<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le auto usate si vendono o si regalano? | Page 16 | Il Forum di Quattroruote

Le auto usate si vendono o si regalano?

Ho demolito di recente una vecchia Cinquecento degli anni 90 ed ho pagato solo le imposte connesse alla demolizione.
Non ho mai sentito chiedere soldi dai demolitori, se non appunto le suddette tasse.

Quanto al cubo pressato, vedo che sono tutti eccellenti imprenditori con i soldi altrui. Da un vita le auto non si possono pressare se prima non le si smontano separando tutti i componenti per tipologia di materiale ...
 
Il fatto che qualcuno non faccia pagare per lo smaltimento di qualcosa che dovrebbe essere un rifiuto avviene proprio perchè in realtà l'auto usata non è un rifiuto, ma ha un valore intrinseco:

http://www.noicompriamoauto.it/demolire-auto/

Il fatto di spacciare un oggetto che ancora ha un valore per qualcosa che invece non ha un valore è esattamente l'oggetto di questa discussione:

Le auto usate si vendono o si regalano?

Si paga una tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani, e questi vengono trattati e riciclati; ma non certamente rivenduti per ciò che sono; se butto via delle arance, vengono trasformate in compost, non vendute da un fruttivendolo parallelo. L'automobile invece viene in gran parte rivenduta come tale, quando è invece stata consegnata affinchè venga eliminata.

In teoria, l'imprenditore guadagnerebbe dallo smaltimento di rifiuti speciali (la radiazione dal PRA e le spese di trasporto sono a carico del proprietario); in pratica non ricicla il prodotto di smaltimento ed invece rimette in circolazione l'oggetto in sé, o parti di esso, commerciandolo.

Quindi l'oggetto in sé è considerato un rifiuto da smaltire fin quando lo ha il proprietario, un oggetto commerciabile appena entra in possesso di chi avrebbe dovuto smaltirlo.

In altri termini, il proprietario lo regala ma il demolitore lo vende (Le auto usate si vendono o si regalano?)

Ora, sembra che qui non sia possibile comprendere la "sottile" differenza che intercorre tra il concetto di "smaltimento di un rifiuto speciale", e quello di "vendita di componenti usati".

Ora se tale impossibilità derivi da totale incapacità o assoluta malafede, sinceramente non saprei; ma poichè, altrettanto sinceramente, non potrebbe fregarmene di meno, la chiudo qui per andare a fare qualcos'altro di meno stupido che continuare questa inutile discussione.

Semplicemente :D
 
Temo che tu non sappia che anche i rifiuti urbani, per cui paghi la tassa di smaltimento, vengono in parte riciclati e rivenduti.
Senza questo riciclo la tassa sarebbe molto più elevata, come pure l'inquinamento. Le tasse di smaltimento sono solo un contributo a parziale copertura dei costi di smaltimento e riciclo, oppure pensi che I rifiuti vengano semplicemente stoccati da qualche parte? È imperativo il riciclo e riuso, ma le operazioni necessarie per consentire un almeno parziale riciclo e riuso sono molto costose.
Le auto sono un caso particolare perché molti pezzi, previo smontaggio, pulizia e catalogazione, possono essere rivenduti senza ulteriori lavorazioni: se pensi che sia un business così facile, perché non ti metti in affari anziché perdere tempo a moraleggiare qui?
Quanto all'offerta commerciale che hai linkato, la fanno anche i normali demolitori quando ne vale la pena: ma, di solito, dal demolitore ci arrivano auto con almeno 15-20 anni di vita e in condizioni meno che mediocri o appunto "rottami".
 
involt ha scritto:
...tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani, e questi vengono trattati e riciclati; ma non certamente rivenduti per ciò che sono; se butto via delle arance, vengono trasformate in compost...

U2511 ha scritto:
Temo che tu non sappia che anche i rifiuti urbani, per cui paghi la tassa di smaltimento, vengono in parte riciclati e rivenduti...

Temo che tu abbia qualche problema nel leggere.

Potresti cominciare con il rivolgerti ad un oculista.

