<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La MiTo ha vinto contro &#34;Annozero&#34; | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

La MiTo ha vinto contro &#34;Annozero&#34;

BelliCapelli3 ha scritto:
belpietro ha scritto:
modus72 ha scritto:
sta nel limitarsi a considerare unicamente tempo sul giro, ma i numeri sono ineccepibili...

è esattamente così che si fa, la cattiva informazione.

utilizzando in modo parziale o fuori contesto un dato oggettivo in sé ineccepibile.

(la sentenza è appellabile)

Io sono di parere diametralmente opposto. E' grazie a cause milionarie come questa che la stampa italiana tutta in generale, compresa quella tecnica di settore - e Quattroruote - è costretta a fare cattiva informazione.

E spiego perchè: quando la stampa mondiale del settore prova un'auto, al pari di quella italiana, ne valuta ogni aspetto, anche quelli relativamente meno rilevanti per il singolo modello, assurdità come il bagagliaio di una 458 Italia, l'accelerazione di un monovolume da 18 posti, il comfort sulle buche di una Lotus Elise.

Qual è la differenza? La differenza è che la stampa di tutto il resto del mondo va oltre questa doverosa radiografia a 360 gradi, ne fa una sintesi ragionata, e tenta di rapportarla alla vocazione del mezzo testato, alle aspettative che il cliente ha. Dopodichè esprime un GIUDIZIO, un' opinione strettamente soggettiva, ma espresso da una testata che ha collaudatori professionali, una sua professionalità ed esperienza. All'estero questo giudizio può diventare facilmente anche stroncatura o bocciatura netta di progetti anche blasonati. Dove ci sono confronti a due od a tre, non ci si perita di indicare un vincitore ed uno sconfitto. In maniera netta, con tanto di numerino davanti. In paesi dove la stampa ha più autorevolezza, quella britannica si può permettere di bocciare la nuova Mac Laren senza appello. Quel pazzoide di James Clarkson può andare in televisione e sostenere davanti a milioni di spettatori che la Carrera è "rubbish", o che la 458 Italia svernicia la nuova Mac Laren di diritto e di rovescio, autocar idem con patate, e nessuno si sogna cause milionarie per "diffamazione".

In italia invece la stampa registra come un notaio le varie caratteristiche, con tanto di doverosi rilevamenti strumentali in appoggio ( fosse mai che qualcuno contesti ), e lì si ferma: ti gira poco più che una scheda tecnica approfondita e commentata, il giudizio finale te lo devi fare tu, perchè non si può scrivere.

Manca l'opinione, il giudizio, tutti vincono ( come alle elezioni ), nessuno perde, è tutto un atto notarile, dove al limite il volume del bagagliaio può compensare le mancanze dinamiche di una sportiva troppo lenta.

Ed è naturale, in un paese dove ad ogni articolo di stampa con un tasso di bava leggermente inferiore alla media segue automaticamente un grappolo di cause per diffamazione.

Ed il fatto grave non è che.questa opinione non la possa esprimere un Santoro, che qui aveva fini palesemente strumentali, ma che non lo possa fare nemmeno un'autorità del settore come Quatteoruote, che se ne deve stare muta a contare quante palline entrano nel bagagliaio della versione supersportiva di un'auto già sportiva, a marchio sportivo. É la stampa italiana intera ad essere sotto schiaffo, a "tenere famiglia", a tenere la lingua ben umida ed aderente alla pantofola della lobby di turno.

Quattroruote che tra l'altro qui va anche oltre. Infatti mi sono andato a rileggere la prova comparativa online. Nel testo descrittivo la Mini è detta il riferimento per qualità dinamiche. Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp, che quindi non fa che rovinare un quadro generale comunque più scarso. Leggetevi pure il testo.

Però nella tabella delle stelline la Mito ha un voto più alto alla voce "su strada". Tecnicamente come si concilia questa palese incongruenza? Il riferimento su strada è l'una o l'altra? Boh...

Ma la causa contro Santoro può darci un'idea di massima. Io al posto loro sarei ugualmente prudente. Anzi di piú.

Va be non mi pronuncio su Santoro e sulla sua trasmissione, dico solo che accostare Jeremy a Santoro è una bestemmia vera e propria. Chiudiamola qui e basta.

Quanto al giudizio confronto Mito - Mini a me i risultati sembrano piuttosto evidenti. La Mito QV con un motore 1.4 turbo contro il 1.6 turbo della Cooper S a livello di prestazioni pure è superiore rispetto alla rivale anglotedesca, mi sembra che i rilevamenti siano chiarissimi.
Laddove la Mini si dimostra superiore è solo nel giro di pista dove eccelle. Ma Quattroruote tralascia un piccolo dettaglio, la Mini è un'auto con un impostazione stile gokartino, bassa, piatta e tosta, difatti è inferiore anche al livello di comfort di marcia. Inoltre è un'auto con due posti davanti e un paio di sediletti dietro dove possono trovare posto due bambini o due ragazze non molto alte. Io che sono alto 1,85 non ci sto neanche tirando avanti del tutto i sedili anteriori. Nella Mito ci sto quasi comodo, la Mito difatti dentro è comoda quasi come una serie 1 giusto un filino meno essendo una 3 porte e non una 5. Questo consente alla Mini di eccellere nello stretto, fra i cordoli, e se uno ci fa caso, anche in accelerazione sono con partenza da fermo. Niente altro
L'unica cosa in cui la Mini eccelle è il giro in pista, per il resto è inferiore in tutto. Basta leggere i dati.
 
sebaco ha scritto:
Quel che scrivi dimostra o che non hai letto la sentenza, o che non l'hai capita (altre alternative non le prendo in considerazione): quel che è stato condannato non è l'opinione espressa, ma la mala fede (dimostrata) e la tendenziosità (ugualmente dimostrata) del servizio giornalistico. Un'operazione di killeraggio mediatico della quale è stata fatta giustizia (al di là del fatto che la Mito sia il massimo, faccia ca**re, sia indegna del marchio che porta o sia semplicemente una Fiat)

Esattamente ;)
 
LIVORNO_1915 ha scritto:
Ragazzi, non ho mai provato la mito GTA, ma ho provato diverso Mito.
Ed ho provato innumerevoli Mini, comprese le cooper S.
Da alfista nel cuore, da innamorato pazzo dei marchi italiani (nel mio box entrano solo moto italiane :lol:), diciamocelo: tra le due auto non c'è paragone come guida.

