<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le prime due &#34;figlie&#34; della Giulia confermate.... | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Le prime due &#34;figlie&#34; della Giulia confermate....

saturno_v ha scritto:
A me sembra che nomini una sola casa tedesca per significarle tutte. Solo che non c'é solo Vag. Ci sono altri, e nesuno di questi lavora allo stesso modo. Vag, sulle condivisioni, é decisamente la più spregiudicata, e come benchmark fa comodo. Solo che poi Alfa dice di assumere a benchmark Bmw. C'é un po' di contraddizione.

Non c'entra nulla essere "spregiudicati"...semplicemente VW e' uno di quei gruppi che hanno in pancia marchi sia generalisti che premium...e dove lo ritiene necessario/fattibile condivide tutto qui.

BMW e MB sono solo loro, non hanno altri marchi con cui condividere. ...anzi, guarda caso, ultimamente BMW non si sta creando tanti problemi a prendere pianali MINI e mettergli lo stemma BMW sul cofano....o sbattere un 3 cilidri dentro il cofano di una Serie 3 (in questo caso non e' condivisione ma rende l'idea sotto l'aspetto "annacquamento" del core value)

Ma lo stesso si puo' dire di un normalissimo marchio generalista come Mazda...sono soli e quindi non c'e' nulla da condividere a parte qualche alleanza qua e la con qualche costruttore per qualche componente specifico (come avviene con BMW o MB).

Detto questo, poi concordiamo...ci sono condivisioni fatte bene, dal punto di vista estetico, tecnico, comunicazione & marketing e quant'altro (e VW e' maestra da quest punto di vista, vedi Touare-Cayenne ad esempio) e quelle fatte malissimo (Tempra-155)

Noi siamo d'accordo.

L'elemento di confusione lo porta la casa. Che é multinazionale, multimarchio, e multitarget commerciale ( generalista e premium ) , ma parla come se fosse una azienda italiana monomarchio solo premium.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Cioé tu dici che ai concessionari hanno presentato, e poi ai saloni a fine anno / inizio 2016 al pubblico presenterebbero... un pdf del product plan 2014?

hanno presentato - stando ai si dice - dei disegni. da dove si deduca che entro tre mesi ci saranno le auto finite non lo so, dato che l'ultimo product plan presentato (2014) parla di 2018 per challenger/charger su nuova piattaforma.

ci stanno già lavorando? probabile.
hanno le auto già pronte? improbabile.
 
chepallerossi! ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Cioé tu dici che ai concessionari hanno presentato, e poi ai saloni a fine anno / inizio 2016 al pubblico presenterebbero... un pdf del product plan 2014?

hanno presentato - stando ai si dice - dei disegni. da dove si deduca che entro tre mesi ci saranno le auto finite non lo so, dato che l'ultimo product plan presentato (2014) parla di 2018 per challenger/charger su nuova piattaforma.

ci stanno già lavorando? probabile.
hanno le auto già pronte? improbabile.

A te:

The even better news? We won?t have to wait long for the new Charger?which apparently was shown to the dealers in attendance in Las Vegas?or the ?Cuda. Both are expected to debut within the next two years, meaning an auto-show appearance later this year or early next year is possible.

Estratto dall'articolo di car and driver postato dall'autore del thread. Post di apertura.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Estratto dall'articolo di car and driver postato dall'autore del thread. Post di apertura.
sì, avevo letto. è un articolo basato sui "si dice", mentre ripeto che il product plan, che ritengo un pelo più attendibile, parla di nuovi modelli su nuova piattaforma previsti per il 2018.
ora, a meno che in un anno abbiano recuperato due/tre anni sui tempi previsti (magari c'erano capannoni pieni di puzzole pure a detroit :D ) rimango dell'idea che ben difficilmente si vedrà qualcosa di concreto tra pochi mesi.

se così dovesse essere farò ammenda.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
BufaloBic ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Io avevo letto veramente che le puzzole hanno progettato la Giulia, sul pianale Giorgio, realizzato molto prima, con la collaborazione di tecnici americani.
Poi ovviamente potrebbe darsi che ricordi male io.

Infatti non penso ci sia molto di americano dentro Giorgio come sulla Giulia visto che i tecnici in grado di fare i bolidi, di gran lunga i migliori del mondo, sono in Emilia e non a Detroit nè in Giappone o in Germania, stesso dicasi per i motori.

