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[Info/Parere] Incidente con pedone

Ringrazio tutti per gli interventi e i feedback costruttivi. Interessante come l'argomento sia stato cosi velocemente approfondito con il vostro supporto.

Ora, per fare una somma.

Il pedone, anche attraversando nelle prossimità delle strisce e' da considerarsi parte lesa. A meno che, non vengano rilevati comportamenti dove un concorso di colpa o addirittura una negazione del risarcimento possano essere effettivi (esempio: il pedone di corsa attraversa la strada,in maniera obliqua e guardando un cellulare a notte fonda in strate extraurbane... diciamo un caso veramente estremo, molto remoto, ma non impossibile certo).

L'automobilista, ad ogni modo, è responsabile della sicurezza dei soggetti definiti piu deboli (esempio, pedoni) e sua è la responsabilità di assicurare un comportamento di guida atto a prevenire eventuali collissioni.

Tornando alla questione iniziale.
Il pedone, nella situazione del topic, ha la facoltà sia di quelerale l'automobilista (motivo: lesioni personali), e/o di richiedere un risarcimento all'assicurazione dell'automobilista.
Nel primo caso, occorre esporre denuncia alle autorita (questa prassi, se non ho capito male, si sviluppa in un procedimento penale a carico dell'automobilista).
Nel secondo caso, occorre contattare l'assicurazione per aprire un sinistro. Nel dettaglio: è il pedone che deve contattare l'assicurazione oppure anche l'automobilista, di sua iniziativa e previo accordo con il pedone? Entro quali termini occorre agire (1 giorni, 1 settimane, n-tempo)?

L'autobilista, nella situazione del topic, è ad ogni modo esposto alla decisione del pedone. Questi può lasciar correre, oppure intraprendere una o entrambe delle opzioni sopra.
In caso del rimborso assicurativo, l'automobilista non ha molto da fare in quanto e' l'assicuratore/assicurazione a gestire la pratica: l'impatto potrebbe essere economico in misura della diminuzione della classe di merito, ed eventuali ripercussioni per cambio assicurazione futura (dove occorre dichiarare, se non ricordo male, se ci sono stati incidenti negli ultimi x anni). Potrebbe essere anche interpellato dall'assicurazione stessa, per chiedere la sua versione.
L'automobilista potrebbe (suggerito da alcuni qui) contattare la sua assicurazione in maniera preventiva: questo potrebbe essere utile in caso di condotte "dubbie" e per allertare l'assicurazione di possibili complicazioni nell'eventuale negoziazione. E' corretta, a vostro avviso, la interpretazione?

Nel caso della querela, non sono sicuro degli impatti nel dettaglio, ma da quello che comprendo l'automobilista rischia un decurtamento di punti della patente e possibili altre sanzioni dovute ala denuncia per lesioni personali (lievi, se la prognosi è di meno di 40 giorni). La situazione complica notevolmente la posizione dell'automobilista, dove deve necessariamente ingaggiare un legale per assisterlo nella confutazione dei punti di accusa, ed eventualmente patteggiare o richiedere l'annullamento se esistono le condizioni sufficienti (e.g. riesce a dimostrare il caso ipotetico estremo sopra ad esmpio) E' corretta, a vostro avviso, la interpretazione? Manca qualche punto?
 
Nel primo caso, occorre esporre denuncia alle autorita (questa prassi, se non ho capito male, si sviluppa in un procedimento penale a carico dell'automobilista).
Per quanto ne so, in caso di incidente con feriti si chiamano i vigili o la polizia, anche perché se il tipo va poi raccontando che l'hai investito e sei scappato la situazione diventa scomoda per l'automobilista.
 
Se le strisce sono a più di 100 mt. puoi attraversare. Se invece sono a meno di 100, dal punto di attraversamento no, devi raggiungere le strisce.