E agigungo che i tempi in pista vogliono stabilire non tanto una vincitrice ai fini del cronometro, quanto fornire un metro oggettivo per pesare l'interazione tra tutte le componenti meccaniche ed elettroniche.
E nella mini, questa interazione, funziona meglio.
Lo dice il cronometro, lo dice il sorriso quando la guidi (se sei un guidatore normale)
O lo dice quel magone, quel rammarico che provi dopo essere sceso da una mito o averne letto una prova, se sei alfista o se hai un minimo di orgoglio per un marchio come Alfa Romeo.
Poi è vero, la trasmissione è faziosa, ingannevole, fuorbviante e quello che sivuole, ma ha detto la verità: la mito è più lenta in pista di mini e addirittura di una (cion rispetto parlando ) citroen.
Questo a me fa male.
E non riesco proprio a gioire della sfida vinta a tavolino da mamma FIAT, avrei preferito che perdesse la causa ma vincesse in pista.
da appassionato, ovviamente. Probabilemente qualche neolaureato iperaccomandato, a Torino, si loderà di aver vinto la causa contro Santoro.
, p

Livorno ma tu che sei così innamorato delle Alfa e delle Italiane in generale com'è che non ti accorgi che con la Mito Alfa Romeo per la prima volta forse da 20 anni ha un motore che si mette dietro qualsiasi auto nella sua categoria, non riesci neanche ad esserne lieto??? Sei sicuro che tieni per le italiane??
 
ottovalvole ha scritto:
Su questo non si discute, si discute semmai del fatto che il sig.Santoro, noto giornalista ecc ecc ecc ecc........................... che pur di denigrare un prodotto italiano (poteva prendere qualsiasi macchina,poteva prendere la prova della Delta 1.9 TwinTurbo contro la BMW 123D) del gruppo Fiat ha estratto un SOLO dato della prova e c'ha creato una puntata intera del suo programma. L'intento di Santoro non era denigrare la MiTo in quanto MiTo ma denigrare un prodotto by Fiat perchè in quella puntata si doveva parlare di stabilimenti,contratti e sindacati...Forse hanno preso la MiTo perchè è costruita a Mirafiori che era lo stabilimento interessato quella sera,probabilmente se era interessato cassino avrebbero preso la Delta o la Bravo o la Giulietta. Ripeto la MiTo avrà i suoi pregi e i suoi difetti ma si deve contestualizzare la prova di Quattroruote alla puntata specifica di Annozero per capire la sentenza.
Però la Delta e la Punto non l'hanno prese in considerazione, hanno invece preso un'Alfa Romeo perché da questo marchio ci si aspetta più che fruibilità e bagagliaio delle performance al top del segmento. Diciamo che il solo dato della prova che hanno estratto è proprio quello in cui un'Alfa dovrebbe essere al vertice. Detto questo per me la trasmissione era faziosa, però spero che questa sentenza non metta ancora più paura alle testate italiane già molto misurate nei loro giudizi.
La trasmissione di Santoro non ha giudicato l'auto nella sua globalità, ma solo nella specialità della prova in pista. Va bene! Non è comunque una prova anche quella? Allora per rendere ancora più completa una prova bisognerebbe fare anche un test di durata di 200.000 km per notare che magari sì, da nuova va meglio X di Y, ma X si scassa prima? E se poi una delle due si scassasse prima non farebbe statistica, bisognerebbe provarene almeno un certo numero. Ad esempio non ho mai visto nessuna prova giudicare gli intervalli di manutenzione con annessi costi.
Ripeto, la prova era fuorviante e maliziosa, tuttavia non hanno preso due monovolume da guidare in pista, bensì la Mito Quadrifoglio Verde, il top del segmento B per AlfaRomeo. Non vedo la cosa cosi scandalosa! E poi diciamocela tutta..... la trasmissione è andata a toccare il marchio più trascurato da Fiat e non hanno poi tutti i torti.

Guardate il video dal minuto 0:26 in poi e ditemi cosa ne pensate;

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=qoIXvf1-v9E#!

dice: "c'è un elemento che riguarda la passione e i marchi, prendiamo Alfa Romeo che è strategica, oggi si discute se Fiat debba venderla o no. Alfa Romeo è il simbolo della sportività. Abbiamo preso una piccola sportiva che è la MiTo e l'abbiamo messa in confronto assieme a due concorrenti sulla pista di TOP GEAR e guardate com'è andata sul giro di pista... [..]"

P.S.
Ma poi dove vige questa regola che un'auto non possa essere giudicata in una singola disciplina ? Non la vedo cosi cristallina la questione.
 
Fancar_ ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Su questo non si discute, si discute semmai del fatto che il sig.Santoro, noto giornalista ecc ecc ecc ecc........................... che pur di denigrare un prodotto italiano (poteva prendere qualsiasi macchina,poteva prendere la prova della Delta 1.9 TwinTurbo contro la BMW 123D) del gruppo Fiat ha estratto un SOLO dato della prova e c'ha creato una puntata intera del suo programma. L'intento di Santoro non era denigrare la MiTo in quanto MiTo ma denigrare un prodotto by Fiat perchè in quella puntata si doveva parlare di stabilimenti,contratti e sindacati...Forse hanno preso la MiTo perchè è costruita a Mirafiori che era lo stabilimento interessato quella sera,probabilmente se era interessato cassino avrebbero preso la Delta o la Bravo o la Giulietta. Ripeto la MiTo avrà i suoi pregi e i suoi difetti ma si deve contestualizzare la prova di Quattroruote alla puntata specifica di Annozero per capire la sentenza.
Però la Delta non e la Punto non l'hanno prese in considerazione, hanno invece preso un'Alfa Romeo perché da questo marchio ci si aspetta più che fruibilità e bagagliaio delle performance al top del segmento. Diciamo che il solo dato della prova che hanno estratto è proprio quello in cui un'Alfa dovrebbe essere al vertice. Detto questo per me la trasmissione era faziosa, però spero che questa sentenza non metta ancora più paura alle testate italiane già molto misurate nei loro giudizi.
La trasmissione di Santoro non ha giudicato l'auto nella sua globalità, ma solo nella specialità della prova in pista. Va bene! Non è comunque una prova anche quella? Allora per rendere ancora più completa una prova bisognerebbe fare anche un test di durata di 200.000 km per notare che magari sì, da nuova va meglio X di Y, ma X si scassa prima? E se poi una delle due si scassasse prima non farebbe statistica, bisognerebbe provarene almeno un certo numero.
Ripeto, la prova era faziosa, ma non hanno preso due monovolumi da guidare in pista, bensì la Mito Quadrifoglio Verde, il top del segmento B per AlfaRomeo. E poi diciamocela tutta..... la trasmissione è andata a toccare il marchio più trascurato da Fiat e non hanno poi tutti i torti.

