<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La Giulia c'è o quasi | Page 27 | Il Forum di Quattroruote

La Giulia c'è o quasi

Corazon Habanero ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Mah...forse sfugge che stiamo parlando di alfa, e non della Delta integrale. Forse ci scordiamo com'é andata a finire Alfa, e che, proprio alla luce di questa fine, per un semplice sillogismo la risposta non puó che essere SI. Valeva la pena di mantenere il boxer, e sarebbe valsa la pena anche di riprogettarne uno nuovo quando quello storico fosse stato troppo vecchio. Altrettanto vale per il bialbero, poi twin spark, e poi per il Busso. Una gamma intera di gioielli spazzati nel cesso per lasciar posto a tecnologia Fiat.

Naturalmente é solo una parte del discorso: perché il boxer da solo non sarebbe bastato a far decollare quella tipo ricarrozzata, né il Busso da solo é riuscito a salvare la Tempra veloce marchiata Alfa.

Ma la risposta giusta é si, perché se fosse stata no, oggi ne avremmo la dimostrazione: Alfa starebbe in gran salute, e lancia sarebbe ancora viva.

Non si può fallire eppure continuare a giustificare tutte le mosse che ti hanno portato diretto al fallimento. Qualcosa non quadra.

Valeva la pena investire in Alfa, invece di asfaltarla come si é fatto: abbiamo la prova sotto gli occhi.
Anche a me qualcosa non torna:
se Alfa è finita male a causa dell'abbandono della tecnologia della casa di Arese da parte di Fiat, non capisco perchè la stessa Alfa si sia trovata in crisi quando era in pieno utilizzo della propria tecnologia.
Non torna? Ti faccio una domanda retorica, come quelle che tu fai talvolta:
Mi sai indicare una azienda pubblica che negli anni 80 era in grado di produrre utili?
Per aiutarti nella risposta ti dico che Enel, Eni e Telecom perdevano svariati miliardi.
Su Alfa si smise di investire alla fine degli anni 70 per preparare la dismissione...
Ma allora se era un processo inevitabile..........................

Il crollo economico dell'Alfa fu dovurto alla volontà politica di creare, per motivi sociali ed elettorali, l'Alfasud....
Quindi la fine dell'Alfa l'ha segnata proprio il boxer dell'Alfasud?
No Maxetto! Lo sai bene: la crisi dell'Alfa non è una crisi di prodotto ma di clientelismo politico/mafioso da un lato e tangentistico affaristico dall'altro.
La crisi è stata finanziaria ed è stata gestita con indubbia astuzia da chi ha depredato le casse italiche in quegli anni.
La storia di Alfa rispecchia fedelmente quella di questa sgangherata e fallita Repubblica.

esatto Corazon...
 
ottovalvole ha scritto:
l'alfa è morta quando è entrata nell'iri,poi la fiat ha dato il colpo di grazia.
Alfa è morta quando l'IRI è diventata un carrozzone pubblico utile solo a foraggiare partiti, politici, sindacati e compagnia bella. Fino ai primi anni 70 Alfa nelle mani dell'IRI ha sfornato gioielli invidiati da tutto il mondo. Il casino è cominciato nella seconda metà degli anni 70. Poi è arrivata Fiat....
 
transaxle73 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Poteva avere senso un 2.0 boxer turbo simil-subaru,ma avrebbero recuperato l'investimento? Tutto si piuò fare nella vita,ma se spendo 100 per recuperare 5 meglio che non spendo niente o che spendo 10 per recuperare 5 e gli altri 5 dal resto della gamma.
Caro ottovalvole sei poco informato,se avessi perso un pò di tempo a leggere il libro di Surace "L'Alfa e le sue auto" avresti scoperto che a metà anni '80 il nuovo boxer in versione 2 litri era già pronto e girava pure al banco. Ci sono delle foto che lo testimoniano. Addirittura Ford, che era in trattativa con l'IRI per rilevare la casa del Biscione, incaricò i tecnici Alfa "to Arnize" (letteralmente Arnizzare) il vano anteriore della Escort per far posto al Boxer montato di lungo. Poi è arrivato l'Avvocato Agnelli......

