<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il venditore d' auto, è un buon lavoro??? | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Il venditore d' auto, è un buon lavoro???

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armandino0312 ha scritto:
...dovresti sapere che le persone sono distratte, deboli, ignoranti e stolte solo quando fa comodo a loro...
Non credo che la questione sia così semplice. Altrimenti, tanto per fare un esempio estremo, non esisterebbero le truffe e i truffatori. A meno che non vogliamo pensare che il pensionato che consegna i contanti al falso finanziere o al falso funzionario di banca lo faccia perché "gli fa comodo".

...esporre un prezzo più invitante è scorretto al pari di costruire un buon prodotto ... non ci arrivo, se faccio costare un prodotto 199 euro (o 190-180-170...) anziché 200 ... chissà perché, scatta nel potenziale acquirente un meccanismo (probabilmente lo stesso che quando fai un preventivo a 9400 euro il genio di turno ricorda 9000...) ...

Anche qui, mi pare tu ti risponda da solo. Se il preventivo da 9400 fa scattare "chissà perché" il meccanismo per cui il potenziale acquirente ricorda 9000, allora lo stesso effetto si ottiene con un prezzo di 9500 o 9600 o 9800 o... 9999. La cifra che rimane impressa è sempre 9000, anche quando in realtà il prezzo è 10mila. Si tratta dunque di un "prezzo invitante" che ricorda la vecchia barzelletta dell'albergo con le "camere con vista mare" che avevano sul terrazzino un binocolo con cui si poteva effettivamente vedere il mare a 5km di distanza. Il principio è lo stesso.

...le pubblicità vengono create da 'laureati in marketing' che hanno sì studiato sui libri ma in 'trincea' non sono mai stati...
Però le pubblicità funzionano eccome, altrimenti nessuno spenderebbe così tanti quattrini per commissionarle.

...io invece credo che questo tipo di pubblicità la gente non la noterebbe neanche...
Addirittura.
Mi pare evidente che abbiamo davvero due concezioni assai diverse del commercio e del modo in cui le persone si comportano e dovrebbero comportarsi nel momento in cui pubblicizzano, vendono e comprano le cose.
Il tuo punto di vista è evidentemente molto più ottimista e soddisfatto del mio; dove io vedo scorrettezza, ipocrisia, inganno, presa in giro tu vedi l'esatto contrario. Buon per te, sinceramente. Sarei bugiardo se non dicessi che sotto sotto ti invidio un po', proprio perché avendo tale visione senza dubbio vivi più serenamente di me. In fin dei conti, che diritto ho io di venire a fare il guastatore?
 
Non credo che la questione sia così semplice. Altrimenti, tanto per fare un esempio estremo, non esisterebbero le truffe e i truffatori. A meno che non vogliamo pensare che il pensionato che consegna i contanti al falso finanziere o al falso funzionario di banca lo faccia perché "gli fa comodo".

Anche qui, mi pare tu ti risponda da solo. Se il preventivo da 9400 fa scattare "chissà perché" il meccanismo per cui il potenziale acquirente ricorda 9000, allora lo stesso effetto si ottiene con un prezzo di 9500 o 9600 o 9800 o... 9999. La cifra che rimane impressa è sempre 9000, anche quando in realtà il prezzo è 10mila. Si tratta dunque di un "prezzo invitante" che ricorda la vecchia barzelletta dell'albergo con le "camere con vista mare" che avevano sul terrazzino un binocolo con cui si poteva effettivamente vedere il mare a 5km di distanza. Il principio è lo stesso.
alt,ferma tutto.un conto è truffare il pensionato con titoli falsi,documenti falsi e promesse da marinaio (e magari anche col ricatto...),un altro è esporre un prezzo a 199 euro.per te forse è la stessa cosa,per me è distante 1000 miglia.
e comunque abbiamo capito che sul fatto 199 euro la pensiamo in maniera nettamente distinta.permettimi solo però di avere come convinzione inconfutabile che se al cliente a cui viene proposto un prezzo di 9400 euro e lui chissà perchè si ricorda 9000 (e non 9500...) NON è colpa di nessuno all'infuori della sua,chiamiamola così,'distrazione (se io avessi il tuo modo di pensare la chiamerei malafede...)
Però le pubblicità funzionano eccome, altrimenti nessuno spenderebbe così tanti quattrini per commissionarle.
io (come qualche migliaio di colleghi...) non siamo d'accordo.ripeto,un conto è essere in ufficio ai 'piani alti',un altro è essere in 'trincea' a parlare con i fenomeni del week end.credimi che è moooooolto differente.
ti posso anche garantire che se le case madri interpellassero un gruppo di venditori a caso prima di pianificare strategie di marketing o di lanciare un nuovo modello e ne ascoltassero attentamente il parere sarebbe ben altro successo commerciale...
ti posso riportare la testimonianza di un vecchio collega che nella prima metà degli anni 90 lavorava alla fiat.alllora chiamavano alcuni titolari di concessionarie per vedere in anteprima il prodotto e fu la volta di bravo/brava.erano ancora allo stadio di prototipo e ci sarebbe stato tutto il tempo di cambiare i piani industriali.bene,il commento fu unanime,bellissima la bravo,orribile la brava.vi fu il suggerimento unanime di proporre la bravo così com'era con carrozzeria 5 porte ma,dritti con le loro convinzioni, i 'laureati' in ingegneria e marketing sono andati avanti e hanno perso la vendita di qualche decina di migliaia di vetture (costruite in italia...) :cry:
Mi pare evidente che abbiamo davvero due concezioni assai diverse del commercio e del modo in cui le persone si comportano e dovrebbero comportarsi nel momento in cui pubblicizzano, vendono e comprano le cose.
Il tuo punto di vista è evidentemente molto più ottimista e soddisfatto del mio; dove io vedo scorrettezza, ipocrisia, inganno, presa in giro tu vedi l'esatto contrario. Buon per te, sinceramente. Sarei bugiardo se non dicessi che sotto sotto ti invidio un po', proprio perché avendo tale visione senza dubbio vivi più serenamente di me. In fin dei conti, che diritto ho io di venire a fare il guastatore?

