<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 420 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Scusami, ma sei un po’ troppo manicheo. Ci sono anche quelli che in presenza di un vantaggio anche sotto forma di detrazione anticiperebbero la sostituzione dell’auto.

Sarà ma a me sembra che i crediti d'imposta non facciano gola a nessuno o quasi.
Alla fine si tratta di anticipare una spesa rimandabile per avere un ritorno economico molto dilazionato nel tempo.
 
Sarà ma a me sembra che i crediti d'imposta non facciano gola a nessuno o quasi.
Alla fine si tratta di anticipare una spesa rimandabile per avere un ritorno economico molto dilazionato nel tempo.
infatti il 110% non l'ha fatto nessuno :D

certo che fanno gola, soprattutto se sono cedibili.
se non fossero stati cedibili, non sarebbe successo il finimondo.
se volevi fare un lavoro, e' vero che ti tornava indietro il 10% in piu', ma dovevi avere i soldi per farlo.
quindi, controllavi la spesa, se ti sembrava caro, chiedevi ad un altro.
cedendo il credito, piu' costava il restauro, e piu' la banca che comprava il credito ci guadagnava.
e pantalone prendeva il cetriolo
 
Però il 110% è diverso da un incentivo sull'acquisto di un'auto.
Innanzitutto la percentuale è molto più alta.
E poi ha permesso anche a chi non aveva i soldi per fare i lavori di farli lo stesso.
La macchina con un incentivo che non sia sotto forma di sconto (che poi veniva pappato dal concessionario che non applicava più lo sconto abituale dal prezzo di listino) ma sotto forma di credito d'imposta te la devi pagare cash (o fare un finanziamento e allora è la finanziaria che paga cash).
E poi l'incentivo lo recuperi con calma un po' alla volta negli anni a venire.
Per me non farebbe gola quasi a nessuno,ne approfitterebbe chi aveva già intenzione (o la necessità) di cambiare l'auto e magari gli serviva l'ultima spintarella per decidere.
Ma gli altri non penso.
 
La transizione ha due obiettivi che non sono ritenuti contrattabili, sopratutto il primo: contrasto all'emergenza climatica e abbattimento dell'inquinamento locale nei centri abitati.
Possiamo aspettare che tutti abbiano il giusto senso civico, magari quando il mare sarà a Bologna e tutti gireranno con la maschera antigas, oppure imporre la transizione... di cui pagano (paghiamo) il fio anche quei pochi che l'auto la utilizzano con giudizio.
Da parte mia non avrò mai un'auto con motore hemi V8... me ne dispiace ma è un sacrificio parte di quello che facciamo tutti come investimento futuro.

Tutto giusto, però mi permetto solo di osservare almeno 2 cose sul passaggio alla motorizzazione automobilistica elettrica:

A) E' ancora da dimostrare che non abbia alcun impatto ambientale,e nutro i miei dubbi visto che, per esempio, nelle Filippine, per la costruzione di batterie per auto elettriche, stanno distruggendo interi (ex) "paradisi ambientali", terre un tempo meravigliose. Poi c'è lo smaltimento di milioni di mega-batterie, e vorrei sapere dagli esperti se è a impatto zero.

B) Ci sono fonti di propulsione alternative, adattabili ai (da alcuni vituperati) motori termici, e sono gli e-fuel e i bio-fuel. Gli e-fuel sono stati già approvati dall'Unione Europea. Per i bio ancora non è detta l'ultima parola.
 
Da parte mia non avrò mai un'auto con motore hemi V8...
Io invece ne ho avuta una e spero di ricomprarmene un'altra anzi due, perchè mettere in relazione il mare a Bologna con le auto, credo sia un insulto all'intelligenza umana. E ahimé purtroppo vedo che questa becera propaganda, alimentata da lobby internazionali che agiscono alla luce del sole (altro che complottismo) ha fatto numerosissimi proseliti.
 
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E qui ricadiamo nell'entrare nel merito delle decisioni/indicazioni, che è corretto. Io darei il mio punto di vista su quanto indicato.
Riguardo il punto A, cercare di eliminare le emissioni serra non vuole dire cercare ed ottenere subito l'impatto ambientale zero... quindi il sillogismo non regge, per quanto comunque sottolinei delle situazioni ambientali e sociali da risolvere.
C'è anche da dire che nel piano fit for 55 non ci sono solo le regole per le auto, anzi queste ultime sono una piccola parte, ma anche indicazioni sul dover chiedere/imporre ai partner commerciali di seguire una filiera di un certo tipo.
Il punto B è interessante, ma resta da vedere se si potrà produrre la quantità che serve con tempi e modalità adeguate... proprio per questo resta un punto interrogativo. Qualche tonnellata di carburante per auto di lusso è un conto, ma milioni di barili sono un altro paio di maniche.
In ogni caso la circolazione nei centri urbani di grandi dimensioni andrà scemando per i veicoli con motori termici.
Dopodichè resta anche da valutare lo scenario futuro del mercato e delle strategie dei gruppi automobilistici, che hanno un proprio peso nell'economia del mercato.
 