Pensa che ignoranza: questa non la sapevo! Ma pensa tu: avevano il boxer già pronto e prototipato, non c'era da investire nemmeno sul progetto, bastava ingegnerizzarlo e metterlo in produzione. Che tristezza, che inadeguatezza.

D'altronde, gl'importava un tubo all'avvocato, dalle nevi di Cortina, del boxer Alfa già pronto.
 
Nardo-Leo ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Mah...forse sfugge che stiamo parlando di alfa, e non della Delta integrale. Forse ci scordiamo com'é andata a finire Alfa, e che, proprio alla luce di questa fine, per un semplice sillogismo la risposta non puó che essere SI. Valeva la pena di mantenere il boxer, e sarebbe valsa la pena anche di riprogettarne uno nuovo quando quello storico fosse stato troppo vecchio. Altrettanto vale per il bialbero, poi twin spark, e poi per il Busso. Una gamma intera di gioielli spazzati nel cesso per lasciar posto a tecnologia Fiat.

Naturalmente é solo una parte del discorso: perché il boxer da solo non sarebbe bastato a far decollare quella tipo ricarrozzata, né il Busso da solo é riuscito a salvare la Tempra veloce marchiata Alfa.

Ma la risposta giusta é si, perché se fosse stata no, oggi ne avremmo la dimostrazione: Alfa starebbe in gran salute, e lancia sarebbe ancora viva.

Non si può fallire eppure continuare a giustificare tutte le mosse che ti hanno portato diretto al fallimento. Qualcosa non quadra.

Valeva la pena investire in Alfa, invece di asfaltarla come si é fatto: abbiamo la prova sotto gli occhi.
Anche a me qualcosa non torna:
se Alfa è finita male a causa dell'abbandono della tecnologia della casa di Arese da parte di Fiat, non capisco perchè la stessa Alfa si sia trovata in crisi quando era in pieno utilizzo della propria tecnologia.
Non torna? Ti faccio una domanda retorica, come quelle che tu fai talvolta:
Mi sai indicare una azienda pubblica che negli anni 80 era in grado di produrre utili?
Per aiutarti nella risposta ti dico che Enel, Eni e Telecom perdevano svariati miliardi.
Su Alfa si smise di investire alla fine degli anni 70 per preparare la dismissione...
Ma allora se era un processo inevitabile..........................

Il crollo economico dell'Alfa fu dovurto alla volontà politica di creare, per motivi sociali ed elettorali, l'Alfasud....
Quindi la fine dell'Alfa l'ha segnata proprio il boxer dell'Alfasud?

Maxetto, non provocare con domande di cui conosci benissimo la risposta. Le qualità straordinarie del boxerino Alfa stanno scritte su tutti i muri e nella memoria di chi lo ha guidato.

Sii buono, siamo pazienti ma non stiamo mica qui a farci prendere per il culo da te.
 
Corazon Habanero ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
l'alfa è morta quando è entrata nell'iri,poi la fiat ha dato il colpo di grazia.
Alfa è morta quando l'IRI è diventata un carrozzone pubblico utile solo a foraggiare partiti, politici, sindacati e compagnia bella. Fino ai primi anni 70 Alfa nelle mani dell'IRI ha sfornato gioielli invidiati da tutto il mondo. Il casino è cominciato nella seconda metà degli anni 70. Poi è arrivata Fiat....

