<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 269 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

Eccoci.
Chi si aspetta un reportage minuzioso con Km., consumi al singolo watt, velocità medie al singolo Km./h. ecc. rimarrà deluso.
Il racconto vuol essere un'indicazione di cosa può aspettarsi un utente di BEV in condizioni reali di viaggio.
Premetto che non abbiamo pianificato niente, a cominciare dall'albergo che era privo di colonnina di ricarica, più o meno a metà strada tra Chiusa e Bressanone.
Avevo solo dato un'occhiata all'app EnelX per la diffusione delle stazioni che mi sono apparse subito numerose e ben distribuite.

30/12
Ore 7,30, batteria la 100% e si parte! (poco intelligente come data e orario, lo so già, ma così avevamo stabilito con i nostri amici che hanno pianificato la gita).
500 mt da casa e prima sosta per prendere G, puntualissimo sull'uscio di casa.
Direzione Arezzo per prendere la sua compagna S.
7,55, anche lei puntualissima.
Inciso sui bagagli, io e mia moglie avevamo tutto in un trolley, G e S, trolley grande, borsone, cappotti fuori, borsone per le scarpe......
Nemmeno dovessimo andare al polo, ma tant'è, il baule non manca di spazio ed ha ospitato tutto comodamente, compreso easy grip e cavo AC.
Si entra in autostrada e, come mio solito ormai, imposto l'acc a 120.
C'è un po' di traffico e pioviggina, sovente occorre ridurre la velocità.
Intanto inserisco Bolzano come destinazione nel navigatore.
La signorina VW, gentile ma con voce non simpaticissima, mi prospetta due soste, una di 28 minuti circa ed una seconda, nei pressi della meta, di 8 minuti.
La prima sosta è prevista a Carpi, come in parte mi ero immaginato.
Il traffico è sempre sostenuto, specialmente intorno a Firenze e, tra maltempo e cantieri, i 120 sono rari.
Finalmente, attraversato l'Appennino, il traffico molla la presa ed il tempo migliora, per cui si alza il ritmo e si imposta il cruise a 130.
Ma già nei pressi della tangenziale di Bologna si torna ad un traffico sostenuto e i 130 non sono facilissimi da tenere.
L'apocalisse a Modena, con l'approssimarsi dello svincolo per l'A22.
Fermi, fermi, per un tempo interminabile.
Mi viene voglia di entrare in area di servizio a Secchia, dove vedo dal navigatore esserci una colonnina HPC.
Ma ancora non siamo "in riserva", e pare esserci coda anche per l'area di sosta.
Coda per coda, rimaniamo in autostrada.
Gli ADAS aiutano, la id.3 fa tutto da sola, frena, si ferma, riparte.
In questo frangente stimo il consumo per il solo riscaldamento, impostato a 21 gradi con 5-6 fuori dell'1-1,5% ogni ora.
Non è cosa della quale preoccuparsi, insomma.
Dopo un'oretta di coda, più o meno, entriamo finalmente in A22, dove si viaggia abbastanza bene.
Ma la batteria è intorno al 20%, siamo nei pressi di Carpi e, come consigliato dal navigatore usciamo per ricaricare e "scaricare".
Sono circa le 10,45, stazione Ionici deserta.
Strisciata della card, inserimento della presa e carica che parte a circa 90 kW.
Il locale nel quale eravamo già stati sarebbe aperto solo dalle 11, per cui siamo andati nel vicino Mc.
Quattro cornetti, tre cappucci ed un caffè, sta al bagno, due chiacchiere.
Dall'app vedo che la ricarica è già oltre l'80%.
"Se volete possiamo ripartire"
S: "Di già? L'avevi fatta più tragica quando ci dicevi che dovevamo avere pazienza. Comunque io vorrei uscire e fumare una sigaretta"
"Benissimo, qualche minuto non ci cambia la vita".
Si riparte con il 94% di batteria.
Ingresso in A22 e nuovamente cruise a 130.
La signorina VW, con la sua voce monotona, ci avverte che se riduciamo la velocità potremmo arrivare a Bolzano senza ulteriori soste.
Non ce ne sarà bisogno, tempo di 10-20 km. e siamo di nuovo incolonnati.
Il navigatore ci segnala un incidente, segnalazione confermata da maps.
Non sappiamo se uscire dall'autostrada, ma un breve consulto stabilisce di rimanere nella speranza che la cosa si risolva.
Speranza vana.
Arriviamo con fatica nei pressi di Affi alle 13,30 circa.
I nostri amici propongono di fermarsi per pranzo e suggerisco di unire una ricarica, seppure non necessaria, ad un piatto al collaudato Signorvino.
All'uscita noto che il Tesla SC (15 stalli, se ricordo bene) è molto affollato.
Nella stazione Ionity, invece, dei 18 stalli ne sono occupati solo 2 o 3.
Anche qui operazione di ricarica immediata, tessera, inserimento spina, breve dialogo con la id.3 (che si saranno detti, poi....) e ricarica che parte a 75-80 kW.
Due passi e siamo al ristorante.
Usciamo dopo meno di un'ora, con la macchina completamente carica (EnelX tollera soste di 1 ora oltre il termine della ricarica, ma per abitudine cerco di occupare le stazioni il meno possibile).
Noto, con stupore, che gli stalli sono quasi tutti occupati, seppure 3 o quattro auto stiano ripartendo come noi.
Penso che in tanti abbiano fatto il nostro stesso ragionamento: c'è coda, non si cammina, tanto vale uscire ed approfittare per la ricarica, pur non avendone necessità.
Si riparte con traffico sempre sostenuto, questa volta a "piede libero", cercando di approfittare dei pochi tratti sgombri.
Sono le 15,30 passate, coda in uscita a BZ sud!
Proviamo a Nord.....
Coda in uscita e traffico bloccato....
Cambio di programma, si va direttamente a Bressanone.
 
