<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 271 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

la diffusione delle elettriche dovrà per forza arrivare a cifre importanti, divenendo perciò sempre più "di massa"
Qualche anno fa leggevo che gli studi più ottimistici arrivavano a stimare una diffusione massima di BEV sopportabile dal sistema automotive del 30%, ma più realisticamente 20%. Secondo me ci aveva preso abbastanza...
 
Anche al 20% gli estremi per vedere gente che si prende a cazzotti alle colonnine ci sarebbero.
A meno che le colonnine non inizino a spuntare come funghi facendo venire meno l'utilità dello scontro fisico.
Qui le colonnine sono poche e isolate,due stalli al massimo.
Come percentuale di vetture elettriche a occhio direi,sempre riferito alla mia zona,una vettura su 100 e mi sto tenendo largo.
 
Raccogliendo qualche numero a spanne nel 2022 in Italia c'erano circa 150.000 auto elettriche su quasi 40.000.000 di parco circolante (0,4% di percentuale sul totale 4 auto su mille).

Quest'anno le elettriche vendute sono state circa 65.000: anche lasciando perdere le autoimmatricolazioni o considerando che siano tutte in sostituzione di una termica, parliamo di una percentuale sul totale poco oltre lo 0,5% (ossia 5 auto su mille).

Poi presumo che al nord si possa considerare una % doppia quindi 1 su cento, mentre al sud vada dimezzata quindi 2 o 3 su mille.

Numeri davvero marginali, probabilente serviranno altri 3 anni per arrivare anche solo all'1% pieno (superare le 400.000 unità elettriche totali).

E se osserviamo qualche scricchiolio con questi numeri "nulli", la mia paura è che la gestione della "vita in strada" con unelettrica possa, tra 4/5 anni, essere addirittura peggiore di quella odierna!!!
 
Qualche anno fa leggevo che gli studi più ottimistici arrivavano a stimare una diffusione massima di BEV sopportabile dal sistema automotive del 30%, ma più realisticamente 20%. Secondo me ci aveva preso abbastanza...
Anche a me, a naso, parrebbe realistica, perlomeno su tempi non troppo lunghi, diciamo da qui al fatidico 2035.....

Ma già quel 20% è un'enormità rispetto ad oggi, e m'immagino la scena, in un contesto di code come quello appena descritto da Zeno, se un certo numero di persone avesse contemporaneamente la stessa idea, cioè di fermarsi e ricaricare perché tanto c'è la coda..... e questo anche immaginando un ovvio e doveroso forte aumento delle colonnine di ricarica.

Inoltre, dato che già adesso - sembra incredibile, ma.... - la più comune causa di richiesta d'intervento dei carri attrezzi è la mancanza di benzina, immagino che potrebbe diffondersi un carro attrezzi equipaggiato con grande batteria a tensione regolabile e connettori multipli, in grado di passare un po' di corrente agli sfigati rimasti a secco : oggi probabilmente rari, ma domani immagino molto meno rari.
 
@Zeno7
Ci sono alcune strutture anche a castelrotto che hanno wallbox a disposizione. Ad esempio ero stato all’ hotel scherlin.
Puoi trovarli tramite Booking o siti locali( come quello della val Gardena).
Per le colonnine ionity ad affi, mi pare che siano limitate dal dimensionamento attuale delle sottostazioni. Quindi i 350 kW non li vedono ad ora. Tesla coi SC attrae praticamente tutto il mondo tesla, mentre i restanti marchi soffrono un po’ il progetto di queste colonnine.( vedi l’inchiesta di questa rivista il mese scorso)
Bene comunque che il tuo viaggio sia stato piacevole e senza eccessive soste.
 
Ad andare in crisi, già oggi, è anche la rete stradale ed autostradale. Come dicevo, la ricarica delle BEV dovrebbe avvenire generalmente a casa, nei luoghi di lavoro, di istruzione, di svago. A bassa potenza e per tempi prolungati, ad esempio durante la notte.
Ma è solo il mio punto di vista.
In trasferimenti lunghi, oggettivamente le BEV non sono ad oggi la soluzione ottimale. Occorre considerare però che, per quanto in forte aumento, lungo gli assi autostradali il numero delle colonnine è comunque enormemente inferiore a quello delle pompe di benzina. Certo occorrono studi e valutazioni puntuali e certosine, credo tuttavia che in viaggi di 4 o 5 ore una mezz'ora di sosta possa essere sopportabile.
Soprattutto se poi si perdono ore a causa del traffico intenso.
A fine mese potrei tornare a Bolzano su invito di un'azienda che mi ha fornito del materiale.
Mia moglie ne sarebbe lieta, pur di usare il treno.
 
