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[Info/Parere] Incidente con pedone

Dai su, non cambia nulla sulle strisce o 2 mt più in là, sempre torto si ha

Non saprei.
Vicino alle strisce è diverso da sulle strisce.
Se un automobilista si ferma 2 metri oltre la linea a un incrocio e c'è la telecamera gli arriva la multa a casa.

Quello che intendevo è che se il pedone si rifarà vivo sarà per ottenere un risarcimento.
E per essere sicuro di ottenerlo deve essere sicuro che tutta la responsabilità venga attribuita all'automobilista.
Quindi la tentazione di dichiarare che era proprio sulle strisce e non in prossimità delle strisce potrebbe essere forte.
 
Sulla questione dei punti patente se il pedone non fa una denuncia alle autorità ma solo una richiesta di risarcimento tramite assicurazione non penso che ci saranno conseguenze.
Ma non sono certo.
 
Se hai investito anche "involontariamente" un pedone ( seppur a pochissima distanza di un attraversamento pedonale... ndr... ) la responsabilità sarà sempre ed in ogni caso a tuo carico...
Dichiarata la propria identità all'investito, non leggo, di contro, l'acquisizione delle generalità della controparte... ( cosa che era da fare in ogni caso quando si scambiano le identità personali in caso di "sinistro".... ).
In questo caso, per rispondere alla domanda, potrebbe essere che la persona investita ha dichiarato SOLO VERBALMENTE ( ricordo sempre che "Scripta manent, verba volant "... !!! ) la volontà di NON PROCEDERE ulteriormente con denunce assicurative e quant'altro ...
Ma chi assicura che quella "DISTRAZIONE DEL RACHIDE CERVICALE" non possa trasformarsi in qualcosa di più serio..??
Senza mettere in dubbio l'onestà di nessuno, in questi casi, le "complicanze" possono sempre esprimersi ( e spesso è così... ) a posteriori...
Il rischio..???
Nella peggiore delle ipotesi potrebbe essere una denuncia per "omissione di soccorso" , non tanto perchè non ci si sia fermati e/o aver fornito le proprie generalità, ma per il semplice fatto che chiunque di noi ( a meno ché non sia un Medico.... ) NON HA alcuna possibilità di stabilire in quel preciso momento l'entità del danno fisico...!!!
Non è raro che succedano eventi avversi post traumatici per mancata valutazione medica....
La cosa migliore era insistere a chiamare il 112 ( NUMERO UNICO DELLE EMERGENZE ) e richiedere l'intervento dei soccorsi...
Poi la persona infortunata poteva "AUTONOMAMENTE" lasciare il luogo del sinistro, ma mantenersi in posizione, e ripeto, dopo aver avuto in cambio i dati della controparte, per evitare qualsiasi addebito a livello penale...
Grazie per l'intervento.

Non credo ci siano gli estremi per l'omissione di soccorso. L'automobilista sembra aver fatto tutto il necessario e dimostrato un comportamento civile e responsabile. Questo giustifica la non propensione, da parte della persona offesa, nel non dar seguito alla faccenda, verosimilmente non essendo essa stessa in piena coscenza delle possibili effetti collaterali constatati nella relazione di prognosi, dove un risarcimento sarebbe quindi corretto.

E' una questione non da immediata e chiara valutazione, in effetti. Ci sono molte dinamiche che giustificano entrambe le possibili vie.
 
Anni fa una Hyundai schiacciò leggermente il piede a mia madre,prese più scarpa che piede per fortuna ma comunque andammo a fare una lastra al pronto soccorso.
Sul momento non ci fu alcuna contestazione,la guidatrice dell'auto non si fermò.
Probabilmente si accorse che era successo qualcosa ma o ha provato a fare la furba o deve aver pensato che se si fermava una richiesta di risarcimento era assicurata mentre se se ne andava c'era la possibilità che lasciassimo stare.
Io annotai la targa perché non sapevamo che tipo di lesione aveva mia madre.
Alla fine venne fuori che c'era una microfrattura ma non eravamo molto propensi a creare rogne.
Ci fece cambiare idea qualche giorno dopo il nostro assicuratore che saputo quello che era successo disse che avendo l'assistenza legale inclusa nelle nostre polizze potevamo aprire il sinistro e fare mandare alla proprietaria dell'auto una lettera dall'avvocato dell'assicurazione senza spendere soldi.
Ovviamente l'avvocato spingeva,nel caso in cui la guidatrice avesse negato l'accaduto,per andare in causa ma decidemmo che se avesse fatto la furba avremmo lasciato stare.
Per fortuna ammise che qualcosa era successo e tramite l'avvocato dell'assicurazione concordammo un piccolo risarcimento.
Onestamente se si fosse fermata avremmo lasciato stare,ma visto come si era comportata...

