<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 248 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
ti riferisci a cadute di tensione o atti vandalici.

Agli atti vandalici manco avevo pensato, a problemi di cadute di tensione o di mancanza di corrente sì, ma anche più semplicemente all'insorgere della necessità di usare la macchina prima del completamento della ricarica. Io tenderei appunto a ricaricare finchè sono sveglio, una volta spenta la luce non voglio saperne di avere qualsivoglia processo avviato che potrebbe per qualsiasi motivo piantarsi. E' una mia forma mentale, non riuscirei a prendere sonno...
 
Abbiamo ben chiara la differenza, qui non si tratta di fare casini ma di riflettere sul fatto che i 3 TWh aggiuntivi (se basteranno, prendo per buono il tuo dato visto che se i più addentro di me) verosimilmente non saranno uniformemente spalmati sulle 24 ore e su 300mila km² di superficie, bensì soggetti a picchi di richiesta spaziali e temporali.
Aggiungiamo che oggi il surplus di potenza generata di notte dalle centrali termoelettriche viene impiegata per pompare acqua negli invasi e/o rivenduta, ma domani la notte diventerà un "centro" di assorbimento di potenza, e con la produzione ancora più sbilanciata sul giorno/estate rispetto alla notte/inverno si renderà necessario un sovradimensionamento della produzione e uno storage enorme per livellare produzione e assorbimento.
Vorrei capire una cosa visto che si ipotizza un misero 1% di energia assorbita in più da 1 milione di vetture elettriche (i famosi 3 TWh in più) e dal punto di vista dei numeri ci può stare.
Dunque nessun problema.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai in Svizzera Germania e Francia minacciano di staccare la spina alle EV nonostante percentuali sul circolante ridicole (certo, comunque superiori alle nostre)
Vuoi vedere che da quelle parti non sanno progettare una distribuzione decente?
Misteri dei teorici che si riempono la bocca di coefficienti di contemporaneità ed utilizzazione
Sulla conteporaneità ci sono statistiche abbastanza approfondite ma estremamente variabili da zona a zona, da line a linea, da stagione a stagione e ovviamente suddivisa in tre fasce orarie.
Quindi la variabilità la fa da padrona assoluta causando a mio avviso incertezza.
Per l'utilizzazione è facile fare gli eroici del "non c'è problema"
Basta pensare che se hai un contratto Enel di 3 kW e vai a manetta per 24 ore puoi consumare la bellezza di 72 kWh al giorno pari 26.289 kWh anno. Poichè i consumi medi per allacciamento si aggirano fra 2/3000 kWh anno il coefficiente si avvicina a 0,1 (10%)
Poi questo coefficiente va a "incrociarsi" con quello di contemporaneità che nella media (vai a sapere fatta come) è molto basso anche quello.
Per fortuna che esistono le variabili e i picchi che mettono un pò in crisi anche i cervelloni e i teorici del non c'è problema.
Lo stupefacente di tutti i calcoli cervellotici volti al risparmio dimensionale (una volta Enel e Aziende elettriche erano pubbliche, forse c'era spreco ma ti assicuro che in quanto a realizzazione e progettazione erano stupefacenti) ora sono delle S.p.A. e da buoni privati pensano solo al profitto con la qualità in discesa libera.
Io ho parlato di cambio di contratti da 3 a 6 kW di potenza di targa e mi sono preso parole. Beh, ti posso garantire che quando qualcuno di voi era in fasce la progettazione si faceva sulla potenza impegnata + un sovraccarico di almeno 10% tanto per star sicuri. Poi, ovviamente, si modulava la produzione in base al carico (fasce orarie, grandi industrie ecc.)
Insomma oggi non frega a nessuno se un milione di utilizzatori passa dal 3 al 6 kW o peggio al 10 kW di potenza impegnata tanto ci sono i coefficienti che rassicurano tutti. Peccato che già oggi qualcuno aspetta da mesi che l'Enel gli conceda il passaggio da 3 a 6 kW (chissà come mai)
Ma ancora più stupefacente è la conclusione di un pallosissimo studio, sempre sui coefficienti, dove all'inzio sembra che abbiamo margini abbastanza ampi senza intervenire sulla rete ma poi così conclude :