Checchè ne dicano i siti americani o i forumisti so tutto io non credo che la presenza di tecnici americani sia andata al di là del fornire tutte i dettagli tecnici per rendere Giorgio adatto per entrambe le sponde dell'Atlantico e la loro esperienza in tema di sviluppo di berline TP

Ma infatti, la storia é intuibile. Le puzzole hanno sviulppato in gran segreto ed isolamento questo pianale giorgio che deve servire, oltre che alla Giulia, a buoni 5 o 6 altri modelli americani.

I cugini americani ogni tanto supplicavano qualche aggiornamento, ma niente: gli italiani cocciuti opponevano il segreto, ripetendo: "noi nemmeno esistiamo, chi vi ha dato questo numero?".

Poi, il 25 Giugno, solo dopo che Bocelli ha finito di cantare la Turandot al museo, dal capannone fantasma hanno inviato una foto del pianale, con una nota scritta: "questo é roba nostra, se lo volete utilizzare, lo retroingegnerizzate partendo dalla foto, e poi ci pagate pure le royalties".

Quelli sono stati così veloci che in due mesi hanno già una forse due vetture finite da mostrare ai concessionari, e presto da portare ai saloni. Solo che - e qui sta la furbata di quei geniacci emiliani - essendo partiti da una foto, la loro variante non sarà mai prestazionale come quella originale, esclusiva Alfa e segreta, studiata alla luce delle fiaccole, nelle catacombe emiliane.
..AHAHAHAH, mi sei mancato per tre settimane,speravo ti fossi sbiadido col pensiero e divendare meno furioso contro questi poveretti di FCA.Purtroppo,ti ritrovo senza speranza di recupero. Ti voglio bene ma non posso lodarti :D
 
angelo0 ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
BufaloBic ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Io avevo letto veramente che le puzzole hanno progettato la Giulia, sul pianale Giorgio, realizzato molto prima, con la collaborazione di tecnici americani.
Poi ovviamente potrebbe darsi che ricordi male io.

Infatti non penso ci sia molto di americano dentro Giorgio come sulla Giulia visto che i tecnici in grado di fare i bolidi, di gran lunga i migliori del mondo, sono in Emilia e non a Detroit nè in Giappone o in Germania, stesso dicasi per i motori.

Checchè ne dicano i siti americani o i forumisti so tutto io non credo che la presenza di tecnici americani sia andata al di là del fornire tutte i dettagli tecnici per rendere Giorgio adatto per entrambe le sponde dell'Atlantico e la loro esperienza in tema di sviluppo di berline TP

Ma infatti, la storia é intuibile. Le puzzole hanno sviulppato in gran segreto ed isolamento questo pianale giorgio che deve servire, oltre che alla Giulia, a buoni 5 o 6 altri modelli americani.

I cugini americani ogni tanto supplicavano qualche aggiornamento, ma niente: gli italiani cocciuti opponevano il segreto, ripetendo: "noi nemmeno esistiamo, chi vi ha dato questo numero?".

Poi, il 25 Giugno, solo dopo che Bocelli ha finito di cantare la Turandot al museo, dal capannone fantasma hanno inviato una foto del pianale, con una nota scritta: "questo é roba nostra, se lo volete utilizzare, lo retroingegnerizzate partendo dalla foto, e poi ci pagate pure le royalties".

Quelli sono stati così veloci che in due mesi hanno già una forse due vetture finite da mostrare ai concessionari, e presto da portare ai saloni. Solo che - e qui sta la furbata di quei geniacci emiliani - essendo partiti da una foto, la loro variante non sarà mai prestazionale come quella originale, esclusiva Alfa e segreta, studiata alla luce delle fiaccole, nelle catacombe emiliane.
..AHAHAHAH, mi sei mancato per tre settimane,speravo ti fossi sbiadido col pensiero e divendare meno furioso contro questi poveretti di FCA.Purtroppo,ti ritrovo senza speranza di recupero. Ti voglio bene ma non posso lodarti :D

Bentrovato angelo! :D
 
chepallerossi! ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Estratto dall'articolo di car and driver postato dall'autore del thread. Post di apertura.
sì, avevo letto. è un articolo basato sui "si dice", mentre ripeto che il product plan, che ritengo un pelo più attendibile, parla di nuovi modelli su nuova piattaforma previsti per il 2018.
ora, a meno che in un anno abbiano recuperato due/tre anni sui tempi previsti (magari c'erano capannoni pieni di puzzole pure a detroit :D ) rimango dell'idea che ben difficilmente si vedrà qualcosa di concreto tra pochi mesi.

se così dovesse essere farò ammenda.

