<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il liceo classico serve ancora a qualcosa? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Il liceo classico serve ancora a qualcosa?

B- lo scientifico, dove si studia il latino, dove il livello sociale delle famiglie è "normalmente medio", e comunque attrae i ragazzi più bravi alle medie inferiori,
...e aggiungerei quelli bravi, ma allergici al greco e poco appassionati di materie umanistiche in genere. Comunque, ribadisco: se dietro la cattedra c'è uno scalzacani (e troppi ce ne sono, trasversalmente ripartiti), che sia un liceo classico, scientifico, scienze umane, sportivo o made in Italy, il risultato cambia poco.
 
Frequentare un istituto tecnico non preclude un percorso universitario, anzi, per esperienza personale molti periti sono diventati ottimi ingegneri, non di quelli che ingrossano la massa di laureati che poi fanno gli impiegati e punto..
???
Ma l'itis è l'anticamera di ingegneria o almeno ai miei tempi lo era. Anzi erano rari i liceali a ingegneria meccanica, qualcuno di più a gestionale. Io e la maggioranza dei miei compagni di itis siamo tutti ingegneri
 
Bello quotare una decina scarsa di parole
in un pensiero/concetto di una decina di righe
Ritengo immorale sprecare bit per quotare post sesquipedali enciclopedico, quando il concetto da sviscerare è contenuto.
Idem la penso su inutili spaziature di righe vuote, punteggiatura a capo e pletoricamente sbrodolate.
Sobrietà e concetti.
 
vuoi dirmi che hai imparato per osmosi solo entrando dal portone della scuola?
Forse sei tu ad essere particolarmente dotato ed in grado di sopperire alle carenze dei docenti (hai detto di aver avuto dei disadattati) ma questo non significa che sia il modello corretto. La scuola deve essere inclusiva prima di tutto e capace di esaltare le potenzialità dei ragazzi.

Peraltro potrei ribatterti che la compagna più brava che avevo alle medie è uscita dal Classico e poi non è stata in grado di finire
l'università.
Al contrario chi ha fatto lo Scientifico non ha avuto problemi.

Certo....

Ogni studente
si puo' dire ha una storia a se',
in quanto questa puo' essere condizionata non da situazioni
necessariamente da lui create o volute....
Ma dallo stesso ambito in cui si muove
 
Ritengo immorale sprecare bit per quotare post sesquipedali enciclopedico, quando il concetto da sviscerare è contenuto.
Idem la penso su inutili spaziature di righe vuote, punteggiatura a capo e pletoricamente sbrodolate.
Sobrietà e concetti.

Non ci ho capito nulla....
In questa accozzaglia di parole del tutto slegate fra loro:
sesquipedali
concetto
sviscerare
contenuto
spaziature
sbrodolate....

Immorale poi: ne abbiamo evidentemente un concetto ben diverso
 
Ma l'itis è l'anticamera di ingegneria o almeno ai miei tempi lo era. Anzi erano rari i liceali a ingegneria meccanica
Ce ne sono sicuramente molti. Ma tra i tanti ingegneri brillanti, quello che ho conosciuto, con tanti brevetti sua a livello industriale che militare, viene proprio dal liceo classico Beccaria di Milano... sì, proprio quello, allievo del prof. Vecchioni, quello che traduceva da ragazzo, dal greco, senza vocabolario...
 
Per Pi_greco
Il motivo

( non la regola )

per cui i figli delle classi meno abbienti

non fanno i Licei

e' semplice....

Non avendo nessuno la palla di vetro....
Chi ha meno soldi non rischia i Licei
perche' poi si deve per forza fare l' Universita'....
Mentre, una volta diplomato anche in un istituto Tecnico
hai comunque il famoso, maledetto, pezzo di carta.
Diversamente, coi Licei, hai buttato 5 anni nel nulla



Rileggiti questo
e integralo al resto....
Quell' unico rigo che hai quotato e " distrutto " lo troverai del tutto logico


E....Ritroverai le parole
 
Ultima modifica:
Il motivo (non la regola) per cui i figli delle classi meno abbienti non fanno i Licei e' semplice....
Non avendo nessuno la palla di vetro....
Chi ha meno soldi non rischia i Licei perche' poi si deve per forza fare l' Universita'....
Mentre, una volta diplomato anche in un istituto Tecnico hai comunque il famoso, maledetto, pezzo di carta.
Diversamente, coi Licei, hai buttato 5 anni nel nulla
Quoto tutto a differenza di circonferenza/diametro e condivido integralmente (come sai, sono uscito dal Classico).
 
Contro-dissento. Gli studenti e i professionisti migliori che ho conosciuto sono ex scientfici.... dipende solo da chi trovi dietro la cattedra.
Ma anche no. Dipende molto pure dalla voglia (o meno) di studiare e sacrificarsi, e dalla disponibilità dei genitori a fare il loro mestiere e lasciar fare al suddetto il proprio mestiere, altrimenti è inutile e va a finire alla "tanto peggio tanto meglio" (così amata in italia oggigiorno)
 
Quoto tutto a differenza di circonferenza/diametro e condivido integralmente (come sai, sono uscito dal Classico).


Ce lo so....
Infatti mi meravigliai,
( anche io legato al concetto di matematica vs lingue antiche )
quando ne venni a conoscenza.
E pensando a me stesso....
Bravissimo in matematica fino alla III media....
E poi vittima di professori ( supplenti per 3 anni )
inadeguati al ruolo
 
Per ritornare al tema posto dall’op, non so dare una risposta. Il sistema educativo è parecchio cambiato rispetto ai miei ahimè lontani tempi (quest’anno ci sarebbe il quarantennale, ed una nostra compagna l’abbiamo già accompagnata nel suo ultimo viaggio :( )

Io ero figlio di gente modesta, molto sotto la media dei miei compagni, e per questo ho pagato un prezzo non indifferente. Nel senso che la carenza di istruzione dei genitori li e ti fa commettere una serie di errori evitabili da chi parte già con una base culturale solida. Ad ogni modo ce la feci, con un solo esame a settembre in prima liceo (3º anno): per chiarire il contesto, partiti in circa 120 su quattro sezioni, siamo arrivati alla matura in circa 35 e due o tre vennero segati proprio alla matura. La selezione era dura, poco da dire e poco da fare.

Oggi non saprei, il decadimento c’è (e la DAD ha fatto disastri che pagheremo per anni), ma ho come la sensazione che i tecnici (quelli che una volta si chiamavano ITIS ora non so) abbiano tenuto botta meglio dei licei (dove forse si è puntato troppo sul nozionismo).

Cosa mi ha dato lo studio del greco e del latino? La possibilità di approcciare in lingua originale al pensiero classico e di sviluppare la ragion critica e la speculazione.

Una curiosità. Io classico, la moglie scientifico. Quando si è trattato di supportare nostra figlia in alcune materie, mia moglie si è fatta carico di latino e letteratura italiana, io delle materie scientifiche…. Va detto che, purtroppo, di latino ebbi una prof che, pace all’anima sua, iniziò proprio con la nostra classe la sperimentazione del famigerato “metodo naturale”.
 
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