Non era credente. E qui mi fermo, dato che la religione è off limits.
Non essere credente non significa necessariamente essere ateo. L'ateismo nega l'esistenza di un dio (e quindi, potrebbe essere essa stessa una forma di religione), mentre la posizione "classica" di uno scienziato non credente è l'agnosticismo. Einstein non si è mai dichiarato ateo. Nel frattempo ho chiesto un riassunto, e questa è la risposta:
Albert Einstein non si è mai dichiarato ateo in senso stretto, ma ha espresso una visione del mondo che si avvicina al
panteismo spinoziano, rifiutando sia l'idea di un Dio personale delle religioni teistiche sia l'ateismo dogmatico.
In una lettera del 1954 al filosofo Eric Gutkind, Einstein scrisse:
"La parola Dio per me non è altro che l'espressione e il prodotto delle debolezze umane, e la Bibbia una collezione di leggende venerabili ma piuttosto primitive."
Tuttavia, Einstein non si considerava ateo. In altre occasioni ha dichiarato:
"Non sono ateo. Non so se posso definirlo un panteismo. Il problema qui è troppo vasto per le nostre menti limitate."
Inoltre, nel 1929 scrisse a un rabbino:
"Credo nel Dio di Spinoza, che si rivela nell'armonia dell’universo, ma non in un Dio che si interessa del destino e delle azioni degli uomini."
Quindi, Einstein rifiutava un Dio personale ma trovava una forma di "spiritualità" nella razionalità e nella bellezza dell'universo. Potremmo definirlo un
panteista o agnostico, piuttosto che un ateo nel senso comune del termine.
...che peraltro concorda perfettamente con le mie riflessioni personali.
Chiudo anch'io l'OT.