Guardate il video dal minuto 0:26 in poi e ditemi cosa ne pensate;

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=qoIXvf1-v9E#!

dice: "c'è un elemento che riguarda la passione e i marchi, prendiamo Alfa Romeo che è strategica, oggi si discute se Fiat debba venderla o no. Alfa Romeo è il simbolo della sportività. Abbiamo preso una piccola sportiva che è la MiTo e l'abbiamo messa in confronto assieme a due concorrenti sulla pista di TOP GEAR e guardate com'è andata sul giro di pista... [..]"

P.S.
Ma poi dove vige questa regola che un'auto non possa essere giudicata in una singola disciplina ? Non la vedo cosi cristallina la questione.

bah, come tu possa dire che la trasmissione di Santoro non ha giudicato l'auto nella sua globalità, ma solo nella specialità della prova in pista proprio non lo so. A me sembra che la trasmissione volesse semplicemente parlar male di Fiat cosicchè si è usata l'unica nota dolente del confronto Mini, Mito, C3 per attaccare la Fiat non Alfa. Mi sembra che delle 3 auto non interessasse un bel neinte a nessuno
 
Non ho seguito tutta la trasmissione, mi limito a quello che vedo nel video. Probabilmente si voleva porre l'attenzione sul fatto che se il prodotto manca anche il lavoro per gli operai viene a mancare. Non so.. se qualcuno ha visto tutta la trasmissione mi corregga pure. Sono felice di approfondire ed eventualmente correggere mie eventuali inesattezze.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
belpietro ha scritto:
vado dritto al punto: ne conosci molte altre, di cause milionarie come questa?
io no.
quindi se il discrimine sono queste sentenza la stampa italiana fino a ieri non aveva timore di queste cause perché non esistevano, e ha scritto quello che voleva.

alle conseguenze ci arrivi da solo.

Mi stupisce che tu non ne sia apparentemente informato, ma si, la stampa italiana in generale, a quanto si può leggere, è letteralmente intasata di cause milionarie per diffamazione
non c'entra nulla, e lo sai bene.

se questi fossero i termini, perché per i risultati del confronto (quello vero, quello rispettoso della informazione e del diritto di critica) fatto da 4R, la rivista non è stata citata dalla BMW e dal gruppo PSA, che si sono visti le loro auto "retrocesse" nonostante alcuni dati strumentali favorevoli?
perché sono figli della serva?
perché sono ingenuotti?
oppure perché le Case sanno ben distinguere il limite tra l'esercizio del diritto di critica (sempre ammesso) e la denigrazione?

mi dispiace che da appassionato di auto in generale tu difenda un modo palesemente scorretto di informare, idoneo tra l'altro a indurre in scelte non coscientemente condivise dei consumatori poco smaliziati.
modo scorretto che non dipende dal risultato (si può benissimo affermare che quel prodotto sia meno valido di altri) ma dalle modalità di costruzione del messaggio.
se hai tempo di leggere la sentenza (che non è tutto, ci sarebbe bisogno anche di leggere le relazioni peritali, che non ho visto disponibili) puoi vedere cosa ha scritto il giudice e valutare se ha "conculcato" il legittimo diritto di critica o se ha spiegato quali sono gli elementi di volontaria distorsione della realtà.

a presto.
 
BufaloBic ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
belpietro ha scritto:
modus72 ha scritto:
sta nel limitarsi a considerare unicamente tempo sul giro, ma i numeri sono ineccepibili...

è esattamente così che si fa, la cattiva informazione.

utilizzando in modo parziale o fuori contesto un dato oggettivo in sé ineccepibile.

(la sentenza è appellabile)

Io sono di parere diametralmente opposto. E' grazie a cause milionarie come questa che la stampa italiana tutta in generale, compresa quella tecnica di settore - e Quattroruote - è costretta a fare cattiva informazione.

E spiego perchè: quando la stampa mondiale del settore prova un'auto, al pari di quella italiana, ne valuta ogni aspetto, anche quelli relativamente meno rilevanti per il singolo modello, assurdità come il bagagliaio di una 458 Italia, l'accelerazione di un monovolume da 18 posti, il comfort sulle buche di una Lotus Elise.

Qual è la differenza? La differenza è che la stampa di tutto il resto del mondo va oltre questa doverosa radiografia a 360 gradi, ne fa una sintesi ragionata, e tenta di rapportarla alla vocazione del mezzo testato, alle aspettative che il cliente ha. Dopodichè esprime un GIUDIZIO, un' opinione strettamente soggettiva, ma espresso da una testata che ha collaudatori professionali, una sua professionalità ed esperienza. All'estero questo giudizio può diventare facilmente anche stroncatura o bocciatura netta di progetti anche blasonati. Dove ci sono confronti a due od a tre, non ci si perita di indicare un vincitore ed uno sconfitto. In maniera netta, con tanto di numerino davanti. In paesi dove la stampa ha più autorevolezza, quella britannica si può permettere di bocciare la nuova Mac Laren senza appello. Quel pazzoide di James Clarkson può andare in televisione e sostenere davanti a milioni di spettatori che la Carrera è "rubbish", o che la 458 Italia svernicia la nuova Mac Laren di diritto e di rovescio, autocar idem con patate, e nessuno si sogna cause milionarie per "diffamazione".

In italia invece la stampa registra come un notaio le varie caratteristiche, con tanto di doverosi rilevamenti strumentali in appoggio ( fosse mai che qualcuno contesti ), e lì si ferma: ti gira poco più che una scheda tecnica approfondita e commentata, il giudizio finale te lo devi fare tu, perchè non si può scrivere.

