<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 865 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Io faccio un ragionamento al contrario, limitiamolo all'Italia ma anche un po' a tutto il centro-sud Europa cui apparteniamo.

Se il 90/95% delle persone NON sceglie un'auto elettrica ma un'ibrida o una termica pura, è perché sostanzialmente per la stra-grandissima maggioranza di chi acquista l'auto gli aspetti limitanti o negativi di un'elettrica (inutile scendere nel dettaglio ma riepiloghiamoli con costi, autonomia, tempi, necessità di organizzazione, logistica di ricarica fuori casa, emergenze, percorrenze, ecc...) sono SUPERIORI ai benefici che propone.

Chi ha le carte in regola (le giuste condizioni) per poter passare a un'elettrica l'ha verosimilmente già fatto e ne sta godendo i benefici, gli altri semplicemente attendono che sia obbligatorio cercando di procrastinarne l'acquisto il più in là possibile.


qui il discorso è un altro , una ditta prende un auto per usarla un tot di anni e poi per rivenderla, nel frattempo il prezzo di quell'auto cala e quindi il prezzo che loro ci volevano fare come usato non è quello sperato. A parte capire che prezzo loro ci volevano fare, perchè sembra chiaro che negli ultimi anni sull'usato si è troppo speculato, ma cmq resta sempre un loro di problema che si basa su un piano di investimenti fatto da un privato.
 
qui il discorso è un altro , una ditta prende un auto per usarla un tot di anni e poi per rivenderla, nel frattempo il prezzo di quell'auto cala e quindi il prezzo che loro ci volevano fare come usato non è quello sperato. A parte capire che prezzo loro ci volevano fare, perchè sembra chiaro che negli ultimi anni sull'usato si è troppo speculato, ma cmq resta sempre un loro di problema che si basa su un piano di investimenti fatto da un privato.
In occasione della massiccia dismissione di Tesla avevano chiaramente detto che il prezzo atteso di vendita su mercato usato era solo uno dei problemi, l'altro riguardava gli ingentissimi costi di ripristino e mantenimento in opera.

Quindi non la vedrei solo come un problema di "compro a 10 - vendo a 6 ma il mercato mi darà 4", ma proprio di costi legati alla classe di veicoli durante la vita attiva all'interno dell'azienda di noleggio (qui i costi di ripristino, per loro, sono "tutto").

Mi vuoi dire che la parte purchasing di un colosso come Hertz non abbia la forza commerciale, anche dopo l'acquisto, di farsi dare da vari costruttori a cui acquista decine o centinaia di migliaia di auto ogni tot anni un rebate legato alla perdita di valore innescata da scontistiche e altri fenomeni? Io no, ho visto purchasing di aziende molto più piccole ottenere cose impensabili in un po' tutti gli ambiti (sia servizi che prodotti), non posso che pensare che anche Hertz abbia le medesime dinamiche e capacità.
 
In occasione della massiccia dismissione di Tesla avevano chiaramente detto che il prezzo atteso di vendita su mercato usato era solo uno dei problemi, l'altro riguardava gli ingentissimi costi di ripristino e mantenimento in opera.

Quindi non la vedrei solo come un problema di "compro a 10 - vendo a 6 ma il mercato mi darà 4", ma proprio di costi legati alla classe di veicoli durante la vita attiva all'interno dell'azienda di noleggio (qui i costi di ripristino, per loro, sono "tutto").

Mi vuoi dire che la parte purchasing di un colosso come Hertz non abbia la forza commerciale, anche dopo l'acquisto, di farsi dare da vari costruttori a cui acquista decine o centinaia di migliaia di auto ogni tot anni un rebate legato alla perdita di valore innescata da scontistiche e altri fenomeni? Io no, ho visto purchasing di aziende molto più piccole ottenere cose impensabili in un po' tutti gli ambiti (sia servizi che prodotti), non posso che pensare che anche Hertz abbia le medesime dinamiche e capacità.

leggo quello che dice l'articolo e dico solo che non è un problema di per se inerente le auto EV , è legato al modello economico del mondo automobilistico, oltretutto un modello anche un poco deviato negli ultimi anni. Se come auspichiamo da tempo , cosa per me irrealizzabile, ci fosse qualche casa che abbassa il prezzo delle termiche i rent avrebbero lo stesso problema credo
 
probabilmente il prezzo dell'usato, e' calato di piu' di quello che si aspettavano, perche' son calate le nuove.
oppure, l'usato si fatica a vendere, ed il prezzo cala ulteriormente.
diciamo che hanno valutato male, e ora corrono ai ripari.
 
Io faccio un ragionamento al contrario, limitiamolo all'Italia ma anche un po' a tutto il centro-sud Europa cui apparteniamo.