"Diversa è la situazione in cui si aggiungono carichi importanti con un consumo continuativo.
Per questa evenienza, i dati sembrano concedere tale possibilità per un numero limitato di utenti, numero che si può stimare tra il 5 ed il 10% degli utenti domestici allacciati ad ogni linea.
Un ulteriore problema, oltre a quello del limite fisico dei cavi, potrebbe presentarsi nei mesi estivi o comunque in giornate con elevate temperature esterne a causa dei consumi indotti dagli impianti di condizionamento, ma qui subentrano altre situazioni locali (città turistiche, località montane, ecc) che non sono valutabili in senso generale. In linea di massima, comunque, come si sono trovati dei profili orari di minore carico dei giorni ordinari nei quali si possono aggiungere nuovi "elettrodomestici" (praticamente dalle 00 alle 17), anche nei giorni estivi potrebbero esserci momenti della giornata con spazio per aggiungere ulteriori carichi.
Aggiungo infine che gli utenti domestici hanno nel contatore un limitatore di potenza, saranno quindi gli utenti stessi a distribuire i loro consumi nelle fasce orarie per evitare il distacco per sovracorrente o per evitare di dover aumentare il contratto di fornitura elettrica, contribuendo ad una crescita dei consumi in modo più ordinato".

Università di Padova, Gianluca Pavoni, Tesi sulle reti di distribuzione BT, fondamentale per il presente articolo.

La cosa abbastanza sorprendente è che anche qui non si parla di cambio di contratto da 3 a 6 kW e anzi ci si aggrappa proprio all' interruzione della corrente data dagli automatici se superi la potenza di targa. (mi vien da piangere, ci aggrappiamo agli automatici per evitare un disastro)
Secondo lo studio, comunque, una percentuale fra il 5 e il 10% di utenti può permettersi una macchinetta elettrica senza problemi salvo più o meno numerose variabili.(quindi attenzione a quel 5-10% ci sono pur sempre le variabili in agguato)
Però qualcuno ha certezze incrollabili. Beati loro
 
Ultima modifica:
Vorrei capire una cosa visto che si ipotizza un misero 1% di energia assorbita in più da 1 milione di vetture elettriche (i famosi 3 TWh in più) e dal punto di vista dei numeri ci può stare.
Dunque nessun problema.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai in Svizzera Germania e Francia minacciano di staccare la spina alle EV nonostante percentuali sul circolante ridicole (certo, comunque superiori alle nostre)
Vuoi vedere che da quelle parti non sanno progettare una distribuzione decente?
Misteri dei teorici che si riempono la bocca di coefficienti di contemporaneità ed utilizzazione
Sulla conteporaneità ci sono statistiche abbastanza approfondite ma estremamente variabili da zona a zona, da line a linea, da stagione a stagione e ovviamente suddivisa in tre fasce orarie.
Quindi la variabilità la fa da padrona assoluta causando a mio avviso incertezza.
Per l'utilizzazione è facile fare gli eroici del "non c'è problema"
Basta pensare che se hai un contratto Enel di 3 kW e vai a manetta per 24 ore puoi consumare la bellezza di 72 kWh al giorno pari 26.289 kWh anno. Poichè i consumi medi per allacciamento si aggirano fra 2/3000 kWh anno il coefficiente si avvicina a 0,1 (10%)
Poi questo coefficiente va a "incrociarsi" con quello di contemporaneità che nella media (vai a sapere fatta come) è molto basso anche quello.
Per fortuna che esistono le variabili e i picchi che mettono un pò in crisi anche i cervelloni e i teorici del non c'è problema.
Lo stupefacente di tutti i calcoli cervellotici volti al risparmio dimensionale (una volta Enel e Aziende elettriche erano pubbliche, forse c'era spreco ma ti assicuro che in quanto a realizzazione e progettazione erano stupefacenti) ora sono delle S.p.A. e da buoni privati pensano solo al profitto con la qualità in discesa libera.
Io ho parlato di cambio di contratti da 3 a 6 kW di potenza di targa e mi sono preso parole. Beh, ti posso garantire che quando qualcuno di voi era in fasce la progettazione si faceva sulla potenza impegnata + un sovraccarico di almeno 10% tanto per star sicuri. Poi, ovviamente, si modulava la produzione in base al carico (fasce orarie, grandi industrie ecc.)
Insomma oggi non frega a nessuno se un milione di utilizzatori passa dal 3 al 6 kW o peggio al 10 kW di potenza impegnata tanto ci sono i coefficienti che rassicurano tutti. Peccato che già oggi qualcuno aspetta da mesi che l'Enel gli conceda il passaggio da 3 a 6 kW (chissà come mai)
Ma ancora più stupefacente è la conclusione di un pallosissimo studio, sempre sui coefficienti, dove all'inzio sembra che abbiamo margini abbastanza ampi senza intervenire sulla rete ma poi così conclude :