il fatto che abbiamo due concezioni assai diverse di commercio deriva probabilmente dal fatto che ci troviamo in due posizioni differenti della 'scrivania' ;) e probabilmente dove il consumatore vede (spesso per partito preso) marcio e malafede io,sapendo come funziona il giocattolino,ci vedo solo delle strategie commerciali più o meno aggressive le quali però vanno non dico studiate,ma quantomeno lette nella totalità dell'offerta e non (come la gente fa praticamente sempre :rolleyes: )estrapolare dalla stessa solo le parti che fanno comodo 'dimenticandosi' delle altre...
poi dipende dal carattere di ogni persona,io di mio tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno,ottimista,attento ma ottimista... ;)
te non fai il guastatore,vedi solo le cose da un altro punto di vista col quale è sempre utile (e piacevole) confontarsi perchè in una discussione pacata con una persona che spiega il suo pensiero e non dice 'no così non va' e basta,anche se la pensa in maniera opposta alla mia,c'è sempre da imparare... ;)
 
armandino0312 ha scritto:
...un conto è truffare il pensionato con titoli falsi, documenti falsi e promesse da marinaio (e magari anche col ricatto...), un altro è esporre un prezzo a 199 euro. per te forse è la stessa cosa...
Neanche un po'. Ho detto infatti che "il principio è lo stesso", non che le due cose siano equivalenti. Si assomigliano in linea di principio, perché sempre di tratta, seppure a livelli ben diversi di gravità, di sfruttare a proprio vantaggio la debolezza o l'ignoranza o anche la stupidità altrui.

...se al cliente a cui viene proposto un prezzo di 9400 euro e lui chissà perché si ricorda 9000 (e non 9500...) NON è colpa di nessuno...
Fatto sta che succede: il cliente in effetti tende a ricordarsi il 9mila dimenticando il 400 o il 600 o il 999 che segue. Non è colpa di nessuno, non si sa perché, ma si sa che succede. Nel momento in cui io, sapendo che la memoria del cliente funziona così, intenzionalmente metto il prezzo 199, ecco che intenzionalmente sfrutto quel meccanismo per i miei interessi. Altrimenti perché mai lo farei? Non mi dirai che davvero sei convinto che tutti i prezzi ...999 siano decisi per caso o per pura coincidenza...

...un conto è essere in ufficio ai 'piani alti', un altro è essere in 'trincea' ... se le case madri interpellassero un gruppo di venditori a caso prima di pianificare strategie di marketing o di lanciare un nuovo modello e ne ascoltassero attentamente il parere sarebbe ben altro successo commerciale...
Senza dubbio gli esperti di marketing possono sbagliare qualche campagna pubblicitaria, mica sono extraterrestri. Questo nulla toglie, però, al grande potere che la pubblicità ha sui comportamenti dei consumatori. Mi pare un dato inconfutabile, purtroppo. Altrimenti, ripeto, le aziende non ci spenderebbero così tanti quattrini. A me personalmente piacerebbe davvero tanto che la pubblicità non avesse il potere che ha, ma negarlo mi sembrerebbe assai ingenuo se non addirittura ipocrita.

...probabilmente ... ci troviamo in due posizioni differenti della 'scrivania' ...dove il consumatore vede (spesso per partito preso) marcio e malafede io, sapendo come funziona il giocattolino, ci vedo solo delle strategie commerciali più o meno aggressive...

Avevo dieci anni quando ho fatto la mia prima esperienza di "venditore", aiutando un parente che aveva un negozio in una località balneare affollata di turisti. Un giorno fui incaricato di prezzare degli aggeggini di plastica che servivano a proteggere gli occhi dal sole. Anziché il prezzo prescritto di 50lire (preistoria...) scrissi sulle etichette 100lire. Mi accorsi dell'errore la sera, dopo l'apertura del negozio, quando ormai i clienti andavano e venivano e non c'era tempo di correggere. Mi sentivo assai in colpa, non sopportavo l'idea di chiedere più soldi del dovuto e nello stesso tempo non volevo sbandierare il mio errore. Ebbi allora la pensata di dire ai clienti interessati che proprio quella sera c'era uno sconto speciale del 50% su quegli articoli. Ne vendetti davvero parecchi, molti di più del solito, ottenendo anche grandi sorrisi dalle persone, evidentemente soddisfatte per il grande "sconto" ricevuto. Probabilmente oggi quella mia trovata si definirebbe "strategia commerciale particolarmente aggressiva", ma io mi sentivo l'ultimo dei vermi. Il giorno dopo rimisi tutto a posto e in tutti gli anni a seguire, nei vari contesti non solo lavorativi in cui mi sono trovato, ho sempre accuratamente cercato di non dover assaporare ancora quella sensazione.

Da qualunque lato della scrivania io mi trovi e di qualunque scrivania si tratti, io vorrei alzarmi dalla sedia sapendo di essermi comportato non solo "legalmente" ma soprattutto onestamente, senza bugie, senza mezze verità, senza "dimenticanze", "strategie", furberie ecc.
Come dicevo, modestia a parte, una discreta parlantina non mi manca di certo e in molte circostanze mi rendo conto che la potrei sfruttare abbastanza facilmente, ma non lo faccio perché so che poi mi sentirei come quella volta, tanti anni fa.

Chissà, forse è anche per questo che non vivo in una grande casa e ho avuto "solo" 4 automobili in 26anni. Non sono stato e non sono abbastanza... aggressivo. Ormai però, per questa vita, mi sento a posto così.
 
marimasse ha scritto:
armandino0312 ha scritto:
...un conto è truffare il pensionato con titoli falsi, documenti falsi e promesse da marinaio (e magari anche col ricatto...), un altro è esporre un prezzo a 199 euro. per te forse è la stessa cosa...
Neanche un po'. Ho detto infatti che "il principio è lo stesso", non che le due cose siano equivalenti. Si assomigliano in linea di principio, perché sempre di tratta, seppure a livelli ben diversi di gravità, di sfruttare a proprio vantaggio la debolezza o l'ignoranza o anche la stupidità altrui.

non sono assolutamente d'accordo,ma tant'è...