Probabilmente qui siamo entrati nel campo della fantascienza.
Io ne vedo tanti che anche quando attraversare sulle strisce significa dover fare 10 passi in più non ci pensano nemmeno.
Figurarsi se fossero poco meno di 100 metri.
So che è impossibile ma bisognerebbe iniziare a responsabilizzare anche i pedoni facendo passare il messaggio che in certi casi se attraversi malamente e avevi la possibilità invece di farlo in maniera corretta e sicura se succede qualcosa non hai diritto ad alcun risarcimento.
Io capisco che le auto sono assicurate (o almeno dovrebbero esserlo tutte) quindi tanto vale far pagare alle assicurazioni ma che sia sempre comunque colpa dell'automobilista mi pare sbagliato.
 
Io capisco che le auto sono assicurate (o almeno dovrebbero esserlo tutte) quindi tanto vale far pagare alle assicurazioni ma che sia sempre comunque colpa dell'automobilista mi pare sbagliato.
Non è quello il punto, credo sia inutile estremizzare.
Non si possono investire le persone, suppongo che su questo siamo tutti d'accordo, per questo se io investo una persona devo dimostrare di non avere colpa.
Se poi il pedone commette delle infrazioni è un discorso diverso, avrà le sue colpe e nel mondo della fantascienza ci sarà un vigile che lo multerà se non attraversa sulle strisce.
 
Non è del tutto impossibile, qualcosa hanno fatto:

https://www.ilpost.it/2025/01/14/regione-lombardia-campagna-sicurezza-stradale/

ma non è finita benissimo...
E già.
Purtroppo è sempre facile sparare ad alzo zero sugli automobilisti senza capire che il mondo non è ideale.
Una maggiore attenzione e collaborazione tra utenti "deboli" e quelli carrozzati aiuterbbe a ridurre gli incidenti.
Invece mi pare che appena ti permetti di consigliare a un pedone di verificare, prima di attraversare, che l'auto stia rallentando o che ti veda, subito partano gli strali.
 
Se capita che per strada prendo dentro un pedone con lo specchietto e questo cade e io me ne vado e non mi fermo è omissione di soccorso. Ma se non ci sono testimoni il pedone può, prendendo il numero di targa, denunciarmi. Ma come fa a dimostrare che ero veramente io? E se avesse letto male la targa? Potrebbe anche prendere il numero di targa di un'auto qualsiasi che passa li in zona e dire che è stata quella. Insomma può mentire per farsi risarcire e l'automobilista come fa a dimostrare che non era lui e il pirata è scappato?
 
Se capita che per strada prendo dentro un pedone con lo specchietto e questo cade e io me ne vado e non mi fermo è omissione di soccorso. Ma se non ci sono testimoni il pedone può, prendendo il numero di targa, denunciarmi. Ma come fa a dimostrare che ero veramente io? E se avesse letto male la targa? Potrebbe anche prendere il numero di targa di un'auto qualsiasi che passa li in zona e dire che è stata quella. Insomma può mentire per farsi risarcire e l'automobilista come fa a dimostrare che non era lui e il pirata è scappato?
Tutto può essere, può mentire, trovare falsi testimoni, oppure può essere vero e fare una denuncia così le autorità possono andare a verificare tramite telecamere (se presenti) se il mezzo almeno fosse su quella strada.
Alla fine la strada è una giungla…
 
C'è anche il caso in cui investi un pedone e c'è anche il testimone...


Per me è un motivo in più per chiamare sempre le forze dell'ordine in caso di feriti...
 
