<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> INPS.... PRESENTE,FUTURO dei nostri giovani | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

INPS.... PRESENTE,FUTURO dei nostri giovani

NEWsuper5 ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
jaccos ha scritto:
Ti sbagli riguardo alle assicurazioni private.
C'è una normativa statale ben precisa che le regolamenta e che tutela il contraente (anche in caso di fallimento della compagnia). In caso di premorienza il capitale accantonato viene suddiviso tra gli eredi (non regalato all'inps). C'è un minimo grantito di interesse e nell'arco di 30-40 anni l'interesse composito è tutt'altro che da sottovalutare. I versamenti li puoi detrarre fino a 5000 e rotti euro all'anno. La tassazione sulla rendita del capitale è più bassa del normale.
Tutto questo però in cambio di un'estrema rigidità: tu quesi soldi li vedrai solo quando andrai in pensione (ci sono delle regolette per prenderli prima, ma non ti conviene).
Credimi che tutti quelli della nostra età dovrebbero averne una... ;)
Bisogna però anche chiarire che il montante si accumula con criterio meramente "assicurativo", che è in ogni caso ben più sfavorevole di quello adottato dall'Inps
Poi, all'atto di corresponsione della futura rendita vitalizia, questa sarà tassata come una pensione (con le attuali norme - a meno che non si sia rinunciato alla deduzione)
appunto.
non è comunque una passeggiata.
e si stanno affidando i propri soldi a un'assicurazione.
che comunque è un aguzzino per natura (in italia).
difatti i miei eventuali avanzi non glieli mollo di certo, preferisco autogestirmeli
 
moogpsycho ha scritto:
jaccos ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Dicano chiaro e tondo che non pagheranno le pensioni a noi giovani.
Usino quei soldi che comunque verseremo per ridurre il debito pubblico, almeno lasceremo ai nostri figli una situazione migliore di come i nostri padri l'hanno lasciataa noi. :?
sincerità???
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
la chiedi a LORO?????
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

scusa ma...se c'è una cosa che sanno fare bene è sperperare i soldi pubblici in privilegi e asciugamani costosi....fregandosene del resto.

noi (io sono del 1984, mi pare di essere tuo coetaneo, più o meno...) dovremo arrangiarci. non credo al sistema delle pensioni "private", stipulate con le assicurazioni (si mangiano il plusvalore del denaro accumulato, e ti rendono una miseria a fine contratto....)...
e credo che saremo solo noi a perderci.

inoltre i "vecchi" odierni che non fanno lavori di fatica continuano a stare a lavoro, togliendolo ai giovani..........
Ti sbagli riguardo alle assicurazioni private.
C'è una normativa statale ben precisa che le regolamenta e che tutela il contraente (anche in caso di fallimento della compagnia). In caso di premorienza il capitale accantonato viene suddiviso tra gli eredi (non regalato all'inps). C'è un minimo grantito di interesse e nell'arco di 30-40 anni l'interesse composito è tutt'altro che da sottovalutare. I versamenti li puoi detrarre fino a 5000 e rotti euro all'anno. La tassazione sulla rendita del capitale è più bassa del normale.
Tutto questo però in cambio di un'estrema rigidità: tu quesi soldi li vedrai solo quando andrai in pensione (ci sono delle regolette per prenderli prima, ma non ti conviene).
Credimi che tutti quelli della nostra età dovrebbero averne una... ;)

nello specifico conosci qualche prodotto che ritieni interessante?
io non sono informato, ma un piccolo accantonamento mensile potrei anche valutarlo
Io lavorando in un'azienda molto grande ho fatto quello dei dipendenti dell'azienda stessa. A suo tempo mi sono interessato ed ho acquisito informazioni, poi non mi sono più aggiornato su cosa offre il mercato
Il consiglio che ti posso dare è di controllare bene le varie commissioni e tenere sempre gli occhi aperti, puoi trasferire il tuo capitale ad altri fondi quando vuoi (dovrei ricominciare anch'io a monitorare)...
 