Vorrei solo aggiungere alcune cose, dette e stradette, ma evidentemente non ancora chiare.
1) L'alfa è divenuta a controllo statale da prima della seconda guerra mondiale, mentre qui c'è chi pensa che lo sia grossomodo dagli anni 80
2) Fino ai primi anni 70 l'Alfa statale oltre a costruire le auto più belle e tecnologiche al mondo, aveva bilanci sanissimi e produceva utili, a dimostrazione che il problema non è statale o non statale, ma quali dirigenti ci metti, ovvero se ci metti dirigenti illuminati e indipendenti come Luraghi oppure della cacca
3) E una storia ben nota: prima a forza di clientelismi e favori politici porti al dissesto economico una azienda sanissima, poi puoi andare davanti al popolino italico e stracciandoti le vesti puoi gridare che l'Alfa produce solo debiti e che per fortuna ci sono gli Agnelli che ci fanno il favore di prenderla ovviamente a gratis. E questi Agnelli vanno solo ringraziati perche ci liberano di un problema. E così regali una azienda dalle potenzialità enormi ai tuoi amichetti che ne fanno carne di porco

POVERA ITALIA, POVERA ALFA
 
BelliCapelli3 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
SZ. ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Ritengo che la plancia della Giulia sarà fondamentale. Dovrà essere modernissima ma nello steso tempo richiamare il glorioso passato Alfa.

quoto.

In merito all'OT di sopra: ma come fate a dire che i boxer non erano niente di performante??????????!!!!!!! Stavate scherzando, vero? :oops:
hai ragione,rettifico: i boxer erano performanti ma non per fare una seg.c integrale (che poi la 33 integrale l'hanno fatta) di livello come la delta che montava un 2.0 turbo. se non sbaglio anche dedra e 155 integrali montavano un 2.0, quindi una 145 integrale col boxer sarebbe risultata sottotono.

Beh, ma come fai a paragonare un 1.7 aspirato con un 2.0 turbo?
appunto! aveva senso smantellare un pianale per adattare un 1.7 alla trazione integrale o era meglio perdere mezz'ora per fare la 155 e Dedra integrale col 2.0 in linea trasversale? Poteva avere senso un 2.0 boxer turbo simil-subaru,ma avrebbero recuperato l'investimento? Tutto si piuò fare nella vita,ma se spendo 100 per recuperare 5 meglio che non spendo niente o che spendo 10 per recuperare 5 e gli altri 5 dal resto della gamma.

Mah...forse sfugge che stiamo parlando di alfa, e non della Delta integrale. Forse ci scordiamo com'é andata a finire Alfa, e che, proprio alla luce di questa fine, per un semplice sillogismo la risposta non puó che essere SI. Valeva la pena di mantenere il boxer, e sarebbe valsa la pena anche di riprogettarne uno nuovo quando quello storico fosse stato troppo vecchio. Altrettanto vale per il bialbero, poi twin spark, e poi per il Busso. Una gamma intera di gioielli spazzati nel cesso per lasciar posto a tecnologia Fiat.

Naturalmente é solo una parte del discorso: perché il boxer da solo non sarebbe bastato a far decollare quella tipo ricarrozzata, né il Busso da solo é riuscito a salvare la Tempra veloce marchiata Alfa.

Ma la risposta giusta é si, perché se fosse stata no, oggi ne avremmo la dimostrazione: Alfa starebbe in gran salute, e lancia sarebbe ancora viva.

Non si può fallire eppure continuare a giustificare tutte le mosse che ti hanno portato diretto al fallimento. Qualcosa non quadra.

Valeva la pena investire in Alfa, invece di asfaltarla come si é fatto: abbiamo la prova sotto gli occhi.
...BC cio che scrivi non é sbagliato,ma devo ricordarti che l alfa non é morta perché la tecnologia Fiat fosse da meno!! mai il marchio Alfa e stato criticato per mancanza di affidabilitá " in veritá" ma lo é stato perche in complesso le macchine sia con il marchio originale che con quello Fiat hanno mancato di qualitá di prodotto usato e costrutttivo... a parte il fatto che Fiat ha fatto mancare all'alfa le cavllerie che rispettivamente gli aspettava di diritto assieme all allungamento di gamma al riguardo i motori sei cilindri.....( che su questi modelli con motori sei cilindri cé da discutere causa situazione economica nazionale)

