<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La MiTo ha vinto contro &#34;Annozero&#34; | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

La MiTo ha vinto contro &#34;Annozero&#34;

autofede2009 ha scritto:
come spesso dici a me, postaci per intero le impressioni di guida e poi possiamo dare un giudizio sulla stella in più o in meno... ;)

a memoria, se non ricordo male, anche nell'ultima prova della Mini coupè, con lo stesso motore, il giudizio sulla tenuta di strada e stabilità non erano il top... sicuramente a livello di divertimento si... nella prova della nuova bmw M5 pubblicata su auto che vi ho postato... prende solo 7,5 in tenuta di strada... non c'è bisogno che ci spieghiamo il motivo... con solo 2 ruote motrici e tanta potenza sotto non si possono pretendere i miracoli... eppure la stessa auto prende la lode per il divertimento e le derapate... si può discutere sul mezzo voto in più o meno... ma penso che il voto in sé rappresenta la sicurezza intrinseca della vettura in mano ad un conducente medio...

chiaramente chi compra una M5 avrà (mi auguro) capacità superiori alla media... ma è vero anche che la vettura non viene venduta con una targhetta "attenzione, vettura irruenta adatta solo a conducenti esperti"... la mini invece va in mano anche a ragazzetti poco esperti... quindi a mio avviso il giudizio deve essere più severo...

magari potrebbero aggiungere la voce "divertimento in pista"...

Ciao fede, volentieri ti accontento, e posto un estratto del giudizio descrittivo.

Attenzione: non si parla di "tenuta di strada", ma di giudizio "su strada", riferendosi - presumo - all' appagamento del comportamento generale su strada, di cui la tenuta è solo una componente.

Mini: " Danza fra i cordoli. È però nel misto stretto
che la Mini gioca le carte migliori. Imbattibile
quando c'è da danzare tra i cordoli, imposta e
segue le traiettorie con un'agilità sconosciuta
alle altre due. Malgrado la generosa disponibilità
di cavalli, permette di dare gas con un certo
anticipo anche in uscita dalle curve strette e di
fruire di tutta la potenza in gioco, complice
l'ottimo accordo col cambio. "

Mito: " MiTo penalizzata dall'elettronica. Ancora più
lenta la MiTo , decisamente meno agile e più
impacciata tra i cordoli. Si rivela molto meno
decisa negli inserimenti, più sottosterzante e
meno pronta quando c'è da ridare gas in uscita.
Non l'aiuta l'intervento dell'elettronica (il
traction control, non disinseribile, limita anche
l'azione del differenziale autobloccante Q2),"

A leggere questa descrizione non mi faccio una grande impressione del comportamento dinamico su strada della Mito, non nel senso del divertimento per guidatori smaliziati, nè in quello della sicurezza per il neopatentato. Leggo infatti di impaccio, di minor prontezza, maggior sottosterzo, minor prontezza in uscita. E tutto questo PRIMA dell'eventuale inserimento dell'Esp + q2, che.al suo intervento infatti va a tagliare proprio il sottosterzo poco prima lamentato.

Come fa un' auto così ad esser meglio valutata su strada rispetto ad una Mini.descritta.come sopra?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
belpietro ha scritto:
modus72 ha scritto:
sta nel limitarsi a considerare unicamente tempo sul giro, ma i numeri sono ineccepibili...

è esattamente così che si fa, la cattiva informazione.

utilizzando in modo parziale o fuori contesto un dato oggettivo in sé ineccepibile.

(la sentenza è appellabile)

Io sono di parere diametralmente opposto. E' grazie a cause milionarie come questa che la stampa italiana tutta in generale, compresa quella tecnica di settore - e Quattroruote - è costretta a fare cattiva informazione.

E spiego perchè: quando la stampa mondiale del settore prova un'auto, al pari di quella italiana, ne valuta ogni aspetto, anche quelli relativamente meno rilevanti per il singolo modello, assurdità come il bagagliaio di una 458 Italia, l'accelerazione di un monovolume da 18 posti, il comfort sulle buche di una Lotus Elise.