Tutto giusto, però mi permetto solo di osservare almeno 2 cose sul passaggio alla
motorizzazione automobilistica elettrica:

B) Ci sono fonti di propulsione alternative, adattabili ai (da alcuni vituperati) motori termici, e sono gli e-fuel e i bio-fuel. Gli e-fuel sono stati già approvati dall'Unione Europea. Per i bio ancora non è detta l'ultima parola.


Sempre abbiano un prezzo ben diverso da oggi
 
Tutto giusto, però mi permetto solo di osservare almeno 2 cose sul passaggio alla motorizzazione automobilistica elettrica:

A) E' ancora da dimostrare che non abbia alcun impatto ambientale,e nutro i miei dubbi visto che, per esempio, nelle Filippine, per la costruzione di batterie per auto elettriche, stanno distruggendo interi (ex) "paradisi ambientali", terre un tempo meravigliose. Poi c'è lo smaltimento di milioni di mega-batterie, e vorrei sapere dagli esperti se è a impatto zero.

B) Ci sono fonti di propulsione alternative, adattabili ai (da alcuni vituperati) motori termici, e sono gli e-fuel e i bio-fuel. Gli e-fuel sono stati già approvati dall'Unione Europea. Per i bio ancora non è detta l'ultima parola.
Va anche detto però che se da un lato l'estrazione di terre rare è impattante, l'estrazione di petrolio non lo è da meno (anzi se vogliamo ricordare la deep horizon o tutti gli altri eventi che hanno portato a sversamenti di greggio in mare).
il trasporto dell'energia non ha bisogno di alcun mezzo di trasporto su gomma\rotaia (quest'ultima di rado), non viaggia attraverso oleodotti (soggetti anche loro a rischi di perdite\esplosioni), e anche nell'ultimo miglio arrivano tramite autocisterne.
Il riciclo ed il recupero delle terre rare dalle batterie è agli inizi, ma lo vedo come un ottimo esempio di riciclo ed economia circolare e che andrà a svilupparsi sempre di più.
 
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E qui ricadiamo nell'entrare nel merito delle decisioni/indicazioni, che è corretto. Io darei il mio punto di vista su quanto indicato.
Riguardo il punto A, cercare di eliminare le emissioni serra non vuole dire cercare ed ottenere subito l'impatto ambientale zero... quindi il sillogismo non regge, per quanto comunque sottolinei delle situazioni ambientali e sociali da risolvere.
C'è anche da dire che nel piano fit for 55 non ci sono solo le regole per le auto, anzi queste ultime sono una piccola parte, ma anche indicazioni sul dover chiedere/imporre ai partner commerciali di seguire una filiera di un certo tipo.
Il punto B è interessante, ma resta da vedere se si potrà produrre la quantità che serve con tempi e modalità adeguate... proprio per questo resta un punto interrogativo. Qualche tonnellata di carburante per auto di lusso è un conto, ma milioni di barili sono un altro paio di maniche.
In ogni caso la circolazione nei centri urbani di grandi dimensioni andrà scemando per i veicoli con motori termici.
Dopodichè resta anche da valutare lo scenario futuro del mercato e delle strategie dei gruppi automobilistici, che hanno un proprio peso nell'economia del mercato.

Interessante qui soprattutto questo capoverso:
L’impatto ambientale dell’industria del litio

Il dilemma del litio: transizione ecologica e danni ambientali (orizzontipolitici.it)

Ma in un programma televisivo (non di una TV "popolare") qualche giorno fa hanno fatto vedere gli effetti devastanti di un'industria che produce batterie per auto elettriche.
 
Oggi , anche noi qui sul forum che dovrebbe essere di car guys o per lo meno di automobilisti tout cour :) , si tende a fare alcuni errori nella valutazione dell'impatto negativo sull'ambiente delle automobili :

a) la produzione di C02 delle automobili in Europa , secondo calcoli attendibili , si attesterebbe intorno all'1% (uno per cento!) delle emissioni totali di anidride carbonica di tutto il globo terracqueo . Quindi questo dato rende palese ciò che chiunque dotato di buon senso ha già capito facilmente e da tempo, vale a dire che vietare la produzione prima e poi la circolazione di auto a motore endotermico , non solo non risolve alcun problema climatico e non abbassa di una virgola la temperatura della terra , ma anche procura inutili danni all'economia , all'occupazione , al benessere del nostro continente