...se al cliente a cui viene proposto un prezzo di 9400 euro e lui chissà perché si ricorda 9000 (e non 9500...) NON è colpa di nessuno...
Fatto sta che succede: il cliente in effetti tende a ricordarsi il 9mila dimenticando il 400 o il 600 o il 999 che segue. Non è colpa di nessuno, non si sa perché, ma si sa che succede. Nel momento in cui io, sapendo che la memoria del cliente funziona così, intenzionalmente metto il prezzo 199, ecco che intenzionalmente sfrutto quel meccanismo per i miei interessi. Altrimenti perché mai lo farei? Non mi dirai che davvero sei convinto che tutti i prezzi ...999 siano decisi per caso o per pura coincidenza...
senti mari,non prendiamoci in giro:il cliente il prezzo se lo ricorda benissimo,al centesimo.però con molta disonestà e malafede toglie a sua discrezione i 'rotti'.ora,qualche mio collega (scecie della 'vecchia scuola',quella che -fortunatamente-sta scomparendo inghiottita da un mercato che richiede precisione e competenza) ha ancora il bruttissimo vizio di fare i preventivi a voce e non hai idea delle cagnare che ne escono (tanto al cliente che gli frega di urlare in salone e di mettere in difficoltà il venditore,male che vada non vi rimette nulla,bene che vada guadagna diversi euro...).con me l'hanno un pò dura in quanto metto tutto nero su bianco con specificati bene i termini della trattativa,ad esempio vettura in pronta consegna,targa entro il mese ecc...,rilascio una copia al cliente e una copia la archivio io.è tutto scritto,sai quante volte arrivano 'dimenticandosi' a casa il preventivo e poi si sprecano i 'ma mi a vevi detto'...allora tiro fuori il mio bel preventivo con tanto di data di compilazione e data di scadenza e allora ecco gli altarini che cadono... :twisted:

Senza dubbio gli esperti di marketing possono sbagliare qualche campagna pubblicitaria, mica sono extraterrestri. Questo nulla toglie, però, al grande potere che la pubblicità ha sui comportamenti dei consumatori. Mi pare un dato inconfutabile, purtroppo. Altrimenti, ripeto, le aziende non ci spenderebbero così tanti quattrini. A me personalmente piacerebbe davvero tanto che la pubblicità non avesse il potere che ha, ma negarlo mi sembrerebbe assai ingenuo se non addirittura ipocrita.

e allora che proponi,cancelliamo la pubblicità?!?

Avevo dieci anni quando ho fatto la mia prima esperienza di "venditore", aiutando un parente che aveva un negozio in una località balneare affollata di turisti. Un giorno fui incaricato di prezzare degli aggeggini di plastica che servivano a proteggere gli occhi dal sole. Anziché il prezzo prescritto di 50lire (preistoria...) scrissi sulle etichette 100lire. Mi accorsi dell'errore la sera, dopo l'apertura del negozio, quando ormai i clienti andavano e venivano e non c'era tempo di correggere. Mi sentivo assai in colpa, non sopportavo l'idea di chiedere più soldi del dovuto e nello stesso tempo non volevo sbandierare il mio errore. Ebbi allora la pensata di dire ai clienti interessati che proprio quella sera c'era uno sconto speciale del 50% su quegli articoli. Ne vendetti davvero parecchi, molti di più del solito, ottenendo anche grandi sorrisi dalle persone, evidentemente soddisfatte per il grande "sconto" ricevuto. Probabilmente oggi quella mia trovata si definirebbe "strategia commerciale particolarmente aggressiva", ma io mi sentivo l'ultimo dei vermi. Il giorno dopo rimisi tutto a posto e in tutti gli anni a seguire, nei vari contesti non solo lavorativi in cui mi sono trovato, ho sempre accuratamente cercato di non dover assaporare ancora quella sensazione.

Da qualunque lato della scrivania io mi trovi e di qualunque scrivania si tratti, io vorrei alzarmi dalla sedia sapendo di essermi comportato non solo "legalmente" ma soprattutto onestamente, senza bugie, senza mezze verità, senza "dimenticanze", "strategie", furberie ecc.
Come dicevo, modestia a parte, una discreta parlantina non mi manca di certo e in molte circostanze mi rendo conto che la potrei sfruttare abbastanza facilmente, ma non lo faccio perché so che poi mi sentirei come quella volta, tanti anni fa.

Chissà, forse è anche per questo che non vivo in una grande casa e ho avuto "solo" 4 automobili in 26anni. Non sono stato e non sono abbastanza... aggressivo. Ormai però, per questa vita, mi sento a posto così.

premettendo che l'onestà secondo me è alla base di qualsivoglia fase della vita di un uomo,permettimi di dirti che ti fai di quei viaggi mentali allucinanti.io quando vado a comprare qualcosa vedo il prodotto.se mi piace vedo quanto costa.che costi 50 di listino e non mi facciano un euro di sconto o che costi 70 scontato a 50 a me importa veramente poco.e sono un consumatore anch'io.se siamo a questa tipologia di trattativa commerciale è SOLO ed ESCLUSIVAMENTE colpa del consumatore.se leggi il forum quante volte hai letto 'a me se non fanno almeno il 10% di sconto me ne vado!!'.decidessi io metterei un listino imposto (com'era per la smart qualche anno fa) al quale un qualsiasi prodotto va venduto.risparmieremmo tutti tempo (e di conseguenza denaro) e noi venditori ci eviteremmo gli odiosi pidocchi che pur col conto corrente gonfio stanno 2 ore a tirare le 50 euro (perchè se non lo sai i più 'tirati' sono proprio quelli che i soldi li hanno,fidati...)
 
armandino0312 ha scritto:
... non sono assolutamente d'accordo ... il cliente il prezzo se lo ricorda benissimo ... però con molta disonestà e malafede toglie a sua discrezione...
Curiosamente accusi me di avere preconcetti e visioni distorte e contemporaneamente non perdi occasione per apostrofare in maniera sprezzante i clienti e i consumatori in generale.