Manca l'opinione, il giudizio, tutti vincono ( come alle elezioni ), nessuno perde, è tutto un atto notarile, dove al limite il volume del bagagliaio può compensare le mancanze dinamiche di una sportiva troppo lenta.

Ed è naturale, in un paese dove ad ogni articolo di stampa con un tasso di bava leggermente inferiore alla media segue automaticamente un grappolo di cause per diffamazione.

Ed il fatto grave non è che.questa opinione non la possa esprimere un Santoro, che qui aveva fini palesemente strumentali, ma che non lo possa fare nemmeno un'autorità del settore come Quatteoruote, che se ne deve stare muta a contare quante palline entrano nel bagagliaio della versione supersportiva di un'auto già sportiva, a marchio sportivo. É la stampa italiana intera ad essere sotto schiaffo, a "tenere famiglia", a tenere la lingua ben umida ed aderente alla pantofola della lobby di turno.

Quattroruote che tra l'altro qui va anche oltre. Infatti mi sono andato a rileggere la prova comparativa online. Nel testo descrittivo la Mini è detta il riferimento per qualità dinamiche. Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp, che quindi non fa che rovinare un quadro generale comunque più scarso. Leggetevi pure il testo.

Però nella tabella delle stelline la Mito ha un voto più alto alla voce "su strada". Tecnicamente come si concilia questa palese incongruenza? Il riferimento su strada è l'una o l'altra? Boh...

Ma la causa contro Santoro può darci un'idea di massima. Io al posto loro sarei ugualmente prudente. Anzi di piú.

Va be non mi pronuncio su Santoro e sulla sua trasmissione, dico solo che accostare Jeremy a Santoro è una bestemmia vera e propria. Chiudiamola qui e basta.

Quanto al giudizio confronto Mito - Mini a me i risultati sembrano piuttosto evidenti. La Mito QV con un motore 1.4 turbo contro il 1.6 turbo della Cooper S a livello di prestazioni pure è superiore rispetto alla rivale anglotedesca, mi sembra che i rilevamenti siano chiarissimi.
Laddove la Mini si dimostra superiore è solo nel giro di pista dove eccelle. Ma Quattroruote tralascia un piccolo dettaglio, la Mini è un'auto con un impostazione stile gokartino, bassa, piatta e tosta, difatti è inferiore anche al livello di comfort di marcia. Inoltre è un'auto con due posti davanti e un paio di sediletti dietro dove possono trovare posto due bambini o due ragazze non molto alte. Io che sono alto 1,85 non ci sto neanche tirando avanti del tutto i sedili anteriori. Nella Mito ci sto quasi comodo, la Mito difatti dentro è comoda quasi come una serie 1 giusto un filino meno essendo una 3 porte e non una 5. Questo consente alla Mini di eccellere nello stretto, fra i cordoli, e se uno ci fa caso, anche in accelerazione sono con partenza da fermo. Niente altro
L'unica cosa in cui la Mini eccelle è il giro in pista, per il resto è inferiore in tutto. Basta leggere i dati.

Bufalo, credo tu non abbia tenuto in debito conto il grassettato.
Soprattutto sembri dimenticare che parliamo di Alfa. Che ben altre peculiarità deve avere che non una poltrona dietro da ammiraglia. Anche perchè, per chi vuole stare comodo su una B, c'è già la G.Punto.

Per il resto, come al solito non posso che fare i complimenti a BC per la lucidità e precisione di giudizio.

Certo BC che, (devi darne atto), il "politically corret" delle nostre riviste viene dalle stesse facilmente eluso. Come dimostri tu stesso, basta che il lettore sappia leggere fra le righe (e non servono mostri di cultura).

Chissà perchè, il mio pensiero corre a quella famosa pag.122 (se non erro) della prova 4R di G10 , con quel commento velato ma eloquente sullo sterzo elettrico.. 8)
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Io sono di parere diametralmente opposto. E' grazie a cause milionarie come questa che la stampa italiana tutta in generale, compresa quella tecnica di settore - e Quattroruote - è costretta a fare cattiva informazione.

E spiego perchè: quando la stampa mondiale del settore prova un'auto, al pari di quella italiana, ne valuta ogni aspetto, anche quelli relativamente meno rilevanti per il singolo modello, assurdità come il bagagliaio di una 458 Italia, l'accelerazione di un monovolume da 18 posti, il comfort sulle buche di una Lotus Elise.

Qual è la differenza? La differenza è che la stampa di tutto il resto del mondo va oltre questa doverosa radiografia a 360 gradi, ne fa una sintesi ragionata, e tenta di rapportarla alla vocazione del mezzo testato, alle aspettative che il cliente ha. Dopodichè esprime un GIUDIZIO, un' opinione strettamente soggettiva, ma espresso da una testata che ha collaudatori professionali, una sua professionalità ed esperienza. All'estero questo giudizio può diventare facilmente anche stroncatura o bocciatura netta di progetti anche blasonati. Dove ci sono confronti a due od a tre, non ci si perita di indicare un vincitore ed uno sconfitto. In maniera netta, con tanto di numerino davanti. In paesi dove la stampa ha più autorevolezza, quella britannica si può permettere di bocciare la nuova Mac Laren senza appello. Quel pazzoide di James Clarkson può andare in televisione e sostenere davanti a milioni di spettatori che la Carrera è "rubbish", o che la 458 Italia svernicia la nuova Mac Laren di diritto e di rovescio, autocar idem con patate, e nessuno si sogna cause milionarie per "diffamazione".

In italia invece la stampa registra come un notaio le varie caratteristiche, con tanto di doverosi rilevamenti strumentali in appoggio ( fosse mai che qualcuno contesti ), e lì si ferma: ti gira poco più che una scheda tecnica approfondita e commentata, il giudizio finale te lo devi fare tu, perchè non si può scrivere.

Manca l'opinione, il giudizio, tutti vincono ( come alle elezioni ), nessuno perde, è tutto un atto notarile, dove al limite il volume del bagagliaio può compensare le mancanze dinamiche di una sportiva troppo lenta.

Ed è naturale, in un paese dove ad ogni articolo di stampa con un tasso di bava leggermente inferiore alla media segue automaticamente un grappolo di cause per diffamazione.

