<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1879 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 9 27,3%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 9,1%
  • no dipende dalle case

    Votes: 6 18,2%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 14 42,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 9 27,3%

  • Total voters
    33
Secondo me, non è appropriato parlare di errore, per due motivi.
Primo: un errore è qualcosa di accidentale, può derivare da imperizia o imprudenza, in ogni caso non lo commetteresti se ti facessero notare appunto che lo stai commettendo. In questo caso, invece, a quei geni, ma geni tali degli euroilluminati (o meglio, fulminati), è stato detto in tutte le lingue vive e morte che stavano pestando una "torta" grande come quella di un brontosauro.
Secondo e peggiore: quando commetti un errore e te ne accorgi, fai di tutto per porvi rimedio, invece i geni di cui sopra stanno forse adesso realizzandone l'enormità, e nonostante tutto perseverano, confermando il detto: errare humanum est, perseverare [omissis].
Chi lo ha detto, noi su questo forum? L'impressione è che chi aveva voce in capitolo, i grandi gruppi europei, non abbia fatto poi molto per contrastare il processo, come denotano i piani industriali che, il giorno dopo, parlavano di rapida riconversione verso l'elettrico puro nel giro di pochissimi anni. Quanto alla necessità di rimediare all'errore, vero o presunto: il 2026 è l'anno in cui la road map doveva essere sottoposta a verifica, diamo tempo al tempo. I processi decisionali richiedono tempo, come detto decidere sull'onda dell'emotività non è mai la scelta migliore
 
Certamente. Ma poi ieri in un telegiornale, non ricordo quale, hanno detto che la Co2 che è stata emessa nell'atmosfera con le ultime guerre è enormemente superiore a quella emessa delle automobili di intere nazioni in un anno. Parliamo di centinaia di milioni di tonnellate.

Sul web si legge quanto segue: "Si stima che le azioni militari, la distruzione delle infrastrutture e la successiva ricostruzione genereranno almeno 175 milioni di tonnellate di gas a effetto serra, equivalenti alle emissioni annue di circa 90 milioni di automobili."
"Un caccia F-35 dell'aeronautica statunitense, per ogni 100 miglia nautiche percorse, emette tanta
CO2CO sub 2
quanta ne emette un'auto media a benzina del Regno Unito in un intero anno."


Fonte Durham University e altri siti scientifici di settore.

Come dire: costruiamo un grattacielo e il giorno dopo viene distrutto.
Sono d'accordo con te, l'apporto delle auto termiche europee alle emissioni di co2 mondiale è pari all'1 per cento. Troppo poco per una rivoluzione così drastica. Però non possiamo nemmeno ragionare sulla base di quello che fanno gli altri, la questione climatica è seria e, tralasciando per un momento i gas serra, le nostre città sono invivibili. Investire su elettrico e fonti rinnovabili è imprescindibile se vogliamo lasciare ai nostri figli un mondo un po' migliore
 
Chi lo ha detto, noi su questo forum?
I cosiddetti "addetti ai lavori", per dire.... Io non sono ingegnere, ma mi occupo di meccanizzazione e aspetti correlati ormai da quasi quarant'anni, e sono a contatto con figure professionali del settore di ogni provenienza. Non conosco UNO, dico UNO che sia UN tecnico che conosca queste tematiche che non abbia detto senza esitazione, fin da quando è stata pronunciata per la prima volta la parola "duemilatrentacinque", che stavano commettendo una cazzata di dimensioni ciclopiche. E se lo dicevano i "tecnici" che conosco io, vuoi che tutti i matti luddisti tardigradi retropensanti siano capitati a me?
 
Investire su elettrico e fonti rinnovabili è imprescindibile se vogliamo lasciare ai nostri figli un mondo un po' migliore
E' proprio quello l'errore madornale: investire sulla produzione di energia non fossile è imprescindibile, forzare l'elettrico a batterie in autotrazione va esattamente nella direzione opposta. Sempre per la questione del paraspifferi in lana merinos sotto la porta quando le finestre sono spalancate.
 
I cosiddetti "addetti ai lavori", per dire.... Io non sono ingegnere, ma mi occupo di meccanizzazione e aspetti correlati ormai da quasi quarant'anni, e sono a contatto con figure professionali del settore di ogni provenienza. Non conosco UNO, dico UNO che sia UN tecnico che conosca queste tematiche che non abbia detto senza esitazione, fin da quando è stata pronunciata per la prima volta la parola "duemilatrentacinque", che stavano commettendo una cazzata di dimensioni ciclopiche. E se lo dicevano i "tecnici" che conosco io, vuoi che tutti i matti luddisti tardigradi retropensanti siano capitati a me?
Sì ma occorre tenere conto dei processi decisionali e degli attori in campo. Discorso lungo e che abbiamo affrontato già molte volte
 
