<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Italiani sempre meno in auto, il 20% riduce uso | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Italiani sempre meno in auto, il 20% riduce uso

Anche io al lavoro ho orari flessibili. La mattina accompagno i miei figli a scuola e se dovessi prendere i mezzi impiegherei il doppio del tempo, questo significa che dovrei uscire dal lavoro più tardi e sinceramente dopo una giornata pesante la cosa non è molto piacevole. Inoltre molto spesso, nella pausa pranzo e/o dopo l'uscita dal lavoro, mi capita di fare delle commissioni, per cui nel mio caso l'utilizzo della macchina è indispensabile.
Ovvio che se mi capita di dover andare dall'altra parte di Roma che so esserecollegata bene con la metro, non ho difficoltà a prenderla, come mi è capitato oggi. Devo dire che è stato piuttosto rilassante, ma non era orario di punta.
 
Noi siamo costretti a ridurre l'uso dell'auto... Così facendo incrementiamo la crisi... del settore... e per tutta risposta ci aumenteranno i prezzi della benzina, delle auto, dell'IVA, dei bolli, dell'assicurazione... ecc. ecc..
 
seatibizatdi ha scritto:
...non si rendono conto che con quella cavalleria e quella velocità stanno facendo un consumo esagerato di carburante...
Il consumo di carburante è ancora lungi dal diventare una concreta preoccupazione per la stragrande maggioranza dei compratori e guidatori di automobili.

C'è ancora molta gente che crede che il consumo dipenda solo in maniera marginale (o non dipenda affatto) dal modo in cui si guida, tanto è vero che quando sente dire che altri possessori della stessa auto (specie se diesel) consumano molto meno di loro non ci crede affatto, pensando si tratti di assurde sbruffonaggini.

C'è molta gente che al momento di scegliere un'auto da comprare attribuisce molta più importanza agli psico-cavalli, alle dotazioni elettronico-informatiche, alla disposizione più o meno suadente delle luci diurne a led, alla telecamera posteriore e così via che all'effettivo consumo di carburante; non a caso si continuano a vendere senza particolari problemi vetture anche piccole che non riescono di fatto a superare i 12-14 km con un litro.

C'è moltissima gente che continua, ovviamente brontolando, a frequentare i distributori dai prezzi più alti, nonostante ci sia appena stato uno degli aumenti di prezzo più pesanti/repentini degli ultimi decenni.
 
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C'è moltissima gente che continua, ovviamente brontolando, a frequentare i distributori dai prezzi più alti, nonostante ci sia appena stato uno degli aumenti di prezzo più pesanti/repentini degli ultimi decenni.[/quote]

verissimo; domenica in una strada provinciale ho visto che in un distributore la benzina cotava circa 1.760 mentre in tutti gli altri era circa 1,650; fermarsi da quello che a vende a 1,760 è da scriteriati no?
 
per non parlare poi dei prezzi strani, vicino casa mia ce un distributore che quando chiude la sera fa unprezzo su strada ma alla pompa un altro, la prossima volta che mi fermo foto e mail di protesta alla compagnia dopo di che chiamo il 112.

edit per chi è di roma-eur consiglio di fare rifornimento al nuovo impianto sotto al gra sulla laurentina tutto automatico ma il gasolio lo metti dagli 8 ai 12 centesimi meno degli altri.

ho buttato le tessere di shell q8 ed eni
 
ginxi ha scritto:
Noi siamo costretti a ridurre l'uso dell'auto... Così facendo incrementiamo la crisi... del settore... e per tutta risposta ci aumenteranno i prezzi della benzina, delle auto, dell'IVA, dei bolli, dell'assicurazione... ecc. ecc..
no la tua teoria non sta in piedi a livello economico...

l'unico modo che hanno per "incentivare l'uso dell'auto" sarebbe quello di renderla di nuovo più accessibile....aumentando i prezzi non si farà altro che ridurre il numero complessivo di Km percorsi dalla collettività

io la macchina la prendo 2 gg a settmana, sabato e domenica...altrimenti bici!

ieri pensavo al fatto che 9 anni fa quando ho preo la patente, la verde era a 95 cen al litro e il gasolio 0.76....l'aumento è stato dell'80% quando gli stipendi sono rimasti pressochè invariati...il famoso spostamento di ricchezza erosione del potere d'acquisto, crisi dei consumi passa proprio di qui..e la colpa non è delle compagnie petrolifere, delle speculazioni finanziarie (per lo meno non solo), ma dello stato...che ha consentito che ciò avvenisse e anzi ha apportato il suo contributo
 
kanarino ha scritto:
Io non faccio parte di quelli che hanno diminuito l'uso dell'auto, che è rimasto praticamente invariato (lavoro a Roma ma abito in provincia, faccio circa 90 km al giorno, solo per andare al lavoro)...anzi nonostante il rincaro dei carburanti sono uno di quei masochisti che va controcorrente: ho cambiato recentemente l'auto e sono passato da un 1.300 diesel ad un 1.9 diesel, il che vuol dire avere dei costi assicurativi maggiori e dei consumi leggermente superiori, ma io sono un appassionato ed amo viaggiare in auto, e (fortunatamente) sono in una situazione in cui posso permettermelo (ho 24 anni, lavoro da quando ne ho 20, vivo con i miei e non ho nessuno da mantenere), non mi pesa farmi quasi 3 ore di viaggio (tra andata e ritorno) al giorno, non mi pesa mettere un pieno di gasolio ogni 9-10 giorni...quando non potrò più permettermi una spesa simile valuterò l'ipotesi di spostarmi con i mezzi.
Pure io amo viaggiare in auto, quello che non mi piace è farmi derubare, visto che di tributi ne pago abbastanza. Ridurrò quindi l'uso dell'auto, in particolare per le percorrenze lunghe, visto che almeno dalle città le alternative ci sono.
 
