<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 177 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

Il freno posteriore a tamburo non si può vedere!
Già la frenata sull'assale posteriore è "meno impegnativa" (tanto che molte auto anche attuali del segmento B hanno ancora freni posteriori a tamburo), sulle elettriche poi c'è il plus che i freni veri (intesi come impianto frenante) li usi poco e nulla perché hai la frenata rigenerativa per il recupero dell'energia e la ricarica della batteria.
 
Già la frenata sull'assale posteriore è "meno impegnativa" (tanto che molte auto anche attuali del segmento B hanno ancora freni posteriori a tamburo), sulle elettriche poi c'è il plus che i freni veri (intesi come impianto frenante) li usi poco e nulla perché hai la frenata rigenerativa per il recupero dell'energia e la ricarica della batteria.

Verissimo, però le frenate intense e/o di emergenza sono comunque a carico dell'impianto idraulico, il che mi farebbe preferire i quattro dischi.
 
Verissimo, però le frenate intense e/o di emergenza sono comunque a carico dell'impianto idraulico, il che mi farebbe preferire i quattro dischi.
Su questo non c'è dubbio, è una cosa che ho sempre trovato "terribile" sulle segmento B che li montano...

Sulle elettriche, quantomeno (guardavo il bicchiere mezzo pieno), l'utilizzo dei freni posteriori è ridotto al lumicino anche in caso di frenata di emergenza (il "panic" stop attiva comunque il massimo della frenata rigenerativa e il massimo della frenata meccanica, ricordo un articolo che ne parlava) andando comunque a far intervenire l'abs anche sul ponte posteriore (segno che più di così non si poteva frenare).

Poi, uscendo dalla tecnica, posso serenamente dire che già trovo "assurdo" che su una B termica da ormai 15/18k possano esserci i tamburi al posteriore, figurati cosa posso pensare di chi li monta su un'elettrica di segmento superiore e dal prezzo più che doppio. ;)
 
Su questo non c'è dubbio, è una cosa che ho sempre trovato "terribile" sulle segmento B che li montano...

Sulle elettriche, quantomeno (guardavo il bicchiere mezzo pieno), l'utilizzo dei freni posteriori è ridotto al lumicino anche in caso di frenata di emergenza (il "panic" stop attiva comunque il massimo della frenata rigenerativa e il massimo della frenata meccanica, ricordo un articolo che ne parlava) andando comunque a far intervenire l'abs anche sul ponte posteriore (segno che più di così non si poteva frenare).

Poi, uscendo dalla tecnica, posso serenamente dire che già trovo "assurdo" che su una B termica da ormai 15/18k possano esserci i tamburi al posteriore, figurati cosa posso pensare di chi li monta su un'elettrica di segmento superiore e dal prezzo più che doppio. ;)

In un "panic stop", la frenatura è quasi totalmente a carico dell'anteriore.
Probabilmente i freni posteriori sono chiamati in causa più in altro tipo di situazione.
 
Ultima modifica:
Verissimo, però le frenate intense e/o di emergenza sono comunque a carico dell'impianto idraulico, il che mi farebbe preferire i quattro dischi.
In realtà un buon tamburo, ben dimensionato, non ha minore potenza decelerante in un panic stop. Anzi. Il problema è che è meno modulabile (cosa inutile in una frenata a vita persa) e dissipa meno calore, cosa importante in frenate ripetute per discesa dai passi montani o per guida sportiva.
 
In realtà un buon tamburo, ben dimensionato, non ha minore potenza decelerante in un panic stop. Anzi. Il problema è che è meno modulabile (cosa inutile in una frenata a vita persa) e dissipa meno calore, cosa importante in frenate ripetute per discesa dai passi montani o per guida sportiva.

Lo so, soprattutto il discorso della modulabilità, ma anche della tendenza delle ganasce a incollarsi al tamburo... resta il fatto che se i tamburi sono scomparsi dalle auto appena sopra il ivello base ci sarà un motivo....
 
In realtà i tamburi al posteriore non sono mai scomparsi, lo sono dal segmento C in su. Dubito fortemente che l'adozione su veicoli come la id.3 sia dovuta ad un mero risparmio, evidentemente l'impianto frenante è adeguato anche se misto. Vediamo il lato positivo: i cerchi si sporcano di meno e si risparmia sulla manutenzione
 
In realtà un buon tamburo, ben dimensionato, non ha minore potenza decelerante in un panic stop. Anzi. Il problema è che è meno modulabile (cosa inutile in una frenata a vita persa) e dissipa meno calore, cosa importante in frenate ripetute per discesa dai passi montani o per guida sportiva.
Se si va giù dai passi alpini con frenate ripetute, il fading lo hai sia coi dischi che coi tamburi, con la vetrificazione delle pastiglie nel primo caso.
 
Io ero un fanatico dei 4 dischi e non prendevo nemmeno in considerazione auto con i tamburi dietro... adesso pero' ho una honda crv del 1999 con i tamburi dietro e a parte che la frenata mi pare molto buona, il mio meccanico mi ha detto che i tamburi dietro sono all'80% ancora. La macchina ha 200.000 km!
 
In un "panic stop", la frenatura è quasi totalmente a carico dell'anteriore.
Probabilmente i freni posteriori sono chiamati in causa più in altro tipo di situazione.
Non è così, è proprio in panic stop (tutto giù) che ogni singola ruota (con ABS) viene portata al limite del bloccaggio applicando la frenata massima possibile.
 
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