<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 53 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

A proposito di autonomia e 1975:
All'epoca le auto avevano serbatoi al massimo di una quarantina di litri (per il 1602 credo fossero 42l) e consumi difficilmente inferiori ai 10l x 100km. Quindi mediamente 400km.
Come si faceva allora coi distributori che erano aperti dalle 8.00 alle 19.00 sabato pomeriggio e festivi esclusi?
Zero self service?
 
Finiti gli incentivi, i prezzi scenderanno, come è sempre accaduto.
...però nel frattempo avremo (come collettività) buttato nel tombino una vagonata di miliardi che avrebbero potuto dare un contributo più efficiente allo stesso processo. Come è avvenuto per il 110%....
Si abbia la maturità di riconoscere che probabilmente la transizione "incentivata", ma anche "imposta", non sia così demoniaca e che comporterà adattamenti tutto sommato sopportabili.
Il problema è l'imposizione, come detto più e più volte. Può darsi che l'evoluzione della filiera delle BEV prima o poi diventerà davvero competitiva in termini di fruibilità con quella del termico, ma non può diventarlo ope legis, e soprattutto non è giusto che si impedisca di fatto l'esplorazione di altre possibili strade. IMHO.
 
Condivido solo in parte.
Ma non vado oltre, rispetto comunque le posizioni diverse dalle mie.
Una sola, ultima, chiosa.
Non parliamo di soldi buttati, soprattutto in Italia, l'elenco sarebbe biblico e, forse, quelli per la cosidetta transizione energetica sono una piccolissima parte.
 
A proposito di autonomia e 1975:
All'epoca le auto avevano serbatoi al massimo di una quarantina di litri (per il 1602 credo fossero 42l) e consumi difficilmente inferiori ai 10l x 100km. Quindi mediamente 400km.
Come si faceva allora coi distributori che erano aperti dalle 8.00 alle 19.00 sabato pomeriggio e festivi esclusi?
Zero self service?
Basta chiederlo a chi ha avuto un auto a metano, che fino a pochi anni fa aveva precluso il self, quindi o facevi il pieno di giorno con le stazioni aperte, o ti attaccavi. E se hai avuto una Polo a metano col serbatoio di benzina di 10 litri, la benzina era sempre insufficiente.
 
A proposito di autonomia e 1975:
All'epoca le auto avevano serbatoi al massimo di una quarantina di litri (per il 1602 credo fossero 42l) e consumi difficilmente inferiori ai 10l x 100km. Quindi mediamente 400km.
Come si faceva allora coi distributori che erano aperti dalle 8.00 alle 19.00 sabato pomeriggio e festivi esclusi?
Zero self service?
Ci si spostava di meno, semplice. Ma nel 1975 per andare ad Amsterdam in aereo serviva oltre un milione e 700mila Lire, per andare a Roma in aereo più di un milione, solo per ordinare una fornitura di acciaio occorrevano settimane, non esistevano gli inibitori di pompa protonica e si moriva di ulcera a 40 anni e se facevi un incidente di notte, ti accucciavi sul sedile dietro e speravi che prima dell'alba qualche Carabiniere o qualche agricoltore passasse di lì per caso. Probabilmente è il mondo della decrescita felice di cui vagheggiano da qualche salotto boscoso vista skyline.
 
A proposito di autonomia e 1975:
All'epoca le auto avevano serbatoi al massimo di una quarantina di litri (per il 1602 credo fossero 42l) e consumi difficilmente inferiori ai 10l x 100km. Quindi mediamente 400km.
Come si faceva allora coi distributori che erano aperti dalle 8.00 alle 19.00 sabato pomeriggio e festivi esclusi?
Zero self service?

La differenza è che riempire il serbatoio per avere altri 400 km di autonomia richiedeva 2 minuti (e in quei 2 minuti l'addetto al rifornimento ti lavava anche il vetro), non delle mezz'ore.
 
Vabbè, ormai è risaputo che la ricarica è più lenta (molto) di un rifornimento di combustibile.
Ma d'altra parte chi oggi non percorre almeno 1.000 km. tutti d'un fiato?
Alle aree di servizio hanno predisposto dispenser di caffè tipo telepass, si prenota da casa, si paga in anticipo, si esce dall'autostrada, si rallenta appena e si prende il sacchetto bell'e pronto al volo.
Poi mentre si guida, si addenta la brioche e si beve il caffè con il vassoietto sulla panza.
Io in 4.000 km. ho impiegato un'ora e 20' per le ricariche, nel frattempo ho fatto merenda e visitato il centro di una cittadina che non conoscevo.
Il resto delle ricariche sceso dall'auto, aperto lo sportellino e attaccato la spina.
Ma io non faccio testo.........
Avevo promesso di non replicare, scusate, ma sento sempre gli stessi discorsi.
Non lo faccio più!
 