|Mauro65| ha scritto:
jaccos ha scritto:
Ti sbagli riguardo alle assicurazioni private.
C'è una normativa statale ben precisa che le regolamenta e che tutela il contraente (anche in caso di fallimento della compagnia). In caso di premorienza il capitale accantonato viene suddiviso tra gli eredi (non regalato all'inps). C'è un minimo grantito di interesse e nell'arco di 30-40 anni l'interesse composito è tutt'altro che da sottovalutare. I versamenti li puoi detrarre fino a 5000 e rotti euro all'anno. La tassazione sulla rendita del capitale è più bassa del normale.
Tutto questo però in cambio di un'estrema rigidità: tu quesi soldi li vedrai solo quando andrai in pensione (ci sono delle regolette per prenderli prima, ma non ti conviene).
Credimi che tutti quelli della nostra età dovrebbero averne una... ;)
Bisogna però anche chiarire che il montante si accumula con criterio meramente "assicurativo", che è in ogni caso ben più sfavorevole di quello adottato dall'Inps
Poi, all'atto di corresponsione della futura rendita vitalizia, questa sarà tassata come una pensione (con le attuali norme - a meno che non si sia rinunciato alla deduzione)
Si ma almeno se li metto li sono al sicuro, qualcosa rendono sempre, pago meno di tasse e se muoio i miei eredi prendono quello che ho accantonato. Sempre meglio che tenerli sotto il materasso o darli all'inps. :rolleyes:
 
spartacodaitri ha scritto:
Ergo, delle due l' una:
se i giovani dovessero avere pensioni piu' alte in futuro,
oggi i loro parenti le avrebbero piu' basse
Grazie

credo che non basterebbe abbassare le pensioni attuali (ipotesi assolutamente teorica) per elevare quelle future
e che non sia un problema di gestione INPS, ma un problema di crescita economica complessiva. il sistema come è stato pensato funziona come una catena di s. antonio; finché c'è gente che paga più contributi (in massa) di quelli che servono, tutto OK; quando la popolazione attiva, vuoi perché comincia a scarseggiare vuoi perché le retribuzioni non crescono, non basta più, non ci sono magheggi che tengano.

l'unica sarebbe tenere sul lavoro le persone più a lungo, per accrescere gli apporti e ridurre le erogazioni;
però a quel punto che posti di lavoro ci sarebbero per i giovani?
 
belpietro ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
Ergo, delle due l' una:
se i giovani dovessero avere pensioni piu' alte in futuro,
oggi i loro parenti le avrebbero piu' basse
Grazie

credo che non basterebbe abbassare le pensioni attuali (ipotesi assolutamente teorica) per elevare quelle future
e che non sia un problema di gestione INPS, ma un problema di crescita economica complessiva. il sistema come è stato pensato funziona come una catena di s. antonio; finché c'è gente che paga più contributi (in massa) di quelli che servono, tutto OK; quando la popolazione attiva, vuoi perché comincia a scarseggiare vuoi perché le retribuzioni non crescono, non basta più, non ci sono magheggi che tengano.

l'unica sarebbe tenere sul lavoro le persone più a lungo, per accrescere gli apporti e ridurre le erogazioni;
però a quel punto che posti di lavoro ci sarebbero per i giovani?

La soluzione è il lavoro in nero, e con quei soldi ti fai una integrativa.
Sembra paradossale ma io mi sono fatto questa idea.

Come?
Constatando che non esiste più nessuno che assume.
Il presupposto perchè esista una pensione è infatti che il lavoro sia legato al lavoratore e viceversa.
In una situazione in cui il lavoro è svincolato dalla persona non vedo come si possa parlare di garanzie e di riconoscimenti futuri.
 
il lavoro nero e' sempre piu' complicato sia per i controlli che per i pagamenti e poi in quali settori? no credo che il sistema abbia generato uno squilibrio che ormai non e' recuperabile se non ad un prezzo che nessuno (non giustamente ma umanamente) vuol pagare
 
wolfmanpg ha scritto:
il lavoro nero e' sempre piu' complicato sia per i controlli che per i pagamenti e poi in quali settori? no credo che il sistema abbia generato uno squilibrio che ormai non e' recuperabile se non ad un prezzo che nessuno (non giustamente ma umanamente) vuol pagare

Infatti è una soluzione paradossale, una non-soluzione... ...un triangolo Penrosiano... ...o Escheriano.
 