kanarino ha scritto:
MotoriFumanti ha scritto:
giusto! :thumbup:

Io in ufficio ho l'entrata flessibile fino alle ore 10:00, ma per il tipo di attività che svolgo è quasi necessario che arrivi presto (alle 08:30)..quelle poche volte che sono arrivato tardi infatti si è scatenato il delirio e mi hanno tempestato di telefonate...per arrivare presto con i mezzi (dovrei far combaciare gli orari del treno con quelli dell'autobus) dovrei alzarmi ancora prima di quanto faccio ora(sveglia alle 05:45).

Tutto questo mi fa pensare a :

http://www.youtube.com/watch?v=62dh8wz5oj0

potrebbe essere una soluzione ;)

Scherzi a parte, io non faccio più nessun giro di piacere con l'auto (ebbene si, prima li facevo, li potevo fare, facevo dei giri anche da solo), guido sempre a giri bassissimi, in autostrada raramente supero i 100 orari, solo nei sorpassi, se devo uscire con gli amici fuori città, si divide la benzina. Tutte cose a cui prima non facevo caso, nessuno divideva mai la benzina, ora si fa la colletta.. quando ho iniziato a guidare la benzina era a 90 centesimi.. (e pensare che per molti di voi c'era ancora la vecchia lira, chissà quanto poco costava).
 
bumper morgan ha scritto:
...in tutti gli altri era circa 1,650; fermarsi da quello che a vende a 1,760 è da scriteriati no?
Non necessariamente da "scriteriati".
Direi piuttosto, come sottolineavo nel messaggio precedente, da "persone che non fanno caso ai consumi di carburante".
Oppure persone che, per svariate ragioni, devono ancora entrare nell'ordine di idee di fare qualcosa di concreto in prima persona, anziché limitarsi (anche per comodità, per abitudine, per pigrizia...) a brontolare e brontolare e brontolare invocando e aspettando sempre che dall'alto arrivi qualcuno a sistemare le cose, castigando i bambini cattivi e distribuendo caramelle a quelli buoni.

Quale dimostrazione più lampante dell'episodio che tu stesso hai raccontato?
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
...io amo viaggiare in auto, quello che non mi piace è farmi derubare, visto che di tributi ne pago abbastanza. Ridurrò quindi l'uso dell'auto...
Io amAVO viaggiare, in auto e anche in moto (ne ho posseduta una "grossa", da turismo, per quasi dieci anni), guidando in maniera tranquilla e serena e godendomi appunto il viaggio, la guida, la percorrenza di strade nuove, la visione di nuovi luoghi e panorami e via dicendo. La mia guida è sempre stata talmente "sportiva" che da qualcosa come 27 anni non scendo sotto i 17-18km con un litro (moto compresa), ho sempre fatto almeno 80mila km con le pastiglie dei freni anteriori e almeno 75mila con un treno di gomme.

Siccome tutto ciò ha smesso di essere oggettivamente possibile da parecchi anni, da parecchi anni ho già ridotto l'uso dell'auto, quasi azzerando gli spostamenti "di piacere" di cui sopra e, per ovvia conseguenza ma non solo, riducendo drasticamente tutte le spese relative al possesso e alla guida dell'automobile, non vedendo alcuna ragione per continuare a buttare al vento i quattrini per "comprare" qualcosa che non li vale affatto o, per meglio dire, non vale affatto il lavoro che mi è necessario per procurarmeli (al netto delle tasse, che ho sempre avuto il vizio di pagare).
Non a caso la mia attuale vettura sta per compiere 9anni di età (un traguardo che mai avevo raggiunto prima) e, avendo solo 140mila km sul groppone, è ben lungi dall'aver bisogno di essere sostituita, anche perché il proprietario non ha la benché minima intenzione in tal senso.
 
manuel46 ha scritto:
bellafobia ha scritto:
non è un male che molti italiani abbiano ridotto l'uso (o l'abuso...) dell'auto
...non tutti i mali vengono per nuocere!
Anche a me sembra una cosa tutto sommato positiva, per svariate ragioni.
A patto che poi non ci si lamenti per le ovvie conseguenze: minori immatricolazioni, ridotte necessità di produzione, ridondanza di posti di lavoro e così via.

Invece, stando a quanto continuo a leggere e sentire un po' dappertutto, mi pare che sia sempre più diffuso l'atteggiamento diametralmente opposto: auspicare tante salutari riduzioni (dell'inquinamento, dell'uso dell'auto, del numero dei veicoli sulle strade e poi anche degli sprechi di energia, degli sprechi di denaro, delle speculazioni, degli intrallazzi ecc. ecc.) e contemporaneamente pretendere che ciò avvenga senza alcun danno a consumi, fatturati, redditi posti di lavoro ecc e addirittura auspicarne un aumento grazie a una fantomatica "crescita" cui tutti si dovrebbero dedicare con impegno e sollecitudine.

Forse mi sfugge qualcosa di veramente grande (lo spero), ma a me questa continua a sembrare una visione totalmente allucinata, profondamente ipocrita e irrazionale, che per quanto mi riguarda costituisce l'unica cosa che davvero mi può spaventare quando penso al futuro:
se partiamo da presupposti totalmente privi di logica e coerenza, quale traguardo raggiungeremo?
 
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