...cancelliamo la pubblicità?!?...
Moltissime case vengono costruite malamente, ad esempio perché si specula sui materiali a scopo di lucro; troppi costruttori mentono spudoratamente nell'affermare che per loro la qualità e la sicurezza sono priorità assolute e nel frattempo fanno solo ed esclusivamente il minimo indispensabile per non andare incontro a grane legali troppo grosse.
Allora che si fa, si dice "bravi" oppure si abolisce l'edilizia?
Nessuna alternativa intermedia?

...l'onestà secondo me è alla base di qualsivoglia fase della vita di un uomo...
Non so come tu sia abituato a vivere i rapporti con il prossimo (amici, familiari, colleghi ecc.) ma secondo me se io premeditatamente ti racconto una balla non sono onesto nei tuoi confronti. Molto semplice. Se poi ci sono di mezzo i quattrini (tuoi) allora sono meno onesto ancora. Non mi sembra un viaggio mentale così allucinato.

...se siamo a questa tipologia di trattativa commerciale è SOLO ed ESCLUSIVAMENTE colpa del consumatore...
Altro esempio dell'imparzialità di cui sopra.
Hai mai pensato che il discorso si potrebbe facilmente ribaltare?
Personalmente potrei dire, ad esempio, che come consumatore ho "imparato" a chiedere sconti o a cercare prezzi più bassi proprio perché ho capito che ciò viene dato per... scontato, che se oggi nel tale negozio il tale articolo viene venduto a 100 magari dall'altra parte della strada viene venduto a 70, che siamo arrivati al punto in cui pagare il prezzo di listino (ammesso che esso abbia ancora senso), senza sconto o promozione o incentivo o bonus o regalo ecc. equivale ad essere una specie di pirla.

Però non dico che la colpa di ciò sia da attribuire solo ed esclusivamente ai venditori di ogni ordine e grado. Penso piuttosto che la "colpa", come sempre, non stia al 100% da una parte sola, anche perché tutti noi, tutti i giorni, passiamo con disinvoltura dal ruolo di compratori (di oggetti, cibi, servizi...) a quello di venditori (di lavoro, come minimo) e un po' alla volta abbiamo messo in piedi questa specie di giostra. Un po' come quando il chitarrista rock alle prove alza il volume della chitarra perché non la sente bene e poi il batterista, sentendo la chitarra più forte, aumenta l'energia dei suoi colpi per cui il bassista, non sentendo più bene il basso, alza il volume e allora il chitarrista alza ancora un po' e così via. Quale dei tre è il colpevole del baccano infernale risultante?

... i più 'tirati' sono proprio quelli che i soldi li hanno ...
Questo è ovvio. Anche qui il discorso si può facilmente ribaltare, osservando che molte persone hanno un po' di soldi da parte proprio perché stanno attente assai a come li spendono.
 
[/quote]
Curiosamente accusi me di avere preconcetti e visioni distorte e contemporaneamente non perdi occasione per apostrofare in maniera sprezzante i clienti e i consumatori in generale.
sai,avendoci a che fare quotidianamente so come sono fatte i miei 'figli'...
in sostanza che il cliente ricordi quello che gli fa comodo ci sta,fa parte del gioco e fa solo i suoi interessi.ma non accetto che questo non venga ammesso o si 'giustifichi' il tutto con un 'tanto è così' con l'aggravante che nella famosa pubblicità a 199 euro è scritto tutto nero su bianco e non si omette nulla,in questo caso invece il cliente mente sapendo di farlo.

Moltissime case vengono costruite malamente, ad esempio perché si specula sui materiali a scopo di lucro; troppi costruttori mentono spudoratamente nell'affermare che per loro la qualità e la sicurezza sono priorità assolute e nel frattempo fanno solo ed esclusivamente il minimo indispensabile per non andare incontro a grane legali troppo grosse.
Allora che si fa, si dice "bravi" oppure si abolisce l'edilizia?
Nessuna alternativa intermedia?
no.no.no.no.no. continui a fare paragoni che non c'entrano nulla.se ti dico che un prodotto costa 199 euro anzichè 200 ciò non implica che il prodotto giocoforza sia scadente.non è automatico che nelle così dette 'offerte speciali' si debba per forza acquistare un prodotto fatto 'al risparmio'.
comunque qui si stava parlando di pubblicità,non di qualità prodotto (e ce ne sarebbe da dire... :evil: )

Non so come tu sia abituato a vivere i rapporti con il prossimo (amici, familiari, colleghi ecc.) ma secondo me se io premeditatamente ti racconto una balla non sono onesto nei tuoi confronti. Molto semplice. Se poi ci sono di mezzo i quattrini (tuoi) allora sono meno onesto ancora. Non mi sembra un viaggio mentale così allucinato.

personalmente mi sono attirato più volte l'antipatia di alcune persone proprio perchè ho sempre detto (con educazione e rispetto) quello che realmente pensavo.
detto questo,non capisco quali siano le balle che la pubblicità racconta.lo sai che una qualsiasi entità che pubblicizza il falso è passibile di denuncia?

Altro esempio dell'imparzialità di cui sopra.
Hai mai pensato che il discorso si potrebbe facilmente ribaltare?
Personalmente potrei dire, ad esempio, che come consumatore ho "imparato" a chiedere sconti o a cercare prezzi più bassi proprio perché ho capito che ciò viene dato per... scontato, che se oggi nel tale negozio il tale articolo viene venduto a 100 magari dall'altra parte della strada viene venduto a 70, che siamo arrivati al punto in cui pagare il prezzo di listino (ammesso che esso abbia ancora senso), senza sconto o promozione o incentivo o bonus o regalo ecc. equivale ad essere una specie di pirla.

no,non ho mai pensato che il discorso si potrebbe ribaltare.il mercato lo fanno i compratori e spesso alcune aziende con un 'magazzino' ben fornito e SOPRATTUTTO pagato si sono trovate con l'acqua alla gola con le banche che chiedevano di rientrare e allora hanno dovuto svendere anche sotto fattura.chissà perchè a quel punto gli enti di vendita sono letteralmente presi d'assalto,cos'è successo?fatalità in quel momento il prodotto è diventato indispensabile?lo ribadisco,prezzi di listino imposti e uguali dappertutto,vuoi il prodotto X costa 100 a bolzano come a palermo.l'economia girerebbe molto meglio e il 'povero consumatore' avrebbe più tempo per stare con la famiglia invece che girare i mesi per i saloni.tanto,una macchina ogni 5/6 anni anche se costa 300 euro in più non muore nessuno..