Il motore Boxer era un motore molto affidabile,avendo avuto da 1.2l 1.5l 1.7l credo che posso dire la mia...il problema di questo é solo da riportare ad un rapporto cambio che non li faceva tirare fuori le sue qualitá e ne soffriva nei bassi reggimi
difatti i rapporti alti del cambio erano lunghi che servivavno per le velocitá massime 1° e 2° non sapevano dove stavano? difatti gia il 1200 con solo 68CV era capace di fare i suoi 165Kmh gia nel 1976..... la 1.5l da 83 CV 180Kmh ca. la 1.7l ie da 114 CV superava i 205kmh sulla mia, sul tacho ho visto i 240Kmh proprio contro una audi 80 2.0l con stessi cavalli...Quindi possiamo dire tutto cio che vogliamo ma cosa sicura é che questo motore poteva fare molto di piu, il Q.V. da 140 CV lo ha dimostrato.....ah 1.3l era capace gia negli anni ottanta di sviluppare 165 CV e cio la dice lunga.
 
Corazon Habanero ha scritto:
Dai Maxetto! Sei troppo intelligente per fingere di non capire!
Sai bene che non è così e che non c'era nulla di inevitabile e che invece Romiti Cantarella e Testore (i 3 che hanno distrutto l'automobile italiana, fiat compresa) hanno tagliato di scure sperando che il cliente medio italiano fosse talmente ebete da bersi una Alfa Romeo in salsa tempra ed altre amenità dello stesso genere.
Tempo fa anche tu ammettevi che questi furono errori strategici.
Le tecnologie Alfa furono dismesse in quel periodo per risparmiare sui costi e far crescere gli utili a scapito della qualità del prodotto. Ed infatti la scelta nel breve periodo ha pagato (per il gruppo non per Alfa) in termini di profitti (e non di vendite). Ma già nel medio Fiat entrò in quella fase di crisi da cui non è mai del tutto uscita fino all'arrivo del canadese.
Se non avessero abbandonato tutto forse adesso si parlerebbe d'altro...

Certo Ivan, tu mi conosci e sai che non ho mai negato gli errori fatti dalla Fiat di Romiti. A quest'epoca risalgono i guai attuali non solo di Alfa (che non è stata ridotta com'è perchè ritenuta nemica) ma anche di Lancia e dello stesso brand Fiat.
Quando Marchionne dice che Lancia non ha appeal fa una foto della situazione attuale, ma la cura non è eliminare i marchi decaduti bensì fare in modo di farli ritornare simili alle origini.
Come? Facendo prodotti validi (nel caso di Lancia fare delle Chrysler valide anche per il nostro mercato europeo).
Ora però non dobbiamo attaccarci alla tecnologia di ogni marchio.
Tutti i marchi prima o poi percorrono strade nuove sotto il profilo tecnico (VW abbandona il V stretto come del resto Lancia ancor prima, MB abbandona i motori modulari diesel 5 e 6 cilindri in linea, le tre candele per cilindro, ecc..) Alfa può rinascere anche senza i boxer o il Busso, facendo almeno modelli TP, leggeri, performanti.
La Fiat di oggi non è più quella di Romiti (anche se quest'ultimo la critica) e credo che gli errori del passato li abbiano capiti, certo ci vogliono risorse che per ora non sono così elevate.
 
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Dai Maxetto! Sei troppo intelligente per fingere di non capire!
Sai bene che non è così e che non c'era nulla di inevitabile e che invece Romiti Cantarella e Testore (i 3 che hanno distrutto l'automobile italiana, fiat compresa) hanno tagliato di scure sperando che il cliente medio italiano fosse talmente ebete da bersi una Alfa Romeo in salsa tempra ed altre amenità dello stesso genere.
Tempo fa anche tu ammettevi che questi furono errori strategici.
Le tecnologie Alfa furono dismesse in quel periodo per risparmiare sui costi e far crescere gli utili a scapito della qualità del prodotto. Ed infatti la scelta nel breve periodo ha pagato (per il gruppo non per Alfa) in termini di profitti (e non di vendite). Ma già nel medio Fiat entrò in quella fase di crisi da cui non è mai del tutto uscita fino all'arrivo del canadese.
Se non avessero abbandonato tutto forse adesso si parlerebbe d'altro...