Ed il fatto grave non è che.questa opinione non la possa esprimere un Santoro, che qui aveva fini palesemente strumentali, ma che non lo possa fare nemmeno un'autorità del settore come Quatteoruote, che se ne deve stare muta a contare quante palline entrano nel bagagliaio della versione supersportiva di un'auto già sportiva, a marchio sportivo. É la stampa italiana intera ad essere sotto schiaffo, a "tenere famiglia", a tenere la lingua ben umida ed aderente alla pantofola della lobby di turno.

Quattroruote che tra l'altro qui va anche oltre. Infatti mi sono andato a rileggere la prova comparativa online. Nel testo descrittivo la Mini è detta il riferimento per qualità dinamiche. Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp, che quindi non fa che rovinare un quadro generale comunque più scarso. Leggetevi pure il testo.

Però nella tabella delle stelline la Mito ha un voto più alto alla voce "su strada". Tecnicamente come si concilia questa palese incongruenza? Il riferimento su strada è l'una o l'altra? Boh...

Ma la causa contro Santoro può darci un'idea di massima. Io al posto loro sarei ugualmente prudente. Anzi di piú.

Potrebbe essere condivisibile se:
Di quante cause milionarie nei riguardi delle riviste di settore sei a conoscenza?
Io sinceramente e' la prima volta che sento un caso del genere.
Parlando al presente dai per scontato che le riviste del settore temendo cause del genere , facciano cattiva informazione.
Quindi sembra che tu descriva un dato di fatto, cosa che non mi pare avvenga.
Hai troppa stima delle riviste internazionali e del loro metro di giudizio.
Top Gear ha alle spalle la BBC che non e' certo l'ultima delle stazioni televisive private d'Inghilterra.
Ergo, Jeremy ha le spalle coperte da un bel colosso.
E poi parliamo di inglesi e di humor inglese, cosa non facilmente traducibile in altre lingue ed altri mercati.
Se lavorasse per l'ultima delle stazioni televisive private, certe cose non si sognerebbe di dirle.
Il problema in questo caso non e' la stampa italiana, ma la faziosita' della trasmissione di riportare un dato della vettura per squalificare il prodotto intero.
Probabilmente se avesse avuto l'esp disinseribile avrebbero trovato il modo di dire che l'Alfa metteva in commercio vetture non adatte ai giovani, perche' potenzialmente pericolose.
La faziosita' sta in questo.
Per cavalcare l'onda anti Marchionne non si sono fatti scrupoli nel cercare di screditare un prodotto , analizzando un unico fattore.
Non si sono posti il problema che questa sciocca faziosita' avrebbe potuto portare dei danni al prodotto.
Il prodotto non si vende? Chi se ne frega se gli operai e i concessionari non lavorano.
Per quanto riguarda la stampa italiana sotto scacco di qualcuno.
Di chi ?
Di chi paga piu' pubblicita'?
Forse i tedeschi, visto che la densita' di prove di vetture teutoniche supera di gran lunga ogni altro marchio?
L'erba del vicino e' sempre piu' verde.Ma guardare bene le altre riviste internazionali non sono ne' piu' ne meno delle nostre.
Per essere precisi ,senza voler far l'avvocato del diavolo,comunque della Mito c'e scritto (nella prova online):
MiTo penalizzata dall'elettronica. Ancora più lenta la MiTo, decisamente meno agile e più impacciata tra i cordoli. Si rivela molto meno decisa negli inserimenti, più sottosterzante e meno pronta quando c'è da ridare gas in uscita. Non l'aiuta l'intervento dell'elettronica (il traction control, non disinseribile, limita anche l'azione del differenziale autobloccante Q2), aspetto che su strada la rende sicura, ma in pista ne penalizza un po' la guida e i tempi sul giro.
E non:
Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp.
Parere personale s'intende.
 
Livorno ma tu che sei così innamorato delle Alfa e delle Italiane in generale com'è che non ti accorgi che con la Mito Alfa Romeo per la prima volta forse da 20 anni ha un motore che si mette dietro qualsiasi auto nella sua categoria, non riesci neanche ad esserne lieto??? Sei sicuro che tieni per le italiane??[/quote]

Il motore non i discute.
Ma non si vive di solo motore.
anche se poi (ma non è il caso della GTA) è inutile fare ottimi motori se accoppiati a cambi mediocri (vedi lancia thema diesel con auto a 5 marce o twin air a 5 marce etc..).
Per il discorso su chi tifo...
Si, tifo per le italiane, stai tranquillo. ;)
Ho avuto anche un stilo, più di così :lol:
poi un spelndida 147.
poi un 'attesa estenuante, la giulietta non usciva mai...e sono passato in vw.
Però vedi, non mi ricordo se sul forum di alfa o da un altra parte, raccontavo che ho sempre avuto due ruote made in italy, e tuttìora nel box ho una splendida vespa 300gts ed una fantastica mv agusta.
Ma nel campo delle due ruote c'è poco da discutere, parte che su lprezzo.
sulle auto, invece..... :rolleyes:
 
belpietro ha scritto:
non c'entra nulla, e lo sai bene.

se questi fossero i termini, perché per i risultati del confronto (quello vero, quello rispettoso della informazione e del diritto di critica) fatto da 4R, la rivista non è stata citata dalla BMW e dal gruppo PSA, che si sono visti le loro auto "retrocesse" nonostante alcuni dati strumentali favorevoli?
perché sono figli della serva?
perché sono ingenuotti?
oppure perché le Case sanno ben distinguere il limite tra l'esercizio del diritto di critica (sempre ammesso) e la denigrazione?

mi dispiace che da appassionato di auto in generale tu difenda un modo palesemente scorretto di informare, idoneo tra l'altro a indurre in scelte non coscientemente condivise dei consumatori poco smaliziati.
modo scorretto che non dipende dal risultato (si può benissimo affermare che quel prodotto sia meno valido di altri) ma dalle modalità di costruzione del messaggio.
se hai tempo di leggere la sentenza (che non è tutto, ci sarebbe bisogno anche di leggere le relazioni peritali, che non ho visto disponibili) puoi vedere cosa ha scritto il giudice e valutare se ha "conculcato" il legittimo diritto di critica o se ha spiegato quali sono gli elementi di volontaria distorsione della realtà.

a presto.