Qual è la differenza? La differenza è che la stampa di tutto il resto del mondo va oltre questa doverosa radiografia a 360 gradi, ne fa una sintesi ragionata, e tenta di rapportarla alla vocazione del mezzo testato, alle aspettative che il cliente ha. Dopodichè esprime un GIUDIZIO, un' opinione strettamente soggettiva, ma espresso da una testata che ha collaudatori professionali, una sua professionalità ed esperienza. All'estero questo giudizio può diventare facilmente anche stroncatura o bocciatura netta di progetti anche blasonati. Dove ci sono confronti a due od a tre, non ci si perita di indicare un vincitore ed uno sconfitto. In maniera netta, con tanto di numerino davanti. In paesi dove la stampa ha più autorevolezza, quella britannica si può permettere di bocciare la nuova Mac Laren senza appello. Quel pazzoide di James Clarkson può andare in televisione e sostenere davanti a milioni di spettatori che la Carrera è "rubbish", o che la 458 Italia svernicia la nuova Mac Laren di diritto e di rovescio, autocar idem con patate, e nessuno si sogna cause milionarie per "diffamazione".

In italia invece la stampa registra come un notaio le varie caratteristiche, con tanto di doverosi rilevamenti strumentali in appoggio ( fosse mai che qualcuno contesti ), e lì si ferma: ti gira poco più che una scheda tecnica approfondita e commentata, il giudizio finale te lo devi fare tu, perchè non si può scrivere.

Manca l'opinione, il giudizio, tutti vincono ( come alle elezioni ), nessuno perde, è tutto un atto notarile, dove al limite il volume del bagagliaio può compensare le mancanze dinamiche di una sportiva troppo lenta.

Ed è naturale, in un paese dove ad ogni articolo di stampa con un tasso di bava leggermente inferiore alla media segue automaticamente un grappolo di cause per diffamazione.

Ed il fatto grave non è che.questa opinione non la possa esprimere un Santoro, che qui aveva fini palesemente strumentali, ma che non lo possa fare nemmeno un'autorità del settore come Quatteoruote, che se ne deve stare muta a contare quante palline entrano nel bagagliaio della versione supersportiva di un'auto già sportiva, a marchio sportivo. É la stampa italiana intera ad essere sotto schiaffo, a "tenere famiglia", a tenere la lingua ben umida ed aderente alla pantofola della lobby di turno.

Quattroruote che tra l'altro qui va anche oltre. Infatti mi sono andato a rileggere la prova comparativa online. Nel testo descrittivo la Mini è detta il riferimento per qualità dinamiche. Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp, che quindi non fa che rovinare un quadro generale comunque più scarso. Leggetevi pure il testo.

Però nella tabella delle stelline la Mito ha un voto più alto alla voce "su strada". Tecnicamente come si concilia questa palese incongruenza? Il riferimento su strada è l'una o l'altra? Boh...

Ma la causa contro Santoro può darci un'idea di massima. Io al posto loro sarei ugualmente prudente. Anzi di piú.

Quel che scrivi dimostra o che non hai letto la sentenza, o che non l'hai capita (altre alternative non le prendo in considerazione): quel che è stato condannato non è l'opinione espressa, ma la mala fede (dimostrata) e la tendenziosità (ugualmente dimostrata) del servizio giornalistico. Un'operazione di killeraggio mediatico della quale è stata fatta giustizia (al di là del fatto che la Mito sia il massimo, faccia ca**re, sia indegna del marchio che porta o sia semplicemente una Fiat)
 
sebaco ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
belpietro ha scritto:
modus72 ha scritto:
sta nel limitarsi a considerare unicamente tempo sul giro, ma i numeri sono ineccepibili...

è esattamente così che si fa, la cattiva informazione.

utilizzando in modo parziale o fuori contesto un dato oggettivo in sé ineccepibile.

(la sentenza è appellabile)

Io sono di parere diametralmente opposto. E' grazie a cause milionarie come questa che la stampa italiana tutta in generale, compresa quella tecnica di settore - e Quattroruote - è costretta a fare cattiva informazione.

