<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 284 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 7 25,9%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 11,1%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,8%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 48,1%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 29,6%

  • Total voters
    27
E questo ad esempio:
https://www.amazon.it/Scaldacqua-is...cphy=1008232&hvtargid=pla-1675508331586&psc=1

In Brasile sono diffusissimi... ma se fai la doccia mentre l'altro lava i piatti o accidentalmente si lava le mani con l'acqua calda, sei già a 7 kW...

E se ci fai caso, il tallone di Achille dell'energia elettrica è sempre quello, indipendentemente dal fatto che sotto ci siano le ruote o un fornello: da un serbatoio/bombola/tubazione puoi alimentare tutte le utenze che ti servono contemporaneamente, con l'elettrico devi dimensionare la potenza installata in funzione dei prevedibili picchi di utilizzo. E sono kilowatt, non pizza e fichi. Io non so come funziona nelle case degli altri, ma a casa mia quando si arriva a casa la sera due persone si lavano, una fa andare due o più pentole e nel frattempo di solito c'è una lavatrice in sottofondo, oltre al riscaldamento acceso e al solito "rumore di fondo" di frigoriferi, luce, qualche computer.... per fare andare tutto a corrente magari l'assorbimento giornaliero non è niente di che, ma per quel paio d'ore col kaiser che bastano 4 kW.....
 
costata un patrimonio che mai si recupererà rispetto ad una caldaia a gas.
Non ho detto che costa poco, ma che è molto efficiente. A breve le caldaie a gas saranno vietate, quindi nel futuro il riscaldamento sarà alimentato necessariamente dalle pompe di calore. Le nuove costruzioni sono tutte così
 
Il piano cottura a induzione, se di buona qualità e quindi con classe energetica alta, consuma pochissimo. Il riscaldamento dell'acqua sanitaria, negli impianti di ultima generazione, si fa con la medesima pompa di calore che alimenta i termosifoni a pavimento e non già con i vecchi boiler energivori. Poi non so, non conosco il caso in oggetto
Quello che vuoi, ma non ti basta un contatore da 6 kWh se, oltre a tutto il resto, vuoi anche il piano a induzione, nemmeno splittando gli orari di accensione di tutti gli elettrodomesrici pesanti (anche perché normalmente si è fuori casa tutto il giorno e comunque si cerca di sfruttare le tariffe biorarie o addirittura triorarie.
Se poi vuoi mettere in carica anche una BEV, a meno che non sia una YoYo o al più una Smart, non vedo come ce la possa fare

https://www.smeg.com/it/prodotti/SIB2641D
 
Se ne accorgeranno di quanto carbone avranno bisogno... fatti loro.
Tra un po' ci accorgeremo tutti di quanti danni stanno facendo questi euroburocrati, più di quelli che fece l'asteroide dei dinosauri, garantito.
 
Il riscaldamento dell'acqua sanitaria, negli impianti di ultima generazione, si fa con la medesima pompa di calore che alimenta i termosifoni a pavimento e non già con i vecchi boiler energivori.
I nuovi edifici sono un conto, voglio vedere cosa accadrà in un condominio anni 60, ma anche 80 o 90 se non del 2000, con CT a metano, quando ci sarà da sostituire la caldaia. Demoliscono l'edificio e lo ricostruiscono?
 
Non ho detto che costa poco, ma che è molto efficiente. A breve le caldaie a gas saranno vietate, quindi nel futuro il riscaldamento sarà alimentato necessariamente dalle pompe di calore. Le nuove costruzioni sono tutte così

Per fare un confronto giusto devi moltiplicare il COP della pompa di calore con il rendimento di produzione e distribuzione della corrente elettrica e vedere se è migliore del circa 1 di una caldaia a condensazione.
E' molto più efficiente se non fa troppo freddo e se hai dei terminali di riscaldamento utilizzabili a bassa temperatura. Via via che le temperature si abbassano, il COP della pompa cala e se, nel frattempo, deve anche scaldare l'acqua a 65 gradi perché hai solo sostituito la caldaia con la poma di calore, lasciando il resto dell'impianto come era, può anche andare in svantaggio.
In sostanza, direi che è più efficiente se l'edificio è fatto dall'inizio per avere la pompa di calore. Se fai il "retrofit" e vai a sostituire una caldaia con una pompa di calore su un edificio esistente, non so.
 