Se il 90/95% delle persone NON sceglie un'auto elettrica ma un'ibrida o una termica pura, è perché sostanzialmente per la stra-grandissima maggioranza di chi acquista l'auto gli aspetti limitanti o negativi di un'elettrica (inutile scendere nel dettaglio ma riepiloghiamoli con costi, autonomia, tempi, necessità di organizzazione, logistica di ricarica fuori casa, emergenze, percorrenze, ecc...) sono SUPERIORI ai benefici che propone.

Chi ha le carte in regola (le giuste condizioni) per poter passare a un'elettrica l'ha verosimilmente già fatto e ne sta godendo i benefici, gli altri semplicemente attendono che sia obbligatorio cercando di procrastinarne l'acquisto il più in là possibile.

Hertz ci aveva puntato molto pesantemente, l'avevamo già detto in ocassione delle migliaia, decine di migliaia, di Tesla di cui ha scelto di disfarsi per costi di gestione esagerati (e se lo sono per un noleggiatore mondiale la dice lunga...), semplicemente stanno dismettendo anche Polestar e quant'altro hanno ancora "a menu", immagino per gli stessi identici motivi: non profittabilità.

che poi.... secondo te (perchè ti ho quotato, ma la domanda è estesa), uno abituato alle ICE (ovvero, il 90% degli automobilisti), la volta che deve noleggiare un'auto, sia per lavoro o turismo, si va a impegolare in un mondo che non conosce e non è attrezzato per esplorare (app, carte, tessere...)?
 
nell'articolo non si parla di problemi con il noleggio ma di problemi legati al valore delle auto EV dopo i canonici anni di rent che poi si concludono con l'immissione nei canali dell'usato, il resto non ha per ora una evidenza
 
Portavo alla riflessione un altro aspetto della questione. Comunque, per un motivo o per l'altro, la crescita delle BEV progredisce decisamente meno delle previsioni (o meglio, delle aspettative). Il discorso della tenuta del valore dell'usato IMHO è una delle tessere del puzzle.
 
Portavo alla riflessione un altro aspetto della questione. Comunque, per un motivo o per l'altro, la crescita delle BEV progredisce decisamente meno delle previsioni (o meglio, delle aspettative). Il discorso della tenuta del valore dell'usato IMHO è una delle tessere del puzzle.

a me sinceramente che i rent hanno problemi a vendere mi interessa poco, anzi , forse potrebbe essere anche un modo per abbassare i prezzi dell'usato, perchè poi i prezzi di questo sono lievitati proprio per questa forma di economia, vettura noleggiata e poi rimessa sull'usato con prezzi pari al nuovo, che ripeto è a prescindere dalla motorizzazione.
 
Perfetta lo sarà, per me, quando potrò pagare le ricariche con banconote o carta di credito.

Preferisco non dover usare niente, attacco la spina, la stacco e mi scala in automatico i soldi dalla carta di credito associata al numero di telaio.

Non serve neanche connessione internet o telefonica da parte dell'auto o dell'utente.
 
a me sinceramente che i rent hanno problemi a vendere mi interessa poco, anzi , forse potrebbe essere anche un modo per abbassare i prezzi dell'usato, perchè poi i prezzi di questo sono lievitati proprio per questa forma di economia, vettura noleggiata e poi rimessa sull'usato con prezzi pari al nuovo, che ripeto è a prescindere dalla motorizzazione.
Se ci sarà un calo dei prezzi dell'usato, ci sarà un più che proporzionale innalzamento dei canoni di leasing. E dato che in prospettiva sarà proprio questa la forma prevalente di possesso dell'auto, ho la sensazione che per gli utenti cambierà solo il calibro del cetriolo. In che senso cambierà, te lo lascio immaginare.
 
Preferisco non dover usare niente, attacco la spina, la stacco e mi scala in automatico i soldi dalla carta di credito associata al numero di telaio.

Non serve neanche connessione internet o telefonica da parte dell'auto o dell'utente.
Penso non sarebbe impossibile imporre uno standard uniforme di comunicazione veicolo-colonnina come condizione per ottenere l'omologazione UE. Tesla ha avuto un'ottima idea, perché non estenderla a tutti?
 
Perché Tesla ha dalla sua l'auto e l'infrastruttura, il resto del mondo ha o l'auto o l'infrastruttura.
VW ci sta provando col plug&charge su alcune colonnine, e sembra che funzioni.
Il resto lo fa avere una RFID da passare sullo schermo della colonnina per far partire la ricarica, azione che (solo quella del passare la card sulla colonnina) porta via ancora minor tempo del classico passaggio contanti\bancomat al distributore di benzina.
 
A me 200 km basterebbero e azzarderei che basterebbero a metà delle persone,o più correttamente che se un'auto su due avesse solo 200 km di autonomia potrebbe essere utilizzata esattamente come viene usata adesso.
 
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