Se ti dice che è tutto a posto, allora significa che sei messo male
 
In teoria, l'imprenditore guadagnerebbe dallo smaltimento di rifiuti speciali (la radiazione dal PRA e le spese di trasporto sono a carico del proprietario); in pratica non ricicla il prodotto di smaltimento ed invece rimette in circolazione l'oggetto in sé, o parti di esso, commerciandolo.

ma e' un modo di comportarsi che non prevede alternative.
La "massa" quando e' arrivata alla fine dell'uso del bene ...non sa dove metterlo al meglio e cerca una collocazione ...smaltimento ..regalo il meno costoso e alla fine lo regala anche.
Vedi mobili che vengono rivenduti presi a costo zero purche' li porti via...e cc ecc
per L'auto ,da queste parti, il demolitore paga lui la tassa e la pratica di demolizione...e non ti da niente del tuo bene.
poi la impila con le altre e piano piano un pezzo qua e un pezzo la'.
Dopo un termine di tempo , che mi sfugge, la cede a non so chi ..esporta ...ecc.
Tu non hai possibilita' di vendita e gliela "regali" ed hai un guadagno in "tempo" che non perdi e non ti rompi.
invece se hai la possibilita' di tenerla in garage e la smonti Tu e la metti in vendita a pezzi su internet....la vendi ..ma ..
cominci con le gomme , poi ....quello che vuoi...i sedili ...i dischi dei freni..e te la smonti ... il motore...
la vendi ma ti rompi .....
finale per me le auto si devono usare fino alla morte e poi si regalano al demolitore che ti paga la tassa di demolizione.
oppure ti dai da fare metti un inserzione su internet e la vendi a qualcuno che la esporta....e la fa rinascere.
io evito di "darla dentro" e' moralmente peggio dei due casi sopra citati..in quao l'auto la devi tenere fin quando va
 
involt ha scritto:
involt ha scritto:
...tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani, e questi vengono trattati e riciclati; ma non certamente rivenduti per ciò che sono; se butto via delle arance, vengono trasformate in compost...

U2511 ha scritto:
Temo che tu non sappia che anche i rifiuti urbani, per cui paghi la tassa di smaltimento, vengono in parte riciclati e rivenduti...

Temo che tu abbia qualche problema nel leggere.
Potresti cominciare con il rivolgerti ad un oculista.
Se ti dice che è tutto a posto, allora significa che sei messo male
Sono due fattispecie dell'attività di riciclo, ciascuna delle quali ha i suoi costi.

Io sarò messo male con la vista, tu invece come stai con i fondamenti dell'economia? :XD:
 
bekler ha scritto:
per L'auto ,da queste parti, il demolitore paga lui la tassa e la pratica di demolizione...e non ti da niente del tuo bene.
poi la impila con le altre e piano piano un pezzo qua e un pezzo la'.
Dopo un termine di tempo , che mi sfugge, la cede a non so chi ..esporta ...ecc.

[...]

se hai la possibilita' di tenerla in garage e la smonti Tu e la metti in vendita a pezzi su internet....la vendi ..ma ..
cominci con le gomme , poi ....quello che vuoi...i sedili ...i dischi dei freni..e te la smonti ... il motore...
la vendi ma ti rompi .....

Infatti, molte persone lo fanno, e rivendono la componentistica su ebay, su forum tematici, etc.

bekler ha scritto:
Tu non hai possibilita' di vendita e gliela "regali" ed hai un guadagno in "tempo" che non perdi e non ti rompi.

però poi questo contribuisce a tenere aperte situazioni come quella che ha portato all'apertura del thread: "Le auto usate si vendono o si regalano?"

bekler ha scritto:
ma e' un modo di comportarsi che non prevede alternative.

involt ha scritto:
http://www.noicompriamoauto.it/demolire-auto/

In teoria, "smaltire" un rifiuto significa o reinserirlo nell'ambiente naturale, o riciclarlo, cioè inserirlo in un nuovo ciclo produttivo.

Per le automobili, così come per gli altri mezzi di trasporto a motore, il reinserimento dell'ambiente naturale non è, in generale, possibile. Vi possono essere sporadiche eccezioni a questa regola, solitamente confinate all'ambiente sottomarino. Quindi, non resterebbe che il riciclaggio.

La demolizione consisterebbe quindi nella suddivisione delle componenti del veicolo in base alla tipologia dei materiali, e nel riuso del materiale (non del componente) per fabbricare oggetti analoghi o diversi. Se prendi un componente così com'è e lo rivendi, che riciclaggio è? Dove starebbe, qui, il "ciclo"? Come puoi dire che è stato "smaltito" se è in circolazione su un'altra automobile?

