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La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Parliamoci chiaro il fotovoltaico non è conveniente, anzi senza le miliardate sotto la voce oneri di sistema non avrebbe modo di esistere. Ho un cliente con un impianto da 50Kwh se non fosse per il contributo del GSE non avrebbe nessun ritorno economico, produce si è no 6.000 € di corrente all'anno, si trova al sud con una ottima esposizione, non scambio sul posto ma sola vendita. Ovviamente c'è il contributo dalle nostre bollette a riequilibrare le cose a suo vantaggio altrimenti sarebbe un commercio a perdere.
Se parliamo di fotovoltaico aziendale invece il tornaconto c'è. Non per lo SSP ma per l'autoconsumo, dato che la produzione coincide coi cicli industriali. In azienda siamo andati in pari con un FV non incentivato dopo pochi anni...
 
Il problema del fotovoltaico è che produce quando non serve, se l'auto la devo caricare di notte di certo non la carica il fotovoltaico.
Le CER sono state pensate proprio per questo...
Il fotovoltaico produce quando c'è il sole, mentre sono aperte fabbriche, ospedali, scuole, asili, uffici...
Che le BEV si debbano ricaricare SOLO di notte è un altro luogo comune.
Il dato vero è che le auto stanno ferme ALMENO 22 ore al giorno.
La notte dura meno, MOLTO meno.
 
Visto che sono stati citati sia Zichichi sia Rubbia, teniamo conto del fatto che il primo ha espresso riserve sulla correlazione tra gas serra e cambiamenti climatici in alcune dichiarazioni o interviste. Non mi risulta - qualora non fosse così smentitemi pure - che ci siano suoi studi scientifici o sue pubblicazioni di sorta sul tema. Zichichi, del resto, è un fisico e non un climatologo. Molto autorevole, ma va detto che ci sono biblioteche piene di volumi e studi che dimostrano la correlazione.
Quanto a Rubbia, si cita continuamente una sua audizione nella quale conferma, per l'appunto, la tesi della correlazione tra concentrazione di gas serra e cambiamenti climatici. Sui social circolano alcune frasi estrapolate da un discorso più ampio, che sembrano quasi di segno contrario, ma se l'intervento lo si ascolta per intero si evince quanto scritto sopra

 
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Per chi, giustamente, dichiara che è opportuno e prioritario concentrarsi nel sostituire produzioni di energia rinnovabile a quelle fossili, voglio ricordare che al 2024 la UE è arrivata a produrre il 49% di energia da fonti rinnovabili, con il dato che è in continua e rapida crescita, anno dopo anno.
Questo sicuramente aumenta l'impatto positivo delle auto elettriche, ma anche di chi abbandona l'utilizzo del gas in casa per passare a pompa di calore e induzione.
 
loro opinioni mi paiono semplicemente più razionali rispetto a tanti altri teoremi comunque parziali
Le opinioni sono opinioni. I teoremi in questo caso non esistono. Esistono dati sperimentali pregressi ed attuali che modellizzano lo stato passato e presente, con ottimi accordi e prevedono l'andamento futuro. Le curve, inequivocabilmente, evidenziano derivate prima, seconda e terza, etc positive. Il che significa non solo che i parametri climatici aumentano, ma la loro velocità incrementa, e quindi c'è una accelerazione che aumenta a sua volta, etc. Questi dati sono evidente correlati con le attività antropiche. E non abbiamo altra alternativa di ridurre i consumi, cosa che pare inattuabile con la crescente popolazione e le richieste incrementali. Il destino è lo stesso già vissuto in piccolo dall'isola di Rapa Nui. Ci stiamo condannando ad una dolorosa estinzione consumando ogni anno più ridorse di quanto il pianeta ne possa rigenerare.
 
