<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 137 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

IMHO, quello che trovo profondamente sbagliato è proprio il concetto del "d'accordo, ci sono delle limitazioni ma ci si può adattare". Sarei il primo ad accettarlo se l'«adattamento» avesse una contropartita sul problema ambientale, ma dal momento che pare accertato che l'effetto della conversione elettrica del parco automobilistico in Europa avrà un effetto - ammesso che ce l'abbia, cosa su cui sono molto cauto - quantificabile in qualche zerovirgola a fronte di un impegno economico immane, ma perchè diavolo dovrei «adattarmi»? Anche se, come ho già affermato più volte, potrei potenzialmente far parte della schiera degli elettronauti non problematici anzi contenti, attualmente non riesco a vedere nessun vantaggio, di nessun tipo, dalla transizione obbligata. Se mi sbaglio, sarò il primo a esserne contento, ma ho i miei dubbi....
 
I risvolti sulla "transizione" vengono affrontati meglio e in maniera più articolata di là.
Io qui mi limito a dare informazioni a chi è interessato, o anche semplicemente curioso, circa l'uso di queste famigerate BEV.
Anzi, della id.3 in particolare.
Hai ragione, e mi scuso per la divagazione, ma rispondevo al filone sul giusto/ingiusto.... se i mod lo ritengono, o se credono lo faccio io, chiederei di spostare il post sull'altro thread.
 
Macché scuse! Figurati, usciamo tutti dal seminato spesso e volentieri, siamo (io in particolare) ripetitivi perché appassionati e ognuno convinto delle proprie ragioni. Ma l'abbiamo sempre fatto in maniera civile.
E il bello è proprio questo.
 
Ultima modifica:
Io onestamente del fatto che le elettriche in caso di viaggi molto lunghi costringano a fare delle soste sono quasi contento.
Qr raccomanda da anni di fermarsi qualche minuto ogni 2 ore di viaggio

https://www.quattroruote.it/news/si...di_sonno_i_consigli_per_i_lunghi_viaggi_.html

Ma tanti preferiscono ancora fare tutta una tirata,cosa che ridurrà sensibilmente i tempi di percorrenza ma aumenta il rischio che la stanchezza si faccia sentire.
Bastano anche 5 secondi di blackout per avere un incidente.
E ritengo che se uno deve fare 800 km un'ora di tempo in più,magari suddiviso in 3 soste da 20 minuti o 2 da 30 non siano un dramma.
Perdonami, tu non sei uno che “viaggia” … né che ama farlo.
 
Riflettevo, prima, sulla piccola trasferta di ieri.
Le BEV, complici l'assenza di rumore meccanico e la coppia esuberante, portano spesso a velocità indesiderate in maniera repentina. La id.3, non tra le più performanti, arriva in un battibaleno alla sua velocità massima.
E non è sempre facile tenere costantemente d'occhio il tachimetro per "rispettare" una determinata velocità, che sia per limiti stradali che per impostazione del ritmo di viaggio.
Ecco, in questo senso l'acc ha senso.
 
Perdonami, tu non sei uno che “viaggia” … né che ama farlo.

Il fatto che ci siano persone che pensano di poter fare 1000 km in una tirata in sicurezza però mette in pericolo anche me che magari mi trovo a fare 30 km di autostrada occasionalmente.
Se poi uno ha tutto questo amore per i viaggi lunghi allora sopporterà anche le soste,che magari gli rimangono sul gozzo ma gli servono anche se non se ne rende conto.
 
Scusate l'OT ma potremmo smetterla di far passare il messaggio che se uno non si aggrappa con le unghie e con i denti al passato,e quindi all'idea che l'auto è benzina e libertà e guai chi la tocca,allora significa che non ama viaggiare o che non ha passione per le auto?
E' un messaggio molto antipatico che viene fatto passare spesso.
Io non sono d'accordo.
Credo che passione e capacità di adattamento non siano inconciliabili e che rifiutare totalmente l'idea di poter apprezzare una vettura elettrica sia un segnale si di grande passione ma limitata,direi quasi integralista.
Le cose cambiano e ci si adatta,è così in tutti i settori.
I nostalgici della pellicola si sono adattati alla fotografia digitale (che però va detto rispetto all'auto elettrica ha portato dei vantaggi evidenti).
Poi chissà come andranno le cose,magari ci sarà un dietrofront.
Magari non dovremo comprare solo elettriche dal 2035 ma ne compreremo una e poi torneremo indietro,o riusciremo a non comprarne nessuna,magari a non metterci mai nemmeno una volta al volante di un'elettrica.
Mi tolgo anche un sassolino dalla scarpa dicendo che imho è facile vantarsi di avere una grande passione se si ha la fortuna di poter guidare vetture moderne o addirittura sportive,o anche vetture datate ma che danno soddisfazioni in un modo o nell'altro.
E magari di poterle guidare su belle strade e per diletto.
Imho ci sta benissimo che chi guida una vettura vecchia,piccola e scomoda,sempre la stessa da 20 anni sempre sulle stesse strade non abbia proprio l'entusiasmo che lo rende euforico quando si mette al volante.
Mentre chi ha una vettura da 50000 euro appena comprata come minimo non vedrà l'ora di guidare e farsi 300 km,ci mancherebbe che non fosse così.
Oggettivamente ci si diverte di più se si guida un mezzo prestante,comodo,appagante anche a livello estetico,se non ci si deve preoccupare di lasciare un quarto dello stipendio dal benzinaio etc etc.

