manuel46
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marimasse ha scritto:Anche a me sembra una cosa tutto sommato positiva, per svariate ragioni.manuel46 ha scritto:...non tutti i mali vengono per nuocere!bellafobia ha scritto:non è un male che molti italiani abbiano ridotto l'uso (o l'abuso...) dell'auto
A patto che poi non ci si lamenti per le ovvie conseguenze: minori immatricolazioni, ridotte necessità di produzione, ridondanza di posti di lavoro e così via.
Invece, stando a quanto continuo a leggere e sentire un po' dappertutto, mi pare che sia sempre più diffuso l'atteggiamento diametralmente opposto: auspicare tante salutari riduzioni (dell'inquinamento, dell'uso dell'auto, del numero dei veicoli sulle strade e poi anche degli sprechi di energia, degli sprechi di denaro, delle speculazioni, degli intrallazzi ecc. ecc.) e contemporaneamente pretendere che ciò avvenga senza alcun danno a consumi, fatturati, redditi posti di lavoro ecc e addirittura auspicarne un aumento grazie a una fantomatica "crescita" cui tutti si dovrebbero dedicare con impegno e sollecitudine.
Forse mi sfugge qualcosa di veramente grande (lo spero), ma a me questa continua a sembrare una visione totalmente allucinata, profondamente ipocrita e irrazionale, che per quanto mi riguarda costituisce l'unica cosa che davvero mi può spaventare quando penso al futuro:
se partiamo da presupposti totalmente privi di logica e coerenza, quale traguardo raggiungeremo?
Una cosa è certa, nel mondo dell'automobile si è sovraprodotto per almeno vent'anni e se da una parte può aver portato un volano molto, troppo importante per l'economia, dall'altra come tutte le cose che non poggiano su degli equilibri solidi, ci sta facendo fare un tonfo colossale, speriamo almeno che serva di lezione,
se un auto ha una vita utile di almeno 15 anni e 300.000km, è assurdo produrre come se durassero 5 anni e 100.000km.......