<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia nuova quarantenne | Il Forum di Quattroruote

La mia nuova quarantenne

Da circa una settimana ho finalmente ritirato la mia auto nuova. Una fiammante NSU Prinz 4L del 1972. Normalmente quando acquisto un'auto tutto si svolge in pochi giorni, dalla decisione alla consegna, prendo sempre esemplari in pronta consegna o comunque rapidamente disponibili, stavolta no. È da gennaio che come si dice in gergo "le stavo facendo la corte", a maggio ho deciso di acquistarla e solo adesso, dopo averla resa veramente perfetta, il vecchio proprietario me l'ha consegnata. Da notare che il vecchio proprietario è colui che quarant'anni fa gestiva la Concessionaria NSU della zona, è stato lui a vendere quell'auto nel '72, poi l'ha ritirata in permuta nel '78 e da allora l'ha sempre tenuta lui, conservandola come si deve e tenendola sempre in esercizio. In pratica nonostante i 40 anni io sono solo il terzo proprietario.
In questa settimana ci ho percorso poco meno di 500 km, i primi 10 sono stati quasi da panico, gli altri una goduria bestiale. All'inizio ho dovuto reimparare come si avviava un motore "tirando l'aria" e come si scalavano le marce quando i sincronizzatori erano messi lì per figura o quasi ma soprattutto come si frenava quando non esisteva l'ABS e nemmeno il servofreno ossia saltando sul pedale con tutto il proprio peso anzichè sfiorarlo delicatamente.
Dopo i primi km, grazie anche al vecchio proprietario che mi stava accanto, ci ho preso confidenza ed è cominciato il divertimento.
La guida della Prinz ha tutto un altro sapore, la cosa più bella è l'odore della macchina, credo che tutti noi dai 40 in su abbiamo sentito "l'odore di macchina" nelle auto della nostra infanzia, i motori, le plastiche, gli interni di quelle auto avevano un odore tipico ed inconfondibile. Ebbene sulla Prinz c'è quell'odore, solo sentendolo si torna indietro ai primi anni '70. I sedili sono molto bassi e di una morbidezza che oggi definiremmo esagerata, costringono ad una posizione infossata ma non tanto da essere scomoda, decisamente peggio va ai piedi che devono lottare con i passaruota anteriori molto invadenti e perdono miseramente, le gambe devono andare dritte dritte verso il centro dell'auto, sia per il passeggero che per il guidatore. La pedaliera però non è così sacrificata come scrisse Quattroruote nel gennaio 1970, i miei piedi 43 riescono a manovrare i pedali molto meglio che non su una Fiat Seicento.
Per il resto lo spazio a bordo è molto ben sfruttato, il sedile posteriore può ospitare 3 adulti in quanto la Prinz è omologata per 5. Orbene, farci mille km in 5 non deve essere un'esperienza da sogno, ma le mie nipoti vi assicurano che si sta meglio che sulla Panda della mamma ed addirittura meglio che sulla Punto della zia.
A bordo inoltre si resta colpiti dalle finiture che sono attualissime, nessuno scricchiolio, accoppiamenti ben fatti, porte che si chiudono con un rumore molto rassicurante e senza affatto doverle sbattere, la dotazione di accessori poi non è peggio di quella di una Panda Actual di 4 o 5 anni fa, c'è l'orologio, l'accendisigari, posacenere davanti e dietro, lo specchietto di cortesia, i sedili anteriori sono reclinabili e ci sono le maniglie di appiglio per tutti i passeggeri oltre che le cinture di sicurezza statiche ma atre punti sui sedili anteriori.
La messa in moto è particolarissima. Non c'è il motorino di avviamento ma il dinamotore ossia una dinamo che fa anche da avviamento elettrico come sulle moto, a causa di ciò girando la chiave non si sente nulla se non un leggero sibilo che dura qualche secondo poi, quasi per miracolo, si sente il motore che gira. Niente a che vedere con i lamentosi motorini d'avviamento delle utilitarie coeve. I pedali (incernierati in basso) sono piuttosto duri da premere ma ben modulabili, la frizione è dolce e progressiva, il cambio si manovra bene nonostante la corsa della leva sia molto ampia, in salita si usa come un cambio moderno, in scalata bisogna ricordarsi di attendere qualche secondo in folle tra il disinnesto del rapporto superiore e l'innesto di quello inferiore, magari facendo una doppietta per evitare di far perdere giri al motore.
Il motore ha il classico sound dei bicilindrici raffreddati ad aria, per me è un rumore piacevole anche perché sulla Prinz è abbastanza contenuto come intensità, al minimo si sente appena, salendo di regime la sonorità cresce ma resta molto minore di quella delle Fiat coetanee parimenti motorizzate. Devo dire che mi ha sorpreso anche come prestazioni, anche se si tratta di soli 598 cc che sviluppano 30 CV a 5500 g/min, il motore si rivela brillante e grintoso, grazie anche alle marce corte ed al peso piuma di 545 kg in ordine di marcia senza conducente le prestazioni sono dignitosissime anche nel traffico di oggi, dirò di più, è molto più facile trovarsi troppo veloci (con necessità di buttarsi sul freno) che non troppo lenti. In accelerazione si arriva molto velocemente a 70-80 all'ora poi si rallenta un pochino ma il motore spinge bene sino al massimo di 120 km/h; la ripresa dipende molto dal carico, a macchina vuota si può tenere la quarta anche a 40 all'ora e riprendere con sufficiente rapidità e senza sussulti, a pieno carico cambia un pò ma da quel piccolo bicilindrico non si può pensare di avere di più.
Lo sterzo è letteralmente una piuma, il peso tutto dietro e le ruote piccole da 135 lo rendono leggerissimo, inoltre è direttissimo e poco demoltiplicato, meno di tre giri da parte a parte. L'unica nota è che il volante ha una sezione che oggi definiamo ridicola, ma si manovra comunque benissimo.
La tenuta di strada è particolare, occorre tatto e prudenza perchè il retrotreno tende a fare quel che vuole lui e si possono fare dei meravigliosi sovrasterzi di potenza anche con soli 30 CV, però c'è il vantaggio che è un'auto che si sente molto sotto le chiappe, qualunque cosa faccia avvisa per tempo se uno capisce gli avvertimenti che gli arrivano dal sedere (chi guida auto a TP credo che mi capisca). Insomma, prima di farla guidare a mia moglie da sola le dovrò dare un paio di lezioni di controsterzo......
Per finire questo romanzo (chiedo venia per la mia solita prolissità) una nota sui consumi: quando l'ho ritirata ho fatto il pieno, c'erano circa dieci litri nel serbatoio e ne ho aggiunti 25 di benzina senza piombo aggiungendovi l'additivo per auto non catalizzate, in totale 35 litri circa. Oggi dopo 500 km ho ancora almeno un quarto di serbatoio, ad occhio ho fatto circa 20 km al litro usandola per metà in città e per l'altra metà in extraurbano veloce (100 km/h). Credo che come consumo sia molto moderno, che ne dite?

