55% mi sembra davvero molto eccessiva come quota rinnovabili, sarà potuto succedere per un periodo limitato (magari in primavera estate) con sole, vento e idro al massimo del loro potenziale).
Ci si deve lavorare sempre più e sempre meglio, ovviamente, però il problema delle rinnovabili sono l'andamento ondivago, la produzione non stabile e vincolata a elementi naturali, quindi anche qui la differenziazione dovrebbe essere un obiettivo.
Terna, nel 2023, ha dichiarato circa il 43% di produzione da rinnovabile (che è un buonissimo dato), la speranza è di arrivare ad avere un 50% e oltre con differenziazione spinta per dislocazione e tecnologia così da limitare picchi e bassi.