<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il venditore d' auto, è un buon lavoro??? | Page 17 | Il Forum di Quattroruote

Il venditore d' auto, è un buon lavoro???

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Capisco bene che voi vorreste clienti che entrano da voi con le idee ben chiare, già decisi a comprare l'auto da voi e possibilmente nel giro di un'ora. Chi invece vi fa "perdere tempo" chiedendo dettagli, preventivi e informazioni e magari volendo anche provare l'auto senza poi comprarla vi piace meno o addirittura vi fa girare le scatole.
no,mari,non hai capito quello che volevo dire.se uno dice 'nel giro di qualche giorno (non un'ora) compro la macchina e comincio a girare per vedere dove trovo quello che cerco' è un discorso non dico sensato e utile,se tu cominci a girare mesi prima avrai sprecato tempo perchè all'atto della conclusione,quando effettivamente comprerai le macchina,tutti i preventivi fatti 8/10 mesi prima (ma anche 3/4) la puoi tranquillamente buttare nella carta traccia.probabilmente anche il modello stesso di vettura è stato modificato nei contenuti.per questo motivo dico che girare i mesi prima è perdere tempo,per il venditore sì ma anche e soprattutro per il cliente,il quale spesso si arrabbia anche se valuti meno il suo usato ad ottobre 2009 rispetto a quanto glie lo avevi valutato a febbraio... :rolleyes:
A quanto mi risulta, peraltro, questi comprensibili desideri appartengono a tutti i lavoratori; tutti vorremmo fare il nostro lavoro serenamente, senza rogne, senza rotture di scatole, senza perdite di tempo non retribuite, senza dover avere a che fare con persone fastidiose o maleducate.
L'operaio che fa per 8 ore buchi col trapano vorrebbe che non gli passassero delle partite di pezzi difettose che richiedono molta più pazienza ed attenzione e fanno calare il ritmo produttivo. L'elettricista e l'idraulico vorrebbero sempre fare impianti nuovi e non essere costretti a piccoli e rognosi interventi in case abitate (attenzione a non sporcare, a non toccare...) con proprietari che assistono alle operazioni con fare inquisitorio ecc. ecc.

Da questo punto di vista, al posto vostro, non sarei così sicuro che il vostro lavoro sia poi così diverso (in peggio) da quello di tantissimi altri.
anche qui hai una visione un pò distorta.l'idraulico con lavoro rognoso non sta perdendo tempo.ha un lavoro un pò più difficile degli altri,più impegnativo,ma porta comunque i suoi frutti.i tuoi operai idem,lavoro impegnativo ma remunerato.
per il venditore invece,i preventivi 8 mesi prima dell'acquisto o i così detti 'giretti in giostra' di chi vuol provare la macchina senza avere la minima intenzione di acquistarla equivalgono non solo a lavorare gratis (e come se l'idraulico riparasse il rubinetto senza essere pagato) ma spesso crea anche un danno in quanto non ti permettono di seguire che comunque è seriamente interessato...

Per quanto riguarda le richieste "all'ultimo cent", mi è capitato personalmente in più occasioni di non essere riuscito a farmi dire il prezzo ultimo (ovviamente non pretendevo di sapere i centesimi...) nonostante avessi sinceramente dichiarato di voler comprare la macchina nel giro di qualche giorno. Mi sono sentito rispondere, come dicevo, "poi, quando concluderemo, si potrà fare un prezzo migliore". In pratica mi si chiedeva di decidere l'acquisto prima di aver saputo il prezzo che avrei dovuto pagare. Superfluo dire che non sono diventato cliente di quei vostri colleghi.
Magari i venditori che fanno così sono rarissimi e sono capitati proprio a me, ma credo sia comprensibile da parte mia un certo dubbio in merito.
guarda,io da responsabile se un mio venditore si comporta così lo metto a pulire i vetri del salone... ;)
 
