Anche questo studio concorda col precedente:
Non voglio entrare nella polemica né tantomeno scivolare in politica, se ci limitiamo a quanto si osserva però si nota qualche segnale di "correzione".
Leggo in questo modo, per esempio, l'introduzione del criterio delle zone FUA all'interno della tornata di incentivi che si appresta a partire, poi magari si potrà ragionare o criticare introduzione di questa o quella zona come l'aver ignorato quell'altra zona ancora, però a livello di concetto macro direi che va esattamente nella direzione di accelerare/agevolare (benché sia un "brodino" in termini di numeri assoluti) il ricambio in alcune zone più critiche.
Purtroppo il problema della pianura padana o delle grandi città italiane, soprattutto al nord, è qualcosa che richiederà tantissimo tempo e tantissime risorse ma che certamente va affrontato in maniera completa (auto, riscaldamenti, efficienza degli stabili, industrie, ecc.).
Avevo trovato qui sui forum uno studio del CNR, che in realtà riportava dei dati abbastanza diversi dal link che hai postato.Sono d'accordo su questo punto, che non mi pare in conflitto con la mia idea.
A proposito della situazione padana, ricordo male o durante il lockdown l'effetto della drastica riduzione del traffico privato non è stato così rilevante come si pensava?
La pandemia ha realmente migliorato l'aria che respiriamo? - Fondazione Umberto Veronesi
Com'è cambiata la qualità dell'aria durante la pandemia? E con quali impatti sull'inquinamento atmosferico e sulla nostra salute?www.fondazioneveronesi.it
Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - Sito Ufficiale
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza...asvis.it
Io non sto affatto sostenendo che ridurre il traffico nelle zone più congestionate sia inutile, dico solo che la strategia di contenimento delle emissioni non può riguardare solo la mobilitià privata (con un accanimento quasi da Santa Inquisizione) e che elettrificare gli impianti di riscaldamento non è cosa né di immediata né di semplice applicazione.
E dall’altro lato molta più gente era a casa e usava molto più il riscaldamento.Per completezza, sarebbe da considerare anche il fatto che durante il lockdown non si è fermato solo il traffico ma anche molte attività produttive, e che gli NOx prodotti dai motori sono valutabili in circa la metà se non meno.
Fonte?gli NOx prodotti dai motori sono valutabili in circa la metà se non meno
Come dici tu, sono dati pubblicati.....Fonte?
Tutto questo perché ho scritto "gnorri"?Non ti consento insolenze. Prendo atto, passo oltre. non si discute opponendo ai fatti giudizi denigratori gratuiti.
AKA_Zinzanbr - 19 minuti fa
perdegola1 - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 4 mesi fa