"Diversa è la situazione in cui si aggiungono carichi importanti con un consumo continuativo.
Per questa evenienza, i dati sembrano concedere tale possibilità per un numero limitato di utenti, numero che si può stimare tra il 5 ed il 10% degli utenti domestici allacciati ad ogni linea.
Un ulteriore problema, oltre a quello del limite fisico dei cavi, potrebbe presentarsi nei mesi estivi o comunque in giornate con elevate temperature esterne a causa dei consumi indotti dagli impianti di condizionamento, ma qui subentrano altre situazioni locali (città turistiche, località montane, ecc) che non sono valutabili in senso generale. In linea di massima, comunque, come si sono trovati dei profili orari di minore carico dei giorni ordinari nei quali si possono aggiungere nuovi "elettrodomestici" (praticamente dalle 00 alle 17), anche nei giorni estivi potrebbero esserci momenti della giornata con spazio per aggiungere ulteriori carichi.
Aggiungo infine che gli utenti domestici hanno nel contatore un limitatore di potenza, saranno quindi gli utenti stessi a distribuire i loro consumi nelle fasce orarie per evitare il distacco per sovracorrente o per evitare di dover aumentare il contratto di fornitura elettrica, contribuendo ad una crescita dei consumi in modo più ordinato".

Università di Padova, Gianluca Pavoni, Tesi sulle reti di distribuzione BT, fondamentale per il presente articolo.

La cosa abbastanza sorprendente è che anche qui non si parla di cambio di contratto da 3 a 6 kW e anzi ci si aggrappa proprio all' interruzione della corrente data dagli automatici se superi la potenza di targa. (mi vien da piangere, ci aggrappiamo agli automatici per evitare un disastro)
Secondo lo studio, comunque, una percentuale fra il 5 e il 10% di utenti può permettersi una macchinetta elettrica senza problemi salvo più o meno numerose variabili.(quindi attenzione a quel 5-10% ci sono pur sempre le variabili in agguato)
Però qualcuno ha certezze incrollabili. Beati loro

Immagino che ti riferisca a me.
Già dal mio primo post ho scritto che non vedevo grossi problemi nella disponibilità complessiva di energia, ma che questione diversa è la distribuzione.
 