E spiego perchè: quando la stampa mondiale del settore prova un'auto, al pari di quella italiana, ne valuta ogni aspetto, anche quelli relativamente meno rilevanti per il singolo modello, assurdità come il bagagliaio di una 458 Italia, l'accelerazione di un monovolume da 18 posti, il comfort sulle buche di una Lotus Elise.

Qual è la differenza? La differenza è che la stampa di tutto il resto del mondo va oltre questa doverosa radiografia a 360 gradi, ne fa una sintesi ragionata, e tenta di rapportarla alla vocazione del mezzo testato, alle aspettative che il cliente ha. Dopodichè esprime un GIUDIZIO, un' opinione strettamente soggettiva, ma espresso da una testata che ha collaudatori professionali, una sua professionalità ed esperienza. All'estero questo giudizio può diventare facilmente anche stroncatura o bocciatura netta di progetti anche blasonati. Dove ci sono confronti a due od a tre, non ci si perita di indicare un vincitore ed uno sconfitto. In maniera netta, con tanto di numerino davanti. In paesi dove la stampa ha più autorevolezza, quella britannica si può permettere di bocciare la nuova Mac Laren senza appello. Quel pazzoide di James Clarkson può andare in televisione e sostenere davanti a milioni di spettatori che la Carrera è "rubbish", o che la 458 Italia svernicia la nuova Mac Laren di diritto e di rovescio, autocar idem con patate, e nessuno si sogna cause milionarie per "diffamazione".

In italia invece la stampa registra come un notaio le varie caratteristiche, con tanto di doverosi rilevamenti strumentali in appoggio ( fosse mai che qualcuno contesti ), e lì si ferma: ti gira poco più che una scheda tecnica approfondita e commentata, il giudizio finale te lo devi fare tu, perchè non si può scrivere.

Manca l'opinione, il giudizio, tutti vincono ( come alle elezioni ), nessuno perde, è tutto un atto notarile, dove al limite il volume del bagagliaio può compensare le mancanze dinamiche di una sportiva troppo lenta.

Ed è naturale, in un paese dove ad ogni articolo di stampa con un tasso di bava leggermente inferiore alla media segue automaticamente un grappolo di cause per diffamazione.

Ed il fatto grave non è che.questa opinione non la possa esprimere un Santoro, che qui aveva fini palesemente strumentali, ma che non lo possa fare nemmeno un'autorità del settore come Quatteoruote, che se ne deve stare muta a contare quante palline entrano nel bagagliaio della versione supersportiva di un'auto già sportiva, a marchio sportivo. É la stampa italiana intera ad essere sotto schiaffo, a "tenere famiglia", a tenere la lingua ben umida ed aderente alla pantofola della lobby di turno.

Quattroruote che tra l'altro qui va anche oltre. Infatti mi sono andato a rileggere la prova comparativa online. Nel testo descrittivo la Mini è detta il riferimento per qualità dinamiche. Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp, che quindi non fa che rovinare un quadro generale comunque più scarso. Leggetevi pure il testo.

Però nella tabella delle stelline la Mito ha un voto più alto alla voce "su strada". Tecnicamente come si concilia questa palese incongruenza? Il riferimento su strada è l'una o l'altra? Boh...

Ma la causa contro Santoro può darci un'idea di massima. Io al posto loro sarei ugualmente prudente. Anzi di piú.

Quel che scrivi dimostra o che non hai letto la sentenza, o che non l'hai capita (altre alternative non le prendo in considerazione): quel che è stato condannato non è l'opinione espressa, ma la mala fede (dimostrata) e la tendenziosità (ugualmente dimostrata) del servizio giornalistico. Un'operazione di killeraggio mediatico della quale è stata fatta giustizia (al di là del fatto che la Mito sia il massimo, faccia ca**re, sia indegna del marchio che porta o sia semplicemente una Fiat)

Cazzo, giuro che stasera mi leggo le 50 pagime di sentenza, fosse l'ultima cosa che faccio! Vediamo se mi sposta i termini della questione. ;-)

