<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1297 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Detta così è molto impreciso e hai fatto il classico minestrone.
Quel 97% è formato da varie tipologie di consumatori.
- C’è chi pur avendo tutte le caratteristiche per gestire l’auto elettrica non può soddisfare le loro oggettive esigenze come i molti km percorsi al giorno, tipologia del percorso, costi di gestione caricando molto spesso fuori casa.
- C’è chi pur avendo tutte le caratteristiche per gestire l’auto elettrica e soddisfare le proprie esigenze non la sceglie per proprie soggettive motivazioni.
- C’è chi invece la vorrebbe comprare ma non dispone di uno o più requisiti come soldi per l’acquisto, box, fornitura di energia elettrica propria nel luogo di ricovero.
- C’è chi non la vuole comunque anche se disponesse di tutti i requisiti.
La differenza qual’è? E’ che se chi la vorrebbe ma nel frattempo riuscisse a ottenere il requisito o i requisiti mancanti, e altri superare le proprie soggettive motivazioni quel 97% scenderebbe sicuramente al 70%, che non è poco.
Perdonami, dove sarebbe l'imprecisione o il minestrone? Che sia un padre di famiglia, una casalinga, un neopatentato, un capitano d'impresa o così via, attualmente solo 3/4 persone su 100 escono dai concessionari con un contratto per una BEV firmato, gli altri 96/97 su 100 no, ed è su questo che chi decide, ci governa e "guida" la transizione dovrebbe riflettere.

Al 30% di cui parli (valore sul quale, per esser chiari, NON sono per nulla d'accordo perché trovo sia ad oggi utopistico) non si arriva nemmeno in Germania o in Francia (paesi con una penetrazione di BEV enormemente superiore alla nostra ma che si attesta attorno al 15/17% -quindi la metà del valore che tu riterresti possibile per l'Italia- e questo nonostante abbiano costi minori er l'energia elettrica, infrastrutture più pronte e maggior potere d'acquisto).

Sui restanti punti che hai aggiunto penso che non ci sia molto da dire, è ciò che in molti stiamo scrivendo, ciò non toglie che 96/97 persone su 100 che OGGI, anno 2024, comprano un'auto, scelgano un veicolo NON BEV.

Da messaggi come quello che hai scritto traspare in maniera molto chiara quel malcelato senso di "correttezza assoluta" tale per cui la scelta che hai fatto debba esser giusta e sacrosanta per XYZ persone e quelli che non lo fanno (30% - 3/4%) stanno sbagliando, commettono un errore, non ci arrivano o non capiscono.

Modo di scrivere da "piedistallo" e che non cerca di domandarsi invece il perché ciò che a te sembra così elementare e sacrosanto per altri non lo sia (vale anche per il discorso degli "amici", dipinti in pratica come un consesso di persone piene di preconcetti, desiderose di condividerli -questi preconcetti- e per nulla interessate a informarsi criticamente-, diciamo che non gli hai reso un buon servizio nella tua descrizione specifica).
 
Ultima modifica:
Riassumendo gli ultimissimi post, mi pare di poter dire che coloro i quali non ritengano di aver necessità di autonomie di 600 km. ripristinabili in 5 minuti POTREBBERO pensare di usare una BEV.
Non è detto che lo debbano fare, eh, solo che, magari, potrebbero non avere chissà quali fastidi.
Altre considerazioni esulano dalla sfera dei dati oggettivi e, giustamente, ognuno ha le proprie convinzioni e le proprie preferenze.
 
ci sono piu' case e piu' fiumi tombati di un secolo fa.
gli effetti sono evidenti.
se 100 anni fa si allagava un campo, nessuno riportava la notizia.
oggi nel campo ci sono centinaia di case e, l'esondazione normale di un torrente, diventa un'alluvione.
Vabbé ma è evidente, ci arrivano anche i sassi... Aggiungerei anche il sensazionalismo mediatico che inizia coi siti "meteo" gestiti da sedicenti meteorologi quando invece si tratta di cialtroni laureati per corrispondenza...
 