Immagino che ti riferisca a me.
Già dal mio primo post ho scritto che non vedevo grossi problemi nella disponibilità complessiva di energia, ma che questione diversa è la distribuzione.
Diciamoci la verità.
Io ho finito di studiare elettrotecnica 40 anni fa. Puoi ben capire che non sia aggiornato. A malapena ricordo il teorema di Pitagora figuriamoci le formule di elettrotecnica. Tu puoi darmi 10 a uno sulla materia e questo lo so benissimo. Quindi massimo rispetto
Chiarito questo e appianato il dato sul consumo energetico io ho aperto il tema (molto realistico) del cambio di contratto di fornitura Enel
da 3 a 6 kW. Tu non solo non l'hai minimamente preso in considerazione ma ti sei assolutamente arroccato sui 3 TWh in più di consumo che per me resta un falso problema.
Diciamo che ci sono stato un pò male ma non è cosa grave
(fossero queste le cose gravi ci metterei la firma)
In sintesi mi sembra di aver capito che per te 1 milione di auto in più (lascia stare se in un anno o due) sia cosa di poco conto e potrebbe anche essere se nessuno cambiasse contratto con l'Enel (cosa impossibile o possibile solo se l'Enel si rifiuta di cambiarlo) ma così non sarebbe e piaccia o no i vari studi sui coefficienti stracolmi di variabili lasciano il tempo che trovano. La potenza impegnata da contratto ha il suo bel peso e quando scrivevo che alcuni decenni fa era quella che faceva testo non lo dicevo tanto per dire.
Comunque sono qua pronto a discuterne ogni qualvolta lo riterrai opportuno anche se la competenza mi ha abbandonato da un bel pezzo.
p.s. rileggendo un mio posto mi sono accorto di aver fatto il solito casino con le sigle. Quando parlavo di 13 o 26 TWh all'anno intendevo TW in caso di cambio contatori ovvero circa 3 GW in più di potenza istantanea disponibile che sui 50 GW attuali rappresenta un 6%.
Se anzichè di un milione di auto parlassimo di 10 milioni, come qualcuno pretenderebbe da qui a 10/15 anni, sarebbe un bel problema.
Problemi futuri, certo, ma abbastanza grandini
 
Ultima modifica:
E adesso il Wyoming vuole vietare la vendita di auto elettriche. Sì, avete letto bene, vietare!

https://auto.everyeye.it/notizie/au...-hanno-fare-vietato-venderle-2035-629528.html

qui vediamo un tipico pendolare del Wyoming nel suo percorso casa-ufficio......

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Diciamoci la verità.
Io ho finito di studiare elettrotecnica 40 anni fa. Puoi ben capire che non sia aggiornato. A malapena ricordo il teorema di Pitagora figuriamoci le formule di elettrotecnica. Tu puoi darmi 10 a uno sulla materia e questo lo so benissimo. Quindi massimo rispetto
Chiarito questo e appianato il dato sul consumo energetico io ho aperto il tema (molto realistico) del cambio di contratto di fornitura Enel
da 3 a 6 kW. Tu non solo non l'hai minimamente preso in considerazione ma ti sei assolutamente arroccato sui 3 TWh in più di consumo che per me resta un falso problema.
Diciamo che ci sono stato un pò male ma non è cosa grave
(fossero queste le cose gravi ci metterei la firma)
In sintesi mi sembra di aver capito che per te 1 milione di auto in più (lascia stare se in un anno o due) sia cosa di poco conto e potrebbe anche essere se nessuno cambiasse contratto con l'Enel (cosa impossibile o possibile solo se l'Enel si rifiuta di cambiarlo) ma così non sarebbe e piaccia o no i vari studi sui coefficienti stracolmi di variabili lasciano il tempo che trovano. La potenza impegnata da contratto ha il suo bel peso e quando scrivevo che alcuni decenni fa era quella che faceva testo non lo dicevo tanto per dire.
Comunque sono qua pronto a discuterne ogni qualvolta lo riterrai opportuno anche se la competenza mi ha abbandonato da un bel pezzo.
p.s. rileggendo un mio posto mi sono accorto di aver fatto il solito casino con le sigle. Quando parlavo di 13 o 26 TWh all'anno intendevo TW in caso di cambio contatori ovvero circa 3 GW in più di potenza istantanea disponibile che sui 50 GW attuali rappresenta un 6%.
Se anzichè di un milione di auto parlassimo di 10 milioni, come qualcuno pretenderebbe da qui a 10/15 anni, sarebbe un bel problema.
Problemi futuri, certo, ma abbastanza grandini

È evidente che, se non facciamo niente, arriva il giorno in cui ci troviamo in difficoltà.
Ma, dato che l'incremento è graduale, prevedibile e, tutto sommato, di modesta entità dovrebbe essere abbastanza semplice farvi fronte con un minimo di programmazione.
Poi, ripeto, se diciamo che non siamo più capaci di fare neanche questo, allora chiudiamo bottega, come paese.
Altri paesi, spesso non dotati delle nostre risorse economiche, fronteggiano incrementi del fabbisogno di energia ben superiori a questi e pure noi lo abbiamo fatto in passato.
Considera pure che le auto elettriche, tendenzialmente, vengono ricaricate di notte, quando la richiesta industriale è al minimo.
 