Sulla questione fretta se mi accorgo di aver imboccato una strada che porta dritta verso un muro,magari un errore causato proprio dalla fretta, è meglio dire visto che la fretta è stata cattiva consigliera stavolta ragiono con calma e prima di prendere contromisure mi assicuro che sia la cosa giusta da fare,nel frattempo il muro è sempre più vicino,oppure attaccarsi ai freni sperando di essere ancora in tempo?
Imho le decisioni sbagliate che sono state prese finora non sono figlie della premura ma della testardaggine e in certi casi anche dell'incompetenza,ci sono stati anni per valutare se le cose stavano davvero andando come previsto oppure era il caso di ripensarci e per anni sono andati avanti convinti di avere ragione e che gli altri fossero nel torto.
Magari è davvero arrivato il momento di attaccarsi ai freni prima che sia troppo tardi.
Io ogni volta che incontro una nuova macchina cinese per strada mi immagino il cappio che si fa un po' più stretto.
E magari ormai è tardi e ci faranno la pelle anche con le termiche ma l'unica cosa certa imho è che se in un futuro neanche tanto remoto decideremo di puntare solo sull'elettrico non esisteranno più auto prodotte in Europa.
C'è chi pensa che fare un passo indietro sia sempre e comunque un errore ma per me questa immagine mostra che non è sempre così
images
 
Ripeto un passaggio che a mio avviso è dirimente. Il regolamento è stato adottato da meno di due anni e prevede lo stop al termico dal 2035, con eventuale revisione nel 2026 (e quindi siamo abbondantemente nei termini). I problemi attuali sono due: le case europee volevano passare all'elettrico immediatamente, e per alcuni versi le capisco perché investire sull'elettrico e mantenere contemporaneamente il termico significa dover sostenere costi elevatissimi. Senonché, vuoi per il costo delle batterie, vuoi per carenze infrastrutturali, il mercato non ha risposto o lo ha fatto solo in parte, ma qui la colpa è dei piani industriali, non dello stop al termico (che, ripeto, è previsto tra 10 anni). Secondo problema, la concorrenza dei cinesi, qui la questione è ancora diversa e lo stop al termico non fa che aggravare un quadro già abbastanza complesso, nel quale il prodotto europeo subisce la concorrenza di un nuovo prodotto di qualità pressoché equivalente ma dal prezzo minore. Qualcuno potrebbe pensare che la scelta in favore dell'elettrico abbia favorito questo processo, e probabilmente ha ragione, epperò le politiche climatiche sono cosa ben diversa da quelle industriali
 
non so se è il thread giusto, ma è da qualche mese che sto cercando un secondo box vicino casa e lo vorrei attrezzabile per la ricarica elettrica.
Nessuno degli edifici che ho nei paraggi ha nulla di adeguato alla ricarica elettrica.
A pochi metri da casa c'è anche un silos di sette piani di box e nemmeno questi lo sono.

Non capisco perchè le istituzioni che vogliono questa transizione non si preoccupino anche delle infrastrutture che non siano solo le colonnine in aree pubbliche, ma anche normando e fluidificando le procedure per attrezzare i box privati
 
A me sembra che le case vengano accusate sia di aver avuto troppa fretta che si essere rimaste indietro.
Imho è un ossimoro.
Chi ha puntato tanto sull'elettrico,tipo Vw,ha sbagliato.
Chi è rimasto a guardare tipo FCA ha sbagliato lo stesso.
Oppure la colpa è dei consumatori che hanno l'apertura mentale di Fred Flintstones.
Magari era proprio sbagliata l'idea di fondo e ci avessero messo anche il padreterno,non mi riferisco a musk,a cercare di realizzare il sogno utopico dell'auto elettrica per tutti non avrebbe comunque funzionato.
 
non so se è il thread giusto, ma è da qualche mese che sto cercando un secondo box vicino casa e lo vorrei attrezzabile per la ricarica elettrica.
Nessuno degli edifici che ho nei paraggi ha nulla di adeguato alla ricarica elettrica.
A pochi metri da casa c'è anche un silos di sette piani di box e nemmeno questi lo sono.

Non capisco perchè le istituzioni che vogliono questa transizione non si preoccupino anche delle infrastrutture che non siano solo le colonnine in aree pubbliche, ma anche normando e fluidificando le procedure per attrezzare i box privati

Butto li una possibile spiegazione.
Chi rappresenta le istituzioni non vive o non vede il problema perché ha la possibiltà di acquistare una vettura elettrica con 500 km di autonomia e di attrezzarsi nella maniera migliore per ricaricarla,servisse anche buttare giù la casa e rifarla da capo.
Lo stesso problema a qualcuno sembra una lieve scocciatura mentre a qualcun altro appare come un ostacolo insormontabile che non ha le possibilità di superare.
 
Back
Alto