Vorrei riportare una notizia passata in sotto tono ma che secondo me ha diritto di entrare in questa discussione.
Sto parlando della ricarica wireless in movimento che BreBeMi, Stellantis e ABB hanno tradotto in realtà. Hanno costruito un anello di prova da 1 km, asfaltato e poi inciso per installare gli induttori come per simulare il lavoro che si dovrebbe fare per installare tale sistema nelle strade già in essere. Eh si funziona, praticamente hanno fatto girare una 500 E e un pullman Iveco entrambi elettrici e si ricaricano oltre l'energia consumata.
Bene allora perchè la voglio inserire qui in questa discussione ?
I numeri :
-Energia per l'anello di 1 km 1 Mwh
-Energia rilasciata 30 kwh, ma dicono che affinando il sistema riusciranno a farne rilasciare 40.
-Energia che si riesce ad assorbire dicono, e si vede da altri video rilasciati, circa 85% che è sufficiente anche nel caso dei 30 kwh oltre ad assorbire quello che si consuma a ricaricare la batteria.
-Costo tra 1 e 2 milioni di euro al km (incluso tutte l'hardware di supporto come cabine elettriche torri del 5G ecc.ecc) a seconda della potenza degli induttori che si vogliono utilizzare
Tutto bello ma se si guardano solo 2 voci la cosa lascia un po perplessi : potenza impiegata, costo al km.
Ammettiamo una Torino - Venezia 400 km = 400 milioni di euro, anche farla a tratti almeno 200-250 ce li si lascia li.
Potenza 400 Mwh o nel caso a tratti 200 - 250 da erogare giorno e notte. E' vero che nelle aree di pertinenza delle autostrade è consentito installare pannelli solari ma fossero anche 250 Mwh è una potenza con cui si alimenterebbero oltre 80 mila case...
Oltre a vedere il calo della potenza assorbita nel caso nello stesso tratto ci siamo molte auto in ricarica, o se nel caso rimanga costante quanta energia il sistema debba richiedere in più alla rete.