Ma sul fatto che la Mito sia.la più lenta del cucuzzaro, c'é accordo?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Mini: " Danza fra i cordoli. È però nel misto stretto
che la Mini gioca le carte migliori. Imbattibile
quando c'è da danzare tra i cordoli, imposta e
segue le traiettorie con un'agilità sconosciuta
alle altre due. Malgrado la generosa disponibilità
di cavalli, permette di dare gas con un certo
anticipo anche in uscita dalle curve strette e di
fruire di tutta la potenza in gioco, complice
l'ottimo accordo col cambio. "

Mito: " MiTo penalizzata dall'elettronica. Ancora più
lenta la MiTo , decisamente meno agile e più
impacciata tra i cordoli. Si rivela molto meno
decisa negli inserimenti, più sottosterzante e
meno pronta quando c'è da ridare gas in uscita.
Non l'aiuta l'intervento dell'elettronica (il
traction control, non disinseribile, limita anche
l'azione del differenziale autobloccante Q2),"

A leggere questa descrizione non mi faccio una grande impressione del comportamento dinamico su strada della Mito, non nel senso del divertimento per guidatori smaliziati, nè in quello della sicurezza per il neopatentato. Leggo infatti di impaccio, di minor prontezza, maggior sottosterzo, minor prontezza in uscita. E tutto questo PRIMA dell'eventuale inserimento dell'Esp + q2, che.al suo intervento infatti va a tagliare proprio il sottosterzo poco prima lamentato.

Come fa un' auto così ad esser meglio valutata su strada rispetto ad una Mini.descritta.come sopra?
Ma perchè vuoi confondere due cose diverse?
Se si parla di cordoli ci si riferisce chiaramente alla pista, aprire in anticipo il gas all'uscita di una curva è tipicamente un modo di guidare in pista non su strada.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
belpietro ha scritto:
modus72 ha scritto:
sta nel limitarsi a considerare unicamente tempo sul giro, ma i numeri sono ineccepibili...

è esattamente così che si fa, la cattiva informazione.

utilizzando in modo parziale o fuori contesto un dato oggettivo in sé ineccepibile.

Io sono di parere diametralmente opposto. E' grazie a cause milionarie come questa che la stampa italiana tutta in generale, compresa quella tecnica di settore - e Quattroruote - è costretta a fare cattiva informazione.

vado dritto al punto: ne conosci molte altre, di cause milionarie come questa?
io no.
quindi se il discrimine sono queste sentenza la stampa italiana fino a ieri non aveva timore di queste cause perché non esistevano, e ha scritto quello che voleva.

alle conseguenze ci arrivi da solo.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Cazzo, giuro che stasera mi leggo le 50 pagime di sentenza, fosse l'ultima cosa che faccio! Vediamo se mi sposta i termini della questione. ;-)

Ma sul fatto che la Mito sia.la più lenta del cucuzzaro, c'é accordo?
Certo non lo nega nessuno.
 
Ragazzi, non ho mai provato la mito GTA, ma ho provato diverso Mito.
Ed ho provato innumerevoli Mini, comprese le cooper S.
Da alfista nel cuore, da innamorato pazzo dei marchi italiani (nel mio box entrano solo moto italiane :lol:), diciamocelo: tra le due auto non c'è paragone come guida.

E agigungo che i tempi in pista vogliono stabilire non tanto una vincitrice ai fini del cronometro, quanto fornire un metro oggettivo per pesare l'interazione tra tutte le componenti meccaniche ed elettroniche.
E nella mini, questa interazione, funziona meglio.
Lo dice il cronometro, lo dice il sorriso quando la guidi (se sei un guidatore normale)
O lo dice quel magone, quel rammarico che provi dopo essere sceso da una mito o averne letto una prova, se sei alfista o se hai un minimo di orgoglio per un marchio come Alfa Romeo.
Poi è vero, la trasmissione è faziosa, ingannevole, fuorbviante e quello che sivuole, ma ha detto la verità: la mito è più lenta in pista di mini e addirittura di una (cion rispetto parlando ) citroen.
Questo a me fa male.
E non riesco proprio a gioire della sfida vinta a tavolino da mamma FIAT, avrei preferito che perdesse la causa ma vincesse in pista.
da appassionato, ovviamente. Probabilemente qualche neolaureato iperaccomandato, a Torino, si loderà di aver vinto la causa contro Santoro.
, p
 
Maxetto ha scritto:
Ma perchè vuoi confondere due cose diverse?
Se si parla di cordoli ci si riferisce chiaramente alla pista, aprire in anticipo il gas all'uscita di una curva è tipicamente un modo di guidare in pista non su strada.