Io parlo per deduzione logica (va beh, per quel poco che la mia testa mi consente...) e per pluridecennale esperienza diretta non di vendita di automobili ma di vita in questo mondo e di ripetuta e consolidata constatazione di quali sono i meccanismi che lo fanno funzionare.
Un'esperienza iniziata quando la pubblicità era irrisoria rispetto ad oggi e vissuta attraverso numerose e variegate esperienze di lavoro in cui mi è capitato di ricoprire numerosi ruoli anche molto diversi tra loro e di imparare ogni volta qualche cosa.
Tra le tante cose che ho imparato nella mia esperienza diretta c'è anche il fatto che non sempre è facile capire quali siano gli scopi di chi fa (o ci fa fare) qualcosa che a noi pare assurdo, però quegli scopi ci sono sempre e, nella stragrande maggioranza dei casi, si traducono in quattrini. Se poi si parla di aziende, il cui fine ultimo è inevitabilmente incassare più soldi di quanti ne vengono spesi, allora la "stragrande maggioranza" diventa la totalità.

difatti io qualche post fa ti ho anche scritto che bisogna vedere le case madri cosa si aspettano da quella pubblicità.per esperienza personale (e non per deduzione-quella lasciala stare,sai quante volte nel mio mestiere la logica fallisce... :rolleyes:- o perchè me l'ha detto mio cugggino :twisted: ) ti dico che portano sì la gente in salone (probabilmente a 'loro' basta quella...mah... :rolleyes: )ma di risultati pratici in termini fi volumi di vendita...mah...
 
armandino0312 ha scritto:
...se uno dice 'nel giro di qualche giorno (non un'ora) compro la macchina e comincio a girare per vedere dove trovo quello che cerco' è un discorso non dico sensato e utile, se tu cominci a girare mesi prima avrai sprecato tempo...
Personalmente, quando mi capitò di visitare qualche venditore due o tre mesi prima del probabile acquisto, non pretendevo certo di ottenere un preventivo che rimanesse valido per mesi. Volevo piuttosto vedere, più o meno, che scelte avevo a disposizione e quali cifre dovevo predispormi a pagare. Intenzioni che dichiaravo apertamente al venditore di turno, proprio per non fare la figura di quello che prende in giro il prossimo. Inoltre, a dire il vero, in quel momento non avevo ancora deciso se avrei cambiato macchina e visitavo gli autosaloni (4 o 5 in tutto, mica decine) anche per farmi un'idea concreta delle vetture che il mercato metteva a disposizione in quel momento. Raramente la fretta è buona consigliera negli acquisti, per cui volevo fare le mie valutazioni con calma.
Con ogni probabilità per quei venditori sarò stato una perdita di tempo, ma non credo di essermi comportato male. Senza dimenticare il fatto che magari un "giretto in giostra" su una macchina che oggi non sono intenzionato a comprare potrebbe, se la macchina mi fa una gran bella impressione, influenzare non poco le mie decisioni di domani o dopodomani.

[/quote]...l'idraulico con lavoro rognoso non sta perdendo tempo.ha un lavoro un po' più difficile degli altri, più impegnativo, ma porta comunque i suoi frutti. i tuoi operai idem, lavoro impegnativo ma remunerato...[/quote]
La questione non è proprio così semplice. In ogni lavoro ci sono delle situazioni in cui, a parità di guadagno, ci si deve stressare molto di più e si ha la sensazione, spesso fondata, di perdere tempo. Nel caso di un operaio o di un dipendente in generale, appunto, ci può essere l'incarico rognoso o fastidioso o insopportabile. Per il lavoratore autonomo ci può essere l'intervento molto più complicato o seccante degli altri oppure il tempo da dedicare ad attività non retribuite (riparazioni o manutenzioni impreviste della attrezzatura, interventi correttivi dovuti ad errori, adempimento dei numerosi obblighi burocratici) e così via.
Per il venditore (di auto o di case o di qualsiasi altra cosa) che viene pagato X per ogni contratto che conclude il discorso può sembrare diverso, ma in fin dei conti non lo è così tanto. Nel suo caso le situazioni stressanti e non remunerative corrispondono, ad esempio, al tempo trascorso sul posto di lavoro senza che ci siano potenziali clienti con cui parlare oppure, peggio, ai colloqui con curiosi o perditempo (che peraltro si possono classificare come "tempo perso" solo quando impediscono di dedicarsi ad altre persone presenti e concretamente intenzionate a comprare).

