<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 440 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Una disamina sui redditi medi e la vendita di auto elettriche :
https://www.quattroruote.it/news/in...a_psina_tra_le_diverse_regioni_d_europa_.html

C'è una bella differenza di redditi tra Olanda, Danimarca, Germania, Francia e noi. Pare che avendo qualche soldino in più le auto elettriche trovino più spazio. Sarà vero?

Sui grandi numeri certamente....
Vedi....
Quando i cellulari Micro Tac costavano oltre 4 milioni....
Quando un buon video registratore stava verso i 2
 
Ovviamente non basta citare uno studio per quanto condotto dal CNR , occorrerebbe approfondire , in particolare con studi sul "catino" padano

Articolo successivo sempre da ricerca del CNR:
https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/10608/gli-effetti-del-lockdown-nelle-atmosfere-urbane

concentrazioni al suolo di PM10, PM2.5, NO2, BC (Black Carbon) e benzene nelle città di Aosta, Milano, Bologna, Roma e Taranto, caratterizzate, per posizione geografica, da diverse condizioni meteo-climatiche.

CUT

Il confronto ha evidenziato una drastica diminuzione del PM10 (da un massimo di -52% ad Aosta , ad un minimo di -4% a Taranto), del PM2.5 (da -46% ad Aosta e Milano, a -0,6% a Bologna), del BC (da -77% ad Aosta, a -25% a Milano), dell’NO2 (da -72% a Roma , a -4% a Taranto) e delle concentrazioni del benzene (circa -50% in tutte le città ad eccezione di Taranto). Al contrario, la presenza di alcuni eventi di stagnazione, durante marzo 2020, ha provocato un incremento del PM2.5 nei siti meridionali, mentre nella sola zona industriale di Taranto è stato osservato un forte aumento del benzene (fino a +104%). Infine, la concentrazione di ozono al suolo è aumentata in media di circa il 30% in tutti i siti, al contrario lo spessore ottico si è ridotto del 70% ad Aosta e del 50% a Roma.

“Rispetto a studi precedenti, questo lavoro ha mostrato l’influenza delle condizioni meteorologiche sulla concentrazione dei PM. Il confronto fra le misure delle concentrazioni di gas e particelle prima e durante il periodo di lockdown è importante per studi aventi come obiettivo la correlazione tra emissioni da traffico ed inquinanti. Inoltre, l'impatto della riduzione delle emissioni da traffico fornisce lo scenario di un futuro caratterizzato dall’aumento su larga scala dei veicoli elettrici”...


Direi che a Milano e a Roma il minor traffico ha inciso sull'inquinamento.

cs_figura_1.png
 
Ultima modifica:
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Ricordo anche io dati lievemente diversi, e infatti sono saltati fuori quelli esatti.
I miei dati personali invece, quelli presi respirando al balcone (visto che non si poteva uscire granchè :emoji_disappointed_relieved:) dicono molto diversamente.
Invece di stare nei sobborghi di Milano sembrava di stare in un paesino di collina
Quando si parla di spifferi e finestre, o portoni, a mio avviso possiamo anche ricordare che il fit for 55 riguarda diversi ambiti e non solo la mobilità privata.
 
Ultima modifica:
Ricordiamoci però che durante i lockdown non erano ferme solo le auto.
Uffici,negozi e le attività non essenziali erano chiusi quindi niente emissioni legate alla produzione ne emissioni per riscaldare migliaia di locali,laboratori etc etc.
I trasporti anche erano parzialmente fermi,viaggiavano solo le merci essenziali come alimentari e farmaci.
Non penso proprio che l'auto elettrica da sola possa portare a un cambiamento altrettanto drastico.
 
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Ricordo anche io dati lievemente diversi, e infatti sono saltati fuori quelli esatti.
I miei dati personali invece, quelli presi respirando al balcone (visto che non si poteva uscire granchè :emoji_disappointed_relieved:) dicono molto diversamente.
Invece di stare nei sobborghi di Milano sembrava di stare in un paesino di collina
Quando si parla di spifferi e finestre, o portoni, a mio avviso possiamo anche ricordare che il fit for 55 riguarda diversi ambiti e non solo la mobilità privata.