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E adesso il Wyoming vuole vietare la vendita di auto elettriche. Sì, avete letto bene, vietare!

https://auto.everyeye.it/notizie/au...-hanno-fare-vietato-venderle-2035-629528.html

Naturalmente sono assolutamente contrario anche a questo editto bulgaro benché ribaltato rispetto a quanto viviamo in UE.

Per me tecnologia, competitività sul mercato, qualità e prezzo dovrebbero decretare chi vende tanto, chi vende poco e chi non vende niente...

In ogni caso il Wyoming può fare ciò che vuole, ha una popolazione totale pari a 1/3 di Milano (attenzione: Milano comune, non Milano città metropolitana) sparsa su una superficie simile a quella dell'Italia intera.

Sono pochissimi e, i potenti, tutti boss del petrolio (è uno tra i luoghi del mondo con maggior capacità estrattiva), per cui si fanno leggi e regole assolutamente "a tu per tu".

Diciamo che non cavalcherei la cosa come "anti green" ma la bollerei come censura uguale e opposta a quanto viviamo in EU, semplicemente poggia su basi differenti.
 
Anche io ho finito il Politecnico 30 anni fa, e mi sto ristudiando analisi 2, a fatica giusto per rifrescarmi la memoria, e qualche esame di elettrotecnica l'ho dato pure io.
Detto questo a mio avviso il problema non sta nei MWh o TWh, ma nella potenza istantanea impegnata.
Quando lavoravo in IBM Centro direzionale di Segrate (Uffici), per evitare continui black out hanno dovuto portare la media tensione in azienda e con i vari trasformatori in azienda portarla 380V e poi a 220V (allego foto).
Stessa cosa ad un mio conoscente concessionario che Enel non gli sta connettendo due colonnine da 122 Kw (50+50) CC (11+11) CA poiché la sotto centrale non è in grado in quella zona di portare quella potenza in KW. lo collegheranno quando avranno aggiornato sottocentrale e portato la potenza sufficiente. Questo IMHO è il problema fondamentale, qui a Milano non c'è estate che non andiamo in Black Out per i climatizzatori...
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È evidente che, se non facciamo niente, arriva il giorno in cui ci troviamo in difficoltà.
Ma, dato che l'incremento è graduale, prevedibile e, tutto sommato, di modesta entità dovrebbe essere abbastanza semplice farvi fronte con un minimo di programmazione.
Poi, ripeto, se diciamo che non siamo più capaci di fare neanche questo, allora chiudiamo bottega, come paese.
Altri paesi, spesso non dotati delle nostre risorse economiche, fronteggiano incrementi del fabbisogno di energia ben superiori a questi e pure noi lo abbiamo fatto in passato.
Considera pure che le auto elettriche, tendenzialmente, vengono ricaricate di notte, quando la richiesta industriale è al minimo.
Da ignorante, presento alcune riflessioni e connesse domande.

1) La Svezia produce strutturalmente più energia di quanta ne consumi, è storicamente esportatrice nette, eppure ...
https://europe.autonews.com/automakers/swedens-ev-boom-under-threat-power-crunch
https://chakratec.com/swedens-ev-boom-under-threat-as-electricity-demand-outstrips-capacity/