Quindi o le parti dell'automobile possono essere "riutilizzate" (non "riciclate") ed allora hanno un valore che è connesso sia al materiale di cui sono composte, sia alla lavorazione di esso; oppure non possono, ed allora le parti devono essere inserite in un nuovo ciclo di produzione industriale e non possono essere vendute.

Invece l'automobile usata viene presa come se i suoi componenti dovessero essere riciclati (con un valore che è connesso solo al materiale di cui sono composti ed il cui valore commerciale sarebbe compensato dal disturbo che si prende il demolitore), ma poi trattata per il riuso dei componenti.

In altri termini quando la dai al demolitore viene presa come ferro vecchio e valutata come tale, ma appena la ha lui diviene un insieme di componentistica da rivendere. Con un valore, chiaramente, ben diverso.

Sembra che qui ci sia una particolare difficoltà a comprendere questo elementare concetto. Particolare difficoltà su cui evidentemente fa leva il demolitore per prosperare.

Magari sarà partito semplicemente dalla semantica, comprendendo la differenza tra riutilizzo e riciclaggio, e confidando sul fatto che gli altri ritengono di poter andare direttamente ai fondamenti dell'economia saltando a piè pari i fondamenti del vocabolario.

Certo, mica scemo il demolitore. Lui.
 
involt wrote:

http://www.noicompriamoauto.it/demolire-auto/

si la Ex ha chiesto una valutazione anche qui.
Ha le email 2200,00? + dotazioni extra(certo : - gibolli , graffi ecc)
poi ha mandato una email "specificata"con tutte le foto dei gibolli,lo stato dell'auto , pregi e difetti.Per non andare avanti e indietro con appuntamenti ecc.ecc.
Non si e' sentito nessuno.
Chiamato il numero verde o altro non ricordo...la Signorina Le ha dato l'indirizzo email "giusto" dove scrivere.
Niente.
Quindi senza sapere ne leggere ne scrivere ha messo l'annuncio
su Autoscout24 a 1000,00?
venduta ,praticamente,in 2,5 ore
senza spostamenti di ,nel suo caso per andare di cui sopra , 15+15km e mezza giornata ;
il documenti di trapasso dati subito,in 30minuti ,dall' Agenzia ACI sotto casa .
ok i demolitori guadagnano e lo sappiamo ;
sappiamo che guadagnano anche i commercianti (per sentito dire)
e ognuno che si ingegna cerca di guadagnare
 
Dietro la tastiera, tutti imprenditori e professori :XD:
Poi la vita reale, per fortuna, mette le cose a posto.

Se uno ha tempo e spazio privato dove smontare la propria auto e vendere i vari pezzi, continuando ovviamente a pagare il "bollo", e poi, quando rimane solo il telaio, chiama un carro attrezzi per trasportarla ad un centro demolizioni e contratta la tariffa per la demolizione (non è più possibile radiarla senza passare per un centro autorizzato, e la radiazione per esportazione è ora molto complessa), buon per lui.
La maggior parte delle persone non ha queste possibilità.
 
bekler ha scritto:
involt wrote:

http://www.noicompriamoauto.it/demolire-auto/

[...]

Chiamato il numero verde o altro non ricordo...la Signorina Le ha dato l'indirizzo email "giusto" dove scrivere.
Niente.

[...]

ok i demolitori guadagnano e lo sappiamo ;
sappiamo che guadagnano anche i commercianti (per sentito dire)
e ognuno che si ingegna cerca di guadagnare

Ovviamente io non ho alcun "aggancio" con l'organizzazione cui il sito si riferisce, né so se e come funziona.

Era solo un esempio trovato sul Web in una decina di secondi per mostrare che esistono, in tema con il topic, delle alternative al regalare l'automobile, e che un'automobile da demolire ha comunque un valore che trascende i materiali da cui è composta. Capita a volte che un concetto generale non risulti chiaro, e sia necessaria l'evidenza di un esempio. Per alcuni almeno, anche se non per tutti. Ma un forum è un luogo "virtuale" dalle frequentazioni eterogenee.

Se anzichè venderla a loro (che ripeto, non ho idea di chi siano) hai risolto in altro modo sono contento per te. Intendo, del fatto che tu non l'abbia regalata; che abbia comunque avuto un evidenza che avesse un valore intrinseco.