Saluti

PS: in questo momento sto scrivendo da un mefistofelico IPad sul quale non ho caricato foto della macchina, appena potrò accendere il pc (sto traslocando) posterò le immagini
 
fabiologgia ha scritto:
Da circa una settimana ho finalmente ritirato la mia auto nuova. Una fiammante NSU Prinz 4L del 1972. Normalmente quando acquisto un'auto tutto si svolge in pochi giorni, dalla decisione alla consegna, prendo sempre esemplari in pronta consegna o comunque rapidamente disponibili, stavolta no. È da gennaio che come si dice in gergo "le stavo facendo la corte", a maggio ho deciso di acquistarla e solo adesso, dopo averla resa veramente perfetta, il vecchio proprietario me l'ha consegnata. Da notare che il vecchio proprietario è colui che quarant'anni fa gestiva la Concessionaria NSU della zona, è stato lui a vendere quell'auto nel '72, poi l'ha ritirata in permuta nel '78 e da allora l'ha sempre tenuta lui, conservandola come si deve e tenendola sempre in esercizio. In pratica nonostante i 40 anni io sono solo il terzo proprietario.
In questa settimana ci ho percorso poco meno di 500 km, i primi 10 sono stati quasi da panico, gli altri una goduria bestiale. All'inizio ho dovuto reimparare come si avviava un motore "tirando l'aria" e come si scalavano le marce quando i sincronizzatori erano messi lì per figura o quasi ma soprattutto come si frenava quando non esisteva l'ABS e nemmeno il servofreno ossia saltando sul pedale con tutto il proprio peso anzichè sfiorarlo delicatamente.
Dopo i primi km, grazie anche al vecchio proprietario che mi stava accanto, ci ho preso confidenza ed è cominciato il divertimento.
La guida della Prinz ha tutto un altro sapore, la cosa più bella è l'odore della macchina, credo che tutti noi dai 40 in su abbiamo sentito "l'odore di macchina" nelle auto della nostra infanzia, i motori, le plastiche, gli interni di quelle auto avevano un odore tipico ed inconfondibile. Ebbene sulla Prinz c'è quell'odore, solo sentendolo si torna indietro ai primi anni '70. I sedili sono molto bassi e di una morbidezza che oggi definiremmo esagerata, costringono ad una posizione infossata ma non tanto da essere scomoda, decisamente peggio va ai piedi che devono lottare con i passaruota anteriori molto invadenti e perdono miseramente, le gambe devono andare dritte dritte verso il centro dell'auto, sia per il passeggero che per il guidatore. La pedaliera però non è così sacrificata come scrisse Quattroruote nel gennaio 1970, i miei piedi 43 riescono a manovrare i pedali molto meglio che non su una Fiat Seicento.
Per il resto lo spazio a bordo è molto ben sfruttato, il sedile posteriore può ospitare 3 adulti in quanto la Prinz è omologata per 5. Orbene, farci mille km in 5 non deve essere un'esperienza da sogno, ma le mie nipoti vi assicurano che si sta meglio che sulla Panda della mamma ed addirittura meglio che sulla Punto della zia.
A bordo inoltre si resta colpiti dalle finiture che sono attualissime, nessuno scricchiolio, accoppiamenti ben fatti, porte che si chiudono con un rumore molto rassicurante e senza affatto doverle sbattere, la dotazione di accessori poi non è peggio di quella di una Panda Actual di 4 o 5 anni fa, c'è l'orologio, l'accendisigari, posacenere davanti e dietro, lo specchietto di cortesia, i sedili anteriori sono reclinabili e ci sono le maniglie di appiglio per tutti i passeggeri oltre che le cinture di sicurezza statiche ma atre punti sui sedili anteriori.