Non proprio. È basato su questo articolo di autonews, che dà conto della riunione, attraverso i numerosi report dei partecipanti ( anonimi ) orgogliosissimi.

http://www.autonews.com/article/20150826/OEM04/150829921?template=mobile&X-IgnoreUserAgent=1

Non é un comunicato ufficiale di Marchionne vergato di suo pugno agli investitori. Ma da lì ai "si dice" c'é un po' di differenza. Senza contare che la Super Grand Cherokee, presentata in quest'occasione, é già stata annunciata.

O gli ha mostrato un pugno di veline ( che non stupirebbe )...

Se poi qualcuno vuole sostenere che l'uomo va preso con le pinze quando annuncia qualcosa, chi sono io per contraddirlo.
 
Per chi non ricordasse come è oggi la Charger allego una foto.

Attached files /attachments/1993657=46462-2015-charge.jpg
 
Jambana ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
automoto3 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
....

Come precisava qualcun altro sopra, una condivisione dall'alto - con Alfa capofila in un grande gruppo - non può che essere cosa buona. Pessimo sarebbe il contrario.

Tutto sacrosanto, solo che se AlfaRomeo dev'essere la capofila, allora qui siamo proprio partiti male!

PierUgoMaria, a tal proposito, mi fà veramente piacere, con le sue entrate a gamba tesa ..

Premesso che una classica condivisione ?dall?alto?, come dice eugenio, è cosa ragionevole e giustificabile, rimane arma a doppio taglio, che va saputa maneggiare ( non è automatico che un cliente Macan debba essere entusiasta del pianale q5 ). Solo che quello che si prefigura qui sembra più una condivisione orizzontale.

Diversamente da quello che si reclamizza, non abbiamo le catacombe di Modena che progettano delle Alfa Romeo, con qualche accorgimento che renda poi lo stesso hardware compatibile e spendibile anche su N eventuali cugine americane, dopo che siano uscite le Alfa di riferimento. Abbiamo, come si sospettava, una piattaforma sola che nasce per tutti ed esce su vetture praticamente coeve e quindi, sul tavolo di progettazione, ovviamente avrà raccolto specifiche e requisiti posti da altri 3 o 4 marchi diversi, e riferiti alle rispettive clientele e numeri di vendita. E siccome tutta questa clientela e questi numeri ( persino la stessa clientela delle prossime Alfa ) è pesantemente sbilanciata a Ovest, mi pare abbastanza chiara la genealogia della piattaforma. A maggior ragione perché tutti i dettagli che ci rendono questo quadro sono gestiti in maniera ben poco trasparente. Ad esempio, Giulia presentata in pubblico, sorelle presentate in minor, solo ai concessionari.

Non è che ci sia nulla di imprevedibile in questo, e nemmeno di blasfemo. Il fatto è che queste cose vanno scoperte, grattando la crosta di favole. E una volta scoperte, nasce la domanda: che cosa stanno condividendo, da quali esigenze nasce davvero? Perché è verissimo che quel che conta è il risultato ( unitamente ad un po? di immagine e un po? di culo ), ma la lista ingredienti dà già un?ampia idea. Se pensavo fosse risotto ai porcini, e nella lista ingredienti trovo il ketchup, posso ben cominciare a farmi qualche domanda subito.

Non so perché, ma ho l'impressione che un tedesco rispetto alla strategia di condivisione dei pianali del gruppo VW, per esempio penserebbe: "come siamo fighi, razionalizziamo, ottimizziamo, siamo i più forti, uno schiacciasassi", mentre la maggior parte degli italiani trova più utile polemizzare su questioni, perdonatemi, di lana caprina.

Siamo così, non c'è verso, non siamo "sistema" che si rafforza ed autoreferenziale, siamo tante - spesso eccellenti - realtà singole tendenti al moto centrifugo, che a far "sistema" non riescono.