...se un mio venditore si comporta così lo metto a pulire i vetri del salone...
Ripeto, non posso escludere l'ipotesi che mi siano capitate sbalorditive coincidenze, ma io mi sono sentito fare quel discorso da più di metà dei venditori con cui ho parlato. Magari se tornassi oggi in quegli autosaloni andrei a sbattere, entrando, contro i vetri, tanto puliti da essere invisibili...
 
armandino0312 ha scritto:
...difatti ... bisogna vedere le case madri cosa si aspettano da quella pubblicità...
Ovviamente.
Fatto sta, però, che qualunque sia la cosa che si aspettano, senza dubbio la ottengono. Infatti se la pubblicità non producesse gli effetti desiderati, quali che essi siano, smetterebbero di spenderci valanghe di soldi. In caso contrario, appunto, sarebbero degli incapaci totali e durerebbero ben poco.
 
Personalmente, quando mi capitò di visitare qualche venditore due o tre mesi prima del probabile acquisto, non pretendevo certo di ottenere un preventivo che rimanesse valido per mesi. Volevo piuttosto vedere, più o meno, che scelte avevo a disposizione e quali cifre dovevo predispormi a pagare. Intenzioni che dichiaravo apertamente al venditore di turno, proprio per non fare la figura di quello che prende in giro il prossimo. Inoltre, a dire il vero, in quel momento non avevo ancora deciso se avrei cambiato macchina e visitavo gli autosaloni (4 o 5 in tutto, mica decine) anche per farmi un'idea concreta delle vetture che il mercato metteva a disposizione in quel momento. Raramente la fretta è buona consigliera negli acquisti, per cui volevo fare le mie valutazioni con calma.
Con ogni probabilità per quei venditori sarò stato una perdita di tempo, ma non credo di essermi comportato male. Senza dimenticare il fatto che magari un "giretto in giostra" su una macchina che oggi non sono intenzionato a comprare potrebbe, se la macchina mi fa una gran bella impressione, influenzare non poco le mie decisioni di domani o dopodomani.

un conto è passare in salone,chiedere un depliant e il prezzo,un altro è un preventivo all'euro,con tanto di finanziamento e prova su strada.non credi?!?

[/quote]...l'idraulico con lavoro rognoso non sta perdendo tempo.ha un lavoro un po' più difficile degli altri, più impegnativo, ma porta comunque i suoi frutti. i tuoi operai idem, lavoro impegnativo ma remunerato...[/quote]
La questione non è proprio così semplice. In ogni lavoro ci sono delle situazioni in cui, a parità di guadagno, ci si deve stressare molto di più e si ha la sensazione, spesso fondata, di perdere tempo. Nel caso di un operaio o di un dipendente in generale, appunto, ci può essere l'incarico rognoso o fastidioso o insopportabile. Per il lavoratore autonomo ci può essere l'intervento molto più complicato o seccante degli altri oppure il tempo da dedicare ad attività non retribuite (riparazioni o manutenzioni impreviste della attrezzatura, interventi correttivi dovuti ad errori, adempimento dei numerosi obblighi burocratici) e così via.
Per il venditore (di auto o di case o di qualsiasi altra cosa) che viene pagato X per ogni contratto che conclude il discorso può sembrare diverso, ma in fin dei conti non lo è così tanto. Nel suo caso le situazioni stressanti e non remunerative corrispondono, ad esempio, al tempo trascorso sul posto di lavoro senza che ci siano potenziali clienti con cui parlare oppure, peggio, ai colloqui con curiosi o perditempo (che peraltro si possono classificare come "tempo perso" solo quando impediscono di dedicarsi ad altre persone presenti e concretamente intenzionate a comprare).
io credo che se tu vai da un tuo operai e gli chiedi di lavorare un'ora gratis minimo ti risponde in maniera volgare :twisted: .un 'lavoro rognoso' di un operaio equivqale al cliente rognoso che compra la macchina per noi.invece il bestiame della domenica è come per un idraulico riparare un rubinetto gratis.è molto diverso.se a te chiedessero di lavorare il sabato mattina gratis tu che gli risponderesti? :twisted:
Ripeto, non posso escludere l'ipotesi che mi siano capitate sbalorditive coincidenze, ma io mi sono sentito fare quel discorso da più di metà dei venditori con cui ho parlato. Magari se tornassi oggi in quegli autosaloni andrei a sbattere, entrando, contro i vetri, tanto puliti da essere invisibili...[/quote]