belpietro ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
Ergo, delle due l' una:
se i giovani dovessero avere pensioni piu' alte in futuro,
oggi i loro parenti le avrebbero piu' basse
Grazie

credo che non basterebbe abbassare le pensioni attuali (ipotesi assolutamente teorica) per elevare quelle future
e che non sia un problema di gestione INPS, ma un problema di crescita economica complessiva. il sistema come è stato pensato funziona come una catena di s. antonio; finché c'è gente che paga più contributi (in massa) di quelli che servono, tutto OK; quando la popolazione attiva, vuoi perché comincia a scarseggiare vuoi perché le retribuzioni non crescono, non basta più, non ci sono magheggi che tengano.

l'unica sarebbe tenere sul lavoro le persone più a lungo, per accrescere gli apporti e ridurre le erogazioni;
però a quel punto che posti di lavoro ci sarebbero per i giovani?

perche' no....
tra l' altro non e' quello che si dice sempre, da Dini in qua.
Se le pensioni fossero piu' basse, l' INPS avrebbe meno esborsi che poi pottrebbe girare alle nuove classi lavoratrici.
Ma oggi molte famiglie non potrebbero dare una mano ai propri figlioli....
 
COMUNQUE
CARI GIOVANI

STATE ATTENTI AI FONDI PENSIONE.....

proprio qualche giorno fa ho sentito
dire che rendono meno del previsto e in certi casi sono pure in negativo. :evil:
 
spartacodaitri ha scritto:
belpietro ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
Ergo, delle due l' una:
se i giovani dovessero avere pensioni piu' alte in futuro,
oggi i loro parenti le avrebbero piu' basse
Grazie

credo che non basterebbe abbassare le pensioni attuali (ipotesi assolutamente teorica) per elevare quelle future
e che non sia un problema di gestione INPS, ma un problema di crescita economica complessiva. il sistema come è stato pensato funziona come una catena di s. antonio; finché c'è gente che paga più contributi (in massa) di quelli che servono, tutto OK; quando la popolazione attiva, vuoi perché comincia a scarseggiare vuoi perché le retribuzioni non crescono, non basta più, non ci sono magheggi che tengano.

l'unica sarebbe tenere sul lavoro le persone più a lungo, per accrescere gli apporti e ridurre le erogazioni;
però a quel punto che posti di lavoro ci sarebbero per i giovani?

perche' no....
tra l' altro non e' quello che si dice sempre, da Dini in qua.
Se le pensioni fossero piu' basse, l' INPS avrebbe meno esborsi che poi pottrebbe girare alle nuove classi lavoratrici.
Ma oggi molte famiglie non potrebbero dare una mano ai propri figlioli....

a parte che non credo ci siano i numeri, tu parti dal presupposto che le famiglie con pensionati "con disponibilità in eccesso" coincidano con le famiglie in cui i giovani abbiano necessità di aiuto economico.
il che è un presupposto tutto da dimostrare.
 
belpietro ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
belpietro ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
Ergo, delle due l' una:
se i giovani dovessero avere pensioni piu' alte in futuro,
oggi i loro parenti le avrebbero piu' basse
Grazie

credo che non basterebbe abbassare le pensioni attuali (ipotesi assolutamente teorica) per elevare quelle future
e che non sia un problema di gestione INPS, ma un problema di crescita economica complessiva. il sistema come è stato pensato funziona come una catena di s. antonio; finché c'è gente che paga più contributi (in massa) di quelli che servono, tutto OK; quando la popolazione attiva, vuoi perché comincia a scarseggiare vuoi perché le retribuzioni non crescono, non basta più, non ci sono magheggi che tengano.

l'unica sarebbe tenere sul lavoro le persone più a lungo, per accrescere gli apporti e ridurre le erogazioni;
però a quel punto che posti di lavoro ci sarebbero per i giovani?

perche' no....
tra l' altro non e' quello che si dice sempre, da Dini in qua.
Se le pensioni fossero piu' basse, l' INPS avrebbe meno esborsi che poi pottrebbe girare alle nuove classi lavoratrici.
Ma oggi molte famiglie non potrebbero dare una mano ai propri figlioli....

a parte che non credo ci siano i numeri, tu parti dal presupposto che le famiglie con pensionati "con disponibilità in eccesso" coincidano con le famiglie in cui i giovani abbiano necessità di aiuto economico.
il che è un presupposto tutto da dimostrare.

