<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 290 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

NON TUTTO FUNZIONA!

Faccio un paio di considerazioni circa le problematiche della mobilità elettrica.

1.
Si è rotta la molla della sezionale e la porta garage si apre con difficoltà e solo manualmente.
Di fatto riesco solo io, le donne di casa non ce la fanno.
Per una settimana circa, il tempo per la riparazione, sarà un calvario perché l'abbeveratoio del cavallo é dentro il garage.......
Con le termiche nessun problema, dormono fuori e la pompa della benzina del paese, cara assatanata, è due strade più in basso.

2.
Come ho avuto modo di riferire in altri momenti, la mia Toscana non è affatto messa bene in quanto a rete di ricarica.
A nord, almeno nelle zone da me frequentate, la rete delle colonnine è vasta e variegata, il navigatore mostra sempre diverse opzioni e non si avverte mai la cosiddetta "ansia da ricarica".
Diverso il discorso in Toscana dove, appunto, la copertura è soddisfacente lungo la A1, molto meno nelle zone interne. Ieri sera, rientrando da Livorno, consideravo che nei circa 80 km. della S.G.C. FI-PI-LI, c'è solo una postazione HPC con quattro prese in direzione Livorno dopo Pontedera.
Nessuna in direzione Firenze, a meno di non uscire dalla superstrada.
Poche comunque, a occhio, le HPC nei pressi dell'asse viario principale.

Ecco che, chi come me percorre oltre 200 km. solo occasionalmente, si "adatta" alla cosa sbattendosi un pochino.
Chi invece dovesse fare un uso più impegnativo dell'auto, in alcune zone potrebbe avere delle difficoltà.
 
Occorre essere sinceri.
Il rientro da Livorno non ha richiesto soste, tuttavia il buon senso avrebbe consigliato almeno una sosta all'area di sosta Arno Ovest in località Prulli.
In quel caso, con batteria più scarica e temperatura maggiore, la FreetoX avrebbe caricato con potenza di circa 60-70kW, un buon 25% della batteria in 15 minuti.
Che diventano 20 tra ingresso e uscita.
Tanti o pochi che siano, non ne avevamo voglia e abbiamo preferito arrivare a casa con minor margine.
 
Ecco che, chi come me percorre oltre 200 km. solo occasionalmente, si "adatta" alla cosa sbattendosi un pochino.
Chi invece dovesse fare un uso più impegnativo dell'auto, in alcune zone potrebbe avere delle difficoltà.
Ribadendo la tua precisazione, che per altro hai sempre e ripetutamente fatto, sulla necessità di avere una presa di ricarcia domesticam direi che quanto sopra rappresenta l'attuale stato dell'arte dei BEV
 
la mia stamattina segnala 230km di autonomia, e non son passato dal benzinaio solo perche' ero in ritardo, di solito ad 1/4 (300km) vado dal benzinaio.
stasera pieno di sicuro.
non so come faro', quando il pieno sara' uguale a quella che io considero riserva.
Il fatto è che, come ormai chiaro, per una fruibilità ottimale occorre avere la possibilità di ricarica domestica o comunque comoda e sicura (per esempio nel luogo di lavoro).
In tal caso si parte al mattino sempre con il pieno, ossia con autonomia di almeno 250-350 km. a seconda dell'utilizzo.
E la ricarica domestica è molto comoda, praticamente non richiede più tempo di attaccare il cellulare.

Capisco però che questi limiti siano per alcuni indigeribili.
 
Ribadendo la tua precisazione, che per altro hai sempre e ripetutamente fatto, sulla necessità di avere una presa di ricarcia domesticam direi che quanto sopra rappresenta l'attuale stato dell'arte dei BEV
Uno stato dell'arte appunto attuale, che è in costante evoluzione.
Nel mio piccolo Comune, poco oltre 6.000 anime, non ci sono colonnine pubbliche, ma ne installeranno 3 nei prossimi mesi, credo grazie al PNRR.
Molte strutture ricettive presenti, invece, hanno installato punti di ricarica privati, seppure di potenza modesta.
Ma, tutto sommato, i turisti che soggiornano possono benissimo ricaricare per tutta la notte anche a 4 kW.

Ragionando in termini assoluti, penso di poter dire anch'io che una sostituzione integrale del parco circolante non sarebbe assolutamente sostenibile da una seppur capillare rete di distribuzione dell'energia.

Ma sono considerazioni che vanno oltre le mie conoscenze.

L'importante è che chi pensa di acquistare una BEV sappia a cosa va incontro, e quali siano gli aspetti a favore e quelli contro.
 