Per fare un confronto giusto devi moltiplicare il COP della pompa di calore con il rendimento di produzione e distribuzione della corrente elettrica e vedere se è migliore del circa 1 di una caldaia a condensazione.
E' molto più efficiente se non fa troppo freddo e se hai dei terminali di riscaldamento utilizzabili a bassa temperatura. Via via che le temperature si abbassano, il COP della pompa cala e se, nel frattempo, deve anche scaldare l'acqua a 65 gradi perché hai solo sostituito la caldaia con la poma di calore, lasciando il resto dell'impianto come era, può anche andare in svantaggio.
In sostanza, direi che è più efficiente se l'edificio è fatto dall'inizio per avere la pompa di calore. Se fai il "retrofit" e vai a sostituire una caldaia con una pompa di calore su un edificio esistente, non so.

d'altronde non puoi pretendere che, cambiando la caldaia, si sventri tutta la casa, per posare il riscaldamento a pavimento.
e se non lo fai, spendi soldi e non ottieni nessun beneficio.
chi l'ha pensato e' da tso
 
Compreso boiler elettrico e piano cottura a induzione? Si mangia 6 kW solo quello, se vuoi cuocere pasta e verdura contemporaneamente....
Su questo, agri, devo sfatare un po' un mito.

Io da circa 4 anni mi sono trasferito in un appartamento che abbiamo ristrutturato e dotato di piano cottura a induzione moderno da 80cm (quelli grandi).

Posso serenamente dire che anche con tre cotture contemporanee raramente ho visto superare i 3kW di assorbimento istantaneo, in realtà si sta molto distanti da quel valore. È vero che il piano, di per sé, potrebbe assorbire FINO a 9kW ma se si acquista un piano "tecnologicamente" avanzato con identificazione automatica delle pentole e area di induzione variabile problemi non se ne hanno (o meglio noi che siamo in 4 e abbiamo spesso amici a pranzo/cena problemi non ne abbiamo mai avuti).

Chiaramente un pentolone con 8 litri d'acqua a bollire SE messo al massimo può assorbire 3,5kW da solo, però te la porta a bollore in 2 minuti (cosa non necessaria, salvo necessità organizzative) ma in generale per cuocere e cucinare è addirittura eccessivo andare anche oltre la metà del potenziometro di ogni singola zona a induzione perché la cottura uniforme e costante su tutta la superficie è estremamente efficiente e diventa davvero questione di un attimo bruciare il contenuto di una pentola/padella.

Non è raro leggere assorbimenti istantanei di 1.200/1.500W pur con tre zone a induzione attive (pentola pasta, pentolino salsa/sugo, padella per secondo/contorno) ciascuna al giusto valore di riscaldamento (i timer per singola zona poi disattivano la singola cottura allo scattare dello 0, io li imposto sempre).

Per il resto abbiamo 4 split a/c, asciugatrice (ovviamente lavatrice, lavastoviglie e quant'altro) e con tre donne in casa oltre a me anche l'asciugacapelli è "mio amico"; per paura della contemporaneità di utilizzo abbiamo adeguato il contratto a 5,5 kW (con picco di 6,05kW) e inserito, oltre a un misuratore istantaneo, anche un modulo di gestione carichi con 3 sganci programmati settato per iniziare a sganciare a 5,25kW per più di 15 secondi a partire dal piano a induzione, per passare all'a/c è finendo con linea forza motrice (lasciando quinsi sempre attive linea prese e luci).