Se capita che per strada prendo dentro un pedone con lo specchietto e questo cade e io me ne vado e non mi fermo è omissione di soccorso. Ma se non ci sono testimoni il pedone può, prendendo il numero di targa, denunciarmi. Ma come fa a dimostrare che ero veramente io? E se avesse letto male la targa? Potrebbe anche prendere il numero di targa di un'auto qualsiasi che passa li in zona e dire che è stata quella. Insomma può mentire per farsi risarcire e l'automobilista come fa a dimostrare che non era lui e il pirata è scappato?
Immagino sia a carico del pedone dover fornire le prove, in questo caso specifico. Avrebbe dovuto quindi chiamare le forze dell'ordine, per redarre un verbale e sporgere una denuncia (contro ignoti?). Poi, in base alle evidenze raccolte (targa/modello auto), eventuali telecamere nelle vicinanze, triangolazioni di celle etc.. con un minimo di intelligence non sofisticata le forze dell'ordine potrebbero ricostruire il fatto.

Certo, se le cose cosi non fosse, sarebbe una bella rottura di scatole per l'automobilista doversi scagionare. Ma al tempo stesso, potrebbero sollevarsi ipotesi di contro-querela.

Non sono esperto in materia, solo ipotizzando possibili scenari.
 
C'è anche il caso in cui investi un pedone e c'è anche il testimone...


Per me è un motivo in più per chiamare sempre le forze dell'ordine in caso di feriti...
sono d'accordo qui. A mio parere, quando ci sono feriti (anche lievi) e soprattutto quando riguardano pedoni, le forze dell'ordine dovrebbero essere sempre allertate per redarre un verbale, a tutela di ambo le parti.
 
Il pedone, anche attraversando nelle prossimità delle strisce e' da considerarsi parte lesa. A meno che, non vengano rilevati comportamenti dove un concorso di colpa o addirittura una negazione del risarcimento possano essere effettivi (esempio: il pedone di corsa attraversa la strada,in maniera obliqua e guardando un cellulare a notte fonda in strate extraurbane... diciamo un caso veramente estremo, molto remoto, ma non impossibile certo).
Il concorso di colpa però è solo un'attenuante per il conducente, ma non lo salva da risarcimenti e relative conseguenze di perdite di classe di merito.
Significa solo che se il giudice stabilisce che se il pedone ha diritto a 5.000 euro di risarcimento e l'automobilista ha colpa per il 70%, allora riceverà dall'assicurazione (5000 * 70% =) 3.500 euro
Penso siano molto pochi i casi in cui il pedone è l'unico colpevole nel caso venga investito e tra questi ancora meno quelli in cui l'automobilista può effettivamente dimostrare la sua innocenza, se è questo ciò che vuoi dire.
Tornando alla questione iniziale.
Il pedone, nella situazione del topic, ha la facoltà sia di quelerale l'automobilista (motivo: lesioni personali), e/o di richiedere un risarcimento all'assicurazione dell'automobilista.
Nel primo caso, occorre esporre denuncia alle autorita (questa prassi, se non ho capito male, si sviluppa in un procedimento penale a carico dell'automobilista).
Nel secondo caso, occorre contattare l'assicurazione per aprire un sinistro. Nel dettaglio: è il pedone che deve contattare l'assicurazione oppure anche l'automobilista, di sua iniziativa e previo accordo con il pedone? Entro quali termini occorre agire (1 giorni, 1 settimane, n-tempo)?
In generale chi viene investito, subisce danni lievi e trova una controparte che collabora portandolo all'ospedale come in questo caso non ha interesse ad iniziare cause penali, non mi risulta ci siano vantaggi per lui...teoricamente potrebbe farlo entro i 3 mesi dall'incidente, ma nel 99,9% dei casi si accontenta del risarcimento dell'assicurazione, per cui verosimilmente contatterà un avvocato o uno studio infortunistico stradale che a sua volta chiederà i danni all'assicurazione del guidatore.

p.s. quando si investe un pedone e quest'ultimo cade a terra è sempre meglio chiamare l'ambulanza ed invitare il pedone a restare per terra, in nessun caso bisogna aiutarlo a rialzarsi, infatti potrebbe capitare che nella caduta si sia incrinata qualche vertebra o abbia subito piccole rotture e quando lo si rialza la vertebra si rompe definitivamente con conseguenze disastrose
 
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