Fammi capire esistono impianti fotovoltaici con un accumulo da 40/80 kwh per caricare una BEV di notte se si a quale costo? Mediamente un impianto con un accumulo di 7 kwh costa su i 15/20000, ma con 7 non carichi nemmeno una plug-in figuriamoci una bev.
Un momento, l’impianto produce 40/80 kWh al giorno, l’impianto di accumulo da 7 kWh. Dipende da dove hai l’auto durante il giorno. Se l’auto è in casa ed attaccata alla spina, si carica col surplus di quanto non serve a casa ed il viene ceduto alla batteria e poi alla rete. Diverso è il discorso se di giorno sei fuori e l’impianto di accumulo ha la taglia che dici.
 
Fammi capire esistono impianti fotovoltaici con un accumulo da 40/80 kwh per caricare una BEV di notte se si a quale costo? Mediamente un impianto con un accumulo di 7 kwh costa su i 15/20000, ma con 7 non carichi nemmeno una plug-in figuriamoci una bev.
Come al solito si guarda la questione in maniera limitata, pensando che le BEV debbano essere ricaricate solo di notte.
Come detto più volte, idealmente l'auto rimane ferma quasi la totalità del tempo (il luogo e le modalità di ricarica sono aspetti oggettivamente dove occorre lavorare).
Vorrei capire, nella stragrande maggioranza dei casi, che differenza farebbe tra fare il pieno in 3 minuti fermandosi al distributore o perdere tempo 0 per ricaricare l'auto mentre è parcheggiata davanti all'ufficio.
E, altrettanto idealmente, l'auto elettrica potrebbe assolvere il duplice compito di storage, immagazzinando elettricità per poi eventualmente ricederla alla bisogna.
L'impianto da 7 kW di potenza, di per se produrrà circa 9.000 kWh annui, bastanti a percorrere indicativamente 50.000 km. (visto il consumo medio delle BEV comunque inferiore a 20 kWh/100 km.).
Ora, so bene che queste considerazioni oggi trovano una serie di ostacoli (la difficoltà di cedere le eccedenze di produzione, il differenziale di costo tra consumo ed immissione in rete, le tariffe esorbitanti delle ricariche alle colonnine, la mancanza di infrastrutture), ma sono tutti aspetti sui quali è possibile intervenire.
Ma capisco anche che le mie sono elucubrazioni del tutto inutili, visto che quella che manca è la volontà di affrontare la questione in maniera seria.
D'altra parte la rotta mi pare si sia già invertita, la nuova parola d'ordine è estrarre tutto il petrolio presente sotto la crosta terrestre, fino all'ultima goccia.
Probabilmente sarà sufficiente ai più che frequentano queste pagine.
Poi?
Si vedrà. (cit. Arizona!!!)
 
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L'impianto da 7 kW di potenza, di per se produrrà circa 9.000 kWh annui, bastanti a percorrere indicativamente 50.000 km. (visto il consumo medio delle BEV comunque inferiore a 20 kWh/100 km.).
Mi auto-cito.
E non mi stancherò mai di ricordare che impianti da 7 kW di potenza occupano meno di 30 mq., con i quali si alimenta a vita un'auto che percorre 50.000 km. annui.
E questo penso meriti più di una riflessione.
 
No, dati di fatto. Metodo scientifico in uso sin dai tempi di Galilei.
E' anche dai tempi di Galilei che la "comunità scientifica" si sia dichiaratamente schierata politicamente contro un certo modo di intendere lo sviluppo? A me (e non solo a me) non pare, mentre è evidente il resto della storia recente. E' evidente come ci sia un lavoro di "logorio" compiuto ai danni del modello tradizionale di sviluppo per introdurne un altro, favorendo determinate aree di business per colpirne altre.

L'attacco all'agricoltura tradizionale per sostituirla con cibi sintetici ne è un esempio, ma si potrebbe continuare. Anche la stupidaggine stratosferica (per fortuna rispedita al mittente) delle nuove politiche agricole "green" della UE erano su basi scientifiche, guarda caso... Già, ma di quale scienza? L'errore della scienza moderna è proprio questo: credere di avere in tasca la verità assoluta.

Comunque la finisco qui, promesso :emoji_wink:
 
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