... i più 'tirati' sono proprio quelli che i soldi li hanno ...Questo è ovvio. Anche qui il discorso si può facilmente ribaltare, osservando che molte persone hanno un po' di soldi da parte proprio perché stanno attente assai a come li spendono.

stare attenti a come si spendere i soldi è una cosa,essere ossessionati è ben diverso,fare ogni ignobile scorrettezza per 100 euro su 10.000 fa schifo,specie se non sono fondamentali per il pasto di fine mese.
paradossalmente ti dico per esperienza che i meno attenti ai 50 euro sono proprio gli operai che ne prendono 1000 scarsi al mese.loro 'buttano' nel finanziamento e pagano la rata,loro lavorano e il sabato e la domenica non hanno di certo voglia di girare per le concessionarie,semplicemente quando la fiat uno o la peugeot 205 di turno li abbandonano vengono in concessionaria,prendono il modello base,5 porte,climatizzatore e servosterzo.tempo di acquisto,1 ora.
 
armandino0312 ha scritto:
...continui a fare paragoni che non c'entrano nulla...
Secondo il tuo punto di vista, senza dubbio.

...se ti dico che un prodotto costa 199 euro anziché 200 ciò non implica che il prodotto giocoforza sia scadente ... non è automatico che nelle così dette 'offerte speciali' si debba per forza acquistare un prodotto fatto 'al risparmio'
Infatti. Il mio discorso nulla ha a che fare con la qualità del prodotto. Quella è un'altra storia; non meno ricca di spunti interessanti, ma un'altra.

Se tu mi dici che un prodotto costa 199, sapendo benissimo che nella mia mente (più o meno intelligente che sia) resterà impresso "chissà perché" il 100 anziché il 200, fai una mossa premeditatamente "furba" o, se vogliamo, "strategica".
Non è una cosa grave come altre, non è tecnicamente una truffa, ma non è certamente un fulgido esempio di correttezza e onestà di comportamento, per lo meno per come io intendo tali due concetti.

...non capisco quali siano le balle che la pubblicità racconta. lo sai che una qualsiasi entità che pubblicizza il falso è passibile di denuncia?...

Come ho già detto, sinceramente ti invidio questa visione così solare e, ripeto, buon per te: grazie ad essa vivi senza dubbio in maniera più serena e fiduciosa.

... ribadisco, prezzi di listino imposti e uguali dappertutto, vuoi il prodotto X costa 100 a bolzano come a palermo. L'economia girerebbe molto meglio e il 'povero consumatore' avrebbe più tempo per stare con la famiglia invece che girare i mesi per i saloni...
Questa idea sarebbe perfetta se chi decide i prezzi fosse un extraterrestre totalmente privo di qualsivoglia interesse per il profitto. Nel mondo reale sarebbe una "soluzione" estremista e quindi inevitabilmente fallimentare. Per decenni abbiamo avuto, per esempio, il carburante dal prezzo ovunque fisso; nessun automobilista girava per i distributori alla ricerca del prezzo migliore perché il prezzo era uguale dappertutto. Peccato che il prezzo fosse spropositato e affetto dalle più spudorate speculazioni. Solo adesso, dopo parecchi anni dalla fine del monopolio ufficiale e dopo la comparsa di parecchi distributori che praticano prezzi parecchio inferiori, le compagnie petrolifere "di marca" hanno cominciato a modificare (leggermente) le loro abitudini, anche grazie alle forti proteste di molti benzinai che per la prima volta nella storia hanno cominciato a protestare non per far chiudere i distributori bianchi ma per poter comprare il carburante senza i vincoli che le compagnie da sempre impongono. Come per magia, dopo decenni di discorsi circa la "inevitabilità" degli aumenti e la indistruttibile persistenza di prezzi spesso vistosamente più alti di quelli praticati all'estero, si sono visti comparire degli "sconti" (dallo stesso sapore di quello che feci io da bambino ai turisti) anche nelle pompe recanti loghi di prestigio.

Come sempre, le soluzioni estremiste funzionano solo nella mente di chi le coltiva e di chi le valuta unilateralmente.
 
Se tu mi dici che un prodotto costa 199, sapendo benissimo che nella mia mente (più o meno intelligente che sia) resterà impresso "chissà perché" il 100 anziché il 200, fai una mossa premeditatamente "furba" o, se vogliamo, "strategica".
Non è una cosa grave come altre, non è tecnicamente una truffa, ma non è certamente un fulgido esempio di correttezza e onestà di comportamento, per lo meno per come io intendo tali due concetti.
tu dici che ho una visione 'solare'...ma chissà perchè io sono convinto che al 'povero consumatore' si ricordi benissimo il prezzo di acquisto ma sia volutamente 'smemorato'...chissà perchè...altrimenti non si spiegherebbe il fatto che se tu gli dici 'costa 9600 ma le tolgo altri 200 euro',loro si ricordano sì i 9000,ma anche i 200 di sconto.strani scherzi della memoria umana... :rolleyes:
che dici,sono smemorati o in malafede?smemorati non lo sono perchè se vieni una giornata accanto alla mia scrivania ti dimostro che quello che interessa loro se lo ricordano al centesimo...trai le tua conclusioni...però fa parte del gioco,tirano l'acqua al loro mulino...
Come ho già detto, sinceramente ti invidio questa visione così solare e, ripeto, buon per te: grazie ad essa vivi senza dubbio in maniera più serena e fiduciosa.
leggi sopra.non si tratta di una visione 'serena e fiduciosa',ma solo di valutare situazione per situazione senza preconcetti e soprattutto leggendo e ricordando non solo quello che fa comodo a me...

