<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 178 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

Non è così, è proprio in panic stop (tutto giù) che ogni singola ruota (con ABS) viene portata al limite del bloccaggio applicando la frenata massima possibile.

Ma la forza frenante può essere proporzionale al peso gravante sulla ruota.
Su una segmento B trazione anteriore che ha una distribuzione statica con oltre il 60% sull'avsntreno e un passo di 2500 mm, quando frenata a 1g di decelerazione, cosa ci rimane sull'asse posteriore?
Quasi mi stupisco che non di ribalti in avanti. :)
 
Fra i pro della soluzione freni a tamburo vi sarebbe il minor peso, il minor costo - quasi tutto a vantaggio della casa costruttrice-- la minore manutenzione, in quanto possono percorrere più km di quelli a disco e qui il vantaggio è tutto per il cliente. Inoltre, visto l innegabile minor uso dovuto alla frenata rigenerativa, I tamburi sono meno soggetti all' imbrattamento e, cosa più importante, alla ruggine. I contro sono già stati esplicitati e, oltre alla estetica, vi è soprattutto la maggior tendenza al bloccaggio, che, visto il ripartitore di frenata e l ABS, potrebbe tradursi in minore efficacia frenante del veicolo. Comunque quelli di Volksburg, non solo Id3, ma pure id4 li produce la Continental...
 
Ultima modifica:
Ho fatto un centinaio di km con le gomme nuove.
Su asfalto asciutto vanno ovviamente bene, forse un pelino più silenziose delle Bridgestone, che però erano quasi alla frutta, ma con la spalla apparentemente più cedevole. E con il peso si sente. Proverò ad alzare appena la pressione.
Mi pare che anche con i consumi siamo lì, 12 kWh/100 km.
 
Il problema è più sulla pastiglia , il disco lo puoi ventilare, baffare o forare ma se non gli dai il tempo di raffreddarsi finisci per cuocere la pastiglia.
In tanti anni di saliscendi dai passi montani, mai successo. Basta tenere bene i rapporti per sfruttare il freno motore, ed evitare di frenare di continuo, solo appena prima del tornante, lasciando il tempo di raffreddarsi tra uno e l'altro.
 
In tanti anni di saliscendi dai passi montani, mai successo. Basta tenere bene i rapporti per sfruttare il freno motore, ed evitare di frenare di continuo, solo appena prima del tornante, lasciando il tempo di raffreddarsi tra uno e l'altro.
Appunto, l’arte sta nel sapere usare il freno motore( o la frenata rigenerativa).
Poi che dietro ci sia una pastiglia o un tamburo cambia minimamente.
 
Ho fatto un centinaio di km con le gomme nuove.
Su asfalto asciutto vanno ovviamente bene, forse un pelino più silenziose delle Bridgestone, che però erano quasi alla frutta, ma con la spalla apparentemente più cedevole. E con il peso si sente. Proverò ad alzare appena la pressione.
Mi pare che anche con i consumi siamo lì, 12 kWh/100 km.
Hanno la dicitura XL?
 
In realtà i tamburi al posteriore non sono mai scomparsi, lo sono dal segmento C in su. Dubito fortemente che l'adozione su veicoli come la id.3 sia dovuta ad un mero risparmio,

All'epoca VW disse proprio che lo faceva per un risparmio di circa 200€ sui costi di produzione. In ogni caso è più un vezzo estetico che una reale necessità.

Personalmente preferisco i 4 dischi perchè dischi e pastiglie sono molto più facili da sostituire o mantenere in casa, senza dover per forza andare da un meccanico. Con i tamburi, mi sono sempre dovuto arrendere ad andare dal meccanico per l'attrezzatura di cui non dispongo (cannello, trapano, bestemmie, ecc...)
 
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