probabilmente quei fenomeni coi quali hai avuto a che fare saranno ancora al loro posto.non vorrai mica che l'associazione consumatori muoia di fame? :? :rolleyes:
 
Intanto è un lavoro pagato per cui con i tempi che corrono stai meglio che da disoccupato;ci sono i pro ed i contro come in tutti i lavori dipendenti.
Credo che vendere auto nonostante l'effimera crisi sia discretamente remunerativo,anche se sicuramente chi fa' un lavoro simile è anche appassionato e se lo è veramente conosce subito i pro ed i contro dei modelli che vende.a livello di venditore magari con fisso stabilito e provvigioni credo tu dovrai accettare il compromesso di non dire tutta la verita' all'acquirente.sicuramente ogni auto ha dei punti oscuri e se tu li evidenzi certo non farai molti affari.un compromesso con la propria coscienza che non tutti accettano come in tutti i mestieri.
Conosco venditori che "sorvolano" sulle pecche delle auto che vendono ,che hanno fatto stages ad arte per vendere il prodotto cercando di essere coerenti su tutto il meglio del prodotto e fuorviando domande dirette dell'acquirente in modo da non sentirsi in colpa.Ne conosco altri che questi problemi proprio non se li fanno e venderebbero indistintamente come il miglior prodotto dal frullino prodotto in Cina che dopo una settimana crea problemi all'abito di gran moda prodotto con tessuti scadenti evidenziandone solo il gran vantaggio del prezzo basso.
Oggi in cui tanti valori purtroppo passano in secondo piano tipo l'onesta' credo che tale lavoro sia un'alternativa valida al non saper che cosa fare.sicuramente cercherei se fossi in te o una concessionaria o un rivenditore autorizzato di un gruppo importante perche' nelle organizazzioni in cui vengono proposti marchi differenti quindi,importazione parallela,o multimarca se non sei sufficientemente smaliziato oggi ci sei e domani no' ed è la realta' di oggi.poi valuterei dopo il periodo di prova in cui dovrai essere posto in regola a tutti gli effetti,se hai maggiori introiti per un prodotto specifico o su tutta la gamma del brand che hai scelto perche' come sai la concorrenza è strenua e prodotti migliori a volte fanno riferimento ad altri marchi.magari ti puoi fare le ossa da un piccolo concessionario ed informarti nel frattempo per passare ad un gruppo piu' importante che ha a listino una gamma piu' variegata di prodotto.
 
armandino0312 ha scritto:
...se tu vai da un operaio e gli chiedi di lavorare un'ora gratis minimo ti risponde in maniera volgare ... il bestiame della domenica è come per un idraulico riparare un rubinetto gratis...

