<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Imparare un "MESTIERE" a 36 anni: è fattibile o fuori discussione? | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Imparare un "MESTIERE" a 36 anni: è fattibile o fuori discussione?

Gli stati uniti sono contraddittori in molte cose, su questo argomento lo sono ancora di più, ma a dispetto di noi hanno un approccio al costo della vita che da una parte, a mio avviso giustamente, rende costosi i beni non necessari mentre dal altro rende più accessibile rispetto a noi i beni necessari. Poi però il risvolto della medaglia è quel liberalismo che vuole rendere tutti uguali davanti alle opportunità, per cui se non ce la fai la colpa è la tua è devi risolvere la questione da solo perché non puoi essere aiutato, quindi se diventi povero negli stati uniti non è facile uscirne.


Tutti sono " contradditori "
I francesi pero' ti aiutano a fare figli
I tedeschi comunque un lavoro te lo danno
Da noi??????????????????????????????????
( e' da Maggio che sembrava, dopo 6 mesi definito, che aspetto l' APE volontario, qualcuno sa cosa
succede al riguardo, perche' non se ne parla nemmeno piu'?)
 
Ultima modifica:
Io vorrei sfatare questo mito della vita che costa sempre meno da noi. Per quanto mi riguarda ho visto e un mio collega che si è trasferito mi ha confermato che in Germania non è più costosa... e hanno servizi anche per la famiglia che noi non vediamo col binocolo. Certo la svizzera è più costosa, ma l'avete visto lo stipendio di un cameriere lì? In usa non so ma non sono c o sì sicuro che sia poi così più alta che da noi


Infatti non ho scritto che in USA sia piu' alta,
ma l' ho solo impostato come fosse una giusta domanda
( costa, o meno? )
Infatti a seguire, c'e' pero' scritto che il loro reddito medio e' di 55.000,
contro i 37 nostri.
Per dire: anche fossimo li', li', col costo della vita....
Loro pero' prendono,
di base,
una barca di soldi in piu'.

Chi lavora ovviamente
 
Ultima modifica:
9FE9CBB4-4F92-4D6B-85F2-54DA0792DB5A.jpeg
Infatti non ho scritto che in USA sia piu' alta,
ma l' ho solo impostato come fosse una giusta domanda
( costa, o meno? )
Infatti a seguire, c'e' pero' scritto che il loro reddito medio e' di 55.000,
contro i 37 nostri.
Per dire: anche fossimo li', li', col costo della vita....
Loro pero' prendono,
di base,
una barca di soldi in piu'.

Chi lavora ovviamente

http://www.truenumbers.it/stipendi-usa/

in ogni caso
 
Ultima modifica:
Non è così semplice dire di no perchè c'è sempre qualcuno che per un motivo o l'altro accetta. Chi perde il lavoro e ha famiglia, pur di sbarcare il lunario accetta tutto. Compreso di vendere la dignità.
Ciò detto, non è che all'estero siano rose e fiori. Nella grande Germania tra minijobs e hartz IV in tanti se la passano male. Anche se la maggior parte della popolazione vive bene e cmq si sta meglio che da noi.
E il gap tra ricchi e poveri aumenta più che in Italia, ormai è seconda dietro gli Usa.
Il problema è che rispetto all'Usa qui in Italia, anche quella che una volta era la classe media, oramai è povera.
 
Il problema è che rispetto all'Usa qui in Italia, anche quella che una volta era la classe media, oramai è povera.

Francamente dire che la classe media é povera non me la sento, sicuramente sono calate le possibilità, ed in alcuni casi ci sono estremi di povertà, ma per me la povertà non è quella che leggo spesso associata alla classe media.
 
La classe media spesso non riesce a fare le ferie, non riesce più ad andare a un ristorante o fare un abbonamento a un teatro. Ha difficoltà ad andare presso specialisti e ha eliminato dalle spese il dentista. Ha una sola auto che non riesce a cambiare e talvolta si trova in difficolta a pagare le bollette mensili o il mutuo.
 
Un saluto a tutti gli amici del forum...
sarebbe lunga da riassumere la storia della mia vita da un punto di vista formativo e professionale ma ci proverò, scusatemi tuttavia se sarò comunque prolisso.

ho 36 anni, diplomato al liceo scientifico, laureato (senza una reale motivazione e voglia di studiare, che avevo gia perso strada facendo) in giurisprudenza a 25 anni, non ho mai praticato la professione forense perche non realmente interessato. Diciamo che appartengo a quella generazione a cui era stata inculcata l'idea distorta che "piu avresti studiato, piu ti saresti realizzato" ma alla fine la laurea me la son presa con un bell'esaurimento nervoso al seguito solo per non deludere i miei genitori (grande cazzata ho fatto), che non facevano altro che esercitare su di me una pressione psicologica dandomi del "fallito" se mi fossi ritirato dall'università, ripetendomi peraltro, che col diploma liceale non ero "nè carne nè pesce":emoji_disappointed:

Ho lavorato come impiegato amministrativo/back office, anche in contesti di un certo livello (bancario o assicurativo)dai miei 26 ai miei 32 anni. poi con la crisi del 2012/13, ho perso il lavoro e in questo settore non son riuscito piu a inserirmi. Ho mandato curriculum per tutti i tipi di lavori (dall'impiegato, all'operaio, al magazziniere, o all'inserviente delle pulizie) ma gli unici lavori che son riuscito a trovare son stati i call center di vendita o altri lavori sempre mal pagati nel settore commerciale.

