loopo
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ottovalvole ha scritto:SZ concordo con te,il passato serve a conservare il carattere del marchio e cercare di trasmettere i valori che gli ha dato il fondatore...è una cosa difficilissima ma nei limiti della globalizzazione e dell'omologazione bisogna imegnarsi a dare un carattere a tutti i marchi. Non è un problema solo di AlfaRomeo (che ne ha tanti in più degli altri) ma un problema globale. Anche BMW che è uno dei brand più specifici ha dovuto fare un passo indietro rallentando quel design futuristico e minimal in favore di un ritorno a linee un pò più classiche e lussuose,così come Mercedes ha abbandonato le sue linee tondeggianti,classiche e lussuose in favore di un design un pò più spigoloso e sportivo....mantenendo comunque un distacco con la rivale BMW. Bisogna guardare il futuro ma partendo dal passato,forse il passato dell'Alfa però confonde un pò le coseStanotte mi sono letto apposta la storia della Innocenti e della AutoBianchi per capire il motivo del loro decesso....che è il motivo del futuro decesso della Lancia se nessuno è disposto a prenderla e darle una nuova linfa. Sono 3 marchi prettamente nazionali che oltre Bolzano diventano sconosciuti. Come si fa a internazionalizzare un marchio sconosciuto che sia storico oppure creato dal nulla? Forse partendo da mercati in crescita? forse buttandosi nelle competizioni? forse sponsorizzando qualsiasi avvenimento? Forse un pò tutto di questo. Diciamo che gestire una grande azienda è come gestire un partito politico,bisogna avere ben chiaro delle ideologie e trasmetterle attraverso i prodotti. Un partito senza ideologie non trasmette niente e perde elettori. All'Alfa prima della gamma manca un amministratore che abbia delle ideologie,manca un amministratore che abbia studiato la storia,manca uno che dal passato sia capace di affrontare il futuro. Non basta scopiazzare una splendida 6C,bisogna studiare perchè è stata fatta la 6C,con quanta passione,quello che voleva trasmettere e a chi era rivolta. Dopo,solo dopo aver capito cosa voleva dire la 6C si può cominciare a progettare una vettura che esprima le stesse emozioni anche con delle linee non evocative e futuristiche. Il design ha una grammatica ben definita,ogni tratto ha un significato e per esprimere un'emozione bisogna saper scrivere con le giuste linee e le giuste curve (uh ma che sono filosofo!). La Giulietta sarà bella,ma cosa vuole esprimere? io la guardo e vedo un'Alfa Bravo,ne più ne meno....la Delta mi esprime qualcosa in più. Forse alla Lancia questo riesce meglio anche se siamo lontani anni luce dalle ideologie di Vincenzo Lancia. Eppure mi siedo dentro alla Panda ehm...Lancia Ypsilon e respiro ancora un pizzico di lusso e di classe.
Quoto tutto, per rispondere alla tua domanda circa i brand meno conosciuti, beh, pensa alla Skoda, ad esempio..
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Inoltre vorrei capire come e quanto è stato modificato questo tanto discusso pianale Chrysler, non dovrebbe essere quello "ereditato" dalla vecchia MB Classe E?