Non condivido. Nel caso dei carburanti abbiamo poche raffinerie che producono anche per gli altri marchi concorrenti o, nel caso di raffinerie indipendenti, per qualsiasi che lo chieda. Nella generazione di corrente elettrica abbiamo poche società grandi produttrici ed alcuni piccoli produttori, ma gli elettroni da loro generati possono essere utilizzati da chiunque.
Lato trasporto, le autocisterne che portano gasolio e benzina alle stazioni di servizio sono per lo più di padroncini o di imprese indipendenti, dubito che le varie ENI, ESSO etc abbiano ancora la loro struttura proprietaria di trasporto. Nel caso della corrente elettrica, la trasmissione è affidata a Terna, che mi pare applichi condizioni contrattuali uguali per tutti gli operatori. Con le autocisterne le tariffe dipendono dalla contrattazione tra committente e trasportatore, ma di fatto le condizioni sono livellate per tutti.
Infine, lato distribuzione “al dettaglio”, in qualsiasi benzinaio vedi chiaramente i prezzi e puoi rifornirti pagando esattamente i litri immessi in serbatoio, con qualsiasi sistema legale di pagamento e senza obbligo di alcuna tessera prepagata a scalare. Idem con i kWh consumati a casa, puoi stipulare con il venditore A diverso dal proprietario B dell’ultimo miglio cui appartiene il contatore e magari gli elettroni che ti arrivano sono generati da C.
Con le colonnine non si può, devi vincolarti a contratti vari e verificare quale tessera va dove. Ma, soprattutto, di fatto viene fortemente scoraggiata la ricarica pay per kWh.
Mi aspetto prima o poi un intervento del Garante, se non altro perché sta cosa non agevola la diffusione della mobilità elettrica.