Questa idea sarebbe perfetta se chi decide i prezzi fosse un extraterrestre totalmente privo di qualsivoglia interesse per il profitto. Nel mondo reale sarebbe una "soluzione" estremista e quindi inevitabilmente fallimentare. Per decenni abbiamo avuto, per esempio, il carburante dal prezzo ovunque fisso; nessun automobilista girava per i distributori alla ricerca del prezzo migliore perché il prezzo era uguale dappertutto. Peccato che il prezzo fosse spropositato e affetto dalle più spudorate speculazioni. Solo adesso, dopo parecchi anni dalla fine del monopolio ufficiale e dopo la comparsa di parecchi distributori che praticano prezzi parecchio inferiori, le compagnie petrolifere "di marca" hanno cominciato a modificare (leggermente) le loro abitudini, anche grazie alle forti proteste di molti benzinai che per la prima volta nella storia hanno cominciato a protestare non per far chiudere i distributori bianchi ma per poter comprare il carburante senza i vincoli che le compagnie da sempre impongono. Come per magia, dopo decenni di discorsi circa la "inevitabilità" degli aumenti e la indistruttibile persistenza di prezzi spesso vistosamente più alti di quelli praticati all'estero, si sono visti comparire degli "sconti" (dallo stesso sapore di quello che feci io da bambino ai turisti) anche nelle pompe recanti loghi di prestigio.

vedi,l'esempio potrebbe calzare a pennello.io ho un vicino di casa che va a fare gasolio facendo una deviazione di 7 km sulla sua abituale strada.sono 7+7=14 km.mediamente fa un pieno alla settimana e sui 40 litri scarsi di gasolio che immette nel serbatoio della sua polo risparmia circa 1.5 ?,perdendo minimo 20 minuti per risparmiare 76 euro l'anno.tieni anche presente però che una buona metà del suo 'guadagno' lo perde nei km in eccesso (il tempo di uno così secondo me non ha valore in quanto di libero da perdere ne ha in sovrabbondanza,lavora in comune... :twisted: ).per cui una 30ina di euro l'anno,meno di 3 euro al mese perdendo non meno di 20 minuti la settimana.per me una follia.
stessa cosa quando si parla ad esempio di vetture.l'ipotetico cliente che compra oggi con rottamazione una punto o una clio o una 207 spostandosi per decine di km si trova differenze quantificabili in max2/300 euro (e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario,rido in faccia a chi mi dice 'demolendo la 127 ho risparmiato 1000 euro a 100 km sulla STESSA MACCHINA,STESSI ACCESSORI,STESSO COLORE,STESSO FINANZIAMENTO',un discorso del genere lo può credere l'amico del bar ma non chi le macchine le vende e sa che margini ci sono...).ora,se per 200 euro devo perdere almeno 3 sabati,fare 200 km se non di più solo per i preventivi (dopo c'è la stipula del contratto e il ritiro) con conseguente dispendio di danaro in benzina non so se il così detto 'mercato libero' crei effettivamente dei vantaggi.anche perchè nel mercato anche se una punto costa uguale in ogni concessionario fiat comunque ci sarà sempre concorrenza con renault,vw,citroen...ripeto,decidessi io,una clio la pagheresti uguale a bolzano come a reggio calabria.e vedrai che le vetture di sicuro non costeranno di più,anzi,avresti la serenità di leggere un listino 'vero' e non le buffonate che scrivono oggi.sperare di farmi un'idea di prezzo consultando il listino di quattroruote (o al volante...)e come pretendere di farmi un'idea politica ascoltando solo santoro o fede... :rolleyes:
 
concordo in tutto con armandino.

La pubblicità non inganna nessuno, se uno ha tempo per girare come un ossessionato per avere sconti ha anche il tempo di leggere BENE la pubblicità, non solo il prezzo o l'offerta; cosi scoprirà che sulla pubblcità per legge c'è scritto tutto.

Il commercio alla fine è fatto da 2 soggetti: acquirente e venditore, dove ognuno "tira" dalla propia parte. Sulle auto però (ora vendo auto, ma ho avuto esperienze in altri settori) il cliente si sente truffato gia per principio, appena entra in salone, pensando che sulle vetture ci siano margini assurdi, che noi venditori percepiamo provvigioni enormi ecc. Tutto questo forse è dovuto ad un'eredità lasciata dai nostri predecessori. Ora è tutto molto piu livellato, i margini sono bassissimi.

Poi io dico, uno che cambia l'auto, che cosa cambia 200-300 euro alla fine? considerando il valore del bene?
Nulla!!!
Come per gli incentivi:
in realtà se uno deve cambiare auto, la sua ha piu di 10 anni e quella che prenderà la terrà a lungo, cosa cambiano quei 1500 euro di rottamazione?
Che poi molte volte quei 1500 euro li vanno a spenderli su optional decisamente superflui!!!
Se puoi spendere 15000 euro puoi anche spenderne 16500. E' proprio un fatto psicologico, il cliente deve fare l'affare.

Altro esempio quando si fanno i preventivi con rientro dell'usato:
è ma alla renault mi danno 10000 euro del mio usato e tu su una golf mi dai solo 8000 euro? sei pazzo ecc ecc.
Poi fai notare che sul preventivo hanno accorpato tutto lo sconto + il suo usato.

Sull'usato pretendono di acquistare a valutazione 4r con incluso passaggio, tagliando, lucidatura ecc, e quando devi ritirare devi pagare loro l'usato almeno 4r se non di piu...

Sinceramente il cliente lo vedo poco vittima in questo sistema, è tutelato, fin troppo. Mentre se puo fott...ti lo fa senza scrupoli. Questo non solo nel settore auto. Per la legge bisogna trattare un cliente come un'entità senza cervello, basti vedere certe cause tirate su per mancanza di informazioni su prodotti acquistati. Se uno prende un rasaerba e poi ci infila sotto una mano ferendosi la prima colpa è di chi ha venduto/prodotto il rasaerba e non ha informato il cliente che il rasaerba sotto taglia.... ma dai....