Tu dici perchè Psa e Bmw, retrocesse, non fanno causa? Semplice: perchè sull'articolo di 4r non c'è alcuna retrocessione. Come avevo già lamentato prima, non c'è un vincitore, non c'è uno sconfitto, in quella che a tutti gli effetti viene presentata come una sfida. La rivista ( come tutte quelle italiane, non è una accusa a 4r, ma ad un sistema ) registra notarilmente una lunga lista di pregi e difetti diversi e magari contrapposti, che tendono a compensarsi, alla fine della quale sistematicamente omette il verdetto.

Quando arriva il momento di trarre le conclusioni e consigliare un acquisto, con un giudizio di cui assumersi la responsabilità, la stampa nazionale puntualmente si sfila e ti lascia in mano una qualche tabellina con un punteggio globale, dove il numero delle palline entrate nel bagagliaio sta alla pari del comportamento su strada ( anche su una cosiddetta "bombetta sportiva" ), e dove le seconde possono trabquillamente compensare il primo, se scarso. Di più: se tu lettore vuoi stabilire da solo quale sia meglio su strada, spesso ti troverai un testo descrittivo che lascia pensare una cosa, ma un punteggio che corregge il tiro in senso opposto: alla fine non ci si capisce mai un cazzo. La prova del nove? Io e Maxetto leggiamo la medesima prova, e la riusciamo ad interpretare in maniera opposta. Ma è un fatto voluto, e se vogliamo, giusto così, del resto, se consideriamo il rapporto di forza in gioco fra i 5 euro che ti paga il lettore, e la sussistenza che ti garantisce la casa.

Risultato? Retrocessi non se ne vedono: tutti hanno avuto la loro vetrina, tutti vincitori, e se qualcuno dei contendenti ti muove un'eccezione, la rivista si è già precostituita varie scappatoie per pararsi il culo da polemiche, potendosi appellare qui al punteggio, lì al testo descrittivo, là all'interpretazione: casca sempre in piedi. Chi si dovrebbe lamentare?

Circa quel Santoraccio.... mi sono leggiucchiato le 50 pagine della sentenza. Non lo difendo. Ha avuto un modo di fare giornalismo sciatto ed approssimativo, con l'aggravante dei fini strumentali. La mia opinione è che lui volesse semplicemente citare 4r, ma poi abbia voluto fare il bullo, costruendoci intorno una delle sue amate docufiction - una finzione - per illustrarla in maniera più coivolgente. Col che è stato incauto, perchè ha esposto il fianco a chi gli ha subito chiesto conto: "hai fatto la tua prova? bene, dove sono i cronometri? E come mai l'hai fatta su bagnato?". Un assurdo peraltro, perchè gli si rinfacciano le condizioni di una prova notoriamente solo inscenata, e gli attori lo sanno, ma vabbeh....

Un comportamento probabilmente censurabile anche secondo me, perchè ha fatto un gran pasticcio. Quello che io rivendico, in effetti, è che ciò che ha affermato lui ( ma anche il contrario, eventualmente ), senza titolo, per me lo.doveva scrivere nero su bianco 4r, con ben altro titolo e credibilità, assumendosene la responsabilità dall'alto della propria esperienza.

Mettiamola così: se la versione top di gamma sportivo di un modello già sportivo per definizione, nonchè venduto a marchio sportivo, benchè descritto come meno sportivo e più lento della concorrenza, può tuttavia vincere un confronto con concorrenti più sportive, in virtù delle palline nel bagagliaio e del confort quotidiano, c'è qualcuno che ci sta prendendo per il culo. E questa causa milionaria è una prova. :D

Al prossimo giro mi aspetto una sfida in pista in cui la una Bmw M6 viene sverniciata da una Maserati Gran Turismo, ma vince il confronto ai punti perché ha il navigatore 3d e l'accendisigari anche dietro. :D
 
Riscpower ha scritto:
Potrebbe essere condivisibile se:
Di quante cause milionarie nei riguardi delle riviste di settore sei a conoscenza?
Io sinceramente e' la prima volta che sento un caso del genere.
Parlando al presente dai per scontato che le riviste del settore temendo cause del genere , facciano cattiva informazione.
Quindi sembra che tu descriva un dato di fatto, cosa che non mi pare avvenga.
Hai troppa stima delle riviste internazionali e del loro metro di giudizio.
Top Gear ha alle spalle la BBC che non e' certo l'ultima delle stazioni televisive private d'Inghilterra.
Ergo, Jeremy ha le spalle coperte da un bel colosso.
E poi parliamo di inglesi e di humor inglese, cosa non facilmente traducibile in altre lingue ed altri mercati.
Se lavorasse per l'ultima delle stazioni televisive private, certe cose non si sognerebbe di dirle.
Il problema in questo caso non e' la stampa italiana, ma la faziosita' della trasmissione di riportare un dato della vettura per squalificare il prodotto intero.
Probabilmente se avesse avuto l'esp disinseribile avrebbero trovato il modo di dire che l'Alfa metteva in commercio vetture non adatte ai giovani, perche' potenzialmente pericolose.
La faziosita' sta in questo.
Per cavalcare l'onda anti Marchionne non si sono fatti scrupoli nel cercare di screditare un prodotto , analizzando un unico fattore.
Non si sono posti il problema che questa sciocca faziosita' avrebbe potuto portare dei danni al prodotto.
Il prodotto non si vende? Chi se ne frega se gli operai e i concessionari non lavorano.
Per quanto riguarda la stampa italiana sotto scacco di qualcuno.
Di chi ?
Di chi paga piu' pubblicita'?
Forse i tedeschi, visto che la densita' di prove di vetture teutoniche supera di gran lunga ogni altro marchio?
L'erba del vicino e' sempre piu' verde.Ma guardare bene le altre riviste internazionali non sono ne' piu' ne meno delle nostre.
Per essere precisi ,senza voler far l'avvocato del diavolo,comunque della Mito c'e scritto (nella prova online):
MiTo penalizzata dall'elettronica. Ancora più lenta la MiTo, decisamente meno agile e più impacciata tra i cordoli. Si rivela molto meno decisa negli inserimenti, più sottosterzante e meno pronta quando c'è da ridare gas in uscita. Non l'aiuta l'intervento dell'elettronica (il traction control, non disinseribile, limita anche l'azione del differenziale autobloccante Q2), aspetto che su strada la rende sicura, ma in pista ne penalizza un po' la guida e i tempi sul giro.
E non:
Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp.
Parere personale s'intende.