...e già questo dice molto sul "progresso" rappresentato dalle BEV.
Non sta certo a me stabilire se questo sia progresso.
Sicuramente non lo è per diversi aspetti.
Forse però, liberarsi dai combustibili fossili potrebbe a lungo termine avere delle ricadute positive.
Come ormai ripetuto allo sfinimento, in alcuni casi, come in quello della mia famiglia, l'uso di una BEV è comunque più soddisfacente rispetto ad una termica, nel bilancio complessivo.
Ovverosia tornare ad una termica per noi sarebbe sicuramente un regresso.

Dipende tutto dai punti di vista.
 
Non sta certo a me stabilire se questo sia progresso.
Sicuramente non lo è per diversi aspetti.
Forse però, liberarsi dai combustibili fossili potrebbe a lungo termine avere delle ricadute positive.
Come ormai ripetuto allo sfinimento, in alcuni casi, come in quello della mia famiglia, l'uso di una BEV è comunque più soddisfacente rispetto ad una termica, nel bilancio complessivo.
Ovverosia tornare ad una termica per noi sarebbe sicuramente un regresso.

Dipende tutto dai punti di vista.

Mi riferivo al noto aforisma di Henry Ford:

henry-ford-progresso-tecnologie-a-portata-di-tutti.png


finchè è progresso per alcuni, soprattutto per pochi, non è vero progresso. IMHO.
 
Mi riferivo al noto aforisma di Henry Ford:

henry-ford-progresso-tecnologie-a-portata-di-tutti.png


finchè è progresso per alcuni, soprattutto per pochi, non è vero progresso. IMHO.

Nuovamente, come darti torto?

Ma, è ancora sostenibile il modello attuale?

Caro Agri, inevitabilmente si travalica lo spirito di questa discussione, come vedi lo faccio anch'io.

Allora estremizzo!

Progresso per tutti vuol dire:

Che tutti i 7.000.000.000 di persone devono possedere un'auto termica?

Che tutti i 7.000.000.000 di persone possono viaggiare quotidianamente in aereo?

Che tutti i 7.000.000.000 di persone possono mangiare quotidianamente fiorentina ai ferri?

Boh, non lo so........
 
è ancora sostenibile il modello attuale?
Discorso estremamente complesso. Io quando scrivo su queste pagine, se non diversamente specificato, mi riferisco unicamente al settore dell'auto. Ciò premesso, quindi parlando di modello di mobilità personale, sinceramente non riesco a vedere nessun miglioramento in termini di sostenibilità nel passare interamente alla motorizzazione elettrica così come la si vorrebbe imporre. Anzi, ci vedo un netto peggioramento sotto tutti gli aspetti, ambientale, economico e sociale.
 
Discorso estremamente complesso. Io quando scrivo su queste pagine, se non diversamente specificato, mi riferisco unicamente al settore dell'auto. Ciò premesso, quindi parlando di modello di mobilità personale, sinceramente non riesco a vedere nessun miglioramento in termini di sostenibilità nel passare interamente alla motorizzazione elettrica così come la si vorrebbe imporre. Anzi, ci vedo un netto peggioramento sotto tutti gli aspetti, ambientale, economico e sociale.

Sinceramente non ho le competenze per esprimere un giudizio.
 
Cosi però andiamo su temi generali, a quel punto la specificità del topic va un poco a perdersi e secondo me è un peccato
 
Capisco però che questi limiti siano per alcuni indigeribili.
Più che altro credo sia un problema di fattibilità.
In casa avevamo pensato ad una elettrica per la mobilità di "piccolo cabotaggio", e in effetti per il 90% dell'uso che facciamo della Fabia funzionerebbe anche meglio.
In città ci sono colonnine, ma abbastanza lontane da casa.
Quindi occorrerebbe mettere un punto di ricarica nel box,e qui iniziano in problemi.
Il condominio è composto da 5 palazzine, la rete elettrica nei box è condominiale, vecchia e pensata solo per illuminazione e qualche servizio. In più le canalizzazioni esistenti sono molto strette.
Occorrerebbe staccarsi dalla rete condominiale, con tutti i problemi dovuti alle tabelle millesimali, e aggiungere una utenza dedicata (questo perchè, per motivi che non conosco, moltissimi appartamenti hanno il box di pertinenza in una palazzina diversa, quindi avere una unica utenza diventa di fatto impraticabile) con canalizzazione dedicata.
A questo dobbiamo aggiungere eventuali problemi con i VVFF per qualche quintale di batteria al litio in ricarica.
E mi si dice che a Milano i condomini in condizioni simili sono tantissimi.
 
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