Tutto questo pistolotto per dire che il pedone è ancora in tempo a presentare una richiesta di risarcimento.
Magari non lo farà.
Mio padre anni fa ha urtato con lo specchietto lo zaino di in bambinom
Ha insistito per accompagnare il bambino e la madre al pronto soccorso e alla fine non è arrivata alcuna richiesta di risarcimento.
Dipende dai casi.
Ma come ha scritto Arizona di persone che cercheranno di convincere il pedone a ripensarci ce ne saranno di sicuro.
Grazie per la condivisione.

Le due situazioni sopra, sembrano declinate in maniera differente rispetto alla questione in apertura.
Del resto, la richiesta di risarcimento dovuto alla micro-frattura, sembra equa.
Idem per la seconda, dove - se non sono state riscontrati danni o altri - è auspicabile l'evolversi della situazione con l'assenza di richieste di risarcimenti.

In entrambi i casi, l'epilogo sembra corretto.
 
Direi di sì. Si può far richiesta di risarcimento danni all’assicurazione senza fare querela.
il coinvolgimento delle forze dell’ordine a meno di fatti gravi non è obbligatorio, di solito lo fa chi vuole tutelarsi e pensa di avere ragione
Grazie per la spiegazione.
Credevo, in caso di incidente dove un pedone è coinvolto, fosse necessaria sempre una constatazione da parte delle forze dell'ordine.

Nel caso in oggetto, è comprensibile il fatto che l'automobilista (presumibilmente in torto) non abbia avuto l'accortezza di chiamare le autorita, oppure semplicemente - dovuto allo stress - non averci proprio pensato.
Nei confronti del pedone, credo sia la seconda opzione sia la più probabile.
 
Se si investe un pedone, si investe un pedone, si rischia il penale, questo che sia sulle striscie o a 10 metri di distanza, bisogna dimostrare di aver fatto il possibile, perché un giudice può anche pensare che tu l'abbia fatto apposta.

Non entro nel dettaglio di cosa avrebbero dovuto fare, però fossi al posto dell'automobilista, avrei una dashcam sul parabrezza, che se quello sbuca senza guardare almeno posso dire di averci provato, ad evitarlo.
Grazie per il feedback.

Non credo ci siano lontamente gli estremi del penale. Mi piacerebbe sapere, se possibile e non invadente, sapere anche le vostre opinioni su come avreste reagito, sia che foste nella situazione del pedone che dell'automobilista.
 
Qui leggo che il pedone ha sempre ragione,anche se attraversa in maniera distratta,sulle strisce.


Non vicino alle strisce.
Non dico che debba toccare la vernice bianca con le suole delle scarpe ma se a 2 metri dalle strisce viene considerato ancora sulle strisce allora a 3?
A 5?
Nel caso i vigili misurano con precisione dove è avvenuto l'impatto e se è avvenuto a 4,99 metri dalle strisce ha ragione il pedone mentre a 5,01 metri ha torto?

Io da pedone cerco di attraversare sulle strisce perché per me non ha senso arrivare vicino ad esse e poi attraversare prima di averle raggiunte.
In ogni caso sto molto attento quando attraverso perché torto o ragione non voglio farmi male.
 
Uno scritto alla propria assicurazione lo farei, solo esponendo i fatti, per tutelarsi da eventuali "ingigantimenti" delle lesioni e conseguente richiesta di risarcimenti.
Grazie per il contributo.