b) l'emissione di Co2 è solo un aspetto del problema inquinamento e concentrarsi unicamente e ossessivamente sull'abbattimento di questo gas , non serve a migliorare l'aria delle metropoli , ovviamente non di quelle più "sporche" , che sarebbe troppo lungo elencare in questa sede e che non mancano in tutti i continenti ,oltre all'Europa, Cina , Africa , Medio Oriente , Usa , America Latina. Qui - e anche in molti distretti industriali e o logistici- l'aria è irrespirabile per polveri sottili , ossidi di azoto , idrocarburi incombusti , benzene e chi più ne ha ( di veleni) più ne (im)metta e anche qui l'inquinamento dell'auto è di gran lunga superato da industrie , agricoltura , pesca ,trasporti pesanti su gomma, allevamenti intensivi , deforestazioni , centrali elettriche a combustibili fossili ecc.

C) Ammesso e non concesso che sia possibile "raffreddare" la terra con la diminuzione forzata delle attività umane , occorrerebbe aderissero alla "transizione" tutti i continenti in misura eguale , nè vale il principio -sentito varie volte da molti ambientalisti -che "noi" avremmo inquinato prima e che quindi ora toccherebbe un po' agli altri i quali finora non lo hanno fatto ! Come dire che , mi si passi il paragone, i giovani potrebbero fumare al cinema e al ristorante perchè a noi alla loro età era consentito...

D) ergo occorre ricordare , che nonostante la legiferazione seriale della Ue , l'auto elettrica , la quale potrebbe contribuire ad una certa diminuzione della pollution nelle aree urbane , non è in grado di risolvere intera- mente il problema nè delle emissioni di Co2 , nè dell'inquinamento globale per i motivi che qui molti forumisti più preparati di me ,fanno notare da mesi e mesi e che si riassumono nei metodi inquinanti e impattanti sull'ambiente di estrazione e lavorazione dei materiali indispensabili alle batterie , nelle problematiche riguardanti lo smaltimento delle stesse e nei processi di produzione di quella energia elettrica , la quale poi dovrebbe dare emissioni 0 allo scarico.

Occorrerebbe quindi ad un problema globale ed innegabile come quello dell'inquinamento complessivo , proporre soluzioni altrettanto globali e scientificamente fondate . Credo che per affrontare correttamente la questione, oltre a coinvolgere tutti i governi mondiali e ad adottare un approccio multidisciplinare , occorrerebbe , per rimanere alla mobilità privata , studiare varie soluzioni le quali dovrebbero incastrarsi armonicamente fra loro , tipo -banalizzando alquanto me ne rendo conto- auto elettriche nelle metropoli e nei brevi tragitti , idrogeno , metano e fuel e biocarburanti nei lunghi percorsi , trasporti pubblici più efficienti , uso di biciclette dove si può e per chi può , adozione accelerata di centrali solari fotovoltaiche , eoliche , sfruttamento delle maree ed altre energie "pulite" , abolizione della plastica , in favore di composti vegetali biodegradabili ecc. ecc.

Prendersela solo con le auto europee mi sembra una stronzata pazzesca e il sorbirsi continuamente i pistolotti anti auto come inviti al pentimento autoflagellante mi ricorda troppo la proiezione seriale coatta dei film d'autore (per altro di valore se visti liberamente ndr.) da parte del direttore galattico nei film di Villaggio :)

https://www.ilsole24ore.com/art/le-automobili-emettono-l-1percento-co2-ecco-prove-AE8MlslB
 
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Giusto, non tocchiamo il nostro 1% per le auto... poi non tocchiamo il nostro 1,5% per i trasporti massivi... poi lasciamo perdere il 2% per le fabbriche... Quindi anche un altro 1,5% per le case, il 2% per per altro etc...
Con 100 monete da 1 € si fanno 100€ mi fa strano doverlo ricordare a chi di sicuro i conti li sa fare.
E anche gli altri continenti si stanno muovendo e in parte li porteremo noi commercialmente a uniformarsi.
L'articolo citato è fazioso perchè fa finta di ignorare che il piano fit for 55 (di cui io non sto a ripostare il link ogni 3x2) prevede una serie di azioni di cui quella riguardante le auto private è un di cui, al netto degli strombazzamenti mediatici e dell'ovvio interesse specifico che noi possiamo avere in quanto appassionati.
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Comunque, ecco come vedono i numeri quelli che hanno raccolto i dati ed hanno poi deciso per la "morte" del termico.
C'è anche un confronto dell'impronta in CO2 fra elettriche e termiche:

https://www.europarl.europa.eu/news...-co2-delle-auto-i-numeri-e-i-dati-infografica
 
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