E, consequenzialmente, sempre in attinenza al topic, non posso che essere contento anche del fatto che tu l'abbia condiviso con chi legge.
 
U2511 ha scritto:
Dietro la tastiera, tutti imprenditori e professori :XD:
Poi la vita reale, per fortuna, mette le cose a posto.

Se uno ha tempo e spazio privato dove smontare la propria auto e vendere i vari pezzi, continuando ovviamente a pagare il "bollo", e poi, quando rimane solo il telaio, chiama un carro attrezzi per trasportarla ad un centro demolizioni e contratta la tariffa per la demolizione (non è più possibile radiarla senza passare per un centro autorizzato, e la radiazione per esportazione è ora molto complessa), buon per lui.
La maggior parte delle persone non ha queste possibilità.

Quoto! E aggiungerei anche capacità e un minimo di attrezzatura oltre allo spazio, perché un conto è smontare un fanale, un conto é tirar giù un motore o una trasmissione.
Ciò che sfugge probabilmente agli imprenditori da tastiera è che, anche nel caso di un privato cittadino, tempo, spazio, attrezzature, hanno un valore, e sono comunque COSTI da detrarre a quanto ricavato dai pezzi venduti.
 
Ciò che sfugge a chi tenta di compensare difetti intellettivi con eccessi di presunzione, che lo portano a ritenere di sapere cosa faccia chi sta dietro una tastiera (il quale, per scrivere su un forum, deve necessariamente trovarsi dietro una tastiera, cosa, anche questa, che sembra per alcuni di non immediata comprensione). è che vi sono componenti che da soli valgono ben più delle spese di rottamazione. Ciò vale soprattutto se il veicolo è incidentato, e quindi non totalmente obsoleto.

Faccio due esempi; e li faccio solo per muovere le dita anche in una giornata di Pasqua, in quanto non chiariranno nulla: chi non è in grado di comprendere da solo certi concetti elementari. figuriamoci se può comprendere gli esempi.

Il primo esempio, meccanico, è il turbocompressore, Un turbocompressore, anche non funzionante, ha un valore intrinseco legato solo all'integrità dell'involucro esterno, la chiocciola. Diverse Aziende, dalla Calabria al Triveneto, rigenerano turbocompressori o fabbricano compressori ibridi. "Fabbricano" è un termine improprio in quanto lavorano a macchina la chiocciola lato aspirazione e lato scarico, e sostituiscono il core assy con un maggiorato, ed eventualmente le bronzine con i cuscinetti. Ma la chiocciola non la possono realizzare presso le loro officine. Per cui il prezzo di un compressore ibrido/rigenerato ha un costo molto diverso quando non viene dato in cambio il compressore presitente, anche guasto. Questa diversità di prezzo è il valore della chiocciola.

Il secondo esempio è l'ECU. Vi sono aziende che vendono ECU complete di mappa diversa dall'originale. Riprogrammando l'immobilizzatore è possibile avere una centralina "da pista" (o da uso stradale illegale. per chi vuole farlo), da scambiare con l'originale dovento svitare e avvitare quattro viti e riconnettere due connettori.

L'azienda di un "amico" vende, per una particolare marca, centraline riprogrammate a 590 euro; cosa che sarebbe impossibile senza avere delle ECU di recupero. In questo caso. i costi per la rimappatura sono nulli: la mappa è standard, e la riscrittura del software avviene con la stessa attrezzatura usata per le rimappature sugli autoveicoli. Avendo già acquistato l'attrezzatura per altri motivi, il costo è praticamente zero: cinque minuti per collegare il cavo, e dieci centesimi di corrente elettrica.

Un compressore completo di 4 in 1 è tenuto da 4/8 viti lato monoblocco, ed altrettante tra aspirazione e scarico; qualunque meccanico con il quale si abbia un minimo di conoscenza può smontarlo in meno di dieci minuti.

E le ECU sono quattro viti ed un paio di connettori; si può fare anche per strada.

Vi sarebbero decine di altri esempi, ma questi sono i più semplici.

Lo spirito imprenditoriale parte dalla base, dalle piccole cose, dall'ABC. Dal riutilizzo, anzichè riciclarli, di componenti che conservano un valore intrinseco.