Guarda che la causa non è stata intentata contro una rivista del settore. Per il resto sono rispettabili opinioni.

Io non sto qui a discutere se ha vinto la Mito, che è modello che non mi interessa. Io sto parlando di come si fanno le prove a casa nostra, ed all'estero. Il fatto che dietro.a.Clarkson ci sia.la Bbc, non sposta nulla.

Io leggo di auto su riviste e siti tedeschi, inglesi, americani, canadesi, e non ho mai letto tanta prudenza come in italia.
 
BufaloBic ha scritto:
Quanto al giudizio confronto Mito - Mini a me i risultati sembrano piuttosto evidenti. La Mito QV con un motore 1.4 turbo contro il 1.6 turbo della Cooper S a livello di prestazioni pure è superiore rispetto alla rivale anglotedesca, mi sembra che i rilevamenti siano chiarissimi.
Laddove la Mini si dimostra superiore è solo nel giro di pista dove eccelle. Ma Quattroruote tralascia un piccolo dettaglio, la Mini è un'auto con un impostazione stile gokartino, bassa, piatta e tosta, difatti è inferiore anche al livello di comfort di marcia.
A parte che vorrei capire quali siano le prestazioni pure ove la Mito sarebbe superiore alla Mini.... ripresa? Questo peraltro è un confronto fra sportivette pepate (e non pepatissime, modelli come la Clio RS tanto per impostazione quanto per immagine son rimasti fuori dal confronto) dove l'impostazione gokartina è adeguata e benvista... Non stiamo parlando di granturismo ove anche il confort ha una discreta importanza ma di versioni dove le prestazioni e comportamento stradale (ed estetica) dovrebbero avere ruolo primario... E quindi il giro di pista, luogo dove i veicoli vengono portati al massimo delle loro possibilità motoristiche e telaistiche, è un parametro di non risibile importanza. Diversamente sarebbe se avessero paragonato le versioni di quelle vetture sul centinaio di cv... Lì il tempo sul giro avrebbe pesato ben di meno in un giudizio globale, dal momento che il target dei modelli in quella fascia di potenza sarebbe stato più interessato a consumi, confort, abitabilità, diametro di sterzata e via dicendo... Non a caso Fiat ha fatto ricorso.
 
Riscpower ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Io sono di parere diametralmente opposto. E' grazie a cause milionarie come questa che la stampa italiana tutta in generale, compresa quella tecnica di settore - e Quattroruote - è costretta a fare cattiva informazione.

E spiego perchè: quando la stampa mondiale del settore prova un'auto, al pari di quella italiana, ne valuta ogni aspetto, anche quelli relativamente meno rilevanti per il singolo modello, assurdità come il bagagliaio di una 458 Italia, l'accelerazione di un monovolume da 18 posti, il comfort sulle buche di una Lotus Elise.

Qual è la differenza? La differenza è che la stampa di tutto il resto del mondo va oltre questa doverosa radiografia a 360 gradi, ne fa una sintesi ragionata, e tenta di rapportarla alla vocazione del mezzo testato, alle aspettative che il cliente ha. Dopodichè esprime un GIUDIZIO, un' opinione strettamente soggettiva, ma espresso da una testata che ha collaudatori professionali, una sua professionalità ed esperienza. All'estero questo giudizio può diventare facilmente anche stroncatura o bocciatura netta di progetti anche blasonati. Dove ci sono confronti a due od a tre, non ci si perita di indicare un vincitore ed uno sconfitto. In maniera netta, con tanto di numerino davanti. In paesi dove la stampa ha più autorevolezza, quella britannica si può permettere di bocciare la nuova Mac Laren senza appello. Quel pazzoide di James Clarkson può andare in televisione e sostenere davanti a milioni di spettatori che la Carrera è "rubbish", o che la 458 Italia svernicia la nuova Mac Laren di diritto e di rovescio, autocar idem con patate, e nessuno si sogna cause milionarie per "diffamazione".

In italia invece la stampa registra come un notaio le varie caratteristiche, con tanto di doverosi rilevamenti strumentali in appoggio ( fosse mai che qualcuno contesti ), e lì si ferma: ti gira poco più che una scheda tecnica approfondita e commentata, il giudizio finale te lo devi fare tu, perchè non si può scrivere.

Manca l'opinione, il giudizio, tutti vincono ( come alle elezioni ), nessuno perde, è tutto un atto notarile, dove al limite il volume del bagagliaio può compensare le mancanze dinamiche di una sportiva troppo lenta.

Ed è naturale, in un paese dove ad ogni articolo di stampa con un tasso di bava leggermente inferiore alla media segue automaticamente un grappolo di cause per diffamazione.

Ed il fatto grave non è che.questa opinione non la possa esprimere un Santoro, che qui aveva fini palesemente strumentali, ma che non lo possa fare nemmeno un'autorità del settore come Quatteoruote, che se ne deve stare muta a contare quante palline entrano nel bagagliaio della versione supersportiva di un'auto già sportiva, a marchio sportivo. É la stampa italiana intera ad essere sotto schiaffo, a "tenere famiglia", a tenere la lingua ben umida ed aderente alla pantofola della lobby di turno.

Quattroruote che tra l'altro qui va anche oltre. Infatti mi sono andato a rileggere la prova comparativa online. Nel testo descrittivo la Mini è detta il riferimento per qualità dinamiche. Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp, che quindi non fa che rovinare un quadro generale comunque più scarso. Leggetevi pure il testo.

Però nella tabella delle stelline la Mito ha un voto più alto alla voce "su strada". Tecnicamente come si concilia questa palese incongruenza? Il riferimento su strada è l'una o l'altra? Boh...

Ma la causa contro Santoro può darci un'idea di massima. Io al posto loro sarei ugualmente prudente. Anzi di piú.