Non per....

Ma allora,
a parte i fotogrammi in cui passavano i rari mezzi pubblici,
sembrava di essere in un quadro del '700
 
Esatto.
Non era uno scenario realistico,di fatto l'economia era totalmente ferma cosa che forse avrà dato beneficio alla qualità dell'aria ma per il resto c'era veramente da piangere.
 
Articolo successivo sempre da ricerca del CNR:
https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/10608/gli-effetti-del-lockdown-nelle-atmosfere-urbane

concentrazioni al suolo di PM10, PM2.5, NO2, BC (Black Carbon) e benzene nelle città di Aosta, Milano, Bologna, Roma e Taranto, caratterizzate, per posizione geografica, da diverse condizioni meteo-climatiche.

CUT

Il confronto ha evidenziato una drastica diminuzione del PM10 (da un massimo di -52% ad Aosta , ad un minimo di -4% a Taranto), del PM2.5 (da -46% ad Aosta e Milano, a -0,6% a Bologna), del BC (da -77% ad Aosta, a -25% a Milano), dell’NO2 (da -72% a Roma , a -4% a Taranto) e delle concentrazioni del benzene (circa -50% in tutte le città ad eccezione di Taranto). Al contrario, la presenza di alcuni eventi di stagnazione, durante marzo 2020, ha provocato un incremento del PM2.5 nei siti meridionali, mentre nella sola zona industriale di Taranto è stato osservato un forte aumento del benzene (fino a +104%). Infine, la concentrazione di ozono al suolo è aumentata in media di circa il 30% in tutti i siti, al contrario lo spessore ottico si è ridotto del 70% ad Aosta e del 50% a Roma.

“Rispetto a studi precedenti, questo lavoro ha mostrato l’influenza delle condizioni meteorologiche sulla concentrazione dei PM. Il confronto fra le misure delle concentrazioni di gas e particelle prima e durante il periodo di lockdown è importante per studi aventi come obiettivo la correlazione tra emissioni da traffico ed inquinanti. Inoltre, l'impatto della riduzione delle emissioni da traffico fornisce lo scenario di un futuro caratterizzato dall’aumento su larga scala dei veicoli elettrici”...


Direi che a Milano e a Roma il minor traffico ha inciso sull'inquinamento.

Vedi l'allegato 27804
Come mai due studi contrastanti , tutti e due del CNR ?
 
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Andando a leggerli, visto che non sono lunghi, balza all'occhio che:
per quello di ottobre 2010
Lo scenario selezionato (24/02/2020-30/04/2020) è stato messo a confronto con uno meteorologicamente comparabile (25/02/2019–02/05/2019)
per quello di ottobre 2011
I parametri misurati nelle diverse città sono stati confrontati con quelli rilevati in un periodo di riferimento di 5 anni (2015-2019), escludendo i giorni caratterizzati da eventi di trasporto a lungo raggio, quali ad esempio il fumo proveniente dagli incendi dall'Europa orientale e dal Montenegro, le polveri dall'area del Caspio e dal Sahara, gli inquinanti dalla Pianura Padana verso Aosta
Quindi nell'ultimo studio hanno fatto un confronto con un periodo precedente più ampio ed evitando i giorni che presentavano caratteristiche di eccezionalità.
In ogni caso i due studi, pur non portando i risultati coincidenti, partono dai medesimi dati e non sono contrastanti.
Lo studio successivo cerca di essere più accurato.
 
