Nardo-Leo ha scritto:
SZ. ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
.....Potremmo dire che se Alfa perdesse la sua ingombrante storia sarebbe più facile farla rinascere. O no?.....
:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
Ma ti rendi conto di quello che hai scritto????
E' chiaro! BC ha scritto che la prima vita di Audi è molto lontana e nessuno la ricorda più
(La prima vita dell' Audi / Horch è così lontana che i vecchi clienti hanno fatto in tempo ad estinguersi tre o quattro volte: nessuno se le può ricordare o rimpiangere.)
VW non ha dovuto vedersela con una storia come quella che ha Alfa.
Estremizzando se Alfa non avesse una storia così ingombrante sarebbe più facile darle una nuova linfa.
Ma ho poi aggiunto che non sarà questa la strada che seguirà il gruppo Fiat.
Allora, Alfa Romeo ha una storia troppo ingombrante, Lancia ha una storia troppo ingombrante, Innocenti ce l'aveva troppo poco incombrante, Autobianchi ce l'aveva troppo poco ingombrante....
Ah, a proposito... E fiat?
Insomma, deciditi... :lol:
Io mi devo decidere?
Ma allora non segui quello che dico? (Poi Lancia, Innocenti e Autobianchi non le ho proprio menzionate!).
Caro Maxetto, certo che ti seguo, anzi no...!
Secondo me l'ingombro del passato cuba non più di ... un millimetro cubo...
Se vogliamo fare confronti con altre situazioni:
Un marchio come Damler Benz ha un passato ingombrantissimo, ad esempio, ciò non toglie che gode di ottima salute. La classe A (nuova, ma anche la vecchia) è lontana ere geologiche da una SSK, nè più nè meno di una A3 da una vecchia Horch, sia come concetto di prodotto, sia come contenuti tecnici, in comune hanno solo il marchio. In ogni modo non mi si dica che la classe A vende o non vende principalmente o solo per il fatto che il marchio che porta abbia un passato ingombrante.
Marchi dal passato certamente non ingombrante come Autobianchi o Innocenti, alla fine fiat li ha gestiti nella stessa maniera di quelli più pesanti (Alfa e Lancia): portandoli all'estinzione.
Il passato di fiat (come marchio) per altri versi, pure non mi sembra pesante, nel senso che l'orientamento prevalente è sempre stato quello di produrre auto economiche di grande diffusione, quindi pensate con una filosofia di approccio al mercato più "semplice", ma se guardiamo la gestione del marchio fiat, non mi sembra che le cose vadano meglio. Guardiamo alla gamma fiat oggi, e domandiamoci cosa ci sia da comprare, o di più interessante da comprare rispetto ad altri marchi, con il modello di punta (la Punto) stracotto, dei buchi neri, e dei rimarchiamenti stelle e strisce.
Un marchio come Saab, aveva un passato decisamente leggero, o comunque più leggero di Alfa Romeo: è nata a metà del secolo scorso, facendo vetturette due tempi a trazione anteriore. Il minor ingombro del passato, evidentemente non è bastato come garanzia di sopravvivenza.
Insomma questo per dire che il passato pesante è ininfluente, o diciamo meglio che è una questione mal posta.
Il passato si può metterlo in cornice così come buttarlo nel cesso, concentrandosi solo sul presente, ma un problema resta.
Al presente, qualunque marchio per sopravvivere deve rimanere attrattivo, deve sapersi far riconoscere ed apprezzare, cioè avere una propria identità, fatta di 1) prodotti 2) con determinati elementi distintivi.
Qui mancano sia i prodotti che gli elementi distintivi.
Le conclusioni vengono da sè...