Inoltre, dato che già adesso - sembra incredibile, ma.... - la più comune causa di richiesta d'intervento dei carri attrezzi è la mancanza di benzina, immagino che potrebbe diffondersi un carro attrezzi equipaggiato con grande batteria a tensione regolabile e connettori multipli, in grado di passare un po' di corrente agli sfigati rimasti a secco : oggi probabilmente rari, ma domani immagino molto meno rari.
A quanto pare, esistono già......
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Ad andare in crisi, già oggi, è anche la rete stradale ed autostradale. Come dicevo, la ricarica delle BEV dovrebbe avvenire generalmente a casa, nei luoghi di lavoro, di istruzione, di svago. A bassa potenza e per tempi prolungati, ad esempio durante la notte.
Ma è solo il mio punto di vista.
In trasferimenti lunghi, oggettivamente le BEV non sono ad oggi la soluzione ottimale. Occorre considerare però che, per quanto in forte aumento, lungo gli assi autostradali il numero delle colonnine è comunque enormemente inferiore a quello delle pompe di benzina. Certo occorrono studi e valutazioni puntuali e certosine, credo tuttavia che in viaggi di 4 o 5 ore una mezz'ora di sosta possa essere sopportabile.
Soprattutto se poi si perdono ore a causa del traffico intenso.
A fine mese potrei tornare a Bolzano su invito di un'azienda che mi ha fornito del materiale.
Mia moglie ne sarebbe lieta, pur di usare il treno.

È sintomatico che poi spesso il tutto si riduce all'abitudine, che tu hai fatto svariate file a nessuno pone problemi, poi se metà del tempo che hai speso per le file lo hai usato per ricaricare, probabilmente in momenti che in parte avresti sfruttato comunque per una sosta, diventa un problemone.
 
In trasferimenti lunghi, oggettivamente le BEV non sono ad oggi la soluzione ottimale.
IMHO, non lo saranno mai.
se metà del tempo che hai speso per le file lo hai usato per ricaricare, probabilmente in momenti che in parte avresti sfruttato comunque per una sosta, diventa un problemone.
Non è che lo diventa, lo è. E' sempre il solito discorso: non è assolutamente detto che il tempo perso a ricaricare coincida con quello che avresti stabilito di impiegare per le soste (che comunque, non durano MAI mezz'ora, a parte la sosta per il pranzo...).
 
IMHO, non lo saranno mai.

Non è che lo diventa, lo è. E' sempre il solito discorso: non è assolutamente detto che il tempo perso a ricaricare coincida con quello che avresti stabilito di impiegare per le soste (che comunque, non durano MAI mezz'ora, a parte la sosta per il pranzo...).

Si ma io dicevo un altra cosa, dicevo che al traffico ci siamo abituati quindi se per fare 100 km ci si mette 2 ore e passa non ci si fanno problemi, e sull'A22 capita, se invece una deve fare 30 minuti di sosta crolla il mondo. Per me è semplice abitudine, noi ormai siamo abituati al traffico, tra 30 anni gli automobilisti saranno altrettanto abituati alle soste per ricaricare
 
Si ma io dicevo un altra cosa, dicevo che al traffico ci siamo abituati quindi se per fare 100 km ci si mette 2 ore e passa non ci si o problemi, e sull'A22 capita, se invece una deve fare 30 minuti di sosta crolla il mondo. Per me è semplice abitudine, noi ormai siamo abituati al traffico, tra 30 anni gli automobilisti saranno altrettanto abituati alle soste per ricaricare

Però, sul diagramma di Gantt, la ricarica è in serie rispetto alle code, non in parallelo.
 
[...] Poi presumo che al nord si possa considerare una % doppia quindi 1 su cento, mentre al sud vada dimezzata quindi 2 o 3 su mille.

Numeri davvero marginali, probabilente serviranno altri 3 anni per arrivare anche solo all'1% pieno (superare le 400.000 unità elettriche totali).
In effetti l' 1% al Nord mi pare realistico, quindi penso che ancora per qualche anno anche Zeno possa stare tranquillo, non dovrebbero esserci scazzottate per chi carica prima..... :D:D
 
Io prima di abituarmi a stare 2 ore in coda credo che smetterei di guidare.
Accetterei molto più volentieri 60 minuti di attesa dovuti a una necessità o se vogliamo a un limite tecnologico delle vetture elettriche piuttosto che stare incolonnato per il traffico.
 
Vorrei ripetermi su di un aspetto.
Già oggi alcune BEV (Tesla, Kia, Hyundai ed altre) consentono di ricaricare oltre 200 km in 15 minuti.
E, a parere mio, una sosta di un quarto d'ora ogni due ore di guida è accettabilissima, oltre che salutare.
 
Però, sul diagramma di Gantt, la ricarica è in serie rispetto alle code, non in parallelo.

Però se non avevamo le EV neanche si parlava del fatto che quando imbocchi l'A22 diventa una via crucis, era il solito paradiso degli automobilisti per cui tutto andava bene , a questi punto uno sommessaame fa presente che tutto non andava bene, e che se si può cambiare qualcosa in ogni aspetto non sarebbe poi così male, ad iniziare dalla possibilità di andare anche con altri mezzi, del resto per esempio da me vedo molta più gente che va a Bolzano e Bressanone con il treno
 
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