Poi per carità è vero io faccio molti meno km di altri però di essere bollato per uno che non capisce la passione sarei anche un po' stufo.
Se poi la passione deve essere la scusa per dire io faccio tanti km e voglio farli tutti in una tirata in barba alle raccomandazioni e ai limiti beh allora quella passione li io non ce l'ho.
Io viaggio tranquillo e per varie ragioni non faccio viaggi lunghi,della velocità mi importa poco bado molto di più alla sicurezza.
Se dire che in presenza di alternative tipo l'alta velocità probabilmente le preferirei all'auto è una bestemmia allora vado di corsa a confessarmi.
Ma fate 500 km sulla mia auto invece che sulla vostra (quindi molto più lentamente e scomodamente) e poi ne riparliamo.
L'auto dei miei sogni è un cinquino da usare nel weekend tenendo medie mirabolanti tipo 30 km orari.
Non un suv o una berlina a gasolio con cui fare 1000 km tutti in una tirata toccando i 160 km orari.
L'idea di avere una vettura scattante e silenziosa anche se con dei limiti di autonomia a me non dispiace,l'idea di dover spendere 30000 euro o più per averla mi crea qualche problema invece.
Sarà diverso certamente,sarà peggio può darsi.
Ma forse anche la capacità di mettere in discussione le proprie abitudini e di immaginare un futuro diverso dal presente pur di continuare a guidare è una passione.
Sarà la passione degli scemi,di quelli che non capiscono o non sanno apprezzare le cose belle.
Fatto sta che oggi chi ha un'auto elettrica viene guardato quasi con supponenza e chi non esclude in maniera categorica l'idea di poterne apprezzare una e di potercisi adattare (non mi riferisco solo alle prestazioni ma intendo in generale) è uno che non capisce,che non ha vere esigenze etc etc.
Magari è così ma teniamo presente che la stragrande maggioranza degli automobilisti non rientra nella ristretta e selezionatissima cerchia degli appassionati.
E che quindi sarà la maggioranza,per quanto indegna e ottusa agli occhi di un appassionato,a determinare il successo o l'insuccesso dell'auto elettrica e a stabilire se il fatto di non poter più fare 1000 km in una tirata è importante o trascurabile.
 
Continuo io nell'OT.
Secondo me occorre discernere se si parla di "guida" o di "viaggio".
La guida, intesa come bella guida, io la vedo come un bel tratto di strada con pochissimi rettilinei, fondo stradale decente, poco traffico, da percorrere con auto dalle doti dinamiche apprezzabili. Non necessariamente lungo centinaia di km.
Il viaggio di piacere è altra cosa, anche perché ditemi voi che sensazioni di bella guida può dare l'autostrada.
Allora il viaggio diventa il trasferimento verso una meta piacevole, godendo della comodità del mezzo, possibilmente di bei panorami e, soprattutto, senza l'impellenza di impiegare 15 minuti di meno.
Tutto il resto non è né bella guida né viaggio, ma trasferimento, il più delle volte per motivi di lavoro, e di appagante ha ben poco.
 
I nostalgici della pellicola si sono adattati alla fotografia digitale (che però va detto rispetto all'auto elettrica ha portato dei vantaggi evidenti).
Vero ma non del tutto. I nativi digitali possono padroneggiare meglio le possibilità di infinite regolazioni ed automatismi, sopratutto nel post processing. Chi sa però scattare in analogico porta comunque sempre a casa l'immagine che voleva, senza troppo sbattimento, sopratutto nella gestione dell'hw. Più difficile che un digitalista sia in grado di ottenere buoni risultati in analogico. Chi, come noi anziani, ha imparato coi motori scorbutici, con carburazioni approssimative, erogazioni irregolari, financo i vecchi 2T raffreddati ad aria, con trasmissioni rudimentali, cambi non sincronizzati, frizioni che trascinavano, sospensioni che sembravano molleggi, freni da imparare le giaculatorie ad ogni staccata, gomme dalla tenuta approsdimativa, etc, facilmente si sono adattati al miglioramento e non credo avranno mai problemi con le elettriche. Salvo pestino come un vendemmiatore. Il viceversa è assai arduo. Anche a me piacciono le auto d'epoca e la bella meccanica, ormai quasi sparita. Ma il mondo va avanti, indietro non si torna e chi si ferma è perduto... a proposito, che fine han fatto le mezze stagioni?
 
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