2) L'Italia è importatrice netta, nel 2021 abbiamo acquistato all'estero il 13,4% dei nostri consumi con un aumento dell'import pari a +32,9% rispetto al 2020 (traduzione = non eravamo autosufficienti nemmeno durante i primi duri lockdown)
https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche
Ora, in ottica di transizione verso l'elettrificazione generalizzata (non solo i BEV, ma cottura, riscaldamento e quant'altro), siamo sicuri che Francia, Svizzera, Austria e Slovenia continueranno ad avere eccedenza di produzione da venderci?
Nota sia di colore sia molto esemplificativa su questo punto: Ansaldo Nucleare e Federacciai, con notevole lungimiranza, hanno offerto di investire circa 1,2 miliardi per il raddoppio della centrale atomica slovena di Krsko, in cambio del prelievo di un terzo dell'energia prodotta dal raddoppio (che in realtà sarà più di un raddoppio), energia di cui abbiamo disperatamente bisogno. Ovviamente i nostri decisori stanno già scatenandosi contro tale investimento, anche a livello di VIA transfrontaliera, da ultimo con la "bocciatura" da parte del MiTE a maggio 2022. No comment, ma ti cito: "Poi, ripeto, se diciamo che non siamo più capaci di fare neanche questo, allora chiudiamo bottega, come paese."

3) La domanda di energia elettrica per il futuro parco BEV non sarà distribuita uniformemente sul territorio nazionale, ma, per evidente forza di cose, si concentrerà nel bacino padano, ovvero nelle 4 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) che già oggi sono fortemente deficitarie nella produzione elettrica rispetto alle richieste. Se il punto 2) sopra esaminato concerne esclusivamente la capacità produttiva, questo tocca soprattutto la distribuzione. Sappiamo tutti come basta un utilizzo più intenso dei climatizzatori per generare blackout a macchia di leopardo: ora, se l'impiego di utenze supplementari in misura inferiore ad una per nucleo familiare e che richiedono mediamente 1,0 - 1,5 kWh mette in crisi la distribuzioone, cosa accadrà con i punti di ricarica che per quanto scrausi siano ne richiedono circa una volta e mezzo per un quadriciclo a pile di quelli che si guiidano a 16 anni e almeno il quintuplo per un BEV decente?

Edit/P.S.
Nel link a Terna sopra indicato si possono trovare e scaricare molte pubblicazioni interessanti.
 
Ultima modifica:
Anche perché (in casa mia ho installato un Wattmetro, con Conteggio dei Watt, KWh, FP, Hz, Volt, Ampere ecc..)
E mediante durante la giornata, a meno che non metta in funzione lavastoviglie o forno, ho un assorbimento con frigo e TV di 300/400W, con la lavastoviglie classe AA vado a 2000W.
Detto questo se la rete che alimenta il mio condominio è dimensionata sui Watt che, nella gran parte della giornata utilizzo, e come me penso tutte le famiglie, con la potenza impegnata in 2 colonnine di ricarica, considerando la media pesata e non considerando l'eventuale scarto quadratico, ci si alimentato più di 600 appartamenti. Qualcosa da rivedere nella rete di distribuzione dell'energia elettrica mi sembra che un tantino ci sia....
 
Da ignorante, presento alcune riflessioni e connesse domande.

1) La Svezia produce strutturalmente più energia di quanta ne consumi, è storicamente esportatrice nette, eppure ...
https://europe.autonews.com/automakers/swedens-ev-boom-under-threat-power-crunch
https://chakratec.com/swedens-ev-boom-under-threat-as-electricity-demand-outstrips-capacity/

2) L'Italia è importatrice netta, nel 2021 abbiamo acquistato all'estero il 13,4% dei nostri consumi con un aumento dell'import pari a +32,9% rispetto al 2020 (traduzione = non eravamo autosufficienti nemmeno durante i primi duri lockdown)
https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche
Ora, in ottica di transizione verso l'elettrificazione generalizzata (non solo i BEV, ma cottura, riscaldamento e quant'altro), siamo sicuri che Francia, Svizzera, Austria e Slovenia continueranno ad avere eccedenza di produzione da venderci?
Nota sia di colore sia molto esemplificativa su questo punto: Ansaldo Nucleare e Federacciai, con notevole lungimiranza, hanno offerto di investire circa 1,2 miliardi per il raddoppio della centrale atomica slovena di Krsko, in cambio del prelievo di un terzo dell'energia prodotta dal raddoppio (che in realtà sarà più di un raddoppio), energia di cui abbiamo disperatamente bisogno. Ovviamente i nostri decisori stanno già scatenandosi contro tale investimento, anche a livello di VIA transfrontaliera, da ultimo con la "bocciatura" da parte del MiTE a maggio 2022. No comment, ma ti cito: "Poi, ripeto, se diciamo che non siamo più capaci di fare neanche questo, allora chiudiamo bottega, come paese."