Potrebbe essere condivisibile se:
Di quante cause milionarie nei riguardi delle riviste di settore sei a conoscenza?
Io sinceramente e' la prima volta che sento un caso del genere.
Parlando al presente dai per scontato che le riviste del settore temendo cause del genere , facciano cattiva informazione.
Quindi sembra che tu descriva un dato di fatto, cosa che non mi pare avvenga.
Hai troppa stima delle riviste internazionali e del loro metro di giudizio.
Top Gear ha alle spalle la BBC che non e' certo l'ultima delle stazioni televisive private d'Inghilterra.
Ergo, Jeremy ha le spalle coperte da un bel colosso.
E poi parliamo di inglesi e di humor inglese, cosa non facilmente traducibile in altre lingue ed altri mercati.
Se lavorasse per l'ultima delle stazioni televisive private, certe cose non si sognerebbe di dirle.
Il problema in questo caso non e' la stampa italiana, ma la faziosita' della trasmissione di riportare un dato della vettura per squalificare il prodotto intero.
Probabilmente se avesse avuto l'esp disinseribile avrebbero trovato il modo di dire che l'Alfa metteva in commercio vetture non adatte ai giovani, perche' potenzialmente pericolose.
La faziosita' sta in questo.
Per cavalcare l'onda anti Marchionne non si sono fatti scrupoli nel cercare di screditare un prodotto , analizzando un unico fattore.
Non si sono posti il problema che questa sciocca faziosita' avrebbe potuto portare dei danni al prodotto.
Il prodotto non si vende? Chi se ne frega se gli operai e i concessionari non lavorano.
Per quanto riguarda la stampa italiana sotto scacco di qualcuno.
Di chi ?
Di chi paga piu' pubblicita'?
Forse i tedeschi, visto che la densita' di prove di vetture teutoniche supera di gran lunga ogni altro marchio?
L'erba del vicino e' sempre piu' verde.Ma guardare bene le altre riviste internazionali non sono ne' piu' ne meno delle nostre.
Per essere precisi ,senza voler far l'avvocato del diavolo,comunque della Mito c'e scritto (nella prova online):
MiTo penalizzata dall'elettronica. Ancora più lenta la MiTo, decisamente meno agile e più impacciata tra i cordoli. Si rivela molto meno decisa negli inserimenti, più sottosterzante e meno pronta quando c'è da ridare gas in uscita. Non l'aiuta l'intervento dell'elettronica (il traction control, non disinseribile, limita anche l'azione del differenziale autobloccante Q2), aspetto che su strada la rende sicura, ma in pista ne penalizza un po' la guida e i tempi sul giro.
E non:
Della Mito si legge che il suo comportamento è nettamente meno reattivo e sportivo BEN PRIMA dell'intervento dell'Esp.
Parere personale s'intende.
Quotone a 5 stelle! :thumbup:
 
modus72 ha scritto:
BufaloBic ha scritto:
Quanto al giudizio confronto Mito - Mini a me i risultati sembrano piuttosto evidenti. La Mito QV con un motore 1.4 turbo contro il 1.6 turbo della Cooper S a livello di prestazioni pure è superiore rispetto alla rivale anglotedesca, mi sembra che i rilevamenti siano chiarissimi.
Laddove la Mini si dimostra superiore è solo nel giro di pista dove eccelle. Ma Quattroruote tralascia un piccolo dettaglio, la Mini è un'auto con un impostazione stile gokartino, bassa, piatta e tosta, difatti è inferiore anche al livello di comfort di marcia.
A parte che vorrei capire quali siano le prestazioni pure ove la Mito sarebbe superiore alla Mini.... ripresa? Questo peraltro è un confronto fra sportivette pepate (e non pepatissime, modelli come la Clio RS tanto per impostazione quanto per immagine son rimasti fuori dal confronto) dove l'impostazione gokartina è adeguata e benvista... Non stiamo parlando di granturismo ove anche il confort ha una discreta importanza ma di versioni dove le prestazioni e comportamento stradale (ed estetica) dovrebbero avere ruolo primario... E quindi il giro di pista, luogo dove i veicoli vengono portati al massimo delle loro possibilità motoristiche e telaistiche, è un parametro di non risibile importanza. Diversamente sarebbe se avessero paragonato le versioni di quelle vetture sul centinaio di cv... Lì il tempo sul giro avrebbe pesato ben di meno in un giudizio globale, dal momento che il target dei modelli in quella fascia di potenza sarebbe stato più interessato a consumi, confort, abitabilità, diametro di sterzata e via dicendo... Non a caso Fiat ha fatto ricorso.
Modus la causa non è Fiat contro Quattroruote che ha fatto la prova,ma Fiat contro la Rai (sarebbe più specifico contro la redazione di Annozero e quindi contro il conduttore Santoro) perchè ha estratto un solo dato da quella prova per costruirsi quella puntata. Volendo anche Quattroruote potrebbe far causa a Santoro visto che è stata tirata in causa una prova fatta da questa rivista,se non lo fanno saranno fatti loro...magari non si sentono lesi come la Fiat. Altra cosa, la BBC con Clarksson e company saranno critici nelle loro prove,diranno quello che pensano ma lo dicono in una trasmissione che parla di automobili,le provano e le giudicano,Annozero è una trasmissione d'informazione con una FORTE connotazione politica (e Santoro non fa niente per nasconderlo), quella sera l'attacco era a Marchionne e al rinnovo del contratto di Mirafiori con tanto di sciopero in atto e ricatto da parte della Fiat,tutti i contrasti con la Fiom (altro sindacato di chiara connotazione politica) che poi è stata messa fuori...Bisogna dividere questa discussione in 2 parti ben distinte e separate. Da una parte c'è la prova fatta da Quattroruote dove le lacune della MiTo rispetto alla Mini sono compensate dalle "meno importanti" (che poi guardandomi attorno vedo tante MiTo base 1.4 77cv o 1.3 M-Jet guidate da donne,quindi non so fino a che punto meno importanti) della MiTo. Dall'altra parte c'è una persona che pur di spalare fango contro Marchionne che sta cacciando fuori l'amichetto Fiom prende uno dei pochi dati negativi della MiTo e ci costruisce una trasmissione con tanto di ascolti alti ecc ecc. Sinceramente se la MiTo è una macchina scarsa lo voglio leggere dai giornali o lo voglio detto da una trasmissione che parla di auto come Top gear,non da una trasmissione d'attualità di chiara connotazione politica.
 
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