Io non voglio confondere nulla, tantomeno cose che non sono diverse, ma fra le quali eventualmente sfugge a te il nesso. Evidentemente non sai che, per provare le doti stradali delle vetture provate, TUTTE le riviste di settore DEL MONDO, Quattroruote inclusa, vanno proprio in pista.

Domandati il motivo.
 
belpietro ha scritto:
vado dritto al punto: ne conosci molte altre, di cause milionarie come questa?
io no.
quindi se il discrimine sono queste sentenza la stampa italiana fino a ieri non aveva timore di queste cause perché non esistevano, e ha scritto quello che voleva.

alle conseguenze ci arrivi da solo.

Mi stupisce che tu non ne sia apparentemente informato, ma si, la stampa italiana in generale, a quanto si può leggere, è letteralmente intasata di cause milionarie per diffamazione, e relative richieste di rettifica. Se uno si fa una ricerchina, gli esempi sono tanti. C'è ad esempio una nota trasmissione televisiva di giornalismo d'inchiesta pluripremiata ( Report ) che sistematicamente si ritrova al culo una tale gragnuola di supposte a tre punte, in forma di cause milionarie per diffamazione, che ad ogni nuova stagione la sua effettiva messa in onda dipende dal seguende grimaldello: ovvero se la relativa rete emittente garantisca o meno la tutela legale per un' ulteriore stagione. Lo stesso vale per la carta stampata, soprattutto quella meno established ed allineata, e per quella edita su web. L'abuso di questo mezzo di intimidazione è apparentemente così pervasivo in Italia, da far scivolare il grado di libertà di stampa del nostro paese - secondo alcuni indicatori ed alcune classifiche - agli ultimi posti, in zona Congo / Benin. Anche se va detto che la questione è ben controversa quanto si vuole. Intanto però è in discussione a riguardo dell'Italia, molto meno circa altri paesi europei.

Passando al settore automobilistico che ci riguarda, è ben evidente che cause di questo tipo e portata siano meno diffuse e note. Io credo che il motivo stia a monte: quando si arriva alla causa significa che gli altri mezzi di persuasione non hanno funzionato. E se consideriamo che la causa qui in effetti è stata fatta non ad una rivista di settore, ma a terzi non del settore, possiamo ben dire che questi mezzi di persuasione, con la stampa specializzata funzionano probabilmente sempre.

Il mezzo di persusasione è piuttosto evidente: l'automobile, ovvero la materia prima per fare le prove, che è il mezzo di cui vive la stampa specializzata, la fornisce la casa automobilistica. Che te la può fornire prima di altri in esclusiva, dopo altri, per ultimo ( fino a farti uscire il mese dopo la concorrenza con la prova ), oppure non fornirtela affatto. A seconda di come ti comporti.

Mezzi di persuasione che, se non erro, aveva denunciato anche un editore inglese di Evo, riguardo alle condizioni che imporrebbe Ferrari per farti fare qualunque prova di una sua vettura ( come la devi fare, quando la devi fare ecc... ) pena l'embargo totale imposto alla rivista, che di lì in poi si può scordare di pubblicare prove di auto Ferrari. ( nb: anche questo episodio è controverso, ma cosa non lo è nei giochi di poteri contrapposti? ).

Adesso provo a leggermi la sentenza, e mi do una botta de curtura.... :lol:
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Ma perchè vuoi confondere due cose diverse?
Se si parla di cordoli ci si riferisce chiaramente alla pista, aprire in anticipo il gas all'uscita di una curva è tipicamente un modo di guidare in pista non su strada.

Io non voglio confondere nulla, tantomeno cose che non sono diverse, ma fra le quali eventualmente sfugge a te il nesso. Evidentemente non sai che, per provare le doti stradali delle vetture provate, TUTTE le riviste di settore DEL MONDO, Quattroruote inclusa, vanno proprio in pista.