Intendi lato automobilista, giusto? Contattare la assicurazione, sarebbe già una constatazione. Come potrebbe reagire l'assicurazione dopo aver appreso la notizia?
 
IoGrazie per il feedback.

Non credo ci siano lontamente gli estremi del penale. Mi piacerebbe sapere, se possibile e non invadente, sapere anche le vostre opinioni su come avreste reagito, sia che foste nella situazione del pedone che dell'automobilista.

Se fossi stato il pedone trattandosi di una caduta che ha interessato anche la testa avrei fatto aprire il sinistro presso l'assicurazione del guidatore.
Avrei comunque ammesso di aver attraversato non proprio sulle strisce ma solo vicino ad esse sperando che non facesse differenza.

Se fossi stato il guidatore avrei seguito il consiglio di ripeps informando dell'accaduto la mia assicurazione in modo da mettere le mani avanti nel caso arrivasse una richiesta di risarcimento con una descrizione dell'accaduto non veritiera o esagerata.

A tal proposito posso rispondere io alla domanda che hai fatto a lui.
Informare la propria assicurazione dell'accaduto non mette in moto nessun meccanismo.
Se da parte del pedone non arriva nulla l'assicurazione non farà nulla in merito ne ci dovrebbero essere conseguenze per l'assicurato.
 
Se fossi stato il pedone trattandosi di una caduta che ha interessato anche la testa avrei fatto aprire il sinistro presso l'assicurazione del guidatore.
Avrei comunque ammesso di aver attraversato non proprio sulle strisce ma solo vicino ad esse sperando che non facesse differenza.

Se fossi stato il guidatore avrei seguito il consiglio di ripeps informando dell'accaduto la mia assicurazione in modo da mettere le mani avanti nel caso arrivasse una richiesta di risarcimento con una descrizione dell'accaduto non veritiera o esagerata.

A tal proposito posso rispondere io alla domanda che hai fatto a lui.
Informare la propria assicurazione dell'accaduto non mette in moto nessun meccanismo.
Se da parte del pedone non arriva nulla l'assicurazione non farà nulla in merito ne ci dovrebbero essere conseguenze per l'assicurato.
Quindi è possibile, per il pedone, contattare l'automobilista e chiedergli di aprire il sinitro? L'automobilista può opporsi? E in caso, se fosse in possesso di targa e nome dell'assicurazione, potrebbe agire in autonomia contattando direttamente l'assicurazione stessa?

L'automobilista, quindi, sembra aver adempiuto alle sue responsabilita.

Si tratta quindi, nella decisione del pedone se proseguire oppure no. Vedendo le medie delle risposte, sembra ci sia una propensione alla richiesta danni all'assicurazione e meno nell'esporre denuncia (o querela).
 
Grazie per il feedback.

Non credo ci siano lontamente gli estremi del penale. Mi piacerebbe sapere, se possibile e non invadente, sapere anche le vostre opinioni su come avreste reagito, sia che foste nella situazione del pedone che dell'automobilista.
Qui un po’ di informazioni. In base ai gg di prognosi lesioni lievi/gravi/gravissime
Gli estremi ci sono su querela di parte offesa (non d’ufficio a quanto si capisce)
 
Ultima modifica:
Se fossi stato il pedone trattandosi di una caduta che ha interessato anche la testa avrei fatto aprire il sinistro presso l'assicurazione del guidatore.
Avrei comunque ammesso di aver attraversato non proprio sulle strisce ma solo vicino ad esse sperando che non facesse differenza.

Se fossi stato il guidatore avrei seguito il consiglio di ripeps informando dell'accaduto la mia assicurazione in modo da mettere le mani avanti nel caso arrivasse una richiesta di risarcimento con una descrizione dell'accaduto non veritiera o esagerata.

A tal proposito posso rispondere io alla domanda che hai fatto a lui.
Informare la propria assicurazione dell'accaduto non mette in moto nessun meccanismo.
Se da parte del pedone non arriva nulla l'assicurazione non farà nulla in merito ne ci dovrebbero essere conseguenze per l'assicurato.
Non serve a nulla contattare la propria assicurazione preventivamente. Servono i testimoni, quelli sono sempre la prima cosa da cercare dopo un incidente
 
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