<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 226 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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la persona più appassionata di auto che conosco viaggia sempre in treno , no ha mai avuto auto costose , anzi ha avuto sempre auto datate e in città si muove con la metro , pero è uno che ti smonta un motore da capo a piedi e lo fa per il piacere di farlo , che in strada sta sempre nei limiti ma in pista ha sempre dato la paga a tanti, amche piloti molto più titolari.
Però tu stai descrivendo una persona che la sua passione la riesce anche a vivere, il fatto che in città si muova con la metro non significa nulla, anch'io a Londra o a Parigi o a Vienna l'auto la lasciavo in garage. Ma quando è stato il momento di andare a Versailles, Guildford o sulle colline del Grinzing, manco per un femtosecondo ho pensato a qualcosa di diverso.....
 
Spesa sul web

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Il punto è consentire a milioni di persone di avere accesso ad un mezzo di trasporto per andare a lavorare, andare a fare la spesa e accompagnare i figli a scuola o in palestra. Se la transizione impedirà a molta gente comune di spostarsi, cosa che invece sarà concessa a pochi fortunati - e vi assicuro che non c'è nessun intento polemico verso la ricchezza, tutt'altro - vuol dire che la svolta elettrica avrà solo ed esclusivamente aumentato le diseguaglianze

Esatto!
 
Se invece che in auto ci vai con il bus, ne perdi meno? "Passione" è anche stare in un ambiente gradevole, comodo, esente da esalazioni corporali altrui, pervaso dalla musica (o dal silenzio) e non dai casi della vita di sconosciuti urlati nei cellulari....... appunto, sono scelte e gusti personali. Io non riesco a scindere la gioia di possedere le mie auto da quella di portarle abbastanza regolarmente a fare un giretto, fosse anche per andare a prendere il pane. Il giorno in cui non mi sarà più possibile guidare le mie auto, le venderò. IMHO, come sempre.

Ma siamo d'accordo , il problema è che le scelte per tanti decenni sono state non quelle per cui c'era la libertà di andare con il mezzo che si prediligeva, ma di andarci con un unico mezzo. Quello che io mi auspico dalla transazione è che si crei proprio quella scelta, e sempre a mio modesto avviso se da qualche anno ci fossimo impegnati in tale percorso il tutto sarebbe stato meno traumatico e a beneficio di noi appassionati , invece anche noi ci siamo e ci stiamo trimcerando nel nostri modello ,,un poco da struzzi , e stiamo invece dando proprio il coltello dalla parte del manico a posizioni anti auto più estremiste.
 
Può darsi, però immagina per assurdo che venga sottoposto questo sondaggio a tutta la popolazione:
Caro utente, bisogna tagliare la CO2 altrimenti ci estinguiamo. Due scenari per farlo:
non tocchiamo l'auto privata, ma dobbiamo tagliare produzione industriale, supply chain, riscaldamento e parecchi altri comfort (dimentica la grande varietà di bene e aggeggi elettronici con cui ti diletti, e dimentica le spedizioni in 1-3gg);
Oppure, mantieni tutto quello sopra, ma tagliamo la circolazione di veicoli privati.
Secondo te chi vince? Io penso la seconda, quasi sicuro per fascia di età sotto i 60 anni.
3° scenario : se ci entingueremo non sarà per le auto . Non occorre tagliare nessuna produzione in Europa e tantomeno in Italia , già comunque ampiamente delocalizzata nei 3 decenni precedenti . Il riscaldamento più che tagliato andrebbe normato : non più vecchi impianti , magari proprio in zona C di Milano a gasolio , nafta od olio pesante ; poi a quel punto , magari adeguando pure la coibentazione e la classe energetica degli edifici ,si potrebbe anche mantenere un confort dignitoso e indispensabile per anziani e malati , servendosi pure di solare ed eolico . Le restrizioni penitenzialiste qui da noi non salvano il pianeta , bensì ingrassano speculatori ed affaristi vari . Il vero inquinamento mo ndiale nessun legislatore europeo è in grado di diminuirlo a colpi di grida e divieti.
L'auto è bene essenziale per milioni di persone anche e soprattutto in Italia , oltre che strumento di libertà per tutti coloro che la usano e di appagamento per gli appassionati ,come in teoria siamo tutti qui sul forum. Nelle grandi città si possono approntare piani (non divieti e sanzioni soltanto) per ridurre l'uso dei mezzi privati e incrementare i mezzi pubblici , ma non sorvegliando e punendo , bensì premiando.
La vera sfida sull'inquinamento si vince con maggiore e migliore tecnologia , non tornando a stili di vita preindustriali

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/strapotere-delle-lobby-green-bruxelles-1820464.html

https://it.mongabay.com/2018/11/la-deforestazione-tropicale-emette-piu-co2-dellue/

"...
  • Secondo un nuovo studio, attualmente la perdita delle foreste tropicali incide dell'8% sulle emissioni annuali di CO2 a livello globale. Se la deforestazione tropicale fosse un Paese, sarebbe il terzo emettitore globale, appena dopo gli Stati Uniti e molto più in alto rispetto all'UE.
  • Tra il 2015 e il 2017 le emissioni delle foreste sono aumentate del 63% rispetto alla media degli ultimi 14 anni, passando da 3 miliardi di tonnellate metriche a 4,9 (all'anno).
  • Secondo i ricercatori, questo aumento si deve a tre fattori principali: la crescita di una classe media globale, un boom demografico nell'Africa sub-sahariana e incendi e uragani che stanno diventando sempre più intensi e distruttivi a causa del cambiamento climatico.
  • Lo studio ha rivelato che le foreste tropicali potrebbero potenzialmente fornire il 23% della mitigazione dei cambiamenti climatici necessaria per mantenere il surriscaldamento globale inferiore ai 2 gradi entro il 2030. Tuttavia i ricercatori affermano che, per proteggerle più efficacemente, servono più interventi da parte del governo e maggiori finanziamenti....."
 
Ultima modifica:
Però qui non parliamo di un cambiamento che andrà ad impattare su pochi appassionati che non potranno più andare in pista a tirare le loro auto dalle potenze elevate. Non è questo il tema. Il punto è consentire a milioni di persone di avere accesso ad un mezzo di trasporto per andare a lavorare, andare a fare la spesa e accompagnare i figli a scuola o in palestra. Se la transizione impedirà a molta gente comune di spostarsi, cosa che invece sarà concessa a pochi fortunati - e vi assicuro che non c'è nessun intento polemico verso la ricchezza, tutt'altro - vuol dire che la svolta elettrica avrà solo ed esclusivamente aumentato le diseguaglianze
Perfettamente d'accordo anch'io.
 
Sará che sono un po meno anziano, ma quando faccio casa/lavoro bloccato nel traffico, libertá non é proprio la prima parola che mi viene in mente.

Viceversa, mi sento molto piú libero e soddisfatto quando vado in bici, anche se sono 21km ad andare e 21 a tornare, e ci metto pure qualche minuto in meno...

Anzi, ad usare l'auto solo quando é tutto piú scorrevole, si gode di piú.

Hai la liberta' di NON andarci in bici quando diluvia
Se ti pare poco

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