Domandati il motivo.
Che raginamento. :shock: Io su strada non ci vado al limite, se l'auto in questione non è la migliore in pista questo non la rende una pessima auto da usare tutti i giorni.
Le prove in pista si fanno per dare un idea complessiva dell'auto, così come si misura la rumosità o l'accelerazione da 0 a 100.
Poi, altro che giudizio personale di chiunque tu voglia, ognuno sceglie l'auto più adatta alle proprie esigenze.
 
La MiTo ha vinto ha vinto contro annoZZero

che bello l'Alfa è tornata alle competizioni :lol: :lol: :lol:
però la scuderia annozero non la conosco :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Maxetto ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Ma perchè vuoi confondere due cose diverse?
Se si parla di cordoli ci si riferisce chiaramente alla pista, aprire in anticipo il gas all'uscita di una curva è tipicamente un modo di guidare in pista non su strada.

Io non voglio confondere nulla, tantomeno cose che non sono diverse, ma fra le quali eventualmente sfugge a te il nesso. Evidentemente non sai che, per provare le doti stradali delle vetture provate, TUTTE le riviste di settore DEL MONDO, Quattroruote inclusa, vanno proprio in pista.

Domandati il motivo.
Che raginamento. :shock: Io su strada non ci vado al limite, se l'auto in questione non è la migliore in pista questo non la rende una pessima auto da usare tutti i giorni.
Le prove in pista si fanno per dare un idea complessiva dell'auto, così come si misura la rumosità o l'accelerazione da 0 a 100.
Poi, altro che giudizio personale di chiunque tu voglia, ognuno sceglie l'auto più adatta alle proprie esigenze.
la MiTo eredita dalla GrandePunto sia i pregi che i difetti. I pregi stanno nella versatilità,nel fatto che è una macchina più usabile e che dà meno rinunce a chi la compra,spazio,confort ecc ecc...come una comunissima Punto ma con una linea più sportiva e accattivante,i difetti sono che nascendo appunto come auto sportiva "anti Mini" l'avremmo preferita molto ma molto più estrema e agile a patto di rinunciare a spazio e confort. Su questo non si discute, si discute semmai del fatto che il sig.Santoro, noto giornalista ecc ecc ecc ecc........................... che pur di denigrare un prodotto italiano (poteva prendere qualsiasi macchina,poteva prendere la prova della Delta 1.9 TwinTurbo contro la BMW 123D) del gruppo Fiat ha estratto un SOLO dato della prova e c'ha creato una puntata intera del suo programma. L'intento di Santoro non era denigrare la MiTo in quanto MiTo ma denigrare un prodotto by Fiat perchè in quella puntata si doveva parlare di stabilimenti,contratti e sindacati...Forse hanno preso la MiTo perchè è costruita a Mirafiori che era lo stabilimento interessato quella sera,probabilmente se era interessato cassino avrebbero preso la Delta o la Bravo o la Giulietta. Ripeto la MiTo avrà i suoi pregi e i suoi difetti ma si deve contestualizzare la prova di Quattroruote alla puntata specifica di Annozero per capire la sentenza.
 
Maxetto ha scritto:
he raginamento. :shock: Io su strada non ci vado al limite, se l'auto in questione non è la migliore in pista questo non la rende una pessima auto da usare tutti i giorni.
Le prove in pista si fanno per dare un idea complessiva dell'auto, così come si misura la rumosità o l'accelerazione da 0 a 100.
Poi, altro che giudizio personale di chiunque tu voglia, ognuno sceglie l'auto più adatta alle proprie esigenze.

Maxetto, non meniamo il can per l'aia, per favore. Il nesso tra come un'auto si comporta in pista, al limite, e come si comporta poi su strada, con reazioni ovviamente progressivamente più blande, è noto a tutti, ed è il motivo per cui tutte le riviste provano le auto in pista, compresa la Yaris 1000.

Se poi a te del risultato in pista non interessa, perchè ignori o rifiuti il nesso, questa è una tua opinione, che può legittimamente portarti a comprare l'auto che desideri.