Certo Ivan, tu mi conosci e sai che non ho mai negato gli errori fatti dalla Fiat di Romiti. A quest'epoca risalgono i guai attuali non solo di Alfa (che non è stata ridotta com'è perchè ritenuta nemica) ma anche di Lancia e dello stesso brand Fiat.
Quando Marchionne dice che Lancia non ha appeal fa una foto della situazione attuale, ma la cura non è eliminare i marchi decaduti bensì fare in modo di farli ritornare simili alle origini.
Come? Facendo prodotti validi (nel caso di Lancia fare delle Chrysler valide anche per il nostro mercato europeo).
Ora però non dobbiamo attaccarci alla tecnologia di ogni marchio.
Tutti i marchi prima o poi percorrono strade nuove sotto il profilo tecnico (VW abbandona il V stretto come del resto Lancia ancor prima, MB abbandona i motori modulari diesel 5 e 6 cilindri in linea, le tre candele per cilindro, ecc..) Alfa può rinascere anche senza i boxer o il Busso, facendo almeno modelli TP, leggeri, performanti.
La Fiat di oggi non è più quella di Romiti (anche se quest'ultimo la critica) e credo che gli errori del passato li abbiano capiti, certo ci vogliono risorse che per ora non sono così elevate.
Sono d'accordo anche perchè ormai di Alfa non c'è nulla. Devono fare modelli TP in salsa Alfa, magari cercando di ricostruire motori e meccaniche efficienti e magari esclusive.
Mi fa piacere che sulle premesse siamo d'accordo.
Oltre a Romiti non dimenticare mai gli altri 2...
 
Corazon Habanero ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Dai Maxetto! Sei troppo intelligente per fingere di non capire!
Sai bene che non è così e che non c'era nulla di inevitabile e che invece Romiti Cantarella e Testore (i 3 che hanno distrutto l'automobile italiana, fiat compresa) hanno tagliato di scure sperando che il cliente medio italiano fosse talmente ebete da bersi una Alfa Romeo in salsa tempra ed altre amenità dello stesso genere.
Tempo fa anche tu ammettevi che questi furono errori strategici.
Le tecnologie Alfa furono dismesse in quel periodo per risparmiare sui costi e far crescere gli utili a scapito della qualità del prodotto. Ed infatti la scelta nel breve periodo ha pagato (per il gruppo non per Alfa) in termini di profitti (e non di vendite). Ma già nel medio Fiat entrò in quella fase di crisi da cui non è mai del tutto uscita fino all'arrivo del canadese.
Se non avessero abbandonato tutto forse adesso si parlerebbe d'altro...

Certo Ivan, tu mi conosci e sai che non ho mai negato gli errori fatti dalla Fiat di Romiti. A quest'epoca risalgono i guai attuali non solo di Alfa (che non è stata ridotta com'è perchè ritenuta nemica) ma anche di Lancia e dello stesso brand Fiat.
Quando Marchionne dice che Lancia non ha appeal fa una foto della situazione attuale, ma la cura non è eliminare i marchi decaduti bensì fare in modo di farli ritornare simili alle origini.
Come? Facendo prodotti validi (nel caso di Lancia fare delle Chrysler valide anche per il nostro mercato europeo).
Ora però non dobbiamo attaccarci alla tecnologia di ogni marchio.
Tutti i marchi prima o poi percorrono strade nuove sotto il profilo tecnico (VW abbandona il V stretto come del resto Lancia ancor prima, MB abbandona i motori modulari diesel 5 e 6 cilindri in linea, le tre candele per cilindro, ecc..) Alfa può rinascere anche senza i boxer o il Busso, facendo almeno modelli TP, leggeri, performanti.
La Fiat di oggi non è più quella di Romiti (anche se quest'ultimo la critica) e credo che gli errori del passato li abbiano capiti, certo ci vogliono risorse che per ora non sono così elevate.
Sono d'accordo anche perchè ormai di Alfa non c'è nulla. Devono fare modelli TP in salsa Alfa, magari cercando di ricostruire motori e meccaniche efficienti e magari esclusive.
Mi fa piacere che sulle premesse siamo d'accordo.
Oltre a Romiti non dimenticare mai gli altri 2...
Vero! Perchè me li hai ricordati?
 