ci sono almeno 4 milioni di giovani precari, piu' altri che lavorano
con contratti indeterminati ma con i famosi 1000 Euri....
sono questi che hanno bisogno di aiuto,
o vengono attingendo alle pensioni dei genitori/nonni....
o, ma questo e' un altro discorso dall' intacco dei capitali di risparmio,
che infatti sono di molto calati.
Ad gni modo se pensi che svariati milioni di giovani nelle condizioni
suesposte possano comprarsi una casa da soli come quelli della mia generazione .....ben venga.....
 
spartacodaitri ha scritto:
ci sono almeno 4 milioni di giovani precari, piu' altri che lavorano
con contratti indeterminati ma con i famosi 1000 Euri....
sono questi che hanno bisogno di aiuto,

lo so.
ma non è mica detto che proprio quei giovani lì coincidano con i figli di pensionati in condizioni abbastanza discrete da poterli aiutare.
magari hanno i genitori senza reddito, oppure commercianti in attività finché morte non vi separi, oppure che vivono di affitti.

io non credo che sia nemmeno ipotizzabile la riduzione delle pensioni, per ben altri motivi, ma non credo proprio che la riduzione delle pensioni si risolverebbe AUTOMATICAMENTE nella mancanza di risorse di solidarietà familiare per i giovani sottooccupati.
 
belpietro ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
ci sono almeno 4 milioni di giovani precari, piu' altri che lavorano
con contratti indeterminati ma con i famosi 1000 Euri....
sono questi che hanno bisogno di aiuto,

lo so.
ma non è mica detto che proprio quei giovani lì coincidano con i figli di pensionati in condizioni abbastanza discrete da poterli aiutare.
magari hanno i genitori senza reddito, oppure commercianti in attività finché morte non vi separi, oppure che vivono di affitti.

io non credo che sia nemmeno ipotizzabile la riduzione delle pensioni, per ben altri motivi, ma non credo proprio che la riduzione delle pensioni si risolverebbe AUTOMATICAMENTE nella mancanza di risorse di solidarietà familiare per i giovani sottooccupati.

temo si stia parlando di cose diverse.....
 
spartacodaitri ha scritto:
Partendo dallo scontato futuro dei nostri giovani che in buona parte pagheranno
con pensioni irrisorie il conto lasciato dai loro genitori....................
alcune considerazioni.
Parto dal concetto condiviso, che oggi sono i genitori, se non i nonni a dare una mano a quegli stessi giovani......
quanti giovani in realta' sarebbero capaci di farsi una casa se non avessero un consistente aiuto, almeno per pagare la quota pre mutuo?
Ergo, delle due l' una:
se i giovani dovessero avere pensioni piu' alte in futuro,
oggi i loro parenti le avrebbero piu' basse
In conclusione:
i soldi degli stipendi dei nostri giovani sono e resterebbero quelli che sono,
mentre oggi nella seconda ipotesi, nessuno sarebbe in grado di aiutarli.
:shock: Sbaglio in qualche cosa....? nel senso che non c'e' via di uscita!
Grazie

Se lo Stato investisse decentemente i soldi delle pensioni, e non li sprecasse in assistenzialismi e baby-pensioni statali, i soldi per le pensioni dei giovani ci sarebbero eccome, come accade in tutti gli altri paesi normali. :rolleyes:
 
belpietro ha scritto:
spartacodaitri ha scritto:
ci sono almeno 4 milioni di giovani precari, piu' altri che lavorano
con contratti indeterminati ma con i famosi 1000 Euri....
sono questi che hanno bisogno di aiuto,

lo so.
ma non è mica detto che proprio quei giovani lì coincidano con i figli di pensionati in condizioni abbastanza discrete da poterli aiutare.
magari hanno i genitori senza reddito, oppure commercianti in attività finché morte non vi separi, oppure che vivono di affitti.

io non credo che sia nemmeno ipotizzabile la riduzione delle pensioni, per ben altri motivi, ma non credo proprio che la riduzione delle pensioni si risolverebbe AUTOMATICAMENTE nella mancanza di risorse di solidarietà familiare per i giovani sottooccupati.
Concordo. Tra l'altro ridurre i trattamenti attuali non è affatto una cosa facile purtroppo, in quanto si tratta di diritti acquisiti in base alle previgenti normative. Lo Stato non può dire che, anche se in base alla legge il soggetto X ha maturato un trattamento pensionistico di 3000 Euro, da domani gliene saranno pagati 2000.
Saluti
 
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