La messa in moto è particolarissima. Non c'è il motorino di avviamento ma il dinamotore ossia una dinamo che fa anche da avviamento elettrico come sulle moto, a causa di ciò girando la chiave non si sente nulla se non un leggero sibilo che dura qualche secondo poi, quasi per miracolo, si sente il motore che gira. Niente a che vedere con i lamentosi motorini d'avviamento delle utilitarie coeve. I pedali (incernierati in basso) sono piuttosto duri da premere ma ben modulabili, la frizione è dolce e progressiva, il cambio si manovra bene nonostante la corsa della leva sia molto ampia, in salita si usa come un cambio moderno, in scalata bisogna ricordarsi di attendere qualche secondo in folle tra il disinnesto del rapporto superiore e l'innesto di quello inferiore, magari facendo una doppietta per evitare di far perdere giri al motore.
Il motore ha il classico sound dei bicilindrici raffreddati ad aria, per me è un rumore piacevole anche perché sulla Prinz è abbastanza contenuto come intensità, al minimo si sente appena, salendo di regime la sonorità cresce ma resta molto minore di quella delle Fiat coetanee parimenti motorizzate. Devo dire che mi ha sorpreso anche come prestazioni, anche se si tratta di soli 598 cc che sviluppano 30 CV a 5500 g/min, il motore si rivela brillante e grintoso, grazie anche alle marce corte ed al peso piuma di 545 kg in ordine di marcia senza conducente le prestazioni sono dignitosissime anche nel traffico di oggi, dirò di più, è molto più facile trovarsi troppo veloci (con necessità di buttarsi sul freno) che non troppo lenti. In accelerazione si arriva molto velocemente a 70-80 all'ora poi si rallenta un pochino ma il motore spinge bene sino al massimo di 120 km/h; la ripresa dipende molto dal carico, a macchina vuota si può tenere la quarta anche a 40 all'ora e riprendere con sufficiente rapidità e senza sussulti, a pieno carico cambia un pò ma da quel piccolo bicilindrico non si può pensare di avere di più.
Lo sterzo è letteralmente una piuma, il peso tutto dietro e le ruote piccole da 135 lo rendono leggerissimo, inoltre è direttissimo e poco demoltiplicato, meno di tre giri da parte a parte. L'unica nota è che il volante ha una sezione che oggi definiamo ridicola, ma si manovra comunque benissimo.
La tenuta di strada è particolare, occorre tatto e prudenza perchè il retrotreno tende a fare quel che vuole lui e si possono fare dei meravigliosi sovrasterzi di potenza anche con soli 30 CV, però c'è il vantaggio che è un'auto che si sente molto sotto le chiappe, qualunque cosa faccia avvisa per tempo se uno capisce gli avvertimenti che gli arrivano dal sedere (chi guida auto a TP credo che mi capisca). Insomma, prima di farla guidare a mia moglie da sola le dovrò dare un paio di lezioni di controsterzo......
Per finire questo romanzo (chiedo venia per la mia solita prolissità) una nota sui consumi: quando l'ho ritirata ho fatto il pieno, c'erano circa dieci litri nel serbatoio e ne ho aggiunti 25 di benzina senza piombo aggiungendovi l'additivo per auto non catalizzate, in totale 35 litri circa. Oggi dopo 500 km ho ancora almeno un quarto di serbatoio, ad occhio ho fatto circa 20 km al litro usandola per metà in città e per l'altra metà in extraurbano veloce (100 km/h). Credo che come consumo sia molto moderno, che ne dite?

