fatturato generato. Tipo un 1.300 / 1.500 euro netti in busta con ferie e malattie pagate, per il professionista medio, più un tot a fine anno in base al fatturato generato.

Io credo che un venditore di un buon concessionario che vende 20/25 auto al mese, rispetto ad uno che ne vende solo 12 o 15 debba guadagnare molto di più e molto bene...

ps. parlando invece delle domeniche "open day", trovo che sia assai miope giudicarle solo in base alle vendite generate in quel dato giorno, o da quei determinati visitatori. Le domeniche "open day" sono a tutti gli effetti degli happening, degli eventi, che fanno parlare del marchio, dei modelli e del concessionario. Ovvero, sono marketing. Sono una forma di pubblicità.
Non saranno gli stessi che vi visitano a compare un'auto nuova. Ma forse qualche loro amico o parente. O qualche amico di un loro amico. E voi manco lo potete sapere.
Gli open day si fanno perchè senza, le vendite nel tempo calano.

E che diamine! allora non sono l'unico a pensarla cosi! ;)
Concordo, ovviamente, su tutto!
Certe figure, nel mondo del lavoro, da cui si pretende GIUSTAMENTE professionalità, vanno anche inquadrate di conseguenza! Altrimenti, stiamo qua a parlare del "sesso degli angeli"...
 
nuvolari2 ha scritto:
Nello stesso concessionario la differenza fra il miglior venditore e il peggiore è inferiore al 20%

ci sono differenze da venditore a venditore non del 20% ma anche del 200 % ;)

e comunque anche il miglior venditore, difficilmente può pensare di guadagnare cifre elevate, alle condizioni imposte e riportate in quella famosa lettera a quattroruote. 50 o 100 euro di commissione su un bene che ne vale almeno 10.000, 20.000 o 30.000 o più sono un insulto, non una provvigione.

beh,50 o 100 euro su una fattura di 30.000 non corrisponde alla realtà,credimi...

Io credo che la formula più onesta per un venditore di auto sia un contratto subordinato del commercio, con premi di produzione legati al fatturato generato. Tipo un 1.300 / 1.500 euro netti in busta con ferie e malattie pagate, per il professionista medio, più un tot a fine anno in base al fatturato generato.

io invece sono convinto che l'unico modo per motivare un venditore sia farlo lavorare a provvigione...

Io credo che un venditore di un buon concessionario che vende 20/25 auto al mese, rispetto ad uno che ne vende solo 12 o 15 debba guadagnare molto di più e molto bene...

logico.lavori meglio=guadagni di più.peccato che tale principio sia applicato in pochissimi settori...

ps. parlando invece delle domeniche "open day", trovo che sia assai miope giudicarle solo in base alle vendite generate in quel dato giorno, o da quei determinati visitatori. Le domeniche "open day" sono a tutti gli effetti degli happening, degli eventi, che fanno parlare del marchio, dei modelli e del concessionario. Ovvero, sono marketing. Sono una forma di pubblicità.
Non saranno gli stessi che vi visitano a compare un'auto nuova. Ma forse qualche loro amico o parente. O qualche amico di un loro amico. E voi manco lo potete sapere.
Gli open day si fanno perchè senza, le vendite nel tempo calano.

gli open day domenicali,come li chiami tu,strutturati come ora (cioè 2 volte al mese) non servono assolutamente a niente perchè perdono quella che era una loro caratteristica:quella appunto dell'evento.

si vede dalla gente che passeggia in salone,si vede dall'affluenza in costante calo.
 
garu51 ha scritto:
Come ho già scritto, il vero prezzo della vettura nuova è da dividere per tre.
Vettura nuova 9000 euro,costo industrale 3000 euro sottraendo rimangono
6000 euro

e il costo di progettazione-sviluppo?va quantificato anche quello...
 
Scusate se vado un poco in OT, ma chiedo ai venditori qui presenti di fugare una mia curiosità.

Siccome sono appassionato di auto da ragazzo l'idea di diventare venditore di auto mi piaceva, poi siccome io a vendere non son proprio bravo ho lasciato l'idea alle fantasie del tipo che bello sarebbe poter provare tutte le auto nuove che escono.

La mia curiosità è questa però. Il venditore nelle ore che non ha clienti, che non è impegnato direttamente a vendere cosa fà? C'è molta "burocrazia" da ottemperare? Oppure che fate? Chiamate i clienti per sapere come vanno le cose? Fate altro? In percentuale la vendita quanto tempo occupa sul totale?

Ciao e scusate questo ot.
 
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