Il navi mi dice che ci sono 6 colonnine su tre stazioni nei pressi del centro, proviamo ad approfittarne, ma le prime due sono occupate, seppure con cariche già ultimate da un pezzo!
Pazienza, garage multipiano alla modica cifra di 2 €./h., comodo dal centro.
Passeggiata per i mercatini, spettacolo Colors alla modica cifra di 12 €. a cranio (ma ne valeva la pena, tutto sommato), vin brûlé di rito.
Sono le 19, circa, si va finalmente in albergo per una doccia e per la cena.
 
Insomma una vera e propria odissea di traffico con almeno un paio d'ore "buttate", così a occhio.

L'aver fatto coincidere colazione e pranzo con momenti di coda (e soprattutto di ricarica) ha consentito una gestione molto fluida dell'auto elettrica, come se elettrica non fosse insomma, l'unica nota a latere è che eravate nella zona più servita d'Italia (e di molto) da quel punto di vista.

Sempre poco piacevole e gradevole (dal mio punto di vista) il dover costantemente uscire dall'autostrada per poter caricare "in pace", ma si fa senza problemi.

L'unico mio pensiero "critico" in senso di potenziale crisi è quello che avevo già subodorato alle tue prime "anticipazioni": se il SC Tesla era pieno, la stazione dove tu sei stato aveva 3/4 stalli liberi alla ripartenza post pranzo e le colonnine a Bressanone già occupate, significa che siamo già al collo di bottiglia nonostante, ripeto, la zona "fortunatissima" e il numero realmente infinitesimo di auto elettriche sul totale circolante (cosa saremo, all'1%? Forse meno?), mi chiedo cosa sarà con anche solo il 6/7% di elettriche sul totale e magari in una zona d'Italia diversa dal servitissimo nordest.
 
dal tuo racconto mi sembre che i problemi più della EV sono stati del traffico, che li non è una cosa nuova .Ogni volta che vado in Trentino cerco di partire max per le 4 perchè altrimenti sono dolori, e comunque anche così quando si arriva all'altezza del lago di garda inizia la via crucis e se devi arrivare su fino Bolzano o anche dopo è veramente snervante, se invece si parte più tardi è un continuo di file e rallentamenti e se ti va bene arrivi dopo almeno 9 ore . Senza parlare dell'autostrada , anni a dire della Salerno - Reggio Calabria, ma l'A22 non è che mi sembri molto meglio, e la si paga.
 