L'operaio non lavora gratis, è vero, però non ha alcun meccanismo di provvigione che gli permetta, nemmeno in teoria, di aumentare il proprio stipendio in base alle proprie capacità o anche solo in base ai momenti "buoni" del mercato.
Per quanto riguarda l'idraulico e il lavoratore autonomo in generale, se ne conosci uno prova a domandargli se gli capita mai di "lavorare" (ovvero fare qualcosa che fa parte integrante della sua attività, come ad esempio occuparsi di adempimenti burocratici o fare complessi preventivi che poi non portano frutti) senza essere pagato e stressandosi non poco.
Se di un lavoro o di un ruolo si considerano solo i vantaggi o solo gli svantaggi è molto facile scivolare, più o meno consapevolmente, in valutazioni non obiettive. Per me ogni lavoro (compreso quello del... consumatore, che tutti dobbiamo fare volenti o nolenti) ha le sue rogne, i suoi rischi, le sue fregature, anche perché le persone che si comportano in maniera scorretta e sleale, calpestando il prossimo per interessi di vario genere, sono presenti ovunque. Senza bisogno di santificare o demonizzare per categorie.

Credo di aver spiegato il mio punto di vista abbastanza chiaramente; se non ci sono ancora riuscito, pazienza, non saprei cosa altro dire senza ripetermi.
 
marimasse ha scritto:
armandino0312 ha scritto:
...se tu vai da un operaio e gli chiedi di lavorare un'ora gratis minimo ti risponde in maniera volgare ... il bestiame della domenica è come per un idraulico riparare un rubinetto gratis...

L'operaio non lavora gratis, è vero, però non ha alcun meccanismo di provvigione che gli permetta, nemmeno in teoria, di aumentare il proprio stipendio in base alle proprie capacità o anche solo in base ai momenti "buoni" del mercato.
Per quanto riguarda l'idraulico e il lavoratore autonomo in generale, se ne conosci uno prova a domandargli se gli capita mai di "lavorare" (ovvero fare qualcosa che fa parte integrante della sua attività, come ad esempio occuparsi di adempimenti burocratici o fare complessi preventivi che poi non portano frutti) senza essere pagato e stressandosi non poco.
Se di un lavoro o di un ruolo si considerano solo i vantaggi o solo gli svantaggi è molto facile scivolare, più o meno consapevolmente, in valutazioni non obiettive. Per me ogni lavoro (compreso quello del... consumatore, che tutti dobbiamo fare volenti o nolenti) ha le sue rogne, i suoi rischi, le sue fregature, anche perché le persone che si comportano in maniera scorretta e sleale, calpestando il prossimo per interessi di vario genere, sono presenti ovunque. Senza bisogno di santificare o demonizzare per categorie.

Credo di aver spiegato il mio punto di vista abbastanza chiaramente; se non ci sono ancora riuscito, pazienza, non saprei cosa altro dire senza ripetermi.

il tuo punto di vista l'ho ben capito.su alcuni puntio la pensiamo in maniera diversa(tipo l'idraulico che lavora gratis...),però è giusto così,ognuno ha la sua idea.
 
Infatti l'unico pregio di questo lavoro è avere le provvigioni. Ma quando vedi che l'azienda fa di tutto per non darti il dovuto (ponendo obbiettivi mensili assurdi, e facendo altre cose ben meno legali che pubblichero appena le mie dimissioni saranno effettive) allora casca un po il tutto, dovendo lavorare 10 ore al giorno 6/7gg a settimana per prendere un fisso ridicolo....
 
///Manu ha scritto:
...quando vedi che l'azienda fa di tutto per non darti il dovuto (ponendo obbiettivi mensili assurdi, e facendo altre cose ...) allora casca un po il tutto...
Come dicevo, il comportamento scorretto e sleale non è certo appannaggio esclusivo dei compratori o dei venditori o degli operai o degli idraulici, ma solo delle persone scorrette e sleali, ovunque presenti. Se a comportarsi in tal modo è un'azienda nei confronti dei suoi dipendenti o collaboratori, giustamente questi ultimi hanno mille ragioni di lamentarsi.

Per quanto riguarda in particolare gli "obiettivi assurdi", si torna in qualche modo al discorso iniziale: come si può pensare che un venditore non tenda in qualche modo a "spingere" sulle decisioni dei suoi potenziali clienti, ricorrendo a tutte le "armi" a disposizione (finanziamenti, promozioni, occasioni irripetibili, incentivi, parlantina, bagaglio di esperienze circa le debolezze e le vanità del consumatore ecc.), se c'è qualcuno che in pratica cerca in tutti i modi di costringerlo a comportarsi proprio così, a suon di ricatti belli e buoni sintetizzabili nella frase o raggiungi l'obiettivo [assurdo] oppure...)?

