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[Info/Parere] Incidente con pedone

Non saprei.
Vicino alle strisce è diverso da sulle strisce.
Se un automobilista si ferma 2 metri oltre la linea a un incrocio e c'è la telecamera gli arriva la multa a casa.

Quello che intendevo è che se il pedone si rifarà vivo sarà per ottenere un risarcimento.
E per essere sicuro di ottenerlo deve essere sicuro che tutta la responsabilità venga attribuita all'automobilista.
Quindi la tentazione di dichiarare che era proprio sulle strisce e non in prossimità delle strisce potrebbe essere forte.
Adesso non c’è più nessun dubbio ma nemmeno prima 2 metri potevano considerarsi una colpa del pedone

 
In assenza di testimoni è la parola di una parte contro quella dell'altra.
In ogni caso informare il proprio assicuratore è sempre consigliabile perché in questo modo a seconda di quello che dichiara la controparte saprà come trattare la cosa.
Se io dico al mio assicuratore che ieri ho toccato leggermente con lo specchietto qualcuno ma che sembra non essersi fatto nulla e che comunque l'ho accompagnato al pronto soccorso e lui domani riceve una lettera da un avvocato che invece afferma che c'è stato un investimento o una omissione di soccorso saprà di avere a che fare con una controparte che sta provando a ingigantire l'accaduto per spremere in risarcimento maggiore.
Il consiglio di ripeps per me è valido,anche per mantenere buoni rapporti con il proprio assicuratore.
 
Prossimità è comunque un termine vago.
Se non viene fissata una distanza massima per considerare l'attraversamento in prossimità delle strisce e non viene misurato esattamente dove ha attraversato il pedone si lascia libera interpretazione al giudice.
Per alcuni a 5 metri potrebbe essere considerato ancora in prossimità per altri a 3 potrebbe già essere considerato un attraversamento effettuato non sulle strisce.
 
In assenza di testimoni è la parola di una parte contro quella dell'altra.
In ogni caso informare il proprio assicuratore è sempre consigliabile perché in questo modo a seconda di quello che dichiara la controparte saprà come trattare la cosa.
Se io dico al mio assicuratore che ieri ho toccato leggermente con lo specchietto qualcuno ma che sembra non essersi fatto nulla e che comunque l'ho accompagnato al pronto soccorso e lui domani riceve una lettera da un avvocato che invece afferma che c'è stato un investimento o una omissione di soccorso saprà di avere a che fare con una controparte che sta provando a ingigantire l'accaduto per spremere in risarcimento maggiore.
Il consiglio di ripeps per me è valido,anche per mantenere buoni rapporti con il proprio assicuratore.
L’assicuratore inteso come agente? Non vedo cosa possa fare in quanto la richiesta danni viene fatta alla propria assicurazione che poi parlerà con la controparte o, nel caso del pedone, aprendo la richiesta danni all’assicurazione (ma non al tuo agente)
Tanto comunque quando viene aperto il sinistro si viene contattati per confermare o negare
Tra l’altro credo che la denuncia cautelativa vada presentata anche alle autorità oltre che all’assicurazione
 
Ultima modifica:
Nel momento in cui alla mia assicurazione arriva una richiesta di risarcimento viene girata al mio agente che mi contatterà e mi dirà "Signor XXXX che ha combinato?
Qui mi è arrivata una richiesta di risarcimento in cui c'è scritto che lei avrebbe investito qualcuno.
Ah le cose non sono andate proprio così,poteva informarmi almeno...".

Ognuno resti della propria idea ma imho è meglio tenersi buono il proprio agente e non nascondergli il fatto che si è verificato un incidente ne raccontargli balle in merito.
 
Prossimità è comunque un termine vago.
Se non viene fissata una distanza massima per considerare l'attraversamento in prossimità delle strisce e non viene misurato esattamente dove ha attraversato il pedone si lascia libera interpretazione al giudice.
Per alcuni a 5 metri potrebbe essere considerato ancora in prossimità per altri a 3 potrebbe già essere considerato un attraversamento effettuato non sulle strisce.
Eh vabbè… cosa ti devo dire, abbandono
 
Nel momento in cui alla mia assicurazione arriva una richiesta di risarcimento viene girata al mio agente che mi contatterà e mi dirà "Signor XXXX che ha combinato?
Qui mi è arrivata una richiesta di risarcimento in cui c'è scritto che lei avrebbe investito qualcuno.
Ah le cose non sono andate proprio così,poteva informarmi almeno...".

Ognuno resti della propria idea ma imho è meglio tenersi buono il proprio agente e non nascondergli il fatto che si è verificato un incidente ne raccontargli balle in merito.
Quindi meglio fare denuncia cautelativa, così la devi fare anche ai carabinieri e va a finire che sospendono pure la patente
 
Informare il proprio assicuratore non vuol dire fare una denuncia o aprire un sinistro.
Vuol dire solo raccontargli cosa è accaduto e avvisarlo che potrebbe arrivare una richiesta di risarcimento.
Nel caso di mio padre quando ha toccato con lo specchietto lo zaino del bambino che attraversava ha subito telefonato all'assicuratore per informarlo.
Poi non è arrivata nessuna richiesta di risarcimento e la faccenda è finita li.
Ma secondo te il tuo assicuratore sapendo che probabilmente l'assicurazione sarà costretta a pagare un risarcimento in assenza di richieste dalla controparte fa qualcosa?
Si tiene solo pronto a gestire la cosa ma se nessuno si fa vivo è meglio in primis per l'assicurazione.
 