31/12

Ore 9,30 circa, partenza per Bolzano.
Il navigatore, pur senza meta indicata, mi mostra alcune colonnine AC comode per il centro.
Le prime due sono entrambe occupate, la seconda auto stava attaccando il cavo quando siamo arrivati noi.
Mi viene in mente che avrei potuto prenotare la ricarica con l'app, ma non l'ho mai fatto e avevo paura di far casino.
Pazienza, 5 minuti di numero e nuova stazione AC, questa volta con entrambi gli stalli liberi.
La ricarica non era necessaria, ma ho imparato che quando è comoda e indolore occorre approfittare.
Siamo veramente a due passi dal centro e non paghiamo il parcheggio, perché no?
Passiamo tutta la mattinata in giro per mercatini e negozi, con la difficoltà della tradizionale gara podistica.
Qualche compera fino alle 13 circa.
G suggerisce di uscire da Bolzano e di andare in giro da qualche parte.
Mia moglie suggerisce Castelrotto, dove suo fratello ha fatto le vacanze in estate.
Nella ripida salita per il paese l'andatura è rallentata da una 320d austriaca che, soprattutto in uscita dalle curve, sembra fare una gran fatica rispetto alla id.3.
La cosa stupisce anche i nostri amici, al punto che S esclama a G:
"Questa va anche in salita! La tua (Lexus UX), sembra rotta!!!. Quando acceleri in salita e per sorpassare sembra un frullatore....."
Arriviamo a Castelrotto senza necessità di cercare una ricarica, il tempo comincia a peggiorare e alle 14 circa troviamo un ristorante ancora disposto a servirci.
Durante il pasto mi chiama L, mio collega ed amico che si trovava a Ortisei a casa dei sui.
"Dai, passa a trovarmi, si beve qualcosa e rifaccio vedere la casa."
"Boh, vediamo, semmai più tardi ti chiamo"
Non voglio dargli fastidio, è un appassionato di sci e di certo avrebbe sciato fino a buio.
Comunque ci avviamo verso Ortisei con calma e, verso le 16,30 parcheggiamo.
Alle 18 circa comincia a nevischiare, messaggio a L.
"Il tempo peggiora, scendo a valle. Auguri"
"No, aspetta, sto uscendo di casa".
Ci incontriamo vicino al centro ed insiste, almeno, per farmi visitare la casa.
Tralascio l'invidia (per la casa ma anche per l'auto 530d xdrive station).
Il tempo peggiora ancora, ci salutiamo e troniamo in albergo a valle.
 
Doccia e improvvisiamo.
Che si fa?
S suggerisce di tornare a Bressanone per vedere se fanno qualcosa in piazza e per cercare da mangiare (l'albergo non faceva ristorazione il 31 ed il 1°).
Ok.
Si torna alla stazione di ricarica, più che altro per la comodità con il centro.
E qui la brutta sorpresa.
Una plugin in carica ed un Q3 diesel che occupa l'altro stallo.
E' il 31, ma no mi frega, chiamo i vigili!
Seleziono la lingua italiana e parte il trasferimento di chiamata.
Mi risponde un disco solo in tedesco, non capisco una parola.
Mi girano un pò.
Non che avessi bisogno di ricaricare, ma per la maleducazione.
G suggerisce di parcheggiare fuori dalle strisce ed attaccare comunque la id.3, se ci arriva il cavo, e di fare una foto alla "situazione"
Approvano tutti e così facciamo.
Alle 21,00 troviamo un locale aperto, hanno posto e ceniamo.
Tralascio i particolari del locale....... da mensa aziendale più che da Bressanone!
Comunque facciamo le 22,30 circa e andiamo in piazza dove ci sono i mercatini.
Purtroppo il tempo peggiora e ci costringe a tornare in albergo per brindare al nuovo anno.
Avevamo preso panettone e Asti.
Mezzanotte davanti alla TV con generi di fortuna!
Ma la compagnia è piacevole ed è stato carino anche così.
Al prossimo anno!
 
