<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 487 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Imho è evidente che ci sono alcuni più responsabili di altri ma il problema riguarda tutti.
Onestamente non posso dire che mi stia più simpatico l'americano che vive con l'aria condizionata h24 (magari con l'energia prodotta con fonti relativamente pulite) di quello che vive in un paese molto più arretrato e pur avendo pretese molto minori è estraneo a concetti tipo la raccolta dei rifiuti o l'utilizzo di fonti energetiche che non siano super inquinanti.
E' vero che a livello mondiale se si vogliono risolvere i problemi bisogna andare a citofonare all'India,alla Cina e ad altri.

Mi piacerebbe sentire con che argomentazioni un Occidentale
( che inquina il mondo dal '700....),
potrebbe approcciare e convincere questi paesi....
Tipo:
" Chi ha avuto, avuto....avuto...."

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Infatti questi dicono.. eh voi inquinate da più di 200 anni e ora ci venite a dire che noi non possiamo?
Ho iniziato ad andare in auto che le cinture di sicurezza erano roba per piloti. Poi sono arrivate e me le sono messe senza problemi. Chi oggi sale per la prima volta in auto non può dire “eh ma io prima faccio 15 anni senza cinture come hai fatto te, e dopo me le metterò”.
Se le mette e basta.
 
Mi piacerebbe sentire con che argomentazioni un Occidentale
( che inquina il mondo dal '700....),
potrebbe approcciare e convincere questi paesi....
Tipo:
" Chi ha avuto, avuto....avuto...."

:emoji_wink::emoji_wink:
Senza il nostro inquinamento, contro cui per altro abbiamo e stiamo facendo moltissimo, i “nuovi arrivati” sarebbero rimasti ancora alle guerre tribali con le lance e le frecce. Se, ad esempio, in Cina non si muore più di fame o di oppio è perché hanno accolto il nostro modello di sviluppo, per cui quando assumi un determinato paradigma ti prendi onori ed oneri.
 
Noi però dovremmo anche assumerci parte della responsabilità del loro inquinamento.
Quando andiamo la a produrre per spendere meno di fatto stiamo dicendo "Inquinate quanto volete basta che a me convenga".
Poi non possiamo puntare il dito e dirgli di smettere di inquinare,o meglio possiamo anche farlo ma a patto di essere disposti a pagare molto di più i prodotti che oggi costano meno a scapito dell'ambiente.
 
Senza il nostro inquinamento, contro cui per altro abbiamo e stiamo facendo moltissimo, i “nuovi arrivati” sarebbero rimasti ancora alle guerre tribali con le lance e le frecce. Se, ad esempio, in Cina non si muore più di fame o di oppio è perché hanno accolto il nostro modello di sviluppo, per cui quando assumi un determinato paradigma ti prendi onori ed oneri.

Nessuno nega quel che oggi facciamo,
e spesso aggiungendo che non servira' a nulla senza loro....
Ma il punto resta cosa dirgli....
....Non senza entrare nel ridicolo, non piu' di tanto in Cina, ma in India

Ricordo che l' oppio in Cina fu introdotto a forza dopo 2 guerre.
Indovinare da chi....
E che il commercio con il Giappone venne imposto a cannonate sui suoi porti
'Stavolta merito della marina USA
 
Ultima modifica:
Ho iniziato ad andare in auto che le cinture di sicurezza erano roba per piloti. Poi sono arrivate e me le sono messe senza problemi. Chi oggi sale per la prima volta in auto non può dire “eh ma io prima faccio 15 anni senza cinture come hai fatto te, e dopo me le metterò”.
Se le mette e basta.

Questo, però, non mi pare un esempio calzante.
Se vuoi andare in auto senza cinture, in un altro paese, non me ne frega niente, tutto sommato.
Se emetti CO2, invece, la emetti per tutti.
Se l'India ti dice "Io emetto 2 tonnellate di CO2 all'anno pro capite, tu ne emetti 10, quindi se tu a doverti dare una regolata per primo", mi risulta difficile dargli torto.

Emissioni-CO2-pro-capite.png
 
Beh, a guardare il grafico la Cina già emette pro capite più di quasi tutti, non così distante dagli Stati Uniti. L'India emette poco pro capite ma moltiplicato un miliardo e mezzo di abitanti o giù di lì il totalone non sarà sicuramente da poco. L'Italia non è messa malissimo. Sorprende la Russia, quasi al pari degli USA.
 
Beh, a guardare il grafico la Cina già emette pro capite più di quasi tutti, non così distante dagli Stati Uniti. L'India emette poco pro capite ma moltiplicato un miliardo e mezzo di abitanti o giù di lì il totalone non sarà sicuramente da poco. L'Italia non è messa malissimo. Sorprende la Russia, quasi al pari degli USA.

Direi che è giusto ragionare pro capite e non per paese.
La Cina produce per tutti, quindi direi che non c'è da stupirsi che le emissioni siano alte.
 
Auto elettriche, lo studio: 'solo il 30% degli italiani potrebbe già adottare un ev

In Italia le auto elettriche sono un flop con solo il 4% di vendite sul totale delle nuove immatricolazioni, ma in futuro la situazione potrebbe decisamente cambiare, svoltando verso una mobilità più green.

Al momento l'Italia è piena di auto vecchie e inquinanti, ma secondo un'interessante ricerca realizzata dal Politecnico di Milano, ad oggi tre italiani su 10 potrebbero immediatamente adottare un'auto elettrica.

Se il numero è alto o basso lo lasciamo a voi, fatto sta che attraverso questo studio è stato stilato l'E-Private Mobility Index, l'indice che rappresenta la percentuale di veicoli tradizionali che possono appunto essere sostituiti dagli EV.

La ricerca ha preso in considerazione gli spostamenti di Brescia, Roma e Bari, stimando la sostenibilità economica dell'auto elettrica, l'ammortamento del costo, nonché la lunghezza degli spostamenti e l'esistenza dei punti di ricarica e i prezzi.

Ne risulta che appunto solo il 30% del parco auto italiano potrebbe essere immediatamente sostituito da una full electric, che ovviamente non è un numero che fa strappare i capelli ma che rappresenterebbe comunque un balzo in avanti importante rispetto ai dati attuali.

"Lo studio fatto sui dati telematici in collaborazione con UnipolTech – le parole di Sergio Savaresi, direttore del dipartimento elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano - evidenzia due concetti fondamentali. Il primo è che l'impatto ambientale di un veicolo e in particolare le sue emissioni di CO2 è largamente legato al tipo di utilizzo più che alla sua classe Euro. È forse giunto il momento, grazie alle moderne tecnologie telematiche, di misurare l'effettivo impatto di ciascun veicolo, e non basarsi su tradizionali valori medi. Il secondo è che, mantenendo il classico schema delle automobili private per uso individuale, l'effettivo passaggio ai modelli elettrici difficilmente potrà superare il 30%".


https://auto.everyeye.it/notizie/auto-elettriche-studio-solo-30-italiani-adottare-ev-657360.html
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto