Vorrei capire una cosa visto che si ipotizza un misero 1% di energia assorbita in più da 1 milione di vetture elettriche (i famosi 3 TWh in più) e dal punto di vista dei numeri ci può stare.
Dunque nessun problema.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai in Svizzera Germania e Francia minacciano di staccare la spina alle EV nonostante percentuali sul circolante ridicole (certo, comunque superiori alle nostre)
Vuoi vedere che da quelle parti non sanno progettare una distribuzione decente?
Misteri dei teorici che si riempono la bocca di coefficienti di contemporaneità ed utilizzazione
Sulla conteporaneità ci sono statistiche abbastanza approfondite ma estremamente variabili da zona a zona, da line a linea, da stagione a stagione e ovviamente suddivisa in tre fasce orarie.
Quindi la variabilità la fa da padrona assoluta causando a mio avviso incertezza.
Per l'utilizzazione è facile fare gli eroici del "non c'è problema"
Basta pensare che se hai un contratto Enel di 3 kW e vai a manetta per 24 ore puoi consumare la bellezza di 72 kWh al giorno pari 26.289 kWh anno. Poichè i consumi medi per allacciamento si aggirano fra 2/3000 kWh anno il coefficiente si avvicina a 0,1 (10%)
Poi questo coefficiente va a "incrociarsi" con quello di contemporaneità che nella media (vai a sapere fatta come) è molto basso anche quello.
Per fortuna che esistono le variabili e i picchi che mettono un pò in crisi anche i cervelloni e i teorici del non c'è problema.
Lo stupefacente di tutti i calcoli cervellotici volti al risparmio dimensionale (una volta Enel e Aziende elettriche erano pubbliche, forse c'era spreco ma ti assicuro che in quanto a realizzazione e progettazione erano stupefacenti) ora sono delle S.p.A. e da buoni privati pensano solo al profitto con la qualità in discesa libera.
Io ho parlato di cambio di contratti da 3 a 6 kW di potenza di targa e mi sono preso parole. Beh, ti posso garantire che quando qualcuno di voi era in fasce la progettazione si faceva sulla potenza impegnata + un sovraccarico di almeno 10% tanto per star sicuri. Poi, ovviamente, si modulava la produzione in base al carico (fasce orarie, grandi industrie ecc.)
Insomma oggi non frega a nessuno se un milione di utilizzatori passa dal 3 al 6 kW o peggio al 10 kW di potenza impegnata tanto ci sono i coefficienti che rassicurano tutti. Peccato che già oggi qualcuno aspetta da mesi che l'Enel gli conceda il passaggio da 3 a 6 kW (chissà come mai)
Ma ancora più stupefacente è la conclusione di un pallosissimo studio, sempre sui coefficienti, dove all'inzio sembra che abbiamo margini abbastanza ampi senza intervenire sulla rete ma poi così conclude :
"Diversa è la situazione in cui si aggiungono carichi importanti con un consumo continuativo.
Per questa evenienza, i dati sembrano concedere tale possibilità per un numero limitato di utenti, numero che si può stimare tra il 5 ed il 10% degli utenti domestici allacciati ad ogni linea.
Un ulteriore problema, oltre a quello del limite fisico dei cavi, potrebbe presentarsi nei mesi estivi o comunque in giornate con elevate temperature esterne a causa dei consumi indotti dagli impianti di condizionamento, ma qui subentrano altre situazioni locali (città turistiche, località montane, ecc) che non sono valutabili in senso generale. In linea di massima, comunque, come si sono trovati dei profili orari di minore carico dei giorni ordinari nei quali si possono aggiungere nuovi "elettrodomestici" (praticamente dalle 00 alle 17), anche nei giorni estivi potrebbero esserci momenti della giornata con spazio per aggiungere ulteriori carichi.
Aggiungo infine che gli utenti domestici hanno nel contatore un limitatore di potenza, saranno quindi gli utenti stessi a distribuire i loro consumi nelle fasce orarie per evitare il distacco per sovracorrente o per evitare di dover aumentare il contratto di fornitura elettrica, contribuendo ad una crescita dei consumi in modo più ordinato".
Università di Padova, Gianluca Pavoni, Tesi sulle reti di distribuzione BT, fondamentale per il presente articolo.
La cosa abbastanza sorprendente è che anche qui non si parla di cambio di contratto da 3 a 6 kW e anzi ci si aggrappa proprio all' interruzione della corrente data dagli automatici se superi la potenza di targa. (mi vien da piangere, ci aggrappiamo agli automatici per evitare un disastro)
Secondo lo studio, comunque, una percentuale fra il 5 e il 10% di utenti può permettersi una macchinetta elettrica senza problemi salvo più o meno numerose variabili.(quindi attenzione a quel 5-10% ci sono pur sempre le variabili in agguato)
Però qualcuno ha certezze incrollabili. Beati loro