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Andando a leggerli, visto che non sono lunghi, balza all'occhio che:
per quello di ottobre 2010
Lo scenario selezionato (24/02/2020-30/04/2020) è stato messo a confronto con uno meteorologicamente comparabile (25/02/2019–02/05/2019)
per quello di ottobre 2011
I parametri misurati nelle diverse città sono stati confrontati con quelli rilevati in un periodo di riferimento di 5 anni (2015-2019), escludendo i giorni caratterizzati da eventi di trasporto a lungo raggio, quali ad esempio il fumo proveniente dagli incendi dall'Europa orientale e dal Montenegro, le polveri dall'area del Caspio e dal Sahara, gli inquinanti dalla Pianura Padana verso Aosta
Quindi nell'ultimo studio hanno fatto un confronto con un periodo precedente più ampio ed evitando i giorni che presentavano caratteristiche di eccezionalità.
In ogni caso i due studi, pur non portando i risultati coincidenti, partono dai medesimi dati e non sono contrastanti.
Lo studio successivo cerca di essere più accurato.
Resta il fatto che il primo studio minimizzava l'abbattimento delle polveri sottili , soprattutto 2,5 e valorizzava invece la diminuzione degli ossidi di azoto nei giorni dei lock-down ; viceversa il secondo studio , pur comprendendo riferimenti a più lungo raggio , giungeva ala conclusione opposta , quella dell'abbattimento significativo di tutti gli inquinanti in seguito alla diminuzione del traffico . Dunque , nella metodologia scientifica il secondo studio , per essere veramente valido e preciso , dovrebbe invalidare il primo . Se ciò non è avvenuto - e infatti circolano tuttora ambedue gli studi del CNR - significa solo una cosa , che il problema è ancora in discussione e non si è giunti ad oggi ad una conclusione scientifica...
https://www.open.online/2021/03/10/covid-19-lockdown-inquinamento/

"...La principale fonte di polveri sottili in tutta Europa è il riscaldamento domestico, aziendale e pubblico (responsabile, secondo l’EEA, del 41% delle emissioni di PM10 e del 54% del PM 2,5 in Europa). Nello specifico, le fonti più micidiali di questi inquinanti sono i vecchi impianti di riscaldamento e le vecchie stufe a legna e caminetti. In questo caso, il traffico non gioca più il ruolo principale (contribuendo per il 10% e 11%) e non possiamo quindi applicare lo stesso ragionamento fatto per gli NOx. Da un lato, può essere che, stando a casa, si siano tenuti più accesi i riscaldamenti..."
 
Ultima modifica:
Devo averlo già scritto su queste pagine, ma lo ripeto. Tempo fa mi è capitato di leggere lo studio secondo il quale le emissioni farlocche dei motori Volkswagen avrebbero causato - vado a memoria - 1200 morti premature in Europa. Sono andato a leggere la metodologia, e ho pensato che se un lavoro del genere mi capita sotto come referee per una pubblicazione internazionale vado ad aspettare l'autore sotto casa per prenderlo a calci personalmente....
 
.
I dati non sono in discussione mi pare, chi è più bravo può sicuramente analizzarli meglio entrando nel merito delle conclusioni.
A me, viste le premesse sui periodi di confronto, non sembrano in contrasto fra di loro visto che prendono riferimenti diversi e quindi indicano variazioni diverse.
Poi se voi volete dire che sono fasulli o che ci siano studi migliori, riportate pure.
Il mio naso ed i miei polmoni ad ogni modo non li convincerete, e penso neanche i vostri per quanto riteniate di aver ragione.
Durante il primo mese di lockdown a Milano si respirava molto, molto meglio.
.
Fra parentesi, si è partiti dallo scetticismo sul fatto che l'inquinamento scemasse con il diminuire di auto e riscaldamenti etc... dicendo che durante il lockdown i valori non erano scesi.
Si controllano gli studi disponibili e invece i dati erano scesi.
Allora si discutono le conclusioni degli studi del CNR perchè non perfettamente coincidenti fra di loro.
Si verifica il motivo per cui non erano coincidenti e quindi si valuta che non erano contrastanti di per se ma avevano solo riferimenti più mirati.
Dopodichè, senza entrare nel merito, si iniziano a denigrare gli studi in generale.
Io mi sbaglierò, ma mi pare che non sia molto sensato proseguire a meno che non mi diciate che NO, chi di voi stava a Milano non ha notato miglioramenti di rilievo nel respirare al balcone.
 