Occorre vedere chi sia in possesso di quel minimo di intelligenza e di iniziativa che concorre a formare questa base.

Il demolitore la ha sicuramente; questi sono i primi componenti che smonta e che rivende. Torno a ripetere, non è mica scemo, lui.

Chi gli regala un oggetto che invece ha un valore può farlo o perchè gli è più comodo, o perchè, fra i due, è lo scemo.

Se gli è più comodo, riconoscerà che le auto usate a volte si regalano, ma non si dovrebbero regalare. Ma soprattutto, non generalizzerà un comportamento che è legato ad una scelta assolutamente personale.

Nell'altro caso... be' fate un po' voi. Io di questi discorsi totalmente inutili ne ho piene le tasche; chiarificare i concetti è un conto, parlare con il muro un altro. Quindi per quel che mi riguarda la chiudo qui.

Ah, dimenticavo... forse qualche esperto nei fondamenti di economia non sa che il bollo auto si paga una volta l'anno, non si "continua a pagare"; mentre disassemblare i componenti principali, posto che non si abbia la capacità di trattare con il demolitore, richiede un paio di giorni.

Certo, se per farlo uno aspetta la scadenza del bollo in maniera da doverlo pagare per un altro anno... poi certo che nel rapporto con il demolitore (che, ricordiamo sempre, non è scemo) ha la peggio.
 
involt ha scritto:
Ciò che sfugge a chi tenta di compensare difetti intellettivi con eccessi di presunzione, che lo portano a ritenere di sapere cosa faccia chi sta dietro una tastiera (il quale, per scrivere su un forum, deve necessariamente trovarsi dietro una tastiera, cosa, anche questa, che sembra per alcuni di non immediata comprensione). è che vi sono componenti che da soli valgono ben più delle spese di rottamazione. Ciò vale soprattutto se il veicolo è incidentato, e quindi non totalmente obsoleto.

Faccio due esempi; e li faccio solo per muovere le dita anche in una giornata di Pasqua, in quanto non chiariranno nulla: chi non è in grado di comprendere da solo certi concetti elementari. figuriamoci se può comprendere gli esempi.

Il primo esempio, meccanico, è il turbocompressore, Un turbocompressore, anche non funzionante, ha un valore intrinseco legato solo all'integrità dell'involucro esterno, la chiocciola. Diverse Aziende, dalla Calabria al Triveneto, rigenerano turbocompressori o fabbricano compressori ibridi. "Fabbricano" è un termine improprio in quanto lavorano a macchina la chiocciola lato aspirazione e lato scarico, e sostituiscono il core assy con un maggiorato, ed eventualmente le bronzine con i cuscinetti. Ma la chiocciola non la possono realizzare presso le loro officine. Per cui il prezzo di un compressore ibrido/rigenerato ha un costo molto diverso quando non viene dato in cambio il compressore presitente, anche guasto. Questa diversità di prezzo è il valore della chiocciola.

Il secondo esempio è l'ECU. Vi sono aziende che vendono ECU complete di mappa diversa dall'originale. Riprogrammando l'immobilizzatore è possibile avere una centralina "da pista" (o da uso stradale illegale. per chi vuole farlo), da scambiare con l'originale dovento svitare e avvitare quattro viti e riconnettere due connettori.

L'azienda di un "amico" vende, per una particolare marca, centraline riprogrammate a 590 euro; cosa che sarebbe impossibile senza avere delle ECU di recupero. In questo caso. i costi per la rimappatura sono nulli: la mappa è standard, e la riscrittura del software avviene con la stessa attrezzatura usata per le rimappature sugli autoveicoli. Avendo già acquistato l'attrezzatura per altri motivi, il costo è praticamente zero: cinque minuti per collegare il cavo, e dieci centesimi di corrente elettrica.

Un compressore completo di 4 in 1 è tenuto da 4/8 viti lato monoblocco, ed altrettante tra aspirazione e scarico; qualunque meccanico con il quale si abbia un minimo di conoscenza può smontarlo in meno di dieci minuti.

E le ECU sono quattro viti ed un paio di connettori; si può fare anche per strada.

Vi sarebbero decine di altri esempi, ma questi sono i più semplici.

Lo spirito imprenditoriale parte dalla base, dalle piccole cose, dall'ABC. Dal riutilizzo, anzichè riciclarli, di componenti che conservano un valore intrinseco.