Quando si visiona l'auto per ritirarla è sempre perfetta, quando te la consegna per ritirare la nuova ha quasi sempre delle sorprese (graffi, sporca, magari rovinata dentro ecc). Se questo è rispetto....
 
///Manu ha scritto:
concordo in tutto con armandino.

La pubblicità non inganna nessuno, se uno ha tempo per girare come un ossessionato per avere sconti ha anche il tempo di leggere BENE la pubblicità, non solo il prezzo o l'offerta; cosi scoprirà che sulla pubblcità per legge c'è scritto tutto.

Il commercio alla fine è fatto da 2 soggetti: acquirente e venditore, dove ognuno "tira" dalla propia parte. Sulle auto però (ora vendo auto, ma ho avuto esperienze in altri settori) il cliente si sente truffato gia per principio, appena entra in salone, pensando che sulle vetture ci siano margini assurdi, che noi venditori percepiamo provvigioni enormi ecc. Tutto questo forse è dovuto ad un'eredità lasciata dai nostri predecessori. Ora è tutto molto piu livellato, i margini sono bassissimi.

Poi io dico, uno che cambia l'auto, che cosa cambia 200-300 euro alla fine? considerando il valore del bene?
Nulla!!!
Come per gli incentivi:
in realtà se uno deve cambiare auto, la sua ha piu di 10 anni e quella che prenderà la terrà a lungo, cosa cambiano quei 1500 euro di rottamazione?
Che poi molte volte quei 1500 euro li vanno a spenderli su optional decisamente superflui!!!
Se puoi spendere 15000 euro puoi anche spenderne 16500. E' proprio un fatto psicologico, il cliente deve fare l'affare.

Altro esempio quando si fanno i preventivi con rientro dell'usato:
è ma alla renault mi danno 10000 euro del mio usato e tu su una golf mi dai solo 8000 euro? sei pazzo ecc ecc.
Poi fai notare che sul preventivo hanno accorpato tutto lo sconto + il suo usato.

Sull'usato pretendono di acquistare a valutazione 4r con incluso passaggio, tagliando, lucidatura ecc, e quando devi ritirare devi pagare loro l'usato almeno 4r se non di piu...

Sinceramente il cliente lo vedo poco vittima in questo sistema, è tutelato, fin troppo. Mentre se puo fott...ti lo fa senza scrupoli. Questo non solo nel settore auto. Per la legge bisogna trattare un cliente come un'entità senza cervello, basti vedere certe cause tirate su per mancanza di informazioni su prodotti acquistati. Se uno prende un rasaerba e poi ci infila sotto una mano ferendosi la prima colpa è di chi ha venduto/prodotto il rasaerba e non ha informato il cliente che il rasaerba sotto taglia.... ma dai....

Quando si visiona l'auto per ritirarla è sempre perfetta, quando te la consegna per ritirare la nuova ha quasi sempre delle sorprese (graffi, sporca, magari rovinata dentro ecc). Se questo è rispetto....

quoto collega su quasi tutto.sono d'accordo in parte quando parli del risparmi,nel senso che se ho 3 concessionarie che vendono lo stesso prodotto a 5 km di distanza le visito tutte ( e2/300 euro son sempre buoni ;) ) se invece devo perdere i mesi per girare tutta la regione...beh...lì è un pò diverso.
per il discorso rottamazione...ricorda sempre che un operaio prende 1000 euro al mese.ciao e buon lavoro ;)
 
///Manu ha scritto:
Quando si visiona l'auto per ritirarla è sempre perfetta, quando te la consegna per ritirare la nuova ha quasi sempre delle sorprese (graffi, sporca, magari rovinata dentro ecc). Se questo è rispetto....

Si proprio cosi.
 
spidey2099 ha scritto:
///Manu ha scritto:
Quando si visiona l'auto per ritirarla è sempre perfetta, quando te la consegna per ritirare la nuova ha quasi sempre delle sorprese (graffi, sporca, magari rovinata dentro ecc). Se questo è rispetto....

Si proprio cosi.

beh,se si lavora correttamente e con precisione problemi non ce ne sono.personalmente alla stipula del contratto con ritiro di usato (non demolizione) compilo assieme cliente uno stato d'uso molto preciso nel quale sono evidenziate tutte le imperfezioni dell'usato,lo firmiamo entrambi e rilascio una copia al cliene.in questo modo anche se ci sono 'sorprese' il problema è solo del cliente in quanto è scritto nero su bianco che la valutazione è stata fatta senza danni supplemetari a quelli presenti al momento della stipula e sarà sua cura riconsegnare l'auto senza altre 'anomalie',pena la decurtazione dal valore dell'usato dei danni supplementari (o il ripristino a sua spese degli stessi...).
se l'auto è talmente lercia che non si riesce a vedere sotto la sporcizia non si fa altro che far passare la stessa sotto gli spazzoloni intanto che il cliente ritira i documenti e si controlla bene il tutto.
 
armandino0312 ha scritto:
...tu dici che ho una visione 'solare' ... non si tratta di una visione 'serena e fiduciosa'...
Mi riferivo e mi riferisco alla pubblicità ed alle relative strategie commerciali che, stando alle tue affermazioni, sono corrette e oneste, non dicono bugie, non ingannano, non sono studiate a tavolino per enfatizzare certe cose e nasconderne altre, non influenzano i comportamenti delle persone e così via.
Che ci sia in giro gente che si comporta in maniera sleale, tra i consumatori così come tra i venditori, mi sembra del tutto ovvio e l'ho anche già scritto, se non ricordo male.

...ho un vicino di casa che va a fare gasolio facendo una deviazione di 7 km sulla sua abituale strada ... perdendo minimo 20 minuti per risparmiare 76 euro l'anno ... per me una follia...
Se oggi finalmente vediamo qualche (piccolo ma concreto) cambiamento nelle politiche dei prezzi del carburante è in larghissima misura grazie ai "folli" come il tuo vicino e non certo alle infinite lamentele di chi brontola brontola ma poi nulla è disposto a fare di concreto, tanto meno se ciò comporta anche solo un piccolo sacrificio.
Inoltre, se non sbaglio, ci sono moltitudini di persone che sono pronte a scendere in piazza o a organizzare scioperi o agitazioni di vario genere anche per molto meno di 76euro l'anno. Fare qualche km in più, sacrificando (si fa per dire) qualche decina di minuti per agire concretamente ma pacificamente contro le speculazioni, senza cortei o sfilate o grandi adunate domenicali ecc., per te è una follia e per me invece è tutt'altro.