1/1

Colazione alle 9,30 circa, due chiacchiere in relax, saldo delle camere, sigaretta di S e si parte verso le 10,30, con batteria al 94%
Autostrada scorrevole ma non sgombra, cruise a 120 al solito.
Diversi rallentamenti, soprattutto fin dopo Verona.
Intanto si parla della mobilità elettrica con G. Mia moglie e S parlano delle rispettive figlie.
G è abbastanza stupito, pensava a maggiori disagi che, invece, non ci sono stati o sono stati minimi.
La qualità dei materiali della UX è superiore, di molto, e questo lo riconosco anch'io.
Tuttavia lo spazio interno, l'ovvia silenziosità, la souplesse di marcia, le prestazioni, il navi e la sezione audio gli sono piaciute molto.
Il navigatore imposta una sosta prima di Carpi, inspiegabilmente abbastanza fuori dall'autostrada.
Dal navigatore, però, vedo che a Pegognaga, subito fuori dall'autostrada, c'è una staziona HPC da 300 kW.
Forse potrei arrivare a Carpi, ma ancora mi echeggiano in testa le proteste di mia moglie:
"Si, guarda se rimaniamo a piedi eh, così poi si ride!"
Non mi sembra il caso di discutere con la migliore moglie che ho, a capodanno poi!
Quindi uscita a Pegognaga, dove la stazione di ricarica è nei pressi di un piccolo centro commerciale.
Ma il 1° dell'anno è ovviamente tutto chiuso, ad eccezione di un bar dall'aspetto sinistro gestito da un cinese.
Ci sono quattro stalli, in uno ricarica un MY ed in uno una EQE.
Due sono liberi.
Attacco la spina ancora senza il minimo problema e, con circospezione, entriamo nel bar, dove ci sono già evidentemente i proprietari delle altre BEV.
Il caffè è passabile, comunque.
I bagni meno....
Comunque facciamo i nostri bisogni, la solita sigaretta di S e si riparte in meno di mezz'oretta, con carica intorno all'80%, prevedendo comunque una sosta per il pranzo più tardi.
Di nuovo "piede libero" fino a Barberino di Mugello, dove ci aspetta l'ennesima HPC ed un'osteria dove ero già stato in occasione dell'acquisto dell'auto.
Sono ormai le 14, ma ci preparano comunque un'ottima schiacciata (o focaccia che dir si voglia) con finocchiona di prim'ordine.
Il tutto accompagnato da una birra anch'essa discreta.
Tempo di finire la schiacciata, usare i bagni, la sigaretta di S. e si riparte con batteria all'85%, ampiamente bastante per tornare a casa abusando ancora del "piede libero".
 
Ultima modifica:
Considerazioni finali.

Il consumo, anche con velocità di 130 km./h. non ha mai superato i 20 kWh/100 km.
La media è stata di circa 18,5.
La temperatura esterna è stata variabile da 5-6 gradi sopra zero a 0,5 gradi sempre sopra zero.
Al ritorno, dopo Firenze, si sono toccati i 12 gradi sopra zero.
Il riscaldamento è stato sempre acceso, tra 1 20 ed i 21 gradi.
Abbiamo speso 73,5 €. di autostrada e 79 €. di abbonamento EnelX per 160 kWh.
Ne abbiamo consumati 157. Siamo però partiti con il pieno e tornati con circa il 50% di carica.

La pecetta nell'antenna ha retto....
 
Rispondendo a cuorern e ALGEPA:
Si, la rete autostradale ha mostrato limiti analoghi, se non maggiori, di quelli delle infrastrutture di ricarica.
Con onestà devo dire che il parco circolante di BEV è ancora modesto, per cui alcune considerazioni sulla disponibilità delle ricariche occorrerà farle.
Immagino che molti, come me, ad Affi non avessero reale necessità di ricarica, ma che abbiano approfittato delle code per uscire e ricaricare comunque.
Devo anche dire che la id.3 non è cintura nera per quanto riguarda la velocità di ricarica; con machine più performanti in questo si riescono a ricaricare 200 km. di autonomia in 15 minuti.
Ecco, come ho avuto modo di dire in passato, la id.3 mi soddisfa molto, se proprio dovessi fare un appunto (escluse le considerazioni su alcune funzioni cervellotiche!) è proprio alla modesta velocità di ricarica.
 
Ultima nota a margine.
Le strutture ricettive dovrebbero offrire, anche a pagamento, la possibilità di ricarica, soprattutto quelle come nel nostro caso che dispongono di aree di sosta proprie.
Basterebbero colonnine a 4 - 5 kW da usare durante la notte.
 
Vedo che ho fatto diversi errori di scrittura, alcuni dovuti al "correttore" dello xiaomi!
Mi scuso, ma non ho voglia di correggerli tutti. Spero che il racconto sia comunque comprensibile.
 
Due considerazioni.
La prima è che i fumatori saranno avvantaggiati nell'acquisto di un'elettrica.
La pausa sigaretta durante la ricarica probabilmente rende la sosta più piacevole o comunque permette di ricaricare con più calma.
La seconda.
Ma in caso di stazioni con molti stalli tipo Ionity se sono tutti occupati come si stabilisce a chi tocca ricaricare quando se ne libera uno?
C'è un sistema hi tech tipo app?
Si prende il numero come dal salumiere?
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O come dal medico di base uno chiede chi è l'ultimo e poi si discute fino a mettersi le mani addosso?
 
Grazie Zeno per il reportage, e buon anno!
Continuo a pensare che tutto questo attacca e stacca, anche quando non ce ne sarebbe la necessità, proprio non fa per me. Mi ci dovrò abituare quando sarà il momento, ma per adesso passo, grazie.
 
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