Occorre vedere chi sia in possesso di quel minimo di intelligenza e di iniziativa che concorre a formare questa base.

Il demolitore la ha sicuramente; questi sono i primi componenti che smonta e che rivende. Torno a ripetere, non è mica scemo, lui.

Chi gli regala un oggetto che invece ha un valore può farlo o perchè gli è più comodo, o perchè, fra i due, è lo scemo.

Se gli è più comodo, riconoscerà che le auto usate a volte si regalano, ma non si dovrebbero regalare. Ma soprattutto, non generalizzerà un comportamento che è legato ad una scelta assolutamente personale.

Nell'altro caso... be' fate un po' voi. Io di questi discorsi totalmente inutili ne ho piene le tasche; chiarificare i concetti è un conto, parlare con il muro un altro. Quindi per quel che mi riguarda la chiudo qui.

Ah, dimenticavo... forse qualche esperto nei fondamenti di economia non sa che il bollo auto si paga una volta l'anno, non si "continua a pagare"; mentre disassemblare i componenti principali, posto che non si abbia la capacità di trattare con il demolitore, richiede un paio di giorni.

Certo, se per farlo uno aspetta la scadenza del bollo in maniera da doverlo pagare per un altro anno... poi certo che nel rapporto con il demolitore (che, ricordiamo sempre, non è scemo) ha la peggio.
Anche riprogrammare la centralina Sena sostituirla costa qualche centinaia di euro. Il costo è prevalentemente il sw che viene sviluppato e venduto come farebbe qualunque azienda che vende software, o forse i produttori di sw lo fanno gratis? Anche sul tenere in garage pezzi smontati di un'auto sì potrebbe discutere in quanto ci sono precise leggi da verificare prima di dire che si può fare. Io sono d'accordo con u251 e jambana
 
Suby01 ha scritto:
Anche riprogrammare la centralina Sena sostituirla costa qualche centinaia di euro. Il costo è prevalentemente il sw che viene sviluppato e venduto come farebbe qualunque azienda che vende software, o forse i produttori di sw lo fanno gratis? Anche sul tenere in garage pezzi smontati di un'auto sì potrebbe discutere in quanto ci sono precise leggi da verificare prima di dire che si può fare. Io sono d'accordo con u251 e jambana

Ti chiedo scusa. Devo avere notevoli difficoltà di espressione, quindi cercherò di fare del mio meglio.

Hai un'azineda che si occupa, tra l'altro, di elaborazioni.

Tra queste, vi è la rimappatura delle centraline.

Compri il software (ed anche l'hardware - del solo software non tene fai una cippa) e ti lanci in questo business.

Hai già:

1) l'attrezzatura che ti serve, e che usi regolarmente.

2) le mappe standard già fatte

prendi delle centraline da auto rottamate, e la sera, mentre scrivi amenità su FB, tra una cosa e l'altra le alimenti, le collegji al PC tramite OBD e fai partire la scrittura. Da dieci a venti minuti, a seconda dell'abbinamento HW/SW.

Rispondi all'amico tuo, e ne colleghi un'altra. E così via.

L'attrezzatura la hai già: l'hai comprata per altri motivi... le mappe le hai pure. Quali costi hai? Perchè sai, io nella mia pochezza intellettuale non riesco a vederli.

La centralina già riflashata la vendi 590 euro; non ti posto il link del mio amico per non fare pubblicità (in realtà non la merita... :D ) ma sono certo che tu, che sei infinitamente più intelligente di me ,saresti capace di trovarlo da solo in un batter d'occhio.

Se dovessi farlo, chiediti: qual è il valore commerciale della centralina di recupero?

Ma come dicevo prima, risponditi da solo chè mi sono scocciato...
 
Forse già scritto, ma fare il demolitore è una attività libera.
Ma bisogna dedicare tempo, spazio, investimenti e risorse varie all'attività
Se fosse così eccezionalmente conveniente ci sarebbe qualcuno che tira fuori i 50-100 euro per avere il rottame e avvantaggiarsi sui concorrenti o sbaglio?

Penso che anche in questa attività, come in tutte quelle soggette al libero mercato, si crei un equilibrio tale per cui ci sia una giusta renumerazione del tempo e del capitale investito e del rischio di impresa, ma non di più.
 
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