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Dai Maxetto! Sei troppo intelligente per fingere di non capire!
Sai bene che non è così e che non c'era nulla di inevitabile e che invece Romiti Cantarella e Testore (i 3 che hanno distrutto l'automobile italiana, fiat compresa) hanno tagliato di scure sperando che il cliente medio italiano fosse talmente ebete da bersi una Alfa Romeo in salsa tempra ed altre amenità dello stesso genere.
Tempo fa anche tu ammettevi che questi furono errori strategici.
Le tecnologie Alfa furono dismesse in quel periodo per risparmiare sui costi e far crescere gli utili a scapito della qualità del prodotto. Ed infatti la scelta nel breve periodo ha pagato (per il gruppo non per Alfa) in termini di profitti (e non di vendite). Ma già nel medio Fiat entrò in quella fase di crisi da cui non è mai del tutto uscita fino all'arrivo del canadese.
Se non avessero abbandonato tutto forse adesso si parlerebbe d'altro...

Certo Ivan, tu mi conosci e sai che non ho mai negato gli errori fatti dalla Fiat di Romiti. A quest'epoca risalgono i guai attuali non solo di Alfa (che non è stata ridotta com'è perchè ritenuta nemica) ma anche di Lancia e dello stesso brand Fiat.
Quando Marchionne dice che Lancia non ha appeal fa una foto della situazione attuale, ma la cura non è eliminare i marchi decaduti bensì fare in modo di farli ritornare simili alle origini.
Come? Facendo prodotti validi (nel caso di Lancia fare delle Chrysler valide anche per il nostro mercato europeo).
Ora però non dobbiamo attaccarci alla tecnologia di ogni marchio.
Tutti i marchi prima o poi percorrono strade nuove sotto il profilo tecnico (VW abbandona il V stretto come del resto Lancia ancor prima, MB abbandona i motori modulari diesel 5 e 6 cilindri in linea, le tre candele per cilindro, ecc..) Alfa può rinascere anche senza i boxer o il Busso, facendo almeno modelli TP, leggeri, performanti.
La Fiat di oggi non è più quella di Romiti (anche se quest'ultimo la critica) e credo che gli errori del passato li abbiano capiti, certo ci vogliono risorse che per ora non sono così elevate.
Sono d'accordo anche perchè ormai di Alfa non c'è nulla. Devono fare modelli TP in salsa Alfa, magari cercando di ricostruire motori e meccaniche efficienti e magari esclusive.
Mi fa piacere che sulle premesse siamo d'accordo.
Oltre a Romiti non dimenticare mai gli altri 2...
Vero! Perchè me li hai ricordati?
Perchè si tende a dare la colpo solo ed esclusivamente a Romiti che ha le sue belle responsabilità ma non tutte.
 
intanto si ricomincciia col nuovo 1750 in alluminio, forse la prima specificitá dopo anni di condivisione,può sembrare poco ma meglio di niente.
 
Estimatore58 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Mah...forse sfugge che stiamo parlando di alfa, e non della Delta integrale. Forse ci scordiamo com'é andata a finire Alfa, e che, proprio alla luce di questa fine, per un semplice sillogismo la risposta non puó che essere SI. Valeva la pena di mantenere il boxer, e sarebbe valsa la pena anche di riprogettarne uno nuovo quando quello storico fosse stato troppo vecchio. Altrettanto vale per il bialbero, poi twin spark, e poi per il Busso. Una gamma intera di gioielli spazzati nel cesso per lasciar posto a tecnologia Fiat.