Credo che ben poche persone sarebbero in grado (o potrebbero permettersi) di ignorare queste pressioni e magari perdere serenamente il lavoro pur di non subirle.
 
marimasse ha scritto:
///Manu ha scritto:
...quando vedi che l'azienda fa di tutto per non darti il dovuto (ponendo obbiettivi mensili assurdi, e facendo altre cose ...) allora casca un po il tutto...
Come dicevo, il comportamento scorretto e sleale non è certo appannaggio esclusivo dei compratori o dei venditori o degli operai o degli idraulici, ma solo delle persone scorrette e sleali, ovunque presenti. Se a comportarsi in tal modo è un'azienda nei confronti dei suoi dipendenti o collaboratori, giustamente questi ultimi hanno mille ragioni di lamentarsi.

Per quanto riguarda in particolare gli "obiettivi assurdi", si torna in qualche modo al discorso iniziale: come si può pensare che un venditore non tenda in qualche modo a "spingere" sulle decisioni dei suoi potenziali clienti, ricorrendo a tutte le "armi" a disposizione (finanziamenti, promozioni, occasioni irripetibili, incentivi, parlantina, bagaglio di esperienze circa le debolezze e le vanità del consumatore ecc.), se c'è qualcuno che in pratica cerca in tutti i modi di costringerlo a comportarsi proprio così, a suon di ricatti belli e buoni sintetizzabili nella frase o raggiungi l'obiettivo [assurdo] oppure...)?

Credo che ben poche persone sarebbero in grado (o potrebbero permettersi) di ignorare queste pressioni e magari perdere serenamente il lavoro pur di non subirle.

ci sono preponenti e preponenti,come venditori e venditori e consumatori e consumatori.questo penso sia pacifico.come penso anche sia pacifico che sia sempre il consumatore che tende a generalizzare e a vedere TUTTI i venditori come degli aguzzini che sono lì per fregarti.

e basta trattare il consumatore a vostro comodo come un bambino di 5 anni che subisce la pressione del venditore che deve fare l'obbiettivo.al cliente più pressione fai,più si sente soffocare,meno è propenso all'acquisto.esperienza diretta,credimi...
 
marimasse ha scritto:
///Manu ha scritto:
...quando vedi che l'azienda fa di tutto per non darti il dovuto (ponendo obbiettivi mensili assurdi, e facendo altre cose ...) allora casca un po il tutto...
Come dicevo, il comportamento scorretto e sleale non è certo appannaggio esclusivo dei compratori o dei venditori o degli operai o degli idraulici, ma solo delle persone scorrette e sleali, ovunque presenti. Se a comportarsi in tal modo è un'azienda nei confronti dei suoi dipendenti o collaboratori, giustamente questi ultimi hanno mille ragioni di lamentarsi.

Per quanto riguarda in particolare gli "obiettivi assurdi", si torna in qualche modo al discorso iniziale: come si può pensare che un venditore non tenda in qualche modo a "spingere" sulle decisioni dei suoi potenziali clienti, ricorrendo a tutte le "armi" a disposizione (finanziamenti, promozioni, occasioni irripetibili, incentivi, parlantina, bagaglio di esperienze circa le debolezze e le vanità del consumatore ecc.), se c'è qualcuno che in pratica cerca in tutti i modi di costringerlo a comportarsi proprio così, a suon di ricatti belli e buoni sintetizzabili nella frase o raggiungi l'obiettivo [assurdo] oppure...)?

Credo che ben poche persone sarebbero in grado (o potrebbero permettersi) di ignorare queste pressioni e magari perdere serenamente il lavoro pur di non subirle
.