Saluti

PS: in questo momento sto scrivendo da un mefistofelico IPad sul quale non ho caricato foto della macchina, appena potrò accendere il pc (sto traslocando) posterò le immagini

&#57358;
 
Madonna, Fabio, quanto è stato bello leggere questo "romanzo"! Emozione pura, passione, voglia di condividere queste sensazioni che hai provato con gli altri, pur nella fatica di scrivere da "un mefistotelico iPad"! Grazie, leggere una pagina così bella rende giustizia alla passione per l'automobile, per quel vezzo inutile e inutilizzabine nella quotidanità che però mette in moto il cuore e la mente. Mi è piaciuto immaginarti con gli occhi sognanti una realtà appena accaduta, e descriverla di getto in questo campo di testo bianco. E, contemporaneamente, mi sono ricordato di me quando, quasi un anno fa, ho ritirato l'auto che sognavo da bambino. Grazie ancora per aver condivso tutto questo con noi, soprattutto di questi tempi, è sempre una bella poter leggere qualcosa che parli di automobili e non di aumenti della benzina, macchine che costano troppo, bolli e superbolli. Averne, di "romanzi" così. Complumenti per l'acqisto e auguri per il trasloco!
 
ne abbiamo avuta una in famiglia. ai tempi era considerata alla stregua dei corvi, mentre vantava in realtà un rapporto qualità prezzo spazio eccellente. solo che la gente di auto capiva meno che ora (il che è tutto dire).
a me ha lasciato un ottimo ricordo. spero tu possa terminare il trasloco al più presto. (non solo per le foto via, un trasloco è sempre stressante).
 