3) La domanda di energia elettrica per il futuro parco BEV non sarà distribuita uniformemente sul territorio nazionale, ma, per evidente forza di cose, si concentrerà nel bacino padano, ovvero nelle 4 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) che già oggi sono fortemente deficitarie nella produzione elettrica rispetto alle richieste. Se il punto 2) sopra esaminato concerne esclusivamente la capacità produttiva, questo tocca soprattutto la distribuzione. Sappiamo tutti come basta un utilizzo più intenso dei climatizzatori per generare blackout a macchia di leopardo: ora, se l'impiego di utenze supplementari in misura inferiore ad una per nucleo familiare e che richiedono mediamente 1,0 - 1,5 kWh mette in crisi la distribuzioone, cosa accadrà con i punti di ricarica che per quanto scrausi siano ne richiedono circa una volta e mezzo per un quadriciclo a pile di quelli che si guiidano a 16 anni e almeno il quintuplo per un BEV decente?

Edit/P.S.
Nel link a Terna sopra indicato si possono trovare e scaricare molte pubblicazioni interessanti.

Intanto, fammi dire che gran parte dei problemi a cui ti riferisci, riguardano più la distribuzione che, come ho scritto diverse volte, mi pare effettivamente il punto più critico.
Relativamente al fatto che siamo importatori netti, non so quanto lo siamo per necessità e quanto per convenienza.
Adesso, chiaramente, non sono un esperto, ma mi pare che abbiamo una potenza installata di quasi 120 GW di cui circa la metà termoelettrici a fronte di una potenza massima richiesta, nella giornata tipo di circa 50 GW e un massimo storico attorno ai 60 (giorno, estate con le fabbriche in funzione e i condizionatori accesi).
Considera che, di notte, quando ricaricano le auto elettriche per la maggior parte, si scende attorno ai 20-25 GW, quindi si libera parecchia potenza. Diciamo anche che le tariffe potrebbero incentivare a ricaricare, appunto, quando c'è poca richiesta
Ripeto: non credo che in un paese come il nostro possa essere un problema aumentare la disponibilità di energia di un valore inferiore all'1% all'anno.
Per curiosità vorrei andare a vedere di quanto la ha aumentata la Cina negli ultimi 20 anni. O anche altri paesi in via di sviluppo che hanno il PIL che sale del 10% all'anno.
Poi, certo, la distribuzione potrebbe essere, invece, un elemento critico.
 
Intanto, fammi dire che gran parte dei problemi a cui ti riferisci, riguardano più la distribuzione che, come ho scritto diverse volte, mi pare effettivamente il punto più critico.
2 punti sui 3 di cui parlavo, sì, sono problemi distributivi, ma il deficit energetico complessivo rimane.

Relativamente al fatto che siamo importatori netti, non so quanto lo siamo per necessità e quanto per convenienza.
Adesso, chiaramente, non sono un esperto, ma mi pare che abbiamo una potenza installata di quasi 120 GW di cui circa la metà termoelettrici a fronte di una potenza massima richiesta, nella giornata tipo di circa 50 GW e un massimo storico attorno ai 60 (giorno, estate con le fabbriche in funzione e i condizionatori accesi).
Dal link
https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche
scarica il file "Impianti di generazione 2021". Si riportano i 120 GW di potenza efficiente installata, ma si parla anche di "producibilità" che non supera i 55 GWh. Ti ringrazio sin da ora se riesci a spiegarci in parole semplici cosa intendono per "producibilità"
 
Stato
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