Io sono uno di quelli... voglio salvarmi la faccia fin che posso, vivo dove lavoro, quindi voglio girare tranquillo sapendo di poter incontrare ovunque un mio cliente senza che voglia farmi la pelle....
 
armandino0312 ha scritto:
...penso anche sia pacifico che sia sempre il consumatore che tende a generalizzare e a vedere TUTTI i venditori come degli aguzzini...

Tu hai avuto delle esperienze dirette con taluni frequentatori domenicali dei saloni e ti sei fatto l'idea, ben documentata nei messaggi precedenti, che in larga maggioranza siano dei perditempo (tralasciando gli aggettivi ben più coloriti che hai usato).
Lasciando perdere le esagerazioni, sempre sbagliate, anche tanta gente che vede i venditori con sospetto lo fa sulla base dell'esperienza. Io ho avuto a che fare, finora, con due costruttori/venditori di appartamenti e in entrambi i casi ho dovuto constatare, a conti fatti, parecchie scorrettezze, dimenticanze, promesse a vuoto, ovviamente non tali da giustificare denunce o altro, ma indiscutibilmente scorrette. A questo punto, se dovessi comprare un appartamento, avrei senza alcun dubbio un atteggiamento assai sospettoso e intransigente, ma sarebbe troppo comodo, per un collega di quei signori, considerarmi colpevole di questo mio atteggiamento. A meno che non si pretenda che uno si faccia fregare ripetutamente continuando a fidarsi come prima. É un po' come la storia dei vigili urbani che praticamente tutti definiscono infingardi e che regolarmente respingono con sdegno tale accusa quasi fossero vittime di un gigantesco complotto, sempre dimenticando un piccolo particolare: se qualcuno dice, per esperienza diretta, che i vigili si comportano schifosamente, può darsi che quel qualcuno abbia la coda di paglia o che si sia imbattuto in un raro vigile anomalo, ma se innumerevoli persone dicono la stessa cosa allora non può trattarsi di una pura invenzione.

...al cliente più pressione fai, più si sente soffocare, meno è propenso all'acquisto. esperienza diretta, credimi...
C'è modo e modo di "fare pressione". Volendo fare un paragone volutamente molto esagerato, tanto per chiarire il punto focale, i bravi truffatori sono proprio quelli che fanno fare "spontaneamente" alle loro vittime ciò che essi desiderano.
Io stesso, pur non essendo del mestiere, mi sono accorto in più occasioni che con un po' di parlantina, sorrisi, allusioni ecc., avrei potuto con grande facilità convincere qualcuno a fare o a comprare qualcosa, senza farlo assolutamente sentire "sotto pressione", anzi.
Dipingere il cliente come un bambino immacolato non è giusto; nemmeno è giusto, però, dipingere il venditore come un santo che nulla fa o dice o non dice per "agevolare" la vendita che costituisce l'ingrediente principale del proprio reddito.
 
///Manu ha scritto:
Io sono uno di quelli... voglio girare tranquillo sapendo di poter incontrare ovunque un mio cliente senza che voglia farmi la pelle....
Questo ti fa indubbiamente onore, ma non credo ti farà ricco né primatista nelle classifiche.
Personalmente, se incontrassi per strada i tre venditori da cui ho comprato di persona le mie auto non vorrei fare loro la pelle, però ad un paio (gli ultimi due) non stringerei certo la mano con un sorriso; li saluterei educatamente ma non li prenderei certo in considerazione dovessi comprare un'automobile.

Uno, titolare di una grossa concessionaria e proveniente dal mio stesso paese natio, mi ha venduto un'auto di sei mesi sostenendo che mi stava facendo uno sconto eccezionale perché aveva piacere di vendere l'auto ad un compaesano e che aveva usato personalmente l'auto per quei sei mesi solo per andare avanti e indietro da casa al salone. Scoprii in seguito che il prezzo era assolutamente normale (si sarebbe quindi potuto risparmiare tutte le balle sul trattamento riservato ai compaesani) e che in quei sei mesi aveva fatto sì meno di 10mila km, ma che molti di questi erano stati di autostrada a tavoletta e che aveva percorso la strada casa-salone guidando come in un rally, tanto è vero che a 50milakm dovetti cambiare le pastiglie dei freni (che di solito mi durano quasi il doppio) e a poco più di 100mila dovetti rifare la frizione.