Ma a questo punto dubito che andrai in cerca proprio di un'utiiltaria sportiva per definizione, nella sua versione più sportiva e prestante, a più di 20k euro, ma punterai piuttosto ad una 500 biiclindrica a metano, che per andare al bar avanza.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
he raginamento. :shock: Io su strada non ci vado al limite, se l'auto in questione non è la migliore in pista questo non la rende una pessima auto da usare tutti i giorni.
Le prove in pista si fanno per dare un idea complessiva dell'auto, così come si misura la rumosità o l'accelerazione da 0 a 100.
Poi, altro che giudizio personale di chiunque tu voglia, ognuno sceglie l'auto più adatta alle proprie esigenze.

Maxetto, non meniamo il can per l'aia, per favore. Il nesso tra come un'auto si comporta in pista, al limite, e come si comporta poi su strada, con reazioni ovviamente progressivamente più blande, è noto a tutti, ed è il motivo per cui tutte le riviste provano le auto in pista, compresa la Yaris 1000.

Se poi a te del risultato in pista non interessa, perchè ignori o rifiuti il nesso, questa è una tua opinione, che può legittimamente portarti a comprare l'auto che desideri.

Ma a questo punto dubito che andrai in cerca proprio di un'utiiltaria sportiva, nella sua versione più sportiva e prestante, a più di 20k euro, ma punterai piuttosto ad una 500 biiclindrica a metano.
la prova in piasta serve come parametro sulla bontà del telaio e del reparto sospensivo,meglio ancora se si possono disattivare tutti i dispositivi (per questo ci si lamenta che su MiTo e Giulietta non si possono disattivare),solo così si può valutare bene bene la macchina. Il tempo sul giro però è da prendere con le pinze,ha troppe variabili,il tipo di pista,le condizioni meteo e le condizioni del motore,i copertoni...preferisco sapere dal giro in pista se la macchina ha delle reazioni scomposte,se sottosterza eccessivamente e se si ribalta! Tipo la mia messa in pista non farebbe altro che andare dritta ad ogni curva,la conosco perchè la guido da 10 anni e sò bene o male come si comporta in quasi tutte le condizioni,ma chi deve comprare una macchina nuova mica la può provare per 10 anni! ma nemmeno può provarla in pista,quindi almeno in un primo momento ci si affida a quello che riportano le riviste che le provano per noi nelle condizioni più estreme.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
he raginamento. :shock: Io su strada non ci vado al limite, se l'auto in questione non è la migliore in pista questo non la rende una pessima auto da usare tutti i giorni.
Le prove in pista si fanno per dare un idea complessiva dell'auto, così come si misura la rumosità o l'accelerazione da 0 a 100.
Poi, altro che giudizio personale di chiunque tu voglia, ognuno sceglie l'auto più adatta alle proprie esigenze.

Maxetto, non meniamo il can per l'aia, per favore. Il nesso tra come un'auto si comporta in pista, al limite, e come si comporta poi su strada, con reazioni ovviamente progressivamente più blande, è noto a tutti, ed è il motivo per cui tutte le riviste provano le auto in pista, compresa la Yaris 1000.

Se poi a te del risultato in pista non interessa, perchè ignori o rifiuti il nesso, questa è una tua opinione, che può legittimamente portarti a comprare l'auto che desideri.

Ma a questo punto dubito che andrai in cerca proprio di un'utiiltaria sportiva per definizione, nella sua versione più sportiva e prestante, a più di 20k euro, ma punterai piuttosto ad una 500 biiclindrica a metano, che per andare al bar avanza.
Se hai letto l'allegato della sentenza avrai letto questo punto:
Tra i cordoli vince l'anglo-tedesca, ma nella vita di tutti i giorni è meglio I'italiana" e
successivamente aveva commentato: "... DS3 e Mito QV non ce I'hanno faTTa a mettere le ruote
davanti all'inossidabile Cooper S.... Poi si passa dalla pista alla strada: qui entrano in gioco altri fattori
e, allora, la situazione si ribalta, favorendo la MiTo, meno estrema, forse, ma più vivibile".

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