Aggiungo anche un altro aneddoto.
La fidanzata del liceo ha fatto un incidente con l'auto del fratello.
Nulla di grave ma essendo neopatentata e non risultando nello stato di famiglia quando all'assicurazione è arrivata la comunicazione del sinistro non erano contenti visto che nessuno li aveva avvisati dell'accaduto.
E alla scadenza della polizza avendo capito che quell'auto veniva guidata spesso da una persona diversa dall'intestatario della polizza e che questa persona era una guidatrice poco raccomandabile non gli hanno più rinnovato la polizza.
 
Informare il proprio assicuratore non vuol dire fare una denuncia o aprire un sinistro.
Vuol dire solo raccontargli cosa è accaduto e avvisarlo che potrebbe arrivare una richiesta di risarcimento.
Nel caso di mio padre quando ha toccato con lo specchietto lo zaino del bambino che attraversava ha subito telefonato all'assicuratore per informarlo.
Poi non è arrivata nessuna richiesta di risarcimento e la faccenda è finita li.
Ma secondo te il tuo assicuratore sapendo che probabilmente l'assicurazione sarà costretta a pagare un risarcimento in assenza di richieste dalla controparte fa qualcosa?
Si tiene solo pronto a gestire la cosa ma se nessuno si fa vivo è meglio in primis per l'assicurazione.
Scrivere una lettera non costa nulla ma, mia personalissima opinione, per quel poco che so delle assicurazioni, serve anche a poco. Poi magari mi sbaglio eh…
 
Mal che vada non serve a niente ma male non fa.
In questo caso imho il nocciolo della questione è che il guidatore ha solo la parola,espressa a voce,del pedone che non intende chiedere un risarcimento.
Senza volergliela tirare il rischio che ci ripensi e si faccia vivo c'è.
Nel caso,sempre imho,molto meglio lasciar gestire la faccenda direttamente all'assicuratore.
Quando è capitato a me,per un sinistro con ragione,la controparte ha iniziato a tempestarmi di telefonate.
Non ricordo se le avevo dato il mio numero o se andava riportato nel cid.
Comunque mi stava venendo la gastrite.
Nel momento in cui ho messo tutto nelle mani dell'assicuratore mi sono tolto un peso dallo stomaco.

Devo riconoscere al mio ex assicuratore che era un volpone e la sua agenzia era decisamente cara,però le rare volte in cui si è verificato un sinistro non mi ha mai deluso.

Essendo anche un cliente dei miei genitori c'era in un certo senso un rapporto non dico di amicizia ma di fiducia.
Non che faccia differenza quando si parla di soldi.

Quando abbiamo preso la fusion purtroppo abbiamo dovuto cambiare assicurazione perché il prezzo migliore che poteva farci era quasi il doppio rispetto alla concorrenza.
Avevamo un po' paura che si risentisse invece l'ha presa con sportività ed è tutt'ora un buon cliente per i miei genitori.
 
Prossimità è comunque un termine vago.
Se non viene fissata una distanza massima per considerare l'attraversamento in prossimità delle strisce e non viene misurato esattamente dove ha attraversato il pedone si lascia libera interpretazione al giudice.
Per alcuni a 5 metri potrebbe essere considerato ancora in prossimità per altri a 3 potrebbe già essere considerato un attraversamento effettuato non sulle strisce.
Se le strisce sono a più di 100 mt. puoi attraversare. Se invece sono a meno di 100, dal punto di attraversamento no, devi raggiungere le strisce.
 
Se le strisce sono a più di 100 mt. puoi attraversare. Se invece sono a meno di 100, dal punto di attraversamento no, devi raggiungere le strisce.
Questo dal punto di vista del pedone, ma tornando alla domanda iniziale, dal punto del conducente:

Il pedone che ha attraversato la strada fuori dalle strisce non è automaticamente responsabile in caso di investimento da parte di un automobilista; né per questo l’assicurazione gli può negare il risarcimento.

Al contrario, la legge impone al conducente di prevedere anche i comportamenti più imprudenti dei pedoni, guidando l’auto in modo da averne il pieno controllo in ogni situazione, anche di urgenza, dovendo evitare persino i pericoli più improvvisi.

Dunque, al contrario di quanto spesso si ritiene, in caso di investimento di un pedone che attraversa la strada, l’automobilista può essere dichiarato responsabile sia che l’incidente sia avvenuto sulle strisce, che fuori.


Il conducente è chiamato a prevedere anche le altrui violazioni del codice della strada.

Per evitare un giudizio di responsabilità e l’eventuale reato di lesioni personali o omicidio stradale, egli deve dare prova che l’investimento era assolutamente inevitabile: si pensi al caso del bambino sfuggito di mano al genitore all’improvviso e, con uno scatto, piombato sulla strada.

L’unica differenza tra attraversamento sulle e fuori le strisce pedonali è che, nel secondo caso, sarà più facile, per l’automobilista, dimostrare l’assenza di propria responsabilità, dando prova che il fatto era imprevedibile e che il comportamento del pedone era anormale.


Il punto non è se il pedone ha attraversato sulle strisce (calpestando solo le zone bianche) o a due metri da queste, ma che una persona in auto ha investito una persona a piedi.
 
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