La settimana scorsa in un grande negozio di elettronica ho visto un certo televisore al plasma a 799?, prezzo analogo a quello visto in altri negozi. Attraversata la strada ed entrato in un grosso supermercato, nel reparto tv ho visto lo stesso identico televisore (marca e modello) che costava 799? ma che grazie ad una promozione in vigore in quei giorni, veniva venduto con oltre il venti per cento di sconto, ovvero a circa 630?, con una differenza di oltre 160?. Ho immaginato come mi sarei sentito se avessi appena comprato quel televisore dall'altra parte della strada. Queste sono le esperienze che, assieme alla pubblicità, "insegnano" alla gente a non fidarsi, a cercare, anche facendo un mucchio di strada, magari spendendo parecchi soldi per farla.
Sull'illusoria "onestà" dei prezzi ovunque uguali e immutabili ho già espresso il mio parere l'altro ieri.
 
///Manu ha scritto:
...La pubblicità non inganna nessuno ... Il commercio ... è fatto da 2 soggetti: acquirente e venditore, dove ognuno "tira" dalla propria parte...il cliente lo vedo poco vittima in questo sistema, è tutelato, fin troppo. Mentre se puo fott...ti lo fa senza scrupoli...
Qui c'è una piccola contraddizione.
Se partiamo dal presupposto che ognuno tiri dalla propria parte, usando i mezzi "legali" (ma non necessariamente "onesti") che ha a disposizione, allora il fatto che il cliente "se può fott... lo fa" implica automaticamente che anche chi vende non sia proprio immacolato, altrimenti vorrebbe dire che chi opera nel commercio appartiene ad una razza superiore, migliore, speciale.

Sul concetto di correttezza, come già detto, mi trovo assai lontano da voi. Se tu per capire gli esatti estremi della mia offerta devi "leggerla BENE", in tutti suoi dettagli e specialmente nelle parti MENO visibili, scritte più in piccolo o di traverso ecc. ecc., allora io NON mi sto comportando con te in maniera corretta e trasparente. Io non vorrei proprio frequentare persone che si comportassero con me in questa maniera.
Anni fa ci fu un politico che in campagna elettorale promise ripetutamente che il suo eventuale governo non avrebbe aumentato le tasse. Poi, dopo aver preso ed esercitato per qualche tempo il potere, in risposta alle numerose accuse di non aver mantenuto quella promessa, disse che nono era vero, che le tasse erano rimaste invariate e che erano aumentate invece le "imposte", facendo leva su una distinzione tecnica, formale, da addetti ai lavori, che ovviamente era "sfuggita" a milioni di persone, evidentemente colpevoli di non aver ascoltato BENE i discorsi pre-elettorali. Secondo me quel politico NON fu affatto onesto. Secondo te sì?

... uno che cambia l'auto, che cosa cambia 200-300 euro alla fine? considerando il valore del bene?...
Dipende da dove uno trova i quattrini, da quanta fatica fa a guadagnarli e dal conseguente valore che ad essi attribuisce. Faccio poi notare che nel caso dell'auto il "valore del bene" (cosa ben diversa dal "prezzo") è bassissimo.
Basta vedere quanto essa "vale" solo dopo qualche anno.

...Se puoi spendere 15000 euro puoi anche spenderne 16500...
Questo è interessante.
Proseguendo il ragionamento, se puoi spendere 16500 puoi anche spendere 18000, se puoi spendere 18000 puoi spendere anche 20000...
Si dimostra quindi che chiunque abbia una certa cifra a disposizione può spendere qualunque cifra. Se fossi amante delle generalizzazioni, direi che sembra proprio un discorso da... venditore.
 
marimasse ha scritto:
Qui c'è una piccola contraddizione.
Se partiamo dal presupposto che ognuno tiri dalla propria parte, usando i mezzi "legali" (ma non necessariamente "onesti") che ha a disposizione, allora il fatto che il cliente "se può fott... lo fa" implica automaticamente che anche chi vende non sia proprio immacolato, altrimenti vorrebbe dire che chi opera nel commercio appartiene ad una razza superiore, migliore, speciale.

questo (spero) non l'ha mai creduto nessuno... mi limito a puntualizzare che "chi vende" non lo fa per vocazione o volontariato, ma generalmente per profitto, indi imho è autorizzato a utilizzare ogni mezzo LECITO per inseguire quel profitto... questo ovviamente restando nella legalità, che nel campo del consumo è piuttosto articolata e complessa.

marimasse ha scritto:
Anni fa ci fu un politico che in campagna elettorale promise ripetutamente che il suo eventuale governo non avrebbe aumentato le tasse.

non mi piace parlare di politica (credo tra l'altro non sia nemmeno consentito, e comunque non mi ritengo "schierato" da nessuna parte), ma se non ricordo male stiamo ancora tutti attendendo che l'attuale governo tolga il bollo auto come promesso.... mi sembrano due buoni motivi per non tirare in ballo la classe politica... no?

marimasse ha scritto:
Questo è interessante.
Proseguendo il ragionamento, se puoi spendere 16500 puoi anche spendere 18000, se puoi spendere 18000 puoi spendere anche 20000...

marimasse, mi sembrri una persona ragionevole e intelligente: sono sicuro che rileggendolo troverai anche tu un po' forzato questo tuo intervento.
da 15000 a 16500 è un salto di poco più del 10%, che spostato a rate (come nel 90% dei casi avviene) aumenta la spesa mensile di pochi euro... saltare a 20.000 cambia considerevolmente l'ordine delle cose.
Credo fosse questo lo spirito dell'affermazione di Manu. ;)
 
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