Ultima modifica:
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I dati non sono in discussione mi pare, chi è più bravo può sicuramente analizzarli meglio entrando nel merito delle conclusioni.
A me, viste le premesse sui periodi di confronto, non sembrano in contrasto fra di loro visto che prendono riferimenti diversi e quindi indicano variazioni diverse.
Poi se voi volete dire che sono fasulli o che ci siano studi migliori, riportate pure.
Il mio naso ed i miei polmoni ad ogni modo non li convincerete, e penso neanche i vostri per quanto riteniate di aver ragione.
Durante il primo mese di lockdown a Milano si respirava molto, molto meglio.
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Fra parentesi, si è partiti dallo scetticismo sul fatto che l'inquinamento scemasse con il diminuire di auto e riscaldamenti etc... dicendo che durante il lockdown i valori non erano scesi.
Si controllano gli studi disponibili e invece i dati erano scesi.
Allora si discutono le conclusioni degli studi del CNR perchè non perfettamente coincidenti fra di loro.
Si verifica il motivo per cui non erano coincidenti e quindi si valuta che non erano contrastanti di per se ma avevano solo riferimenti più mirati.
Dopodichè, senza entrare nel merito, si iniziano a denigrare gli studi in generale.
Io mi sbaglierò, ma mi pare che non sia molto sensato proseguire a meno che non mi diciate che NO, chi di voi stava a Milano non ha notato miglioramenti di rilievo nel respirare al balcone.
Basterebbe semplicemente che coloro i quali negano l'evidenza, si trovassero a camminare oppure a pedalare nel traffico, per comprendere che sì, il riscaldamento domestico inquina, ma il traffico fa più danni a chi si trova nei pressi.
Ed i motori diesel, che peraltro anch'io utilizzo, spesso sono i peggiori, e non ritornerò a spiegare il perchè.
 
Basterebbe semplicemente che coloro i quali negano l'evidenza,
Secondo me, qui nessuno nega l'evidenza, semplicemente i numeri sono numeri e vanno inseriti su una scala corretta. Se prendi una tanica di gasolio e la rovesci davanti a una fila di ombrelloni, è ovvio che renderai l'acqua non balneabile per quella decina di metri, mentre se sversi in acqua una cisterna di gasolio a cento km dalla riva chi fa il bagno non se ne accorge. Credo che possiamo concordare sul fatto che i danni più grossi in assoluto li hai fatti al largo, rispetto alla riva... Tornando IT, nessuno mette in dubbio l'evidenza che il traffico "endotermico" emette gas e polveri che non sono gradevoli da respirare, ma ciò non cambia l'altra evidenza che - in assoluto - il contributo complessivo del traffico veicolare alle emissioni è minoritario rispetto ad altre sorgenti emissive. Si tratta di trovare le soluzioni ottimali per entrambe le situazioni, senza perdere di vista il quadro generale.
JM2C.
 
Resta il fatto che il primo studio minimizzava l'abbattimento delle polveri sottili , soprattutto 2,5 e valorizzava invece la diminuzione degli ossidi di azoto nei giorni dei lock-down ; viceversa il secondo studio , pur comprendendo riferimenti a più lungo raggio , giungeva ala conclusione opposta , quella dell'abbattimento significativo di tutti gli inquinanti in seguito alla diminuzione del traffico . Dunque , nella metodologia scientifica il secondo studio , per essere veramente valido e preciso , dovrebbe invalidare il primo . Se ciò non è avvenuto - e infatti circolano tuttora ambedue gli studi del CNR - significa solo una cosa , che il problema è ancora in discussione e non si è giunti ad oggi ad una conclusione scientifica...
https://www.open.online/2021/03/10/covid-19-lockdown-inquinamento/

"...La principale fonte di polveri sottili in tutta Europa è il riscaldamento domestico, aziendale e pubblico (responsabile, secondo l’EEA, del 41% delle emissioni di PM10 e del 54% del PM 2,5 in Europa). Nello specifico, le fonti più micidiali di questi inquinanti sono i vecchi impianti di riscaldamento e le vecchie stufe a legna e caminetti. In questo caso, il traffico non gioca più il ruolo principale (contribuendo per il 10% e 11%) e non possiamo quindi applicare lo stesso ragionamento fatto per gli NOx. Da un lato, può essere che, stando a casa, si siano tenuti più accesi i riscaldamenti..."


Non e' che puo' essere cambiata,
NEL TEMPO,*
l' importanza dei valori attribuiti
ad alcuni parametri che prima venivano considerati diversamente nella loro nocivita'
??
Tanto per dirne una

*Visto il gap di oltre un decennio
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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