Per me è sempre stata una macchina strana, non si capiva quale era la coda o il frontale, da piccolo la rassomigliavo a una vasca da bagno, certo ora che ha più di 40 anni si guarda con occhi diversi, reputo le nostre utilitarie: 500, bianchine e tutte le derivate molto più belle anche a distanza di tantissimi anni. E' un auto da trattare coi guanti, tenendo conto che sono prive dei sistemi di sicurezza attiva e passiva, da utilizzare per piccole passeggiate e fare gazzosa. Comunque auguri per questo pezzo di antiquariato in verità molto raro.
 
skamorza ha scritto:
ne abbiamo avuta una in famiglia. ai tempi era considerata alla stregua dei corvi, mentre vantava in realtà un rapporto qualità prezzo spazio eccellente. solo che la gente di auto capiva meno che ora (il che è tutto dire).
a me ha lasciato un ottimo ricordo. spero tu possa terminare il trasloco al più presto. (non solo per le foto via, un trasloco è sempre stressante).

Mah bella bella non era ma da me dicevano in IV elementare prinz tua non gioco più...
Si sa da che cosa deriva questa fama sinistra :?: :?:
Simca 1000 tua o 850 tua non lo diceva nessuno e non erano tanto meglio.

Concordo sulla totale ignorantità automobilistica degli italioti...esclusi i presenti ovviamente :D
 
Caro Fabio complimenti per la nuova auto.
Queste sensazioni d'auto in ferro come usava prima l'ho avute per dieci anni con un maggiolino vetro piatto ancora non mi capacito del perché lo abbia dato via.
 
fabiologgia ha scritto:
Da circa una settimana ho finalmente ritirato la mia auto nuova. Una fiammante NSU Prinz 4L del 1972.

Lampante e chiarificatore esempio del motto "Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace." ;) :D
Buon divertimento! :thumbup: :thumbup: :thumbup:

.

Attached files /attachments/1401136=16273-NSU Prinz 4L 1972.JPG
 
Complimenti per la scelta Fabio :thumbup:

Mi sono emozionato nella lettura.

Sei riuscito a trasmettere esattamente quello che penso io quando dico che non sono per niente importanti i cavalli per divertirsi.

Inoltre mi hai fatto anche sognare: mi sono visto nel futuro alla guida della macchina che ho nell'avatar: Fiat 127 prima serie. :D
 
E'' stata la mia prima auto; Roma, 1981 era di seconda mano, colore verde, pagata 350.000 lire.
Permutata in seguito, per una 500 L.

All'epoca non era il massimo della macchina "strafiga", il posteriore e l'anteriore erano praticamente uguali, ma oggi, sicuramente è un gioiellino che racconta la storia dell'auto.
Se l'ami, riesci "a capire" come si lavorava "sulle auto" una volta, soprattutto in Germania.

Ricordo queste due auto che erano molto "semplici" come design ma molto diffuse, la NSU Prinz e la Simca 1000.

Buona Prinz e bravo, chi salva queste auto è un po' (in minima parte, non montiamoci la testa) il Noè della tecnologia ;)
 
losaitu ha scritto:
Caro Fabio complimenti per la nuova auto.
Queste sensazioni d'auto in ferro come usava prima l'ho avute per dieci anni con un maggiolino vetro piatto ancora non mi capacito del perché lo abbia dato via.
Di quante auto ci pentiremo per averle date via...io già ne rimpiango 5 o 6... :oops:

E non ancora sono morto :shock: ;)
 
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