<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1474 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Non mi sono spiegato: hai idea di cosa significa cablare 300 prese da 1,5 kW Schuco in classe IP65 in mezzo a un piazzale di parcheggi già esistenti?

Perché inizio ad essere stufo di leggere si fa questo, si fa quello, si installa di qua, si mette la pompa di calore di là, detto da persone che non hanno mai gestito un cantiere in vita loro. Il tutto in un Paese (la maiuscola non sarebbe dovuta) in cui solo per installare un attraversamento pedonale illuminato devi sborsare decine e decine di migliaia di euro fra mille complicazioni burocratiche. Tutte a carico del privato chiaramente.

Un parcheggio come descritto sopra costerebbe mal contato sui 150.000 euro fra progetti, autorizzazioni, cablaggi, rete elettrica separata, riasfaltatura del piazzale e rifacimento delle strisce. Mal contati eh, perché magari poi ci sono edifici adiacenti, tettoie ecc ecc. e i 200.000 arrivano come niente. Chi ce li mette, il datore di lavoro di tasca sua? E per quale motivo, di grazia?
Mi spiace averti stufato.
Io invece sono sempre lieto di imparare da chi ne sa più di me!
E siete in tanti qui.
Solo che fuori, alcuni, hanno idee diverse.

E non riesco a decidermi su chi sia più competente...
 
Vabbè, non riesco a farmi capire.
Pazienza.
Che te devo dì, c'hai ragione.
Temo (perdonami) che tu confonda la quantità di energia che serve ad un BEV per fare tot chilometri con la tempistica di ricarica. Se, ad esempio, un pannnello FV di tot metri quadri fornisce in un anno la quantità di energia elettrica necessaria per garantire un anno di mobilità ad un dato veicolo elettrico (quindi siamo sicuramente ben sotto i 30 mq che esemplificavi), è una buona notizia. Il problema è che, nella maggioranza dei casi, quel BEV va caricato di notte, quando il FV non lavora. Hai energia rinnovabile in abbondanza quando non serve.

Potresti farmi due obiezioni:
1) l'energia esuberante del FV la immetto in rete diminuendo così il consumo diurno di fonti fossili. Perfetto, ma di notte, quando attualmente avviene il grosso delle ricariche, come generiamo l'energia elettrica? Sicuramente non con l'idroelettrico, dato che buona parte di tali centrali di notte usa l'energia termoelettrica (che di notte ce ne abbiamo in esubero) per ripompare in bacino una parte del prelievo diurno. Eolico? A parte le valutazioni sulla costanza del vento, dove mettiamo le pale che da qualsiasi parte è tutto un fuiorire di comitati "no a tutto"?

2) i pannelli FV potrebbero contribuire a sostenere i consumi delle ricariche diurne sui posti di lavoro, nei parcheggi dei centri commerciali, o semplicemente anche in strada. Corretto, purché si crei una rete capillare di colonnine, anche a bassa potenza. Uno sforzo pari a quello sostenuto negli anni '60 (e anche '70) quando venne costituita l'Enel con l'obiettivo di portare la corrente elettrica on ogni casa italiana, anche in quelle più sperdute. Siamo chiari, l'impresa non è affatto impossibile, negli anni '90 hanno sventrato città e scale condominiali per il progetto Socrate (incompiuto e nato vecchio, per altro), in questo caso sarebbe sufficiente scavare una trincea lungo i marciapiedi e posizionare unaa colonnina per ogni posto, a guisa dei parcometri che si vedono nei film americano di qualche tempo fa. Ma chi si accollerebbe un investimento di tale portata e dal ritorno incerto? Nel paese occidentale con il maggior costo dell'energia elettrica?
 
Scusate, chiedo da ignorante, ma con la fibra ottica non si sventrano le strade per far passare i cavi? E con il gas non abbiamo fatto lo stesso per far passare i tubi? Certo, ci vorrà tempo e dovremo investire, ma ne vale la pena
 
Scusate, chiedo da ignorante, ma con la fibra ottica non si sventrano le strade per far passare i cavi? E con il gas non abbiamo fatto lo stesso per far passare i tubi? Certo, ci vorrà tempo e dovremo investire, ma ne vale la pena
Beh, per la fibra ottica in realtà si utilizzano spesso le tubazioni ex-Socrate e, quando non ve ne sono, lo scavo è davvero poco invasivo (mai notato a bordo strada quella striscia di scavo ricoperto da una specie di asfalto rossastro?). Quanto al gas, si iniziò a posare la rete domestica negli anni '50, con la ricostruzione ancora aperta, e poi man mano che le città si espandevano venivano implementate le nuove condutture.
 
Temo (perdonami) che tu confonda la quantità di energia che serve ad un BEV per fare tot chilometri con la tempistica di ricarica. Se, ad esempio, un pannnello FV di tot metri quadri fornisce in un anno la quantità di energia elettrica necessaria per garantire un anno di mobilità ad un dato veicolo elettrico (quindi siamo sicuramente ben sotto i 30 mq che esemplificavi), è una buona notizia. Il problema è che, nella maggioranza dei casi, quel BEV va caricato di notte, quando il FV non lavora. Hai energia rinnovabile in abbondanza quando non serve.