L'altro, da cui ho comprato l'auto nuova, in fase di contrattazione mi disse chiaramente che il mio usato nulla valeva e che quindi nessun calo di prezzo avrei ottenuto dandolo in permuta; mi disse, anzi, che dovevo considerare come "sconto" il fatto che lui lo ritirasse senza farmi pagare la rottamazione. A seguito di ciò, nelle 4 settimane tra l'ordine e il ritiro, io mi diedi da fare per cercare di ricavare qualcosa dal mio usato. Un venditore di mia vecchia conoscenza era disposto a ritirarmelo e rivenderlo; mi disse che avrei ricavato al massimo 500-800?, che erano senza dubbio mooolti di più degli ZERO proposti dall'altro. Quando telefonai al primo per dirgli che non avrei più dato in permuta l'usato ero convinto che per lui sarebbe stata una buona notizia, una rogna in meno. Invece mi disse che se non gli portavo l'usato avrei dovuto aggiungere 1500? alla cifra pattuita perché lui aveva già venduto il mio usato per quell'importo e che quindi se non glielo avessi portato avrei dovuto rifondergli il mancato incasso.
 
marimasse ha scritto:
///Manu ha scritto:
Io sono uno di quelli... voglio girare tranquillo sapendo di poter incontrare ovunque un mio cliente senza che voglia farmi la pelle....
Questo ti fa indubbiamente onore, ma non credo ti farà ricco né primatista nelle classifiche.
Personalmente, se incontrassi per strada i tre venditori da cui ho comprato di persona le mie auto non vorrei fare loro la pelle, però ad un paio (gli ultimi due) non stringerei certo la mano con un sorriso; li saluterei educatamente ma non li prenderei certo in considerazione dovessi comprare un'automobile.

Uno, titolare di una grossa concessionaria e proveniente dal mio stesso paese natio, mi ha venduto un'auto di sei mesi sostenendo che mi stava facendo uno sconto eccezionale perché aveva piacere di vendere l'auto ad un compaesano e che aveva usato personalmente l'auto per quei sei mesi solo per andare avanti e indietro da casa al salone. Scoprii in seguito che il prezzo era assolutamente normale (si sarebbe quindi potuto risparmiare tutte le balle sul trattamento riservato ai compaesani) e che in quei sei mesi aveva fatto sì meno di 10mila km, ma che molti di questi erano stati di autostrada a tavoletta e che aveva percorso la strada casa-salone guidando come in un rally, tanto è vero che a 50milakm dovetti cambiare le pastiglie dei freni (che di solito mi durano quasi il doppio) e a poco più di 100mila dovetti rifare la frizione.

L'altro, da cui ho comprato l'auto nuova, in fase di contrattazione mi disse chiaramente che il mio usato nulla valeva e che quindi nessun calo di prezzo avrei ottenuto dandolo in permuta; mi disse, anzi, che dovevo considerare come "sconto" il fatto che lui lo ritirasse senza farmi pagare la rottamazione. A seguito di ciò, nelle 4 settimane tra l'ordine e il ritiro, io mi diedi da fare per cercare di ricavare qualcosa dal mio usato. Un venditore di mia vecchia conoscenza era disposto a ritirarmelo e rivenderlo; mi disse che avrei ricavato al massimo 500-800?, che erano senza dubbio mooolti di più degli ZERO proposti dall'altro. Quando telefonai al primo per dirgli che non avrei più dato in permuta l'usato ero convinto che per lui sarebbe stata una buona notizia, una rogna in meno. Invece mi disse che se non gli portavo l'usato avrei dovuto aggiungere 1500? alla cifra pattuita perché lui aveva già venduto il mio usato per quell'importo e che quindi se non glielo avessi portato avrei dovuto rifondergli il mancato incasso.

Infatti la mia avventura nel settore auto finisce il 13 novembre.....
 
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