Se qualcuno non paga le spese condominiali, il problema lo hanno tutti, non solo quelli che non pagano
Questa è l'impostazione "all'italiana" per non dire "alla romana" che evidentemente i ciarlatani di Bruxelles hanno voluto far passare come normalità. A Chiasso, se non paghi le spese condominiali, ti pignorano il conto in tempo zero e gli altri condòmini ovviamente pagano solo il loro. Chiasso, 53 km da Milano, non Plutone.
 
Riassumendo gli ultimissimi post, mi pare di poter dire che coloro i quali non ritengano di aver necessità di autonomie di 600 km. ripristinabili in 5 minuti POTREBBERO pensare di usare una BEV.
Non è detto che lo debbano fare, eh, solo che, magari, potrebbero non avere chissà quali fastidi.
Altre considerazioni esulano dalla sfera dei dati oggettivi e, giustamente, ognuno ha le proprie convinzioni e le proprie preferenze.
Secondo me no, aggiungo (perchè mi tocca personalmente) anche il pre-requisito di ricovero/garage in cui dotarsi di ricarica domestica e il problema di disponibilità e il costo di acquisto nei segmenti A-B che son quelli che fanno i numeri più elevati qui da noi.

Anche per me degrado batterie e consumo pneumatici o altre cose, pur vere, sono assolutamente trascurabili non possano né debbano essere presi come motivi ostativi di alcunché.
 
Riassumendo gli ultimissimi post, mi pare di poter dire che coloro i quali non ritengano di aver necessità di autonomie di 600 km. ripristinabili in 5 minuti POTREBBERO pensare di usare una BEV.
Non è detto che lo debbano fare, eh, solo che, magari, potrebbero non avere chissà quali fastidi.
Altre considerazioni esulano dalla sfera dei dati oggettivi e, giustamente, ognuno ha le proprie convinzioni e le proprie preferenze.

Ehm no...ancora meno.
La BEV cozza con le necessità di chi viaggia per lavoro perché le ricariche se non ben gestite fan perder tempo e quindi denaro.
E cozzano con chi i 600 km li fa 2-3 volte anno per diletto e vacanza, perché non è pratico in quanto magari carica spesso da casa e dalle solite colonnine delle quali ha l'abbonamento, e se permettete, in vacanza ogni ora persa è sprecata.
D'altro canto chi lavora e viaggia con una BEV può esser ben familiare con la gestione delle ricariche e magari perder poco tempo facendo delle soste programmate, rispetto ad un'auto a gasolio.

Poi piccolo particolare, quanto costa oggi un'auto BEV con più di 400 km di autonomia reale sul misto?
Quanto invece una vettura a benzina pari autonomia?

Bisogna ragionare con il portafoglio medio italiano, che vive in un condominio di periferia e magari non ha il box, non con la testa di chi può acquistare senza sacrifici auto da 40-50 mila euro, vive fuori città, ha due auto o più in casa, ha la possibilità di metter pannelli solari e stazione di ricarica privata, perché è una minoranza.

Incentiviamo sì le bev ma via il blocco del 2035, scommetto che se ne venderanno si più, specie in Italia.
 
ci sono piu' case e piu' fiumi tombati di un secolo fa.
gli effetti sono evidenti.
se 100 anni fa si allagava un campo, nessuno riportava la notizia.
oggi nel campo ci sono centinaia di case e, l'esondazione normale di un torrente, diventa un'alluvione.
e' colpa dell'uomo, ovviamente, ma non si risolve "cambiando" il clima, ma non costruendo dove non si dovrebbe.

Vero in parte, l'altra metà del corso evidenzia anche un aumento della frequenza degli eventi estremi.

Il risultato, come spesso accade, non è data dalla somma ma da un effetto moltiplicativo
 
Ripeto: il buon esempio l'abbiamo già dato e lo stiamo dando e non a costo zero, anzi. Comandare strappi assurdi in avanti non fa bene a nessuno.

Anche qua sono d'accordo in parte.

Vero che abbiamo ridotto i consumi unitari, ossia per ogni attività che svolgiamo, ma dobbiamo comunque sforzarci di ridurre il numero delle nostre attività e di conseguenza il nostro impatto sul pianeta.
 