Potresti farmi due obiezioni:
1) l'energia esuberante del FV la immetto in rete diminuendo così il consumo diurno di fonti fossili. Perfetto, ma di notte, quando attualmente avviene il grosso delle ricariche, come generiamo l'energia elettrica? Sicuramente non con l'idroelettrico, dato che buona parte di tali centrali di notte usa l'energia termoelettrica (che di notte ce ne abbiamo in esubero) per ripompare in bacino una parte del prelievo diurno. Eolico? A parte le valutazioni sulla costanza del vento, dove mettiamo le pale che da qualsiasi parte è tutto un fuiorire di comitati "no a tutto"?

2) i pannelli FV potrebbero contribuire a sostenere i consumi delle ricariche diurne sui posti di lavoro, nei parcheggi dei centri commerciali, o semplicemente anche in strada. Corretto, purché si crei una rete capillare di colonnine, anche a bassa potenza. Uno sforzo pari a quello sostenuto negli anni '60 (e anche '70) quando venne costituita l'Enel con l'obiettivo di portare la corrente elettrica on ogni casa italiana, anche in quelle più sperdute. Siamo chiari, l'impresa non è affatto impossibile, negli anni '90 hanno sventrato città e scale condominiali per il progetto Socrate (incompiuto e nato vecchio, per altro), in questo caso sarebbe sufficiente scavare una trincea lungo i marciapiedi e posizionare unaa colonnina per ogni posto, a guisa dei parcometri che si vedono nei film americano di qualche tempo fa. Ma chi si accollerebbe un investimento di tale portata e dal ritorno incerto? Nel paese occidentale con il maggior costo dell'energia elettrica?
No, nessuna confusione.
Ho ben chiara la differenza.
Come ho ben chiaro che siano interventi di portata ingente.
Ma non impossibili, in linea di principio.
Come dicevo poc'anzi, ben più difficile estrarre petrolio laddove non c'è.
Per quanto mi riguarda, inoltre, non sono contrario al nucleare a priori.
Ho qualche dubbio che sia effettivamente conveniente se si analizzano tutti i costi, compresi quelli di dismissione in un futuro più o meno lontano.

Se poi penso che c'è chi ha timore che le BEV prendano fuoco e sarebbe invece tranquillissimo a vivere nei pressi di un reattore, mi viene da ridere :emoji_grinning: :emoji_grin:
 
chi si accollerebbe un investimento di tale portata e dal ritorno incerto?
Credo che questo sia un punto centrale: mi sembra che tutti concordiamo sul fatto che il presupposto base per poter usare una BEV senza guadagnarsi un soggiorno all inclusive all'inferno sia la ricarica notturna a casa. L'ovvia conseguenza è che la clientela delle ricariche pubbliche sarà forzatamente una minoranza delle auto circolanti, ossia chi non dispone del posto privato attrezzato e chi si trova in giro. Se fatto 100 il bacino di utenti complessivo quelli che si serviranno delle ricariche pubbliche saranno 20 o 30, non ci vuole un master alla London School of Echonomics per immaginare che il volume d'affari sarà limitato. D'altra parte, se il 70% di noi si producesse in casa carne, latte e ortofrutta, a chi converrebbe fare un supermercato? E quanto dovrebbe costare un chilo di patate?
 
Beh, per la fibra ottica in realtà si utilizzano spesso le tubazioni ex-Socrate e, quando non ve ne sono, lo scavo è davvero poco invasivo (mai notato a bordo strada quella striscia di scavo ricoperto da una specie di asfalto rossastro?). Quanto al gas, si iniziò a posare la rete domestica negli anni '50, con la ricostruzione ancora aperta, e poi man mano che le città si espandevano venivano implementate le nuove condutture.
Da me per la fibra hanno fatto lavori abbastanza invasivi (ma poi la strada è stata asfaltata completamente), resta il fatto che ci siamo dati da fare per adeguare le infrastrutture al progresso tecnologico. Toccherà fare così anche per colonnine e infrastrutture varie di ricarica, potrebbe essere anche un'occasione per chi lavora nel settore
 
in questo caso sarebbe sufficiente scavare una trincea lungo i marciapiedi e posizionare unaa colonnina per ogni posto, a guisa dei parcometri che si vedono nei film americano di qualche tempo fa.
Non sono persuaso dalla soluzione.
Costerebbe un uso smodato di materie prime e lavorazioni solo per attaccare la propria elettrica in nome del rispetto ambientale. Un ossimoro.
Senza considerare la bruttura dell'invasione delle colonnine e le migliaia di cavi scoperti in giro per le città (alla faccia della sicurezza) con anche i problemi legati agli allagamenti.
Approposito, non ho notizie di persone folgorate per strada ma ci sono già parecchi dispacci diramati dagli organi preposti ad affrontare questa evenienza.
 
i problemi legati agli allagamenti.
Approposito, non ho notizie di persone folgorate per strada ma ci sono già parecchi dispacci diramati dagli organi preposti ad affrontare questa evenienza.
Allagamenti dovuti a?
E persone folgorate dalle colonnine? io ho notizia di persone ed animali folgorati dai lampioni per manutenzione approssimativa.
 
Purtroppo sono tanti che restano attaccati ai lampioni ... una brutta morte perché ti colpisce laddove ti sentivi sicuro di poterti fidare.
Al momento, data la scarsità di vetture elettriche che ricaricano per le strade, non mi pare una problematica di cui si tiene granché conto anche se nelle strade allagate ci sono non poche apprensioni per chi deve intervenire.
 
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