Ebbene solo 2 volte, in 4 anni, ci è capitato che il modulo di gestione carichi imponesse il distacco del piano a induzione (ma la colpa era sempre del phon acceso al massimo del calore -2.300W- quando già andavano sia il piano à induzione sia l'asciugatrice o la lavastoviglie).

Col senno di poi, per risparmiare qualche manciata si euro, avrei potuto limitare l'aumento del contatore a 5kW invece dei 5,5kW richiesti, ma questa è una storia differente...

PS siamo obbligati comunque ad avere allaccio gas che usiamo per uno scaldabagno acqua sanitaria e che abbiamo scelto di usare anche per il forno la cui cottura è eccezionale e superiore (a nostro gusto) a quella di un tradizionale elettrico ventilato (il nostro è un forno a gas moderno con ventilazione a due zone e ibrido corrente per il grill).
 
Ultima modifica:
Posso serenamente dire che anche con tre cotture contemporanee raramente ho visto superare i 3kW di assorbimento istantaneo, in realtà si sta molto distanti da quel valore. È vero che il piano, di per sé, potrebbe assorbire FINO a 9kW ma se si acquista un piano "tecnologicamente" avanzato con identificazione automatica delle pentole e area di induzione variabile problemi non se ne hanno (o meglio noi che siamo in 4 e abbiamo spesso amici a pranzo/cena problemi non ne abbiamo mai avuti).

Ovviamente prendo per buono il tuo resoconto, e per completezza riporto dal primo sito che ho trovato:

https://energit.it/quanto-consuma-un-piano-cottura-a-induzione/

Quanto consuma un piano cottura a induzione: potenza elettrica e costi
Al di là dell’efficienza e della praticità offerta dal sistema di cottura a induzione, questa tipologia di piano di cottura ha incontrato non poche reticenze in Italia a causa della potenza elettrica assai elevata assorbita dalle bobine.

L’uso di un singolo fornello di un piano a induzione genera un assorbimento elettrico pari a circa 2000 W se utilizzato al massimo della potenza, ma se viene usato a potenze più basse, secondo adeguati cicli di accensione e spegnimento, è in grado di assicurare un buon risparmio di energia.

A ciò si aggiunge il fatto che un piano cottura a induzione genera un assorbimento di corrente molto elevato all’avvio, fino ad arrivare a 3.600 W, ma durante l’uso ne consuma solo 600.

Utilizzando, invece, tutte le zone di cottura, il piano a induzione genera un consumo di corrente piuttosto importante, superiore ai classici 3 kW qualora si abbiano in funzione altri apparecchi elettrici o elettrodomestici.

Analizzando i costi di un piano di cottura a induzione, pertanto, la prima cosa di cui tener conto sarà la capacità del contatore, valutando la possibilità di aumentare la potenza contrattuale dai 4 ai 6 kW, oltre ad aver cura di verificare l’efficienza dell’impianto elettrico.

Come dicevo, la mia perplessità riguarda i picchi, se hai TUTTO elettrico sono e resto dell'idea che 6 kW siano il minimo sindacale.
 
Come faccia un mio amico con casa nuova,auto elettrica, contatore da 4.5 kW, tutto elettrico in casa, bimbo appena nato quindi asciugatrici e lavatrici a gogò non lo so..avrà qualche allaccio abusivo alla cabina Enel.

il fatto che servano kW su kW di potenza impegnata è un'idea tuta di chi non vive quotidianamente con un'auto elettrica, oppure che ha troppi sprechi dentro casa.

Utilizzando, invece, tutte le zone di cottura, il piano a induzione genera un consumo di corrente piuttosto importante, superiore ai classici 3 kW qualora si abbiano in funzione altri apparecchi elettrici o elettrodomestici.

il mio piano ad induzione ha il limitatore impostabile, lo tengo a 3kW, raramente ho più di 2 fuochi impegnati, quasi mai entrambi a potenza massima.
 
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