meipso ha scritto:
retroviseur ha scritto:
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Mi pregio di entrare nel merito della questione, per motivi sostanzialmente ascrivibili a criteri di affinità, se non concettuale, almeno inerenti la lunga frequentazione come possessore di vetture del marchio ed anche appassionato automobilista, anche se, ultimamente, un po' abbacchiato....
Mi associo, senza riserva, a quanti non ravvisano gli estremi per effettuare un qualsiasi tipo di raffronto con le vere sportive del marchio, dal momento che ritengo non sia, nella maniera più assoluta, nelle corde di Cr-Z.
Giusto, invece, evidenziare che si tratta della prima coupè (almeno negli stilemi generali della linea) ibrida, che sia la prima con il cambio manuale e così via, in un meritevole florilegio di scelte che allontana, almeno negli intenti, l'immagine della vettura ibrida dalla percezione di "strumento di trasporto persone che avviene inquinando meno", senza indulgere in alcun modo al piacere di guida, alla percezione stradale, all'immagine di guida nell'ambito della quale ci si possa anche divertire, laddove possibile.
Ritengo, invece, quantomeno avventato ritenere che una eventuale discendente di NSX, quale quella riportata poco sopra in figura, non farebbe rimpiangere l'illustre antenata; più con più se tale discrimine sia effettuato, come forse troppo superficialmente viene presentato, sul fronte della potenza erogata.
La vettura in questione, infatti, si distingue non tanto per il mero valore di targa, quanto per l'estrema raffinatezza di tutti gli aspetti proposti, cristalllizzati in un'abile alchimia che non esito a definire più unica che rara. La rispota dello sterzo, del comparto smorzante e sospensivo, la pastosità, la rotondità, la prontezza del motore, l'incredibile souplesse con cui ti permette di sfoderare tutta la potenza disponibile e di sfruttarla convenientemente ed in maniera efficace; la precisione, dolcezza e velocità degli innesti del cambio, caratteristiche proprie di una realizzazione che trascende gli espedienti tecnici e che assurge ad un contesto più consono ad un alto capolavoro artigianale, anzi, una vera e propria opera d'arte che l'attuale mentalità posta alla base dei dettami produttivi e progettuali delle odierne vetture non può certo non solo replicare, ma nemmeno lontanamente approssimare se non con l'ausilio di servomeccanismi che allontanano inesorabilmente l'Uomo che guida dalla Macchina.
Un eventuale discendente di NSX potrebbe certamente essere una vettura dotata di altissima potenza, come ve ne sono molte, estremamente veloce, come ce ne sono tante, ma non potrà in alcun modo tradurre l'afflato, ormai sublimato nell'eterno, trasmesso da chi l'ha voluta e da chi l'ha messa a punto, così come è successo per la prima NSX.
Caro Meipso, mi sorprende notare che tu non ti sia accorto che la mia era una grossa semplificazione voluta, nel parlare della nuova, per ora abortita, NSX.
A propositi semplicistici, avevo risposto in modo semplicistico: anche per non andare OT (una discussione approfindita sul progetto della sostituta della NSX vs. l'originale mi sembrava fuori luogo in questo contesto); d'altra parte credo che sia difficile parlare di "dati di targa" quando anche questi semplicemente non esistono, perché si tratta di un progetto di cui i dati non sono neanche stati resi noti.
Credo di essere qualcuno che ai "dati di targa" dà un'importanza davvero molto relativa, come avevo già avuto, mi pare, occasione di dirti: mi pare che anche in questo stesso 3d quando parlo della filosofia Honda, e anche dell'uso tedesco di procedere per evoluzioni "additive" (che innalzano sempre i dati di potenza e prestazionali teorici ad ogni aggiornamento di modello, soprattutto per una questione di marketing) penso di aver fatto capire il mio pensiero in merito.
Nella mia ahimé ormai lunga "carriera" automobilistica ho guidato un po' di tutto, ma grandissimo divertimento l'ho provato non con le macchine più potenti o più veloci sulla carta, ma su quelle che - spesso ampiamente sotto i 100 cv, a volte addirittura con potenze oggi ritenute "ridicole", come una Mini da 40 cv ma velocissima sul misto stretto- mi hanno trasmesso emozioni per il loro equilibrio particolare, per la loro efficacia, per le sfumature del loro comportamento. In questo Honda è maestra, per tutta una serie di caratteristiche a cui tu hai accennato, che si trovano sulla NSX, ma anche, in misura diversa naturalmente, e in relazione alla tipologia di vettura, su una Civic degli anni '90.
Sarebbe interessante parlare di questo carattere Honda, se volete possiamo approfondire la discussione in questo senso, sarebbe interessante.
Volevo chiarire il mio pensiero.
Per quanto riguarda la NSX, sono un fan sfegatato dei capolavori di Shigeru Uehara (NSX e la S2000) è molto probabile che prima o poi (sono anni che ho questa voglia) ne entri finalmente una in garage, condivido quanto da te detto sulla NSX che è stata un'auto sublime, ma allo stesso tempo credo che il passato, quando così glorioso, sia un punto fermo da cui partire, a cui magari ispirarsi filosoficamente, ma che non debba diventare una sorta di rifugio nostalgico o di punto d'arrivo, da tentare magari di riproporre.
Se le poche immagini dei prototipi dell'erede della NSX in marcia lasciavano trasparire limitate informazioni, quelle della HSV010GT mi parlano di un'auto da corsa fantastica, contemporanea, all'avanguardia, che se dovesse vedere la luce in versione stradale sarebbe molto probabilmente al top della tecnica e delle prestazioni (non intese come dati di targa...eh, ma per l'impostazione da autentico purosangue di razza), e in questo senso non farebbe rimpiangere la NSX. Perché con molta probabilità interpreterebbe in modo contemporaneo quella filosofia Honda che alla fine degli anni '80 fece partorire la NSX.
E questo senza nulla togliere alla gloria dell'antenata, di cui però tentare di riproporre le caratteristiche sarebbe, secondo me, in un certo senso patetico.
Da grande appassionato di auto d'epoca, mi appassionano allo stesso modo l'innovazione e la contemporaneità, perché questi sono gli unici elementi che poi faranno passare un'auto alla storia, non la nostalgia.
E mi appassiona il progetto, il creare il futuro, tenendo naturalmente sempre presente l'insegnamento del passato.
Credo che sia possibile al giorno d'oggi costruire ancora auto sublimi, in cui la potenza e le prestazioni sono quasi un valore secondario rispetto alla bellezza delle soluzioni utilizzate e all'idea complessiva: una certa Lexus LFA, che fra l'altro ricorda vagamente anche HSV 010GT e nuova NSX nella filosofia, penso che ne sia la dimostrazione.