A proposito di autonomia e 1975:
All'epoca le auto avevano serbatoi al massimo di una quarantina di litri (per il 1602 credo fossero 42l) e consumi difficilmente inferiori ai 10l x 100km. Quindi mediamente 400km.
Come si faceva allora coi distributori che erano aperti dalle 8.00 alle 19.00 sabato pomeriggio e festivi esclusi?
Zero self service?

Nel 1975 400 km erano letteralmente "un viaggio", c'erano molti meno utenti di oggi a intraprenderlo. E comunque, resta sempre la faccenda dei 5 minuti.....
 
Ieri sera ho accompagnato un mio amico/cliente dal suo avvocato per una pratica di usucapione.
Siamo andati con la sua C220 d. wagon di 4/5 anni, ottimamente tenuta e sugli 80.000 km.
Interni anni luce migliori della id.3 ma abitabilità ridicola rispetto alla mia.
Provinciale trafficata e città di piccole dimensioni.
Il pur ottimo automatico Mercedes nulla può in confronto alla fluidità elettrica ed anche le vibrazioni dell'ottimo 4 cilindri di Stoccarda, per quanto contenute, mi sono parse ormai fastidiose.
Sicuramente auto più adatta ai lunghi trasferimenti autostradali.
Per il resto non c'è storia.
Provare per credere.
 
Vabbè, ormai è risaputo che la ricarica è più lenta (molto) di un rifornimento di combustibile.
Ma d'altra parte chi oggi non percorre almeno 1.000 km. tutti d'un fiato?
Alle aree di servizio hanno predisposto dispenser di caffè tipo telepass, si prenota da casa, si paga in anticipo, si esce dall'autostrada, si rallenta appena e si prende il sacchetto bell'e pronto al volo.
Poi mentre si guida, si addenta la brioche e si beve il caffè con il vassoietto sulla panza.
Io in 4.000 km. ho impiegato un'ora e 20' per le ricariche, nel frattempo ho fatto merenda e visitato il centro di una cittadina che non conoscevo.
Il resto delle ricariche sceso dall'auto, aperto lo sportellino e attaccato la spina.
Ma io non faccio testo.........
Avevo promesso di non replicare, scusate, ma sento sempre gli stessi discorsi.
Non lo faccio più!
Vuoi mettere la bellezza di farti 10 ore filate al volante, col coltello tra i denti,la bottiglia vuota a fianco se ti scappa l'urgenza, ed arrivare a destinazione mentalmente cotto come dopo 2 ore di spinning?
Perchè se ti fermi mezz'ora su un viaggio di 400 km, è una tragedia.
E soprattutto, le aree di servizio sono lande desolate, visto che tutti si fanno la tirata fino all'arrivo.
 
Vuoi mettere la bellezza di farti 10 ore filate al volante, col coltello tra i denti,la bottiglia vuota a fianco se ti scappa l'urgenza, ed arrivare a destinazione mentalmente cotto come dopo 2 ore di spinning?
Perchè se ti fermi mezz'ora su un viaggio di 400 km, è una tragedia.
E soprattutto, le aree di servizio sono lande desolate, visto che tutti si fanno la tirata fino all'arrivo.
Vuoi mettere la soddisfazione che ti prende l'abbiocco per cui faresti volentieri una sosta sotto un albero, ma siccome hai ancora il 75% di batteria tiri dritto perchè devi per forza comunque fermarti tra un'ora e mezza? E' inutile che continuiamo a fare un passo avanti e uno indietro come quelli che ballano il tango, le posizioni sono quelle: c'è chi trova meraviglioso il modo di gestire il viaggio in "modalità BEV", e chi gli viene l'orchite solo a pensarci. Io peraltro non mi riconosco in nessuna delle due categorie, tanto che non escludo affatto di mettermi un elettrica in casa ben prima del 2035, ma i problemi oggettivi li vedo, e non cerco di ingigantirli, ma nemmeno di nasconderli sotto il tappeto.
 
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