Certe dinamiche sono evidenti quando si guarda l'Italia con un po' di distanza. Ovviamente sono solo i miei due cents, eh...

Quoto non al 100%, ma almeno al 1000x1000!
Solo su un forum come questo, ovviamente spesso animato da "insane" passioni e contrapposte fazioni, si possono scrivere pagine e pagine su storia e genesi di un pianale, discutere all'infinito di quel che ancora non è stato testato, tendendo alla lode o alla stroncatura per derive generaliste o viceversa elitarie, a seconda del momento o del modello in analisi.
Vabbè....moti dell'animo e convinzioni sono il sale delle argomentazioni, ma....forse, ogni tanto, converrebbe placare l'approccio e convincersi che, al di là di infinite diatribe, c'è solo da augurarsi che alla fine una macchina sia davvero tale e magari con la M maiuscola, magari pure bella e performante, tanto da rendere orgoglioso del possesso e partecipe della guida chi ha la fortuna di esserne utente.
Se poi tutto questo sarà concentrato in un prodotto progettato e costruito in Italia......tanto meglio!
Saluti
 
Jambana ha scritto:
Che c'azzecca il Mc Donald's col Parmigiano o col Chianti??
Mi pare che tu faccia anche confusione tra produzione e distribuzione: ovvio che non c'è niente di più globalizzato del Big Mac o della Coca-Cola...
Ma se parliamo di produzione (non si parlava di pianale e condivisioni?) niente è più legato ad una realtà locale (e a specificità, storia e tradizioni) di un prodotto DOP o DOC...che poi proprio per la sua specificità venda in tutto il mondo, è un altro paio di maniche.
Quindi l'esempio del Parmigiano rapportato alla realtà automotive mi pare infelice...basta scorrere l'elenco dei produttori dei componenti di una qualsiasi auto, o entrare in un centro stile o R&D qualsiasi, dove di solito si parla una babele di lingue, per rendersene conto.

Certo che c'azzecca: Marchionne docet.
Puzzole, italianità di progetto e sviluppo, identità di marca e paternità di prodotto.
Si vuole vendere un veicolo "fabbricato ed ideato" made in Italy - con tanto di palese richiamo Modenese - da pagarsi in denaro sonante alla luce delle sbandierate peculiarità tipiche di specificità e tradizione (uso parole tue) italiche. Ergo il mio paragone è azzeccatissimo.

Poi il parmesan (od un Alfa condivisa) è magari più apprezzato dell'originale sui mercati internazionali. Ma non è più la stessa cosa...
 
saturno_v ha scritto:
A me sembra che nomini una sola casa tedesca per significarle tutte. Solo che non c'é solo Vag. Ci sono altri, e nesuno di questi lavora allo stesso modo. Vag, sulle condivisioni, é decisamente la più spregiudicata, e come benchmark fa comodo. Solo che poi Alfa dice di assumere a benchmark Bmw. C'é un po' di contraddizione.
Non c'entra nulla essere "spregiudicati"...semplicemente VW e' uno di quei gruppi che hanno in pancia marchi sia generalisti che premium...e dove lo ritiene necessario/fattibile condivide tutto qui.
BMW e MB sono solo loro, non hanno altri marchi con cui condividere. ...anzi, guarda caso, ultimamente BMW non si sta creando tanti problemi a prendere pianali MINI e mettergli lo stemma BMW sul cofano....o sbattere un 3 cilidri dentro il cofano di una Serie 3 (in questo caso non e' condivisione ma rende l'idea sotto l "annacquamento" del core value)
Detto questo, poi concordiamo...ci sono condivisioni fatte bene, dal punto di vista estetico, tecnico, comunicazione & marketing e quant'altro (e VW e' maestra da quest punto di vista, vedi Touare-Cayenne ad esempio) e quelle fatte malissimo (Tempra-155)
Il buon Pierugo ti ha già risposto. Aggiungo solo che BMW non usa pianali Mini ma costruisce pianali per Mini, che il tre cilindri è un prodotto BW e non di condivisione con altri gruppi generalisti (come i precedenti 4 cilindri di MINI-PSA) e he parimenti MB fa tutto in casa in quei segmetni ove conta.
Ti avevo poi risp già in precedenza sulla differenza fra i marchi di un gruppo come WV e "casi particolari" nel quale annovererei una realtà come Alfa Romeo
 
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