Mi spiace, ma non concordo sulla cultura vittimistica/pietistica post-colonialistica.

Nell'800 abbiamo inquinato con il carbone senza pensarci (pagandone ampie conseguenze, basti pensare allo smog londinese), ma eravamo in pochi ad inquinare e quindi con volumi in assoluto ridotti. Poi abbiamo via via sviluppato enormi miglioramenti in tema di emissioni. I paesi emergenti sono arrivati al consumo di energia quando le nostre soluzioni erano via via pronte "chiavi in mano" e quando erano già noti gli effetti dell'inquinamento. Se i due paesi più popolosi al mondo decidono nel XXI secolo di andare avanti bricuando carbone e escrementi bovini, e se preferiscono scaricare tutti i loro rifiuti urbani e industriali nei loro fiumi e nei loro mari, non vedo perché l'Europa deva assumere un atteggiamento eco-woke.

E' davvero ora di basta, noi abbiamo già dato tantissimo, possiamo di certo migliorare ed è giusto farlo, ma senza mutilarci gli ammenicoli. Va benissimo con le rinnnovabili (magari evitando di foraggiare la più grande dittatura della Terra), va benissimo ragionare su una mobilità urbana elettrificata (le citycar pesano di meno ed hanno bisogno dunque di batterie più piccole, più leggere e più rapide da ricaricare), va benissimo investire su nuove tecnologie di accumulatori che ci liberino dal cappio cinese, va benissimo investire sui reattori modulari a fissione in attesa della fusione.

Ma bisogna trovare il modo di costringere il resto del mondo ad avviare seriamente il processo che noi abbiamo iniziato oltre mezzo secolo fa.


Il che

NON SARA' MAI

-Ogni paese in sviluppo, POSSESSORE di fonti fossili,
le usera' fino alla " morte ".
-Ogni paese in sviluppo, NON POSSESSORE di fonti fossili,
comprera' su piazza l' energia
piu' economica possibile e pronta all' uso:

----------------------------PETROLIO / CARBONE-------------------------------
 
con la testa di chi può acquistare senza sacrifici auto da 40-50 mila euro, vive fuori città, ha due auto o più in casa, ha la possibilità di metter pannelli solari e stazione di ricarica privata
Stai facendo il ritratto di olandesi, svedesi, norvegesi, molti tedeschi (tutti in affitto però), molti francesi, belgi e lussemburghesi...
 
A me pare che il processo nei confronti di chi potrebbe farlo ma non passa all'elettrico stia continuando.
Ci si chiede in maniera quasi morbosa perché non l'hanno fatto.
Saranno scemi?
Avranno delle convinzioni errate?
Sara un rifiuto dell'imposizione?

Ma veramente qualcuno è convinto che chi oggi compra un'auto nuova non valuti, volente o nolente, l'ipotesi di scegliere un'elettrica?
Per le ragioni più svariate.
Perché il 2035 si avvicina.
Perché i prezzi della benzina (anche se ultimamente sono scesi un po') fanno passare la voglia di farsi spennare.
Perché magari passa una tesla fighissima e fa capolino l'idea di seguire l'esempio.
Poi ci saranno sicuramente persone che non ci hanno pensato nemmeno per un momento.
Magari i guidatori anziani che non hanno motivo di preoccuparsi perché tra 10 anni forse non guideranno nemmeno più.
Ma gli altri, chi più chi meno volenti o nolenti, di sicuro ci hanno pensato.
Non credo che abbiano bisogno di qualcuno che gli spieghi se le loro esigenze sono compatibili con un'auto elettrica.
Anzi credo che andare in giro predicando potrebbe esser controproducente.
In piccolo è quello che capitava per le auto a gas.
Chi ne aveva una spesso cercava di convincere quelli che avevano esigenze compatibili (in primis non avere bisogno di chissà quale autonomia e avere distributori comodi) senza successo.

Io resto dell'idea che non sia il caso né di dedicare una statua a chi è già passato all'elettrico, visto che in molti casi si tratta di una scelta fatta per convenienza personale, ne di puntare il dito verso chi ancora non l'ha fatto.
 
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