Ora faccio l'agente immobiliare e a stento arrivo alla 1000 euro al mese, oltre a stressarmi tanto, come tutti i lavori commerciali, dove il raggiungimento degli obiettivi diventa condizione imprescindibile per non esser mandati via. ( e su questo la direzione ci marcia tanto, rasentando quasi il mobbing)

Proprio un mio collega agente immobiliare, licenziato l'anno scorso, e con le palle piene, a 42 anni ha fatto un corso professionale di cucina (era appassionato, bisogna riconoscerlo) e ora lavora in una trattoria...avrà avuto fortuna sicuramente, forse qualche "chiamata", (anche se non lo dice) ma ora sta bene.

Io per la cucina non mi sento tanto portato, una mia passione invece sono sempre stati liquori e cocktail, quindi se dovessi buttarmi nel settore della ristorazione (tra i pochi che non conosce crisi) mi farei un buon corso professionale da Barman/Bartender (non di quelli acrobatici chiaramente :emoji_grin:)....

Non pretendo grossi guadagni, mi basterebbe anche fa il barista a 800/900 euro, quanti ne prendo ora come agente immobiliare, almeno farei qualcosa che mi piace. L'alternativa è ammalarmi nuovamente di esaurimento nervoso. :emoji_grin: Ma la domanda è: troverei qualcuno che mi assume?

Un abbraccio a tutti
Carissimo....

prima di tutto...non demonizzare i tuoi genitori per la laurea..quel titolo al netto di nozioni, ti ha formato come persona, hai faticato per ottenerlo e devi essere contento di questo.

I miei 5 anni di ingegneria sono sti terribili, e anche io ho preso sta laurea per senso del dovere nei confronti dei miei..e a distanza di quasi 9 anni (mi sono laureato nel 2009 a 24 anni) sono felicissimo di aver finito quel percorso.

Quanto al lavoro...certo che puoi..appunto ti sei laureato in legge, vuoi non imparare a fare degli ottimi cocktail? Non so da dove tu scriva, qui in Piemonte la regione organizza diversi corsi cmq
 
Tutti sono " contradditori "
I francesi pero' ti aiutano a fare figli
I tedeschi comunque un lavoro te lo danno
Da noi?
Concordo in pieno, qui da noi il disagio logistico (per non parlare di quello economico) con due bei pupetti in famiglia è notevole. E' evidente che c'è una volontarietà in tutto questo e a noi comuni mortali non verrà mai detta la verità.

ma per me la povertà non è quella che leggo spesso associata alla classe media.
Quando non puoi andare oltre il necessario, oggi come oggi, sei povero ! Esempio: ricomprarsi scarpe e vestiti solo quando bucati o logori, non potersi permettere una macchina nuova, non poter tinteggiare esternamente la propria casa ma limitarsi a rendere vivibile solo l'interno, mai vacanze e da tre anni a questa parte manco le ferie...accontentarsi, accontentarsi, smisuratamente accontentarsi. Esempio mio reale, ovvio. Un poco povero mi ci sento, soprattutto se ripenso a quando negli anni '90 le cose andavano meglio.
 
Ma questa frase descrive semplicemente uno dei capisaldi della cultura Statutinitense e tutti gli americani, o quasi, in fondo ci si riconoscono, e parte dal concetto che a tutti sono date pari opportunità, poi sta nei meriti di ognuno raggiungere il successo, se non li si raggiunge la responsabilità è propria e nessuno ti aiuta ad uscire da dove sei finito


Onestamente non mi sembra un modo accettabile di vita sociale:
anche gli animali si aiutano fra loro.
Certo, anche li' c'e' il capobranco, ma anche gli " ultimi " sono salvaguardati
 
Onestamente non mi sembra un modo accettabile di vita sociale:
anche gli animali si aiutano fra loro.
Certo, anche li' c'e' il capobranco, ma anche gli " ultimi " sono salvaguardati

Se tatuata nel modi giusto, cose che anche negli stati uniti non sempre avviene, ha come lato positivo di eliminare l'assistenzialismo una secondo me delle nostre peggiori piaghe, ed in più di dare a tutti la possibilità di far successo, cosa anche questa da noi molto difficile, come aspetto negativo invece è che si vive in una società spietata in cui anche un solo passo falso lo paghi caro
 
Concordo in pieno, qui da noi il disagio logistico (per non parlare di quello economico) con due bei pupetti in famiglia è notevole. E' evidente che c'è una volontarietà in tutto questo e a noi comuni mortali non verrà mai detta la verità.


Quando non puoi andare oltre il necessario, oggi come oggi, sei povero ! Esempio: ricomprarsi scarpe e vestiti solo quando bucati o logori, non potersi permettere una macchina nuova, non poter tinteggiare esternamente la propria casa ma limitarsi a rendere vivibile solo l'interno, mai vacanze e da tre anni a questa parte manco le ferie...accontentarsi, accontentarsi, smisuratamente accontentarsi. Esempio mio reale, ovvio. Un poco povero mi ci sento, soprattutto se ripenso a quando negli anni '90 le cose andavano meglio.

Bravo, la tua ultima frase per me sottolinea il senso della nostra povertà, é il confronto con il passato, nella stragrande maggioranza del mondo non si ha disponibilità di cibo, le cure mediche non si hanno, si vive spesso in rifugi do fortuna e la macchina neanche la si sogna, questa è la povertà reale
 
Vedi, quando cominci ad andare indietro non per colpe tue ma per altri motivi, se permetti un poco le @@ ti girano. Che poi la povertà reale è ben altro lo sappiamo tutti (o quasi).
 
Back
Alto