Naturalmente é solo una parte del discorso: perché il boxer da solo non sarebbe bastato a far decollare quella tipo ricarrozzata, né il Busso da solo é riuscito a salvare la Tempra veloce marchiata Alfa.

Ma la risposta giusta é si, perché se fosse stata no, oggi ne avremmo la dimostrazione: Alfa starebbe in gran salute, e lancia sarebbe ancora viva.

Non si può fallire eppure continuare a giustificare tutte le mosse che ti hanno portato diretto al fallimento. Qualcosa non quadra.

Valeva la pena investire in Alfa, invece di asfaltarla come si é fatto: abbiamo la prova sotto gli occhi.
Anche a me qualcosa non torna:
se Alfa è finita male a causa dell'abbandono della tecnologia della casa di Arese da parte di Fiat, non capisco perchè la stessa Alfa si sia trovata in crisi quando era in pieno utilizzo della propria tecnologia.
Non torna? Ti faccio una domanda retorica, come quelle che tu fai talvolta:
Mi sai indicare una azienda pubblica che negli anni 80 era in grado di produrre utili?
Per aiutarti nella risposta ti dico che Enel, Eni e Telecom perdevano svariati miliardi.
Su Alfa si smise di investire alla fine degli anni 70 per preparare la dismissione...
Ma allora se era un processo inevitabile..........................

Il crollo economico dell'Alfa fu dovurto alla volontà politica di creare, per motivi sociali ed elettorali, l'Alfasud....

L'analisi non è completa. Sappiamo benissimo che non fu solo quello il motivo. Ma siamo OT.
 
ottovalvole ha scritto:
l'alfa è morta quando è entrata nell'iri,poi la fiat ha dato il colpo di grazia.

Economicamente per essere rilevata dall'Iri, era già bella che decotta. Poi sappiamo come hanno funzionato le aziende di Stato.....
 
GenLee ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Mah...forse sfugge che stiamo parlando di alfa, e non della Delta integrale. Forse ci scordiamo com'é andata a finire Alfa, e che, proprio alla luce di questa fine, per un semplice sillogismo la risposta non puó che essere SI. Valeva la pena di mantenere il boxer, e sarebbe valsa la pena anche di riprogettarne uno nuovo quando quello storico fosse stato troppo vecchio. Altrettanto vale per il bialbero, poi twin spark, e poi per il Busso. Una gamma intera di gioielli spazzati nel cesso per lasciar posto a tecnologia Fiat.

Naturalmente é solo una parte del discorso: perché il boxer da solo non sarebbe bastato a far decollare quella tipo ricarrozzata, né il Busso da solo é riuscito a salvare la Tempra veloce marchiata Alfa.

Ma la risposta giusta é si, perché se fosse stata no, oggi ne avremmo la dimostrazione: Alfa starebbe in gran salute, e lancia sarebbe ancora viva.

Non si può fallire eppure continuare a giustificare tutte le mosse che ti hanno portato diretto al fallimento. Qualcosa non quadra.

Valeva la pena investire in Alfa, invece di asfaltarla come si é fatto: abbiamo la prova sotto gli occhi.
Anche a me qualcosa non torna:
se Alfa è finita male a causa dell'abbandono della tecnologia della casa di Arese da parte di Fiat, non capisco perchè la stessa Alfa si sia trovata in crisi quando era in pieno utilizzo della propria tecnologia.
Non torna? Ti faccio una domanda retorica, come quelle che tu fai talvolta:
Mi sai indicare una azienda pubblica che negli anni 80 era in grado di produrre utili?
Per aiutarti nella risposta ti dico che Enel, Eni e Telecom perdevano svariati miliardi.
Su Alfa si smise di investire alla fine degli anni 70 per preparare la dismissione...
Ma allora se era un processo inevitabile..........................

Il crollo economico dell'Alfa fu dovurto alla volontà politica di creare, per motivi sociali ed elettorali, l'Alfasud....

L'analisi non è completa. Sappiamo benissimo che non fu solo quello il motivo